|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#61 | |||
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
Quote:
![]() che poi scambi le proteste dei conservatori perchè rimasti male dalla trombata degli ultraconservatori, come un monumento alla libertà di stampa, è ancora colpa tua ![]() pure se mi dici che il fatto che il 40% degli iraniani non è andato a votare alle ultime elezioni costituisce un barlume di libertà di stampa, la colpa è sempre tua, non mi prendo alcuna responsabilità per le tue affermazioni ![]() il problema è che scamb,i come spesso ti succede, che si parli di ferrari, fiat, america ecc. o iran come in questo caso, le tue personali convinzioni sull'argomento come la realtà effettuale delle cose, il che spesso non è come in questo caso augurandomi che in futuro tu prenda atto finalmente che spesso le tue convinzioni non rispecchiano la realtà delle cose, ti posto un link sull'argomento, uno dei primi che ho trovato, se ne cerchi altri alle voci libertà di stampa e iran ne trovi a iosa, in proposito e anche l'ultimo, visto che si parla di ovvietà come quella di (mancanza) libertà di stampa in iran e io mi sono stufato di farmi carico delle tue colpe ![]() ah mi auguro anche che tu la smetta di dare del poco informato agli altri che non condividono le tue idee, quando magari dovresti per prima rivedere le tue informazioni invece di rinfacciarle agli altri con la faccia tosta che certo non ti manca ah mi aufguro anche che tu convenga che l'autore del link sappia molto meglio di te di cosa parla nella cache di google era rimasto anche la traccia di un articolo, poi passato chissaà dove, con la seguente dicitura: 30 frustate all'autore di un blog in iran come si dice, quando la realtà supera la (tua) fantasia ![]() http://www.italian.it/isf/hurryatart10.htm Cala il sipario sulla libertà di stampa in Iran di Ahmad Rafat responsabile dell’associazione Iniziativa per la Libertà d’Espressione in Iran, corrispondente per l’ADN Kronos Fino a qualche tempo fa, c’era ancora chi parlava della ‘primavera della stampa’ nella Repubblica Islamica dell’Iran. Sette anni fa, con il plebiscito che ha portato Mohammad Khatami alla Presidenza della Repubblica, anche i giornalisti, come i giovani e le donne, sperarono in quell’alba della libertà che avrebbe spazzato via anni bui di repressione. La libertà di stampa, la libertà d’informazione e la libertà d’espressione, sono sogni proibiti che accompagnano da anni le notti oscure degli iraniani. La parentesi aperta con l’elezione di Mohammad Khatami, che ha permesso il fiorire di decine e decine di nuove testate indipendenti, quotidiani e settimanali, si è chiuso appena due anni dopo. Nel luglio del 1999, la chiusura del quotidiano Salam, diretto da Ali Akbar Npouri, all’epoca ministro degli Interni del governo di Mohammad Khatami, ha segnato la fine prematura della primavera della stampa. La chiusura di Salam, seguìto poi dalla chiusura di altri quotidiani che hanno svolto un ruolo importante nella storia recente del paese, ha dato origine a sanguinose manifestazioni studentesche e giovanili. La nuova ondata di arresti e repressione della libertà d’informazione, ha portato in carcere, in questi ultimi cinque anni, oltre 300 giornalisti, fotografi ed editori. Al 30 settembre 2004 il numero dei giornalisti ancora in carcere erano 15. Dal primo gennaio del 2003 fino al 30 settembre del 2004, i giornalisti arrestati sono stati 97, quelli denunciati a vari titoli oltre 700. Circa 600 sono i giornalisti e gli editori ancora in attesa di giudizio. Molti sono stati rilasciati dietro pesanti cauzioni. Un centinaio di giornalisti sono stati costretti ad abbandonare il paese e riparare all’estero. Oltre 200 giornali e riviste, nonché siti internet, sono stati chiusi negli ultimi 21 mesi, per ordine della magistratura. La campagna contro la libertà d’informazione ha prodotto anche oltre 600 disoccupati. Un quadro preoccupante che sembra destinato ad aggravarsi. I vincitori delle ultime elezioni, promettono nuove restrizioni e i pochi giornali rimasti aperti, cercano di non irritare il potere. Dopo la stampa