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#21 |
Junior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Vigonovo
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Varie...
cdmauro:
- Il problema dei Dr Watson non era di programmazione non ortodossa. Semplicemente (come ammesso pure alla .Net conference a Milano) la common control library può essere una piaga. L'applicazione parte con un dialog minimale con su una toolbar. Niente subclassing, niente uso diretto di API. Di strano ci saranno forse le icone di origine NextStep da 48x48... Se questo causa dei problemi a VB6 allora siamo messi male. - Quello che tutti ci si aspettava (e mi son spiegato male) non era un'altra distribuzione Linux ma che gli Unix commerciali si facessero da parte nei confronti dli Linux. Quanto all'obiettivo di Sun (e ancora avrei dovuto essere meno sintetico) è quello di riguadagnare quote di mercato nell'area delle workstation entry level (che ad esempio una volta erano tra le macchine d'elezione negli ambienti universitari) dove le macchine Intel equipaggiate con Linux sono diventate, nonostante il processore, delle valide alternative: stesso software eseguito, integrazione nelle yellow pages o NIS+ (roba che predata Active Directory di una decina d'anni) e tutto sommato buona potenza (grazie ai clock a microonde). - Quanto a Knoppix (basato su una debian unstable, pazzo!) si installa in pochissimo e parte. Per un utente standard basta, addirittura non gli serve installarlo. Ha su Mozilla, Open Office ed un tot di altri tool nonché si configura tutto l'HW. Che poi IO abbia preferite andare oltre - non sono mai io quello che si piega alla macchina - è un discorso diverso. Un paio di chiarimenti: Linux _NON_PUO'_ diventare un "desktop a pagamento" nel senso di "proprietario e soggetto a copyright". Possono esistere dei desktop "a pagamento" per Linux ma Linux è un prodotto libero (Free di Free Software sta per libero, non gratuiro). Quanto alla differenza tra usare una GUI ed una shell mia moglie dice che "e' la stessa differenza che c'è tra il provare a farsi capire a gesti e parlare, io preferisco parlare" ![]() Oh, per le stampanti non postscript e la condivisione. Con Linux mi sa tanto che è possibile condividere la 720c di HP che la manualistica dà come non condivisibile da Windows. C'è voluto un pazzo che si è fatto il reverse engineering del protocollo di controllo della stampante ma la cosa è fattibile. Ultima chicca appena fatta. root@paperoga:~# smbmount //10.3.10.102/c\$ /wrk -o username=Administrator,uid=saint,gid=saint,rw Non conosco la PWD di Administrator di quella macchina (non affannatevi, la 10.0.0.0 è una rete privata) ma intanto ho montato tutta una partizione non esportata... (si poteva fare anche da Windows, ma preferisco lavorare con Linux o Unix). |
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
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Perdona noi peccatori che fuggiamo dai dorati lidi di Redmond, E` il Diavolo nella forma di Stallman che ci ha tentato! Ormai la nostra anima e perduta, ma tu salvati, sinche` puoi! Tsk Tsk... ![]() |
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#23 | |||||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
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Re: Varie...
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![]() Se poi andiamo ad utilizzare strumenti com Windows Commander, l'uso della shell risulta estremamente limitato. ![]() Quote:
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Per iniziare a programmare c'è solo Python con questo o quest'altro (più avanzato) libro @LinkedIn Non parlo in alcun modo a nome dell'azienda per la quale lavoro Ho poco tempo per frequentare il forum; eventualmente, contattatemi in PVT o nel mio sito. Fanboys |
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
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Mi spiace che adesso ti sia ridotto alla classica presa per il culo che sfodera chi non riesce a sostenere una discussione con l'altro interlocutore. Per inciso: avresti dovuto capire dai miei messaggi che per me il computer è soltanto uno strumento, e che attualmente uso Windows perché mi trovo bene e, appunto, riesco ad essere più produttivo e perdere meno tempo. Uso Windows, ma poteva anche essere Linux a parità di condizioni, e come lo è stato in precedenza BeOS (semplicemente favoloso, e dovresti sapere che la casa di Redmont non ha nulla a che spartire) e ancor prima AmigaOS (anche questo non affiliato a zio Bill, se non per l'AmigaBASIC in dotazione con l'AmigaOS fino alla versione 1.2). Mi hai deluso. Saluti
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#25 |
Junior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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Risposte per il buon cdimauro
Vediamo un po' di rispondere a cdimauro.
