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#41 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1338
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Quote:
Quando aumenti il carico sull'alternatore, questo diventa più duro e per farlo girare alla stessa velocità occorre una potenza maggiore. E' una cosa che puoi verificare anche con una comunissima bicicletta con dinamo. Inoltre se tu facessi arrivare alla batteria più corrente di quella che necessita per mantenersi carica, questa si riscalderebbe e si sciuperebbe, se ne facessi arrivare di meno si scaricherebbe. Ciao |
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#42 |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Vicenza
Messaggi: 237
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Bella idea inutile!
Invece di usare l'SSi su tutta la schiena e tirar fuori 10W hanno usato un volgare aSi sul solo colletto, che a occhio e croce non può fare più di 0,02W. E chiaramente l'aSi non lo potevano mettere in schiena, perché appena lo rivesti per proteggerlo il raggio di curvatura sale a 10 metri e la clientela tipica di Zegna non avrebbe gradito la rigidità. Come dico spesso in ufficio: "il fotovoltaico può permetterselo solo chi non ne ha bisogno". |
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#43 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1825
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@SuperSandro
Allora, è vero che la conferma sperimentale è definitiva, ma qui stiamo parlando di un problema piuttosto semplice per il quale se avessi ragione tu si dimostrerebbe l'infondatezza di metà della scienza da 200 anni a questa parte. Facciamola semplice: - Il cellulare quando ricarica consuma energia. - Il cellulare collegato alla macchina preleva l'energia di ricarica dal sistema macchina - Il sistema macchina ha un'unica fonte di approvvigionamento di energia: la benzina. Inoltre ha un serbatoio di energia: la batteria. - L'energia non può essere creata (primo principio) Conclusione: collegando il cellulare alla macchina o consumi benzina, o scarichi la batteria (in questo caso dovrai consumare benzina per riportarla al livello precedente) Ora, non mi pare che tu possa essere in disaccordo con nessuno di questi punti per cui la conclusione è dimostrata. |
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#44 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 29
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un timido ma veramente timido tentativo di giacca solare
Bella idea inutile!
Invece di usare l'SSi su tutta la schiena e tirar fuori 10W hanno usato un volgare aSi sul solo colletto, che a occhio e croce non può fare più di 0,02W. E chiaramente l'aSi non lo potevano mettere in schiena, perché appena lo rivesti per proteggerlo il raggio di curvatura sale a 10 metri e la clientela tipica di Zegna non avrebbe gradito la rigidità. Come dico spesso in ufficio: "il fotovoltaico può permetterselo solo chi non ne ha bisogno". Cmq il pannello potevano metterlo anche sul gomito, sulle maniche, sui bordi della giacca, davanti alle tasche, questi hanno fatto un timido ma veramente timido proto-prototipo di giacca solare.. mah aspettiamo la concorrenza e speriamo che ce ne sia.. |
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#45 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2005
Città: Napoli
Messaggi: 2937
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Io vedo più "furba" una cyclette che ti ricarica il cell mentre fai sport piuttosto che una giacca che devi stare sotto il sole cocente per ricaricarlo...
MA sono sempre soluzioni molto banali, forse troppo dato che il tutto si perde se uno a casa accende per 2 minuti un clima. Ma poi, è mai possibile che con tanta immondizia, non si rieca a creare energia da quella ?! Siamo assaliti da questo materiale "inesauribile" che ci assale nelle case, ci porta epidemie, topi, e chi più ne ha più ne metta. Forse è meglio buttare l'immondizia sottoterra e creare pannelli solari e/o bruciare petrolio. MHA.... Ultima modifica di Demin Black Off : 24-06-2007 alle 16:07. |
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#46 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Vicino a Milano
Messaggi: 1913
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Macchè
Quote:
- Tutti hanno bisogno di mangiare - Su un panino guadagno un euro - Avendo una rivendita di panini ho dimostrato che diventerò ricco nella misura di 60 milioni di euro Conclusione: Non essendo possibili contestazioni di tipo matematico (60 milioni x 1 euro = 60 milioni di euro)... Sono ricco! O no?