scritta, l’attenzione della magistratura si è rivolta al mondo dell’Internet. Gli ultimi arresti nelle file dei giornalisti, riguardano i giornalisti dei portali informativi legati all’area riformista. Tra questi anche Hanif Mazroui, figlio di uno dei più stretti collaboratori di Mohammad Khatami, che lavorava in un portale molto vicino al partito Mosharekat, la formazione politica che fa capo al fratello minore del Presidente della Repubblica. In Iran in base ad una legge che impone ai provider di oscurare i siti e i portali che contengono informazioni o fotografie ritenute pornografiche, hanno oscurato anche i siti internet di alcuni noti religiosi come l’Ayatollah Hassan Ali Montazeri, oppure il più cliccato portale informativo iraniano, Gooya, oppure i siti dei partiti politici in esilio e ora anche quello del partito Mosharekat, che fino a qualche mese fa controllava il Parlamento. Il regime ha cercato invano di impedire l’installazione di antenne satellitari, ma non è riuscito. Quella di disturbare le trasmissioni di una dozzina di canali televisivi che dall’estero trasmettono in persiano per l’Iran, è la nuova politica di Teheran. Chiusi i giornali, oscurati i siti internet, disturbati i programmi di radio e televisione trasmessi dall’estero, fanno tutti parte della stessa strategia della Repubblica Islamica per privare i cittadini dal loro diritto di essere informati. Nella Repubblica Islamica, almeno secondo la Costituzione in vigore, non esiste la censura, anche se il Consiglio Superiore di Sicurezza Nazionale, presieduto dal Presidente Khatami, dove però a decidere sono i gruppi conservatori, si è preso la libertà di impedire ai mezzi di comunicazione, di occuparsi di volta in volta, di un tema o dell’altro. Quest’anno, nel mese di luglio, in occasione del quinto ’nniversario della rivolta studentesca del luglio ‘99, è stato proibito con una circolare, ai giornalisti di occuparsi delle manifestazioni studentesche. Nello stesso periodo i giornali non avrebbero dovuto occuparsi nemmeno del caso di Zahra Kazemi, la fotogiornalista canadese d’origine iraniana uccisa in carcere nel luglio del 2003. Zahra Kazemi fu arrestata fine giugno dell’anno scorso, davanti al carcere Evin di Teheran, mentre fotografava la protesta dei genitori di alcuni studenti arrestati durante le manifestazioni che si svolgevano in quei giorni in tutto il paese. Arrestata e portata in carcere, interrogata e pestata violentemente, viene ricoverata in fin di vita in un’ospedalee militare, dove muore ai primi di luglio. Le poche testate che non rispettarono alla lettera le indicazioni del Consiglio Superiore per la Sicurezza Nazionale, come i quotidiani indipendenti Vaghayeh Ettefaghieh e Jomhuriat, furono immediatamente chiusi per ordine della magistratura. Saiid Mortazavi, pubblico ministero di Teheran, presiede la sezione 1041, quella che si occupa della stampa e dei giornalisti. Nella Repubblica Islamica alcune categorie, come i giornalisti, non vengono giudicati dal Tribunale Penale Ordinario, ma devono apparire davanti ad un tribunale speciale, con giudice unico e senza la giuria popolare. Saiid Mortazavi che secondo un’inchiesta parlamentare è sospettato di essere il mandante dell’uccisione della giornalista Zahra Kazemi, continua a presiedere a tutt’oggi la sezione 1041. Anche gli ultimi arresti, compreso quello di Rouzbeh Ebrahimi, porta la firma di Saiid Mortazavi. L’Osservatore speciale delle Nazioni Unite in materia dei Diritti dell’Uomo, il nigeriano Ambeyi Ligabo, di rientro da una missione a Teheran, dove si era incontrato con carcerati e carcerieri, ha presentato il suo rapporto al Segretario Generale dell’ONU, nel quale raccomanda la rimozione del magistrato Saiid Mortazavi dal suo attuale incarico. Ambeyi Ligabo ha definito il pm Mortazavi «un accanito nemico della libertà d’informazione». Poco dopo la pubblicazione del rapporto dell’inviato delle Nazioni Unite, il capo della magistratura della Repubblica Islamica, l’Ayatollah Shahroudi, in tutta risposta ha nominato Saiid Mortazavi “miglior magistrato dell’anno”. Nel luglio 2004, il processo per la morte di Zahra