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Old 21-08-2003, 16:06   #21
saint
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Iscritto dal: Aug 2003
Città: Vigonovo
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Varie...

cdmauro:

- Il problema dei Dr Watson non era di programmazione non ortodossa. Semplicemente (come ammesso pure alla .Net conference a Milano) la common control library può essere una piaga. L'applicazione parte con un dialog minimale con su una toolbar. Niente subclassing, niente uso diretto di API. Di strano ci saranno forse le icone di origine NextStep da 48x48... Se questo causa dei problemi a VB6 allora siamo messi male.

- Quello che tutti ci si aspettava (e mi son spiegato male) non era un'altra distribuzione Linux ma che gli Unix commerciali si facessero da parte nei confronti dli Linux. Quanto all'obiettivo di Sun (e ancora avrei dovuto essere meno sintetico) è quello di riguadagnare quote di mercato nell'area delle workstation entry level (che ad esempio una volta erano tra le macchine d'elezione negli ambienti universitari) dove le macchine Intel equipaggiate con Linux sono diventate, nonostante il processore, delle valide alternative: stesso software eseguito, integrazione nelle yellow pages o NIS+ (roba che predata Active Directory di una decina d'anni) e tutto sommato buona potenza (grazie ai clock a microonde).

- Quanto a Knoppix (basato su una debian unstable, pazzo!) si installa in pochissimo e parte. Per un utente standard basta, addirittura non gli serve installarlo. Ha su Mozilla, Open Office ed
un tot di altri tool nonché si configura tutto l'HW. Che poi IO abbia preferite andare oltre - non sono mai io quello che si piega alla macchina - è un discorso diverso.

Un paio di chiarimenti:

Linux _NON_PUO'_ diventare un "desktop a pagamento" nel senso di "proprietario e soggetto a copyright". Possono esistere dei desktop "a pagamento" per Linux ma Linux è un prodotto libero (Free di Free Software sta per libero, non gratuiro).

Quanto alla differenza tra usare una GUI ed una shell mia moglie dice che "e' la stessa differenza che c'è tra il provare a farsi capire a gesti e parlare, io preferisco parlare" .

Oh, per le stampanti non postscript e la condivisione.
Con Linux mi sa tanto che è possibile condividere la 720c di HP che la manualistica dà come non condivisibile da Windows. C'è voluto un pazzo che si è fatto il reverse engineering del protocollo di controllo della stampante ma la cosa è fattibile.

Ultima chicca appena fatta.

root@paperoga:~# smbmount //10.3.10.102/c\$ /wrk -o username=Administrator,uid=saint,gid=saint,rw

Non conosco la PWD di Administrator di quella macchina (non affannatevi, la 10.0.0.0 è una rete privata) ma intanto ho montato tutta una partizione non esportata... (si poteva fare anche da Windows, ma preferisco lavorare con Linux o Unix).
saint è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 21-08-2003, 19:35   #22
Ikitt_Claw
Senior Member
 
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Quote:
Originariamente inviato da cdimauro
Non è che si possa definire molto stabile come s.o. Win98: bella scoperta. Ma almeno ha avuto il pregio di un'interfaccia utente coerente ed intuitiva, cosa che manca da tempo ad altri s.o., e che ha agevolato la diffusione e l'utilizzo dei computer nella massa.
[...]
Infatti. Chissà quanto tempo hai buttato per avere una buona conoscenza di Linux e delle varie distribuzioni esistenti (se hai avuto il coraggio di provarle tutte... ).
[...]
A me (e qualunque altro utente "dummy") basta infilare UN cd, procedere con "Avanti, Avanti, Avanti..." e sprecare i polpastrelli soltanto per digitare il numero di serie del prodotto, per attivarlo, e il nome dell'utente principale. Tutto fila liscio come l'olio e ho un sistema semplice e funzionale, con un'interfaccia omogenea e intuitiva che mi permette di essere PRODUTTIVO fin da subito. E scusa se è poco...
[...]
Su, su, coraggio. Nessuno vuole toglierti il tuo bel windows, meraviglioso e produttivo.