Degli Unix commerciali cosa resta ? AIX (ma quello ha le politiche di marketing di IBM, seconde solo a quelle di Redmond) e Solaris, ma quello come abbiamo visto stà sparendo dalle workstation "end user". E IBM supporta Linux. Lo ha anche portato sui 390 (ne ho visto uno in faccia in procinto di esser rimpiazzato da un cluster Unix, ti sembra di essere davanti a Darth Vader). HP-UX non ha buona salute(*), lo Unix di Digital è sparito con la Digital Equipement. SCO ha Caldera. Irix e chi lo ricorda più. (*) Mi è capitato di stare e lavorare in un paio di dipartimenti dove il rapporto Sun/Ai di computer (che poi sono gli stessi che distribuiscono gli Unix commerciali) supportino Linux. Elevata qualità del prodotto, standardizzazione (cosa che nello Unix originale si era persa proprio con le versioni proprietarie), ampia conoscienza. Ottimo per piazzare del buon hardware. Discorso analogo per le distribuzioni. NON vendono il software (o quasi, ci sono "piccole" porzioni di software proprietario). Vendono il supporto, la consulenza. Non spariranno mai (per lo meno perché rimane Debian) così come non sparirà mai il software libero perché quando il mantaineri tizio smette di curare un programma ecco che per una qualche ragione spunta fuori caio che ha bisogno di quel programma con qualcosa di più o di aggiornato o di diverso. Ripeto, il saggio di Raymond è illuminante sul perché e come il software open source ha successo e sopravvive. Oh, passiamo poi alle tty (devo ancora trovare qualcosa di più leggibile dei Qme220 o con una tastiera migliore degli olivetti WS685). La prima cosa che feci dopo aver visto vi fu passare a microEmacs, un clone limitato di Emacs. Poi passai a Emacs. Anche avendo solamente un terminale Vt100 Emacs è una cosa micidiale. vi mi serve per le cose veloci. Ah, naturalmente anche quando lavoro sotto Win32. Niente è come avere una buona shell. La shell di Unix (e quindi di Linux) è estremamente potente e ti permette di fare tutto quello che puoi fare con una GUI e tante cose che con una GUI non puoi fare. Ci sono rimasti i miei colleghi non unix-native della produttività che ho tirato fuori con quei tool. Ripeto, anche sotto Win32, anche se cygwin sotto Win32 è lenta. (Nota di colore: mia moglie ha appena avuto in omaggio da Sysadmin una coppia di CD di Redmond con tutta una serie di tool per dare finalmente anche agli amministratori Windows la potenza della command line di Unix ![]() ![]() ![]() programmi GNU e della GNU GPL che trovi sugli NT Resource Kit) X11 mi piace perché puoi avere varie finestre a caratteri, più di 8 ![]() Knoppix: se vuoi fa il boot da cd, se vuoi lo installi. L'installazione è facillima anche se non mi piace (troppa roba caricata) ma sicuramente è meno traumatica che quella Debian classica. Opera sia mia moglie sia io lo abbiamo abbandonato. Mozilla ci da tutto, ha una migliore gestione degli scripting e poi c'è la versione Firebird che si preannuncia una figata (via Mail e News che non si usano mai e fanno solo peso). Oh, quanto al comando smbmount. Avevo bisogno di dare un'occhiata a dei sorgenti di un'altro progetto sul computer di una mia collega. Ho sfruttato il fatto che per default una macchina "su tecnologia NT" esporta le partizioni dei dischi (anche se non lo chiedi esplicitamente, e se la togli la volta dopo ricompare - magari è spiegato come togliere la cosa su un costosissimo manuale e comunque la certificazione C2 si fa per macchine non reteconnesse) e permette all'administrator di un'altra macchina di accedervi, anche se è di un'altro dominio... La cosa che sconcerta è che sono passa dieci anni che si dice che comportamenti di default di questo tipo per dei S.O. è pericoloso. Ah, quanta intelligenza si sacrifica sull'altare dell'intelligenza. Domandina semistronzetta: Supponiamo che tu abbia una qualche decina di file in un albero di directory, mettiamo ASP. Supponiamo che per un motivo qualsiasi si debba eseguire la stessa modifica in tutti i file che contengono una certa stringa. Come agiresti senza shell, magari con WinCommander ? (Ovvio che ho una soluzione shell. Anzi più di una. Non c'è mai un solo modo per fare le cose ![]() |
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#26 |
Junior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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Risposte per il buon cdimauro
Vediamo un po' di rispondere a cdimauro.