Kazemi, dopo solo due giorni e poco più di sei ore di dibattimento, ha scagionato l’unico imputato presente in aula, ed ha emesso una sentenza nella quale pur riconoscendo che la giornalista è morta in seguito alle percosse ricevute nel carcere, chiede l’archiviazione del caso. La sentenza del caso Zahra Kazemi, è emblematico in quanto dimostra l’accanimento con il quale la Repubblica Islamica intende combattere la libertà d’informazione. Pur se il caso Zahra Kazemi ha messo in crisi gli ottimi rapporti politici ed economici tra l’Iran e il Canada, il regime ha voluto ribadire che non tollera nessun tipo di libertà di stampa. Rahim Safavi, il comandante in capo dei Pasdaran (le milizie islamiche) pochi mesi prima della morte di Zahra Kazemi aveva promesso di «tagliare con la spada le lingue e le mani di coloro che con la parole intendevano criticare la Repubblica Islamica». Quest’anno, un altro generale dei Pasdaran, Mohammad Bagher Zolghadr aveva definito i giornalisti “la nuova arma dei nemici della Repubblica Islamica”. Parlando in occasione dell’anniversario della fine della guerra Iran - Iraq, Zolghadr aveva annunciato che i «Pasdaran sconfiggeranno i giornali e i giornalisti esattamente come inflissero la sconfitta all’esercito di Saddam Hussein». «Se ieri il nemico attaccava la Rivoluzione Islamica con i carri armati e l’artiglieria - ha aggiunto il generale - oggi la sua arma preferita sono i giornali e i giornalisti». Un altro caso emblematico accaduto nel 2004 è stato quello del giovane e brillante giornalista indipendente iraniano Sina Motallebi. Ex-collaboratore di molte testate indipendenti, Sina Motallebi dopo essere rimasto disoccupato per l’ennesima volta, in seguito alla chiusura del giornale dove lavorava, decide di creare un suo weblog, dove dar sfogo ai suoi pensieri, senza le limitazioni imposte dai giornali. Presto il sito diventa uno dei primi e più letti weblog in lingua persiana, e Sina Motallebi diventa un esempio per molti altri giovani iraniani, che uno dopo l’altro aprono i loro weblog e si affacciano sul mondo dell’internet. Nel luglio del 2003, i weblog gestiti da iraniani rappresentavano quasi il 40 per cento del totale dei weblog esistenti in Medio Oriente (1). Ma il successo dei blog o dei weblog, non piace al regime di Teheran. Per ordine di Saiid Mortazavi, Sina Motallebi viene arrestato e rinchiuso in una cella del carcere di Evin, dove rimane per alcune settimane, prima di essere rilasciato dietro cauzione. Uscito dal carcere, Sina Motallebi riesce a trasferirsi in Olanda, dove ottiene una borsa di studio, per continuare i suoi studi universitari, interrotti per la sua passione per il giornalismo. Anche all’estero Sina continua a gestire il suo weblog e collaborare con radio e giornali della diaspora. Nel mese di luglio Sina assieme alla moglie Farzan Ghazizadeh, anche lei giornalista, partecipano a Roma a una tavola rotonda sulla libertà d’informazione in Iran. Sina Motallebi denuncia nel corso dell’incontro romano, in modo particolareggiato, i meccanismi della repressione e della pressione sui giornalisti. Poche settimane dopo Saiid Motallebi, 62 anni, padre di Sina viene arrestato nella sua casa di Teheran. Saiid, regista cinematografico al quale è stato impedito dalla vittoria della rivoluzione islamica di lavorare, viene portato via dagli agenti del solito Mortazavi, anche se gravemente malato di cuore. L’arresto di Saiid Motallebi per le dichiarazioni e l’attività giornalistica del figlio, è il primo caso nel suo genere e non ha precedenti nella Repubblica Islamica. Il caso è talmente inusuale, che ha provocato anche la protesta di Mohammad Ali Abtahi, vice del Presidente Khatami, il quale ha definito l’arresto di Saiid Motallebi per le dichiarazioni e l’attività del figlio Sina, una forma di “repressione genetica”. Saiid è stato rilasciato dopo oltre una settimana di carcere, senza che gli fosse mai stato contestato alcun reato, se non quello di avere un figlio giornalista. -------------------------------------------------------------------------------- L'Iran è un buon esempio di quanto siano diventati importanti