Perdona noi peccatori che fuggiamo dai dorati lidi di Redmond,
E` il Diavolo nella forma di Stallman che ci ha tentato!

Ormai la nostra anima e perduta, ma tu salvati, sinche` puoi!

Tsk Tsk...
Ikitt_Claw è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-08-2003, 10:30   #23
cdimauro
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Re: Varie...

Quote:
Originariamente inviato da saint
cdmauro:

- Il problema dei Dr Watson non era di programmazione non ortodossa. Semplicemente (come ammesso pure alla .Net conference a Milano) la common control library può essere una piaga. L'applicazione parte con un dialog minimale con su una toolbar. Niente subclassing, niente uso diretto di API.
Mah. Fortunamente a me non è mai capitato: forse perché ho sempre questa versione di libreria aggiornata? Di solito nei programmi d'installazione è quasi sempre presente una versione aggiornata.

Quote:
Di strano ci saranno forse le icone di origine NextStep da 48x48... Se questo causa dei problemi a VB6 allora siamo messi male.
Guarda, di VB6 non ne voglio neppure sentire parlare: è un enorme bug col software attorno. Quasi 4 anni fa dovevamo passare da VB5 a VB6 per il software che sviluppiamo, e abbiamo passato più tempo a bestemmiare per i bug che per il porting. Poi ho convinto il principale a passare a Delphi 5, e la musica è cambiata...

Quote:
- Quello che tutti ci si aspettava (e mi son spiegato male) non era un'altra distribuzione Linux ma che gli Unix commerciali si facessero da parte nei confronti dli Linux.
E' difficile pensare che possa verificarsi, perché comunque le compagnie devono guadagnarci. Anche Linux ha alcune distro che vengono vendute, e se è vero che si possono sempre scaricare liberamente, è anche vero che senza qualcuno che le acquisti si arriverebbe presto alla fine del loro sviluppo...

Quote:
Quanto all'obiettivo di Sun (e ancora avrei dovuto essere meno sintetico) è quello di riguadagnare quote di mercato nell'area delle workstation entry level (che ad esempio una volta erano tra le macchine d'elezione negli ambienti universitari)
Beh, c'erano anche le HP Apollo fra le predilette...

Quote:
dove le macchine Intel equipaggiate con Linux sono diventate, nonostante il processore, delle valide alternative: stesso software eseguito, integrazione nelle yellow pages o NIS+ (roba che predata Active Directory di una decina d'anni) e tutto sommato buona potenza (grazie ai clock a microonde).
Infatti. A Catania fino a circa 6 anni fa avevamo il parco macchine suddiviso in due fasce: quella "alta" con workstation HP e Sun (riservate ai docenti e ai tesisti), e quella "bassa" costituita da server Siemens sotto SINIX che facevano da server per dei terminali TTY (una vera tortura sviluppare con l'editor "vi" e i compilatori a linea di comando). Poi hanno tolto di mezzo i sistemi SINIX mettendo dei PC con Slackware + X e finalmente abbiamo potuto godere di macchine veloci, graficamente appaganti e funzionali.

Quote:
- Quanto a Knoppix (basato su una debian unstable, pazzo!) si installa in pochissimo e parte.
Ma non parte da CD (quindi non si installa)?

Quote:
Per un utente standard basta, addirittura non gli serve installarlo.
Come sopra?

Quote:
Ha su Mozilla, Open Office ed un tot di altri tool nonché si configura tutto l'HW.
Una buona cosa. Peccato per Mozilla (avrei preferito Opera... )

Quote:
Che poi IO abbia preferite andare oltre - non sono mai io quello che si piega alla macchina - è un discorso diverso.
Appunto per questo ti avevo definito "non dummy"...

Quote:
Un paio di chiarimenti:

Linux _NON_PUO'_ diventare un "desktop a pagamento" nel senso di "proprietario e soggetto a copyright". Possono esistere dei desktop "a pagamento" per Linux ma Linux è un prodotto libero (Free di Free Software sta per libero, non gratuiro).
Sì, conosco la filosofia del FS (e infatti vedi sopra per quanto riguarda il discorso delle distro "a pagamento").