Degli Unix commerciali cosa resta ? AIX (ma quello ha le politiche di marketing di IBM, seconde solo a quelle di Redmond) e Solaris, ma quello come abbiamo visto stà sparendo dalle workstation "end user". E IBM supporta Linux. Lo ha anche portato sui 390 (ne ho visto uno in faccia in procinto di esser rimpiazzato da un cluster Unix, ti sembra di essere davanti a Darth Vader). HP-UX non ha buona salute(*), lo Unix di Digital è sparito con la Digital Equipement. SCO ha Caldera. Irix e chi lo ricorda più. (*) Mi è capitato di stare e lavorare in un paio di dipartimenti dove il rapporto Sun/Apollo era oltre il 100/1 e contando tutte le HP si era sul 100/3. In ogni caso erano macchine che avevano in comune buona potenza, Unix e X11. C'è poco da fare. Come fa giustamente notare Eric Raymond nel suo saggio "La cattedrale ed il bazar", Linuxha dalla sua una quantità tale di sviluppatori che la probabilità che nessuno riesca a risolvere un dato bug è veramente bassissima. Nessun S.O. commerciale gode di questo vantaggio. Ecco perché ci si attende che i produttori di computer (che poi sono gli stessi che distribuiscono gli Unix commerciali) supportino Linux. Elevata qualità del prodotto, standardizzazione (cosa che nello Unix originale si era persa proprio con le versioni proprietarie), ampia conoscienza. Ottimo per piazzare del buon hardware. Discorso analogo per le distribuzioni. NON vendono il software (o quasi, ci sono "piccole" porzioni di software proprietario). Vendono il supporto, la consulenza. Non spariranno mai (per lo meno perché rimane Debian) così come non sparirà mai il software libero perché quando il mantaineri tizio smette di curare un programma ecco che per una qualche ragione spunta fuori caio che ha bisogno di quel programma con qualcosa di più o di aggiornato o di diverso. Ripeto, il saggio di Raymond è illuminante sul perché e come il software open source ha successo e sopravvive. Oh, passiamo poi alle tty (devo ancora trovare qualcosa di più leggibile dei Qme220 o con una tastiera migliore degli olivetti WS685). La prima cosa che feci dopo aver visto vi fu passare a microEmacs, un clone limitato di Emacs. Poi passai a Emacs. Anche avendo solamente un terminale Vt100 Emacs è una cosa micidiale. vi mi serve per le cose veloci. Ah, naturalmente anche quando lavoro sotto Win32. Niente è come avere una buona shell. La shell di Unix (e quindi di Linux) è estremamente potente e ti permette di fare tutto quello che puoi fare con una GUI e tante cose che con una GUI non puoi fare. Ci sono rimasti i miei colleghi non unix-native della produttività che ho tirato fuori con quei tool. Ripeto, anche sotto Win32, anche se cygwin sotto Win32 è lenta. (Nota di colore: mia moglie ha appena avuto in omaggio da Sysadmin una coppia di CD di Redmond con tutta una serie di tool per dare finalmente anche agli amministratori Windows la potenza della command line di Unix ![]() ![]() ![]() programmi GNU e della GNU GPL che trovi sugli NT Resource Kit) X11 mi piace perché puoi avere varie finestre a caratteri, più di 8 ![]() Knoppix: se vuoi fa il boot da cd, se vuoi lo installi. L'installazione è facillima anche se non mi piace (troppa roba caricata) ma sicuramente è meno traumatica che quella Debian classica. Opera sia mia moglie sia io lo abbiamo abbandonato. Mozilla ci da tutto, ha una migliore gestione degli scripting e poi c'è la versione Firebird che si preannuncia una figata (via Mail e News che non si usano mai e fanno solo peso). Oh, quanto al comando smbmount. Avevo bisogno di dare un'occhiata a dei sorgenti di un'altro progetto sul computer di una mia collega. Ho sfruttato il fatto che per default una macchina "su tecnologia NT" esporta le partizioni dei dischi (anche se non lo chiedi esplicitamente, e se la togli la volta dopo ricompare - magari è spiegato come togliere la cosa su un costosissimo manuale e comunque la certificazione C2 si fa per macchine non reteconnesse) e permette all'administrator di un'altra macchina di accedervi, anche se è di un'altro dominio... La cosa che sconcerta è che sono passa dieci anni che si dice che comportamenti di default di questo tipo per dei S.O. è pericoloso. Ah, quanta intelligenza si sacrifica sull'altare dell'intelligenza. Domandina semistronzetta: Supponiamo che tu abbia una qualche decina di file in un albero di directory, mettiamo ASP. Supponiamo che per un motivo qualsiasi si debba eseguire la stessa modifica in tutti i file che contengono una certa stringa. Come agiresti senza shell, magari con WinCommander ? (Ovvio che ho una soluzione shell. Anzi più di una. Non c'è mai un solo modo per fare le cose ![]() |