i «blog», abbreviazione di web log, veri e propri giornali su internet che ospitano commenti e aggiornamenti con minimo lavoro di editing. Lo spazio web iraniano è esploso negli ultimi tempi. Il Parsi è la quarta lingua più usata su Internet, il numero dei weblogs tenuti da iraniani è imprecisato ma alto: le stima vanno tra 60 e 100mila, su una popolazione di utenti di internet valutata da 5 e 7 milioni. I blog permettono a studenti o attivisti politici di far circolare idee e critiche, oppure a appassionati di arte o di sport di «chiacchierare» dele loro passioni. Quando Sina Motallebi, noto blogger, è stato arrestato un anno fa per aver «minacciato la sicurezza nazionale attraverso l'attività culturale», c'è stata una rivolta on line di bloggers in tutto il mondo. Si capisce dunque che il giornalismo internet sia nel mirino della magistratura iraniana, roccaforte dei conservatori. Ma l'avvocato Mohammad Seyfzadeh, difensore dei blogger arrestati, avverte: «i prossimi in linea sono gli attivisti di organizzazioni non governative, e anche gli avvocati dei diritti civili». Quote:
non di blocchi ne di controblocchi Quote:
![]() ma anche questa è un ovvietà |
|||
![]() |
![]() |
![]() |
#62 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
Quote:
notte ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#63 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
|
Quote:
io parlo di MAGGIORE LIBERTA' di STAMPA DI QUANTO SI CREDA TIPICAMENTE SULL'IRAN O DI ALTRI PAESI ARABI, e tu dici che io sostengo che in Iran esista la stessa libertà di stampa che da noi, eppure mi pare di aver articolato sufficentemente il discorso... ![]() sostieni che se si parla di fiat, ferrari, iran o qualsiasi cosa io scambio le mie opinioni per la realtà?!? capisco che vuoi provocare, ma non ti sembra di autoprenderti per il culo? sull'iran ho letto a sufficienza, IMHO, per poter sostenere le tesi che ti ho descritto e che tu, come al solito, trasformi in tutt'altro generalizzando o ribaltando totalmente. Capisco altresì che tu, invece, ti consideri esperto di tutto e non assolutamente immune dal trasformare le tue opinioni nella TUA realtà. La prima affermazione, poi: Quote:
Per questo ritengo sia totalmente inutile fare altri sforzi per parlare di qualsiasi cosa con te che non siano quelle 3 cose che ci vedono concordi: la figa, berlusconi e il rutto libero.
__________________
Cosmos Pure | Core i7 860 | P7P55D-E Deluxe | 16GB DDR3 Vengeance | HD5850 | 2x850PRO 256GB | 2xRE3 250GB | 2xSpinPoint F3 1TB Ultima modifica di GioFX : 03-11-2005 alle 19:36. |
||
![]() |
![]() |
![]() |
#64 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
|
Quote:
__________________
Cosmos Pure | Core i7 860 | P7P55D-E Deluxe | 16GB DDR3 Vengeance | HD5850 | 2x850PRO 256GB | 2xRE3 250GB | 2xSpinPoint F3 1TB |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#65 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
|
Quote:
![]() 1) non mi risulta che in Italia ci sia piu scelta, vorrei ricordarti che in Italia vige L ora Della ReligionE, e non L ora Delle religionI 2) se levi musulmano e metti indigeno dell america latina e la stessa cosa... 3) Idem come sopra.... Se parlate con un qualsiasi cristiano* seriamente di religione vi dirà che siete infedeli e per questo dovreste sparire dalla faccia della terra... Ps: spiegazione, perche a qualcuno sta tanto a cuore l abolizione del relativismo..noi nel giusto..gli altri a fangloria
__________________
“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח - ![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#66 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
Quote:
