GPU da 2.000€ condannata a morte dal cavo: il connettore 16 pin continua a fare vittime

Non c'è pace per il connettore 16 pin delle schede video NVIDIA, di recente adottato anche da alcuni produttori come Sapphire per le Radeon RX 9070. Una nuova segnalazione arriva per la RTX 5090 Gaming Trio di MSI, scheda accompagnata da un adattatore con pin colorati di giallo per agevolare la corretta inserzione del cavo e scongiurare eventuali fusioni. Soluzione che, a quanto pare, non si è rivelata sufficiente.

L'utente Reddit Complex-Brief6519 ha condiviso le immagini di un connettore parzialmente bruciato, con la fila superiore annerita e segni evidenti di surriscaldamento anche sul connettore della GPU. La scheda, dopo circa sette mesi di utilizzo, avrebbe smesso di funzionare semplicemente in idle, quindi senza alcun carico elevato o stress termico particolare.

Il setup utilizzava un alimentatore EVGA SuperNOVA 1000 G+, collegato tramite l’adattatore MSI 16-pin giallo incluso nella confezione. L’utente specifica di non aver riscontrato problemi di piegatura o stress del cavo, avendo lasciato il pannello laterale del case rimosso per garantire spazio sufficiente.

Le indagini della community puntano il dito proprio contro l’adattatore MSI, che secondo gli utenti sarebbe basato su specifiche precedenti allo standard 12V-2x6 della PCI-SIG e più soggetto a instabilità di carico. In generale, però, l’uso di adattatori 3x o 4x 8-pin verso 16-pin sembra generare sbilanciamenti di corrente, che nel tempo possono portare a surriscaldamenti localizzati e fusione dei pin.

Per GPU di fascia alta come la RTX 5090, in grado di assorbire fino a 600W, si raccomanda di evitare gli adattatori inclusi e di utilizzare cavi 16-pin diretti forniti con PSU compatibili 12V-2x6, progettati per gestire correnti elevate in modo stabile e sicuro. In sintesi, nel caso delle schede video di fascia alta, si suggerisce l'eventuale sostituzione anche dell'alimentatore con uno certificato PCIe 5 e ATX 3.1.

Al momento, MSI non ha rilasciato alcun commento in proposito e le segnalazioni sembrano essere limitate. Tuttavia, la preoccupazione nella community continua a crescere e non è detto che nelle prossime settimane i casi non aumentino.