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#47 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 810
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ma non era meglio una bella batteria a celle combustibili che in inverno ti tieni tra le gambe e ti tiene al caldo il pipino?
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#48 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2003
Città: Harvard Downgrade
Messaggi: 10553
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Pregevole lo sforzo, ma non credo che riuscirebbe a caricare il telefonino vista l' inclinazione del collo della giacca, a meno che non siano delle versioni di pannelli al silicio amorfo di grande qualità e di nuova generazione. Dipende chi ha fatto il progetto ...se sono ing probabilmente avranno fatto i compiti a casa ....se è gente della moda allora ne dubito.
Io ho dei pannelli fotovoltaici ( policristallo) grossi tre volte quelli sulla giacca e faccio fatica a caricare in tempi brevi il vecchio nokia muletto per esperimenti. I miei sono da 13x13cm 1 Watt a 12 volt che per un telefono che va a 6/7volt danno circa 0,14A. Per caricarlo lo carica ma ci vuole molto tempo e una giusta inclinazione che massimizzi la resa...figuriamoci se in movimento e con inclinazione di 90 gradi ...chi di noi cammina 4 ore sotto il sole ( se gli va bene con questi micropannelli) per caricare il telefonino? E' vero che serve la luce per caricare ma fidatevi che quando faccio le prove e va via il sole ...puf producono niente. Visto che il sole si "muove" ( cioè siamo noi che ci spostiamo ma non ditelo a nessuno ![]() Ovviamente diventerebbe antiestetica però scusate o le cose si fanno bene oppure lasciate perdere. Potrebbe anche essere un modo per sensibilizzare le persone, ovvero iniziare a farle convivere con l'idea del solare. I tedeschi sono avanti milioni di anni luce rispetto a noi per quanto riguarda le energie alternative come il solare ed eolico. Probabilmente l'hanno fatta degli italiani che non hanno ancora capito il valore del solare .....abbiamo il triplo del sole della germania e facciamo ridere quando si parla di fotovoltaico. In ogni caso sono sempre pro iniziative energie alternative. Mi piacerebbe cmq provarla per testarne la resa, magari mi sbaglio. Finisco con una massima delle ore 1:14 " Abbiamo una lampadina sempre accesa sopra la testa ma siamo talmente ciechi da non vederla" |
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#49 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Vicino a Milano
Messaggi: 1913
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Bene, bravo, bis
Quote:
Il tuo post spiega, molto meglio di come ho fatto io, che una cosa è la teoria, altra è la pratica. Si fa un gran vociare di pannelli fotovoltaici, ma all'atto pratico i parametri realmente fondamentali (percentuale di giornate di sole, inclinazione pannelli, ampiezza superfici, eccetera) si scontrano con la realtà oggettiva. Intendiamoci, non è che sono contrario ai pannelli fotovlotaici o solari, anzi: Il fatto è che, purtroppo, possono razionalmente applicarsi sulle case in costruzione (se adeguatamente progettate). Applicare pannelli su case del secolo scorso è fin troppo spesso antieconomico.
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#50 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Velletri (RM)
Messaggi: 2774
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Quote:
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![]() In definitiva qua mi pare che Magilvia parli seriamente e Supersandro no... poi magari mi sbaglio eh e supersandro dice che quel dice sul serio ![]() Il discorso vero è che qua si pensa che l'energia prodotta dall'alternatore sia gratis quando non è così, questa deve essere chiaramente INFERIORE (rendimento minore dell'unità) a quella che gli viene fornita meccanicamente. Alla stessa maniera non esiste un generatore di corrente o di tensione ideale... quindi ogni generatore SFORZA sotto carico, riducendo le sue prestazioni o richiedendo un consumo maggiore. Boh che altro dire? Si può parlare della trascurabilità quello sì, ma bisogna prima fare i calcoli per poter dire che sia trascurabile... Ultima modifica di giovonni : 25-06-2007 alle 07:13. |
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#51 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Vicino a Milano
Messaggi: 1913
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Esatto!