![]() guarda non è proprio la stessa cosa perchè: 1) sappiamo tutti la valenza e soprattutto la cogenza dell'ora di religione in italia: nessuna e volendo te ne puoi andare anche a zonzo per l'istituto immagino invece che per le ore (plurale) di corano da quelle parti il discorso sia del tutto diverso 2) si parlava come quello dell'apostosia in taluni stati islamici sia considerato un comportamento classificato come reato punibile addirittura con la morte e negli altri più "moderati" sia oggetto cmq di un ostracismo sociale pressochè insuperabile, cosa c'entri l'indigeno dell'america latina, lo sai solo tu 3) idem come sopra non so che cristiani conosca tu, ma a me che sono del tutto agnostico nessun cristiano si è mai rivolto in quei termini anche parlando della sua religione che evidentemente non abbracciavo più che di relativismo, direi che equiparare situazioni che non possono essere assolutamente equiparate è veramente poco serio da parte tua Ultima modifica di von Clausewitz : 04-11-2005 alle 00:01. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#67 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
Quote:
rileggiti l'articolo che ti ho postato, che smentisce tutti i tuoi assunti iniziali e successivi, eccezion fatta per il fatto che della situazione della stampa in iran ne avessi un informazione superficiale, ma certamente più rispondente al vero rispetto alla tua e confermata in toto dall'articolo facci una bella riflessione sopra e fammi sapere altrimenti devo concludere che per te non c'è evidenza che tenga e allora davvero meglio lasciar perdere che ti viene solo il malumore |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#68 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
|
Quote:
Che l'Iran è un paese diviso su tutto? Che in Iran si scannano tutto il giorno? Che un'ex presidente si inquieta non poco alle parole del servo dei pasdaran komeinisti? Che il 40% della popolazione, quasi tutta giovane, non ha partecipato al voto? Che in Iran ci sono più pubblicazioni critiche vero il governo (non verso i principi della rivoluzione, che è vietato ovviamente) che in altri paesi musulmani? Basta un'articolo per darti ragione? su cosa poi, su l'opposto di tutto ciò? Ma dove fabio? dove?
__________________
Cosmos Pure | Core i7 860 | P7P55D-E Deluxe | 16GB DDR3 Vengeance | HD5850 | 2x850PRO 256GB | 2xRE3 250GB | 2xSpinPoint F3 1TB Ultima modifica di GioFX : 04-11-2005 alle 00:17. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#69 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: paris again...
Messaggi: 3690
|
Quote:
__________________
--------------------------------- |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#70 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
|
Quote:
__________________
Cosmos Pure | Core i7 860 | P7P55D-E Deluxe | 16GB DDR3 Vengeance | HD5850 | 2x850PRO 256GB | 2xRE3 250GB | 2xSpinPoint F3 1TB |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#71 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 48
|
Quote:
Gli emirati arabi non e' uno stato normale (almeno per un paese mussulmano) Io ci ho vissuto 6 mesi nella bellissima , modernissima,pulitissima,sicurissima eccc...Dubai!!! Le chiese ci sono , almeno cosi ho sentito (non ci vado in italia in chiesa ..che ci vado negli emirari arabi??) le attrazioni sono altre... ![]() Il paese e' composto da 90% da stranieri e credo che il ben 60% o forse qualchecosa in piu o in meno di non islamici ! Il maiale lo trovi come in italia nei supermercati ma in camere speciali (proibiti ai mussulmani) idem vale per gli alcolici ! Pero tutte queste proibizioni sono delle emrite cazz#%$%^ perche gli arabi vanno al ristorante o negli hotels e li possono bere sia alcolici che mangiare maiale !!! Avevo piu di amico arabo che beveva una cifra e mangiava maiale ! Al mare trovi ragazze con costumi a 2 pezzi e fanno il bagno normalmente credo che il topless sia proibito (meglio e che cacchio a me francamente da fastidio) !! le donne arabe vanno in giro a volte (se gli va) con il vestito nero islamico ma diverso da quello che si vede in televisione sono molto piu attilati piu curati e in un certo senso anche sexy ..a me piaceva!! la cosa divertente che sotto portano i jeans (io le credevo nude) .. Comunque faceva un certo effetto vedere una bella ragazza con questo specie di mantello nero su una bmw !!! |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#72 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
|
Non so nei paesi arabi, onestamente..ma qui da noi trovo possibile convivere con dei musulmani, senza troppi problemi.