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#27 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jul 2003
Città: La Spezia
Messaggi: 26
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Io lo ammiro, sarebbe stato facile andare a comprare un'altra stampante; invece lui ha scelto la strada + difficile e grazie a lui altri possono utilizzare e condividere la stampante sotto linux. Se ci fosse più gente che fa queste cose...... |
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#28 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: /dev/urandom breed
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#29 | ||||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
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Non è certamente un bello scenario che si prospetta a chi decide di abbracciare una distro "commerciale" per gestire la propria azienda. Non sono cose che capitano dall'oggi al domani, sicuramente, ma bisogna metterle in conto quando si decide di fare un passo di questa portata. Quote:
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Dal punto di vista sicurezza, è chiaro che è una bella cosa... ![]() Quote:
![]() Con Windows Commander sarei costretto ad effettuare una ricerca, e una volta avuta la lista dei file che contengono quella stringa, dovrei selezionarli ed applicare la modifica. Con la shell penso che sia molto facile, ma adesso prova un po' tu a pensare di fare lo stesso lavoro, ma supponendo che i file si trovino dentro degli archivi compressi... ![]() Oppure immagina di voler realizzare una compilation di canzoni da masterizzare poi, e di doverle scegliere dalla tua cartella MP3 che contiene qualche migliaio di file. ![]() Esempi in cui è più facile utilizzare una GUI che una shell ce ne sono, ma non è questo il punto. Non stiamo cercando di legittimare uno strumento e deligittimare l'altro! ![]() De gustibus. ![]()
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#30 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
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#31 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
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![]() Per curiosità: in qualche occasione ti avrei deluso? Giusto per capire da quanto tempo va avanti questa storia...
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#32 |
Junior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Vigonovo
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Ancora per cidimauro
(Mi scuso per il doppio post precedente, rogne con il proxy Microsoft
con autenticazione per il quale sono costretto a passare...) Allora, vedo che certe cose vanno fatte conoscere meglio. Cominciamo con la caccia ai bug. E' cosa assodata che chi sviluppa il programma "SA" come il programma si comporta e sopratutto agisce come l'utente ideale per il programma. I bug più fetidi sono quelli che si hanno quando il comportamento dell'utente non è quello ideale, e psicologicamente il programmatore tende a non avere quell'atteggiamento (principalmente perché i test non sono divertenti come la creazione di nuovo codice o uscire per una pizza+birra). Una persona che non ha lavotato sul codice e ne ignora la logica è usualmente più portata a percorrere vie diverse da quella ideale (che peraltro ignora). Infine ci sono le esperienze fatte dalla gente, che variano da persona a persona. Non tutti sanno ad esempio che una cosa come questa è pericolosa: int this_has_a_bug() { char buf[100]; gets(buf); return strcmp("SI",buf) == 0 } ed è un esempio banale di un bug che non sai quante e quante volte ho visto. Standard per la grafica. Uno standard di base, paragonabile ad usare Windows senza le MFC o altro, esiste ed è X11 (la battura era dovuta al fatto che X11 lo uso principalmente per lanciare terminali virtuali ed editor con in numero maggiore alle usuali 8 console che ha Linux. Ma se la memoria è poca mi accontento di 8 console ![]() A livello commerciale lo standard esiste da una decina d'anni e si chiama Motif. Questo standard, essendo non-libero, ha scarsa diffusione nel software libero dove lesstif ha più lo scopo di permettere una ricompilazione libera di sorgenti che sarebbero liberi se non usassero Motif. Ora come ora si stanno imponendo due librerie di alto livello, Gtk e QT, la prima è la base su cui è stato creato Gnome e la seconda è la base di KDE. Ambedue esistono anche per Windows, la prima è un port che forse ha bisogno di qualche rodaggio, la seconda è nata come multipiattaforma ma non è libera sotto Windows. Non c'è, è vero, un solo meccanismo per la gestione dell'installazione. (ma salvo la