Quote:
Quanto alla differenza tra usare una GUI ed una shell mia moglie dice che "e' la stessa differenza che c'è tra il provare a farsi capire a gesti e parlare, io preferisco parlare" .
De gustibus. Ci sono cose che è più facile fare con la GUI e altre con la shell: io le uso entrambe, a seconda delle necessità, e non perché mi piace più gesticolare che parlare o viceversa.

Se poi andiamo ad utilizzare strumenti com Windows Commander, l'uso della shell risulta estremamente limitato.

Quote:
Oh, per le stampanti non postscript e la condivisione.
Con Linux mi sa tanto che è possibile condividere la 720c di HP che la manualistica dà come non condivisibile da Windows. C'è voluto un pazzo che si è fatto il reverse engineering del protocollo di controllo della stampante ma la cosa è fattibile.
Mah. Mi lasciano allibito certe cose: con tutto il tempo che ha perso avrebbe potuto comprare una nuova stampante...

Quote:
Ultima chicca appena fatta.

root@paperoga:~# smbmount //10.3.10.102/c\$ /wrk -o username=Administrator,uid=saint,gid=saint,rw

Non conosco la PWD di Administrator di quella macchina (non affannatevi, la 10.0.0.0 è una rete privata) ma intanto ho montato tutta una partizione non esportata... (si poteva fare anche da Windows, ma preferisco lavorare con Linux o Unix).
Potresti essere più chiaro?
__________________
Per iniziare a programmare c'è solo Python con questo o quest'altro (più avanzato) libro
@LinkedIn Non parlo in alcun modo a nome dell'azienda per la quale lavoro
Ho poco tempo per frequentare il forum; eventualmente, contattatemi in PVT o nel mio sito. Fanboys
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Old 22-08-2003, 10:32   #24
cdimauro
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Quote:
Originariamente inviato da Ikitt_Claw
Su, su, coraggio. Nessuno vuole toglierti il tuo bel windows, meraviglioso e produttivo.

Perdona noi peccatori che fuggiamo dai dorati lidi di Redmond,
E` il Diavolo nella forma di Stallman che ci ha tentato!

Ormai la nostra anima e perduta, ma tu salvati, sinche` puoi!

Tsk Tsk...
Un commento così insignificante da te non me lo sarei mai aspettato. Abbiamo avuto qualche piacevole dialogo, anche nel recente passato, serio e tecnico come piace a me.

Mi spiace che adesso ti sia ridotto alla classica presa per il culo che sfodera chi non riesce a sostenere una discussione con l'altro interlocutore.

Per inciso: avresti dovuto capire dai miei messaggi che per me il computer è soltanto uno strumento, e che attualmente uso Windows perché mi trovo bene e, appunto, riesco ad essere più produttivo e perdere meno tempo.

Uso Windows, ma poteva anche essere Linux a parità di condizioni, e come lo è stato in precedenza BeOS (semplicemente favoloso, e dovresti sapere che la casa di Redmont non ha nulla a che spartire) e ancor prima AmigaOS (anche questo non affiliato a zio Bill, se non per l'AmigaBASIC in dotazione con l'AmigaOS fino alla versione 1.2).

Mi hai deluso.

Saluti
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cdimauro è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-08-2003, 14:08   #25
saint
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Risposte per il buon cdimauro

Vediamo un po' di rispondere a cdimauro.

Degli Unix commerciali cosa resta ?

AIX (ma quello ha le politiche di marketing di IBM, seconde solo a
quelle di Redmond) e Solaris, ma quello come abbiamo visto stà
sparendo dalle workstation "end user". E IBM supporta Linux. Lo ha
anche portato sui 390 (ne ho visto uno in faccia in procinto di esser
rimpiazzato da un cluster Unix, ti sembra di essere davanti a Darth
Vader).

HP-UX non ha buona salute(*), lo Unix di Digital è sparito con la
Digital Equipement. SCO ha Caldera. Irix e chi lo ricorda più.

(*) Mi è capitato di stare e lavorare in un paio di dipartimenti dove
il rapporto Sun/Ai di
computer (che poi sono gli stessi che distribuiscono gli Unix
commerciali) supportino Linux. Elevata qualità del prodotto,
standardizzazione (cosa che nello Unix originale si era persa proprio
con le versioni proprietarie), ampia conoscienza. Ottimo per piazzare
del buon hardware.

