Avio prosegue lo sviluppo del propulsore MR10 per il prototipo del razzo spaziale suborbitale FD1 e non solo
Nelle scorse settimane la società italiana Avio ha eseguito correttamente uno static fire del propulsore MR10 che sarà impiegato per il razzo spaziale suborbitale FD1, per la versione più grande FD2 e su Vega E.
di Mattia Speroni pubblicata il 22 Ottobre 2025, alle 20:35 nel canale Scienza e tecnologiaAvioESA
La società italiana Avio sta proseguendo l'ampliamento dei suoi modelli e delle sue attività, anche di tipo prototipale, per cercare di ritagliarsi una fetta interessante del mercato dei lanci spaziali. Recentemente la società ha raggiunto un accordo con l'ESA per lo sviluppo di un prototipo per un secondo stadio riutilizzabile mentre in precedenza si era parlato di un possibile interesse a lanciare dalla Virginia (e non solo dalla Guyana francese).
Le ultime novità di Avio riguardano lo sviluppo del propulsore MR10 che funziona con metano e ossigeno liquidi. Questo motore sarà impiegato su diversi veicoli tra i quali un dimostratore tecnologico a singolo stadio che è in fase di sviluppo per lo Space Transportation System. Dopo lo static fire portato a termine nelle scorse settimane si passerà all'integrazione nel prototipo FD1 (chiamato anche In-Flight Demonstrator o IFD1).

In un post su LinkedIn Avio ha scritto che l'accensione è avvenuta il 22 settembre nel sito di test in Sardegna. L'unità in prova era l'MR10 DMX2 e, secondo la società, il test è stato particolarmente complesso perché ha simulato tutti i vari aspetti della missione suborbitale alla quale prenderà parte FD1.

Durante la prova c'è stata una prima accensione del propulsore per verificarne il funzionamento, per poi passare alla dimostrazione della massima pressione in camera di combustione e della relativa spinta a terra necessaria per svolgere la missione. Sempre durante lo stesso test c'è stata una seconda accensione a livelli di pressione e spinta più bassi. Mentre era acceso il propulsore ha anche modificato la sua inclinazione (gimbal).

Avio sta anche lavorando sul motore MR60, una variante più potente dell'MR10, che sarà impiegata per lo stadio superiore del successore del lanciatore medio-leggero Vega E che debutterà dopo il 2030. Vega Next potrà essere una soluzione leggera ma recuperabile riducendo i costi rispetto a un vettore medio. Dopo FD1 ci sarà anche una versione più complessa, chiamata FD2 (a due stadi). Il primo è pensato per lo sviluppo delle tecnologie che poi vedremo su altri vettori ma punta a un basso apogeo, il secondo invece a un alto apogeo. I test di entrambi questi prototipi sono previsti tra la fine del 2025 e il 2026.










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