Quote:
Permettimi solo una contestazione: "Bisogna prima fare i calcoli..." Eh no! I calcoli ci sono e sono, apparentemente, perfetti. L'unico modo per uscirne fuori è *solo* compiendo una prova sperimentale.
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#52 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Velletri (RM)
Messaggi: 2774
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Quote:
Cmq ricordo che un alternatore, essendo una macchina elettrica ha un rendimento anch'esso che si aggira intorno al 95% (per fortuna) e la tensione prelevabile ai suoi morsetti è minore di quella a vuoto per carichi induttivi e resistivi (tipici) e maggiore per quelli capacitivi (ma non credo che ci siano terne di conduttori di "rifasamento" su un auto). Poi c'è da considerare il regolatore di tensione che impedisce alla batteria di rovinarsi nel caso che l'alternatore dia troppa tensione. In definitiva l'unico punto in cui non si perderebbe effettivamente energia sarebbe proprio qua: supponendo un alternatore gnurant che manda troppo un carico resistivo per caricare un cellulare potrebbe abbassare la tensione facendo perdere nulla nel computo complessivo. In sostanza si parla di un caso in cui ci sia cmq uno spreco di energia che non credo però sia il caso standard, altrimenti avremmo mal dimensionato il sistema... |
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#53 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: BARI
Messaggi: 163
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No no.. ti sbagli... l'alternatore della macchina non è altro che un generatore asincrono... Per dirla molto semplicisticamente se aumenti il carico ai morsetti dello statore (cioè man mano che accendi i fari, la radio, tergicristalli, cellulari, ecc...), per una serie di leggi fisiche derivate in origine dalla legge di lenz, si crea sul rotore una coppia resistente che si oppone al motore primo (quello della macchina). Ciò significa che il motore della macchina deve lavorare di più per ogni carico elettrico mettiamo. Per il discorso di milano...è il motore primo che non ce la farebbe a reggere un carico del genere... perchè si creerebbe una coppia resistente enorme... Poi è chiaro che ogni componente dell'alternatore è dimensionato per reggere potenze adeguate... Ma il discorso si complica... Se vi interessa... seguite un corsicino di MACCHINE ELETTRICHE ![]() CIAO
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Bel fondo... eh??? |
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#54 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Vicino a Milano
Messaggi: 1913
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Non ne posso più
Quote:
Io invece penso che il generatore girerebbe comunque, magari con qualche sforz(ett)o in più che non se fosse collegato a una modesta lampadina. E ovviamente Milano resterebbe al buio.
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#55 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2005
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#56 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: BARI
Messaggi: 163
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Allora... è difficile da spiegare...vediamo se ci riesco in parole povere. Innanzi tutto definiamo lo scorrimento s=1-Wr/Ws (la W leggila omega=velocità angolare). Wr è la velocità del rotore. Ws non è una velocità fisica ma è la velocità del campo rotante di statore. La curva di coppia di un generatore asincrono parte da 0 quando lo scorrimento è 0, cioè non c'è carico, cioè Wr=Ws, poi ha un picco, e poi ridiscende. Ecco cosa succede: a vuoto il motore fornisce al rotore una coppia Cmp pari a 0 (anzi Cav= coppia di attrito e ventilazione). Se mettiamo un carico Ws tende a crescere. Conseguentemente l'alternatore reagisce fornendo una coppia Cr che si somma a Cav. Se Cr+Cav rimangono sul lato crescente della curva di coppia, il motore primo fornisce la potenza necessaria a creare la corrente (per induzione magnetica) sullo statore che serve al carico per essere alimentato. Si crea quindi una nuova condizione di equilibrio dopo un breve transitorio Ws ritorna a essere uguale a Wr. Se invece il carico che mettiamo è troppo ci spostiamo sul lato decrescente della curva, quindi all'aumentare di Ws l'alternatore fornirà sempre meno coppia.... abbiamo innescato un processo che indurrà lo stesso