Discorso analogo per le distribuzioni. NON vendono il software (o
quasi, ci sono "piccole" porzioni di software proprietario). Vendono
il supporto, la consulenza. Non spariranno mai (per lo meno perché
rimane Debian) così come non sparirà mai il software libero perché
quando il mantaineri tizio smette di curare un programma ecco che per
una qualche ragione spunta fuori caio che ha bisogno di quel programma
con qualcosa di più o di aggiornato o di diverso.

Ripeto, il saggio di Raymond è illuminante sul perché e come il
software open source ha successo e sopravvive.

Oh, passiamo poi alle tty (devo ancora trovare qualcosa di più
leggibile dei Qme220 o con una tastiera migliore degli olivetti WS685).

La prima cosa che feci dopo aver visto vi fu passare a microEmacs, un
clone limitato di Emacs. Poi passai a Emacs. Anche avendo solamente un
terminale Vt100 Emacs è una cosa micidiale. vi mi serve per le cose
veloci. Ah, naturalmente anche quando lavoro sotto Win32.

Niente è come avere una buona shell. La shell di Unix (e quindi di
Linux) è estremamente potente e ti permette di fare tutto quello che
puoi fare con una GUI e tante cose che con una GUI non puoi fare.

Ci sono rimasti i miei colleghi non unix-native della produttività che
ho tirato fuori con quei tool. Ripeto, anche sotto Win32, anche se
cygwin sotto Win32 è lenta. (Nota di colore: mia moglie ha appena
avuto in omaggio da Sysadmin una coppia di CD di Redmond con tutta una
serie di tool per dare finalmente anche agli amministratori Windows la
potenza della command line di Unix - per non parlare poi dei
programmi GNU e della GNU GPL che trovi sugli NT Resource Kit)

X11 mi piace perché puoi avere varie finestre a caratteri, più di 8
, e vedere molte righe di codice insieme.

Knoppix: se vuoi fa il boot da cd, se vuoi lo
installi. L'installazione è facillima anche se non mi piace (troppa
roba caricata) ma sicuramente è meno traumatica che quella Debian
classica.

Opera sia mia moglie sia io lo abbiamo abbandonato. Mozilla ci da
tutto, ha una migliore gestione degli scripting e poi c'è la versione
Firebird che si preannuncia una figata (via Mail e News che non si
usano mai e fanno solo peso).

Oh, quanto al comando smbmount.

Avevo bisogno di dare un'occhiata a dei sorgenti di un'altro progetto
sul computer di una mia collega. Ho sfruttato il fatto che per default
una macchina "su tecnologia NT" esporta le partizioni dei dischi
(anche se non lo chiedi esplicitamente, e se la togli la volta dopo
ricompare - magari è spiegato come togliere la cosa su un costosissimo
manuale e comunque la certificazione C2 si fa per macchine non
reteconnesse) e permette all'administrator di un'altra macchina di
accedervi, anche se è di un'altro dominio... La cosa che sconcerta è
che sono passa dieci anni che si dice che comportamenti di default di
questo tipo per dei S.O. è pericoloso. Ah, quanta intelligenza si
sacrifica sull'altare dell'intelligenza.

Domandina semistronzetta:

Supponiamo che tu abbia una qualche decina di file in un albero di
directory, mettiamo ASP.

Supponiamo che per un motivo qualsiasi si debba eseguire la stessa
modifica in tutti i file che contengono una certa stringa.

Come agiresti senza shell, magari con WinCommander ?

(Ovvio che ho una soluzione shell. Anzi più di una. Non c'è mai un
solo modo per fare le cose )
saint è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-08-2003, 14:08   #26
saint
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Iscritto dal: Aug 2003
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Risposte per il buon cdimauro

Vediamo un po' di rispondere a cdimauro.

Degli Unix commerciali cosa resta ?