Io lo faccio, in piccolo, quotidianamente: il mio capo, gran parte dei clienti ed artigiani che frequentano il magazzino sono di religione islamica, rispettano la mia fede, i miei usi e costumi, la legge italiana; non cercano di convertirmi, non mi considerano una persona inferiore e non mi farebbero mai del male. Il mio titolare cerca di spingermi a seguire di più la mia religione e mi dice che dovrei rispettare maggiormente i dogmi della chiesa; lui ovviamente segue ciò in cui crede e allo stesso tempo mi spiega molte cose interessanti sul Corano e sul suo paese [è Egiziano] Parlando con la moglie ho scoperto che hanno molti amici Cristiani [copti, per la precisione] con cui, spesso, si ritrovano a passare le festività[una volta quelle degli uni, una volta quelle degli altri] Tra l'altro mi colpì molto una sua frase "La religione, ormai, è una cosa per vecchi... Un'altra riflessione che mi ha colpito molto fu del Signor Marzouk: "tutte le religioni vogliono imporre alle altre la propria ragione e non si rendono conto che, in fondo, l'hanno tutte e allo stesso tempo tutte hanno torto: proveniamo da un unico popolo eppure continuiamo a farci la guerra in nome di Dio" Per quanto riguarda la ghettizzazione: credo che sia un fenomeno naturale che avviene poichè le persone tendono a cercarne altre che la pensino come loro, che seguano le loro stesse ideologie. Se vogliamo siamo tutti un po' "razzisti" verso chi non la pensa come noi [anche se spesso non lo facciamo volontariamente]: ebrei, musulmani, cristiani e atei compresi..
__________________
Guarda....una medusa!!! |
![]() |
![]() |
![]() |
#73 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
|
Quote:
tempo fa in una discussione simile avevo postato una lettera di un rappresentante islamico italiano che prendeva le distanze dal terrorismo.. beh, la gente qui si rifiutava pure di quotarla pur di andare avanti a "non si potranno integrare mai" e simili.. non credo di far insulto all'intelligenza di nessuno se dico che è cosa ovvia che son tutti diversi, e che basta poco per stabilire un rapporto, basta volerlo da entrambe le parti.. e non è vero che "dalla loro" parte non c'è questa volontà. In alcuni non c'è, ma non c'è neanche in alcuni italiani (e alcuni li vedo pure in parlamento). la gente comune che non rompe le palle non fa notizia, neanche sui forum. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#74 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
|
Quote:
Queste sono le ragioni per cui non riesco proprio a fare di tutta un'erba un fascio...ho provato persino a convincermi che la loro mentalità fosse "a senso unico" ma non ci son proprio riuscita. Capisco che alcune situazioni portino la gente a "pensar male": ma le generalizzazioni prendono in considerazione solo una faccia della situazione e non tutte le sfaccettature. Alcuni paesi sono indubbiamente "indietro" ma, secondo me, c'è una possibilità che le cose cambino: certo non si può pretendere che il cambiamento avvenga da un giorno all'altro.
__________________
Guarda....una medusa!!! |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#75 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Milano
Messaggi: 64
|
Quote:
Anno giuliano: 2005 Anno Ebraico: 5766 Anno etiopico: 7498 (era alessandrina minore) Anno cinese: 4642 |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#76 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Termini Im. (I)/Port Talbot (UK)/Ludwigshafen (D)
Messaggi: 933
|
Quote:
wow che bella carrellata di fandonie traboccanti di superficialità...
__________________
«Sono cristiano con Copernico, Descartes, Newton, Leibniz, Pascal, Eulero, Gerdil, con tutti i grandi astronomi e fisici del passato. E se mi si chiedessero le mie ragioni sarei felice di esporle» (Cauchy) /// I shall fear no evil, for Thou art with me ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#77 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 146
|
Quote:
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD! Ultima modifica di Ewigen : 05-11-2005 alle 16:58. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#78 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Milano
Messaggi: 64
|
Quote:
Ciao. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#79 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
|
Quote:
![]() Comunque per quanto mi riguarda, ultimamente, non riesco proprio ad avere una buona opinione verso la religione in generale. Ho visto molte persone che, in nome del loro Dio, non riescono ad avere neanche il più elementare rispetto per gli esseri umani che gli stanno accanto e se davvero esiste un'entità "superiore" non credo che questo sia ciò che voglia.
__________________
Guarda....una medusa!!! |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#80 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
|
nell'ottima trasmissione "le invasioni barbariche" di una settimana fa, un'anziana signora di origine africana ha detto una grandissima verità: "la buona educazione e il rispetto sono un passaporto per qualsiasi paese al mondo".
|
![]() |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 19:54.