a piantarsi dopo poco... e staccato il carico, sarà necessario un nuovo avviamento del generatore. Questo non avviene con un carico enorme... ma il processo si innesca per un qualsiasi carico seppur di poco superiore alla potenza nominale. Gli alternatori vengono fatti lavorare, per questo a circa l'80% della loro potenza di picco in modo da avere adeguati margini di sicurezza. Non so quanto si capirà: è complicato spiegare soprattutto descrivendo una curva di coppia senza averla davanti... cmq è così... se volete prendete un gruppo elettrogeno di una cerca taglia, supponiamo 1000W, togliete tutte le protezioni che fanno "scattare" l'interruttore e collegategli tipo una stufa o un condizionatore o un forno che assorbono un po' di più...circa il 20% per le questioni dei margini di sicurezza che vi ho detto prima. Se il "poveretto" resisterà e non si brucerà qualche avvolgimento (non credo ma non mi assumo responsabilità) vedrete che si fermerà nel giro di qualche secondo. CIAOCIAO!
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Bel fondo... eh??? |
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#57 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
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Messaggi: 2774
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Quote:
![]() Ciao |
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#58 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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Messaggi: 1913
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Incomincio a capire
Quote:
* In caso di carico (lampadine o altro) eccessivo, il carico semplicemente non verrà alimentato - o verrà alimentato poco - e in casi estremi parte dei circuiti si bruciano (questo te lo posso confermare per tragiche esperienze personali...) * Purtroppo ancora nessuno mi ha detto che cosa accade se costringo il generatore a ruotare - per esempio collegandolo con ruotismi a un motore indipendente - in codizioni di carico proibitive. Vediamo di riassumere (spero finalmente di aver capito!). Secondo me i casi sono due: a) Il generatore gira (non può farne a meno: è costretto da un motore esterno) ma la corrente che fornisce è insufficiente ad alimentare il carico e ne consegue che tutto rimane spento o l'alternatore si brucia. b) Ma se i circuiti del generatore si bruciano, mancano i presupposti della generazione della corrente e l'albero gira a vuoto. In altre parole, è come se - in seguito alla bruciatura (o, comunque, all'alterazione dei circuiti) - il carico venisse "fisicamente" distaccato dal circuito di alimentazione. c) In teoria, quindi, se si risucisse a costruire un generatore che non si brucia, al limite effettivamente il rotore si inchioderebbe come se fosse saldato. Per favore, ditemi che ho capito!
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#59 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: BARI
Messaggi: 163
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Quote:
Per questo io ti ho detto: quando Cr+Cav>Cmp succede quello che ho descritto! Il limite fisico di un alternatore... a parte la qualità costruttiva che potrebbe farlo morire prima di questto limite... è proprio il motore primo... Anzi... è Cmp-Cav. Significa che al massimo si può chiedere della potenza che generi una coppia resistente pari alla differenza della coppia erogata da motore primo al netto delle perdite interne (coppia di attrito e ventilazione perchè anche il rotore ha una certa inerzia propria che il motore primo dovrà vincere). Dopodichè il motore (se non si è rotto prima) si ferma... e insieme a lui il motore primo! Analogia.... metti la marcia, acceleri e tieni il freno contemporaneamente! Se il freno vince (il carico resistente è troppo grande) la macchina non si muove... Se il freno perde (il carico è nei limiti di potenza del motore) la macchina si muoverà. Se qualcosa tra dischi dei freni, pastiglie, cinghie all'interno della macchina, frizione o quantaltro, sottoposta alle due forze quella dei freni e quella del motore, cede... freni e motore si disaccoppiano... cioè il motore gira a vuoto... ma il moto non viene generato... a meno di non... SPINGERE ![]() Cià
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Bel fondo... eh??? |
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#60 |
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