famiglia 9x non ho visto tanta coerenza in casa MS). Ma ci sono già due standard de facto almeno per le applicazioni, RPM di Red Hat e apt & soci di Debian. Quanto ad installare il sistema, le mosse sono sempre quelle, per quanto cambi l'interfaccia. Knoppix automatizza tutto al massimo, forse anche troppo per un utente evoluto. Quanto alla distribuzione dei programmi. Ho almeno un esempio in cui una installazione creata coi tool standard di M$ fallisce nel creare un ambiente adatto all'esecuzione di un programma -quello di cui ti parlavo- e vari casi in cui per garantire che gli utenti non avessero noie si è dovuto generare un pack di distribuzione per versione di Windows. Scomparsa delle aziende che preparano una distribuzione: Falso problema. Mi spiego. Le aziende che curano una distribuzione raccolgono software preesistente e al più contribuiscono, salvo rari casi (caldera di SCO) con parti libere. Nel momento che la distribuzione XY scompare l'utente ha a sua disposizione il know how di terzi. Una persona che ha usato professionalmente la distribuzione Pinco Panco per anni sicuramente è in grado di mettere le mani su UllaBagulla e quindi è in grado di dare consulenza. Se poi la distribuzione usa pacchettizzazioni standard c'è una buona probabilità (diciamo 99.99%) che le distribuzioni di UllaBagulla vadano anche sulla Pinco Panco (i problemi possono dipendere eventualmente dalle versioni delle librerie runtime presenti - che peraltro vengono individuati). Per i programmi singoli è la stessa musica. Se un tizio abbandona il suo programma (perde interesse per il mantenimento) ed il programma è utile sicuramente qualcuno raccoglierà la fiaccola. E' una cosa che si basa sul numero di programmatori volonterosi presenti, che sono dannatamente tanti. SMB & NFS, lo sappiamo tutti è bucabile come la carta. Un mio amico (uno che fece un paio di patch ad uno unix proprietario a colpi di editor esadecimale - per la cronaca, correzione del valore del time to live nello stack TCP/IP e permessi delle pty non assegnate) scrisse un programmino chiamato crysen (crysen ravages your system exploiting NFS), poi un secondo fece l'interfaccia sotto X ed un terzo la versione industriale ![]() Windows te lo vendono come sicuro - in realtà ci vuole tanto lavoro quanto Unix. Ah, soluzine canonica al problema stronzetto. una forma 'canonica' (usa solo programmi standard) per sostituire tutti DAQUESTOTESTO con AQUESTOTESTO nei file che nel nome hanno la stringa FOO è (gettata lì, possibili errori di sintassi) $for i in `find . -name \*FOO\*` >do > cp $i $i".bkp" > sed -e s/DAQUESTOTESTO/AQUESTOTESTO/ < $i".bkp" > $i >done La macchina lavora da sola e ti dedichi ad altro. Per cose più complesse lo script divente un po' più complesso. Di solito io scrivo la parte di editing in Emacs-LISP, individuo i file con find e li dò in pasto ad Emacs sfruttando gnudoit e gnuserver ![]() ma è solo che mi diverto di più col LISP di Emacs ![]() ![]() ![]() ![]() Quanto agli archivi compressi non ho alcun problema ad esplorarli da linea di comando. Nè con gli ZIP nè con i tar.gz . Quanto poi agli archivi di immagini, ti racconto una cosina. Anni fa un mio amico ed io ci divertivamo a ricuperare dalla rete immagini di anime (quando ancora nessuno li cagava). Poi l'unico supporto disponibile era il floppy da 1.44 (quando non ancora il 720). La prima cosa che si faceva era convertire al volo le immagini in JPG 75%. Uno shell script si occupava di tutto. Usavamo un programmino scritto da noi (rigorosamente command line) solo per suddividere le immagini in gruppi di dimensione totale data... Altri miei amici scrissero un programmino che faceva il giro delle directory leggibili sul cluster, cercava gif e jpg, creava una lista, quindi per ogni immagine, se non era nella lista delle immagini già confrontate, lanciava un visualizzatore molto leggero ed aggiornava la lista delle già viste. Tutto in bash. E volendo potevi utilizzare più macchine per lanciare da remoto il visualizzatore (ma qui c'è anche lo zampino di X che per sua natura trasparente al network). Non è che non usi la GUI. Sotto Windows -che mi tocca usare- mi capita e non di rado. Ma spesso quando ho una finestra con la bash aperta faccio prima a scrivere i comandi che a lasciare la tastiera, prendere il trackball e poi tornare alla tastiera. Sotto Unix o Linux rarissimamente uso il filemanager (testuale) integrato nel mio editor. Ma raramente. E molta gente fa come me, non sono per nulla speciale. Al più ho un'esperienza maggiore di altri, ma niente che altri non possano acquisire. Quanto alla stampante di cui il tizio fece il reverse engineering (la 720c di HP). Io la comperai quando uscì che ancora ero studente al prezzo di circa EUR 300 attuali. La stampante era dichiarata per Windows. E cosa non era per Windows o Internet Ready al momento ? Arrivo a casa e ti scopro che HP ha fatto la stampante esclusivamente per Windows. Ero tentatissimo di riportarla indietro. Poi trovai il matto che aveva scritto il programmino che a partire da un formato bitmap (generabile con Ghostscript) sparava fuori le sequenze per pilotare la stampante. Mi permise di salvare la spesa di 300 EUR - che per un laureando non sono pochi - e di stampare le tesi mia e di mia moglie (allora fidanzata) in tutte le 4 copie indispensabili ![]() Grazie a quell'hacker che, come me, trovava più facile mettersi a fare lo sniffing della parallela che trovare altri soldi il sottoscritto e chissà quanta altra gente ha avuto a disposizione una stampante tutto sommato buona. E sotto Linux condivisibile ![]() Per quello che spinge molta gente in questa strada ti rimando ancora al primo saggio libro "The Cathedal and The Bazar" o alla versione on line che si trova in http://www.catb.org/~esr/writings/cathedral-bazaar/ May the source be with you! |
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#33 |
Junior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Vigonovo
Messaggi: 7
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Per Ikitt_Claw:
Si dice Integralista GNUslamico, dai retta all'Imam
![]() attaccare per dimostrare che la nostra scelta è vincente. Basta usarla e far serenamente vedere di quanto è superiore. |
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#34 | ||||||||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
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![]() Un altro bug particolarmente rognoso è il classico int d; scanf("%d", d); Questo è uno dei motivi che mi fa preferire il Pascal come linguaggio di programmazione, rispetto al C... Quote:
Se scrivo un'applicazione e inserisco un controllo EditBox o Memo, ad esempio, mi aspetto che in maniera del tutto trasparente l'utente sia in grado di effettuare operazioni come quelle senza che io, programmaticamente, debba pensarci personalmente richiamando le apposite API. Quote:
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Questo lo dico soltanto perché provo a mettermi nei panni di chi ha effettuato un investito e potrebbe rischiare di trovarsi in seria difficoltà nel caso citato. Non nego certamente che la situazione possa tornare alla normalità: la comunità open source è numerosa, come giustamente facevi notare... Quote:
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Non esistono strumenti universali. L'utilizzo di ogni cosa è dettata dalla sua validità nel contesto specifico.
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#35 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: Provincia di Milano
Messaggi: 1123
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sto seguendo tutta la querelle su Torwalds vs Gates, anch'io mi trovo d'accordo con qualcuno nel dire che Linux al pubblico appare spesso come una bestia nera, data ormai l'indiscussa affermazione dei so MS: ma se tale affermazione c'è stata anche MS dovrà pur avere un qualche pregio...voglio dire non tutti i suoi so sono da buttare: in casa ho 4 pc, ognuno con un so diverso ( di cui 3 MS) e devo dire che ad es. Xp e 2000 sono dei buoni so per un uso desktop senza troppe pretese...
A proposito devo formattare la linux box (mandrake 9.1): che faccio, conservo la mandrake (che mi ha deluso: troppo una scimmiottatura di Winz) o metto un RedHat? Il pc lo uso solo per scaricare da Internet e per altri usi desktop (non cmq come server)...mi serve un distro veloce da configurare e gestire (e magari con un kde 3.1) Ciauz |
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#36 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
Messaggi: 26110
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Per quanto mi riguarda limitarne il campo di utilizzo al solo uso desktop, e per di più senza pretese, sminuisce notevolmente il loro valore...
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#37 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: Provincia di Milano
Messaggi: 1123
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non era mia intenzione sminuirne il valore, tutt'altro. I so MS di ultima generzione poi (mi riferisco spt a xp) mi hanno veramente stupito quanto a stabilità.
Il mio post era volutamente cauto, viste le opinioni (tutt'altro che benevole) sui so MS che girano nel forum... |
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