AIX (ma quello ha le politiche di marketing di IBM, seconde solo a
quelle di Redmond) e Solaris, ma quello come abbiamo visto stà
sparendo dalle workstation "end user". E IBM supporta Linux. Lo ha
anche portato sui 390 (ne ho visto uno in faccia in procinto di esser
rimpiazzato da un cluster Unix, ti sembra di essere davanti a Darth
Vader).

HP-UX non ha buona salute(*), lo Unix di Digital è sparito con la
Digital Equipement. SCO ha Caldera. Irix e chi lo ricorda più.

(*) Mi è capitato di stare e lavorare in un paio di dipartimenti dove
il rapporto Sun/Apollo era oltre il 100/1 e contando tutte le HP si
era sul 100/3. In ogni caso erano macchine che avevano in comune buona
potenza, Unix e X11.

C'è poco da fare. Come fa giustamente notare Eric Raymond nel suo
saggio "La cattedrale ed il bazar", Linuxha dalla sua una quantità
tale di sviluppatori che la probabilità che nessuno riesca a risolvere
un dato bug è veramente bassissima. Nessun S.O. commerciale gode di
questo vantaggio. Ecco perché ci si attende che i produttori di
computer (che poi sono gli stessi che distribuiscono gli Unix
commerciali) supportino Linux. Elevata qualità del prodotto,
standardizzazione (cosa che nello Unix originale si era persa proprio
con le versioni proprietarie), ampia conoscienza. Ottimo per piazzare
del buon hardware.

Discorso analogo per le distribuzioni. NON vendono il software (o
quasi, ci sono "piccole" porzioni di software proprietario). Vendono
il supporto, la consulenza. Non spariranno mai (per lo meno perché
rimane Debian) così come non sparirà mai il software libero perché
quando il mantaineri tizio smette di curare un programma ecco che per
una qualche ragione spunta fuori caio che ha bisogno di quel programma
con qualcosa di più o di aggiornato o di diverso.

Ripeto, il saggio di Raymond è illuminante sul perché e come il
software open source ha successo e sopravvive.

Oh, passiamo poi alle tty (devo ancora trovare qualcosa di più
leggibile dei Qme220 o con una tastiera migliore degli olivetti WS685).

La prima cosa che feci dopo aver visto vi fu passare a microEmacs, un
clone limitato di Emacs. Poi passai a Emacs. Anche avendo solamente un
terminale Vt100 Emacs è una cosa micidiale. vi mi serve per le cose
veloci. Ah, naturalmente anche quando lavoro sotto Win32.

Niente è come avere una buona shell. La shell di Unix (e quindi di
Linux) è estremamente potente e ti permette di fare tutto quello che
puoi fare con una GUI e tante cose che con una GUI non puoi fare.

Ci sono rimasti i miei colleghi non unix-native della produttività che
ho tirato fuori con quei tool. Ripeto, anche sotto Win32, anche se
cygwin sotto Win32 è lenta. (Nota di colore: mia moglie ha appena
avuto in omaggio da Sysadmin una coppia di CD di Redmond con tutta una
serie di tool per dare finalmente anche agli amministratori Windows la
potenza della command line di Unix - per non parlare poi dei
programmi GNU e della GNU GPL che trovi sugli NT Resource Kit)

X11 mi piace perché puoi avere varie finestre a caratteri, più di 8
, e vedere molte righe di codice insieme.

Knoppix: se vuoi fa il boot da cd, se vuoi lo
installi. L'installazione è facillima anche se non mi piace (troppa
roba caricata) ma sicuramente è meno traumatica che quella Debian
classica.

Opera sia mia moglie sia io lo abbiamo abbandonato. Mozilla ci da
tutto, ha una migliore gestione degli scripting e poi c'è la versione
Firebird che si preannuncia una figata (via Mail e News che non si
usano mai e fanno solo peso).

Oh, quanto al comando smbmount.

Avevo bisogno di dare un'occhiata a dei sorgenti di un'altro progetto
sul computer di una mia collega. Ho sfruttato il fatto che per default
una macchina "su tecnologia NT" esporta le partizioni dei dischi
(anche se non lo chiedi esplicitamente, e se la togli la volta dopo
ricompare - magari è spiegato come togliere la cosa su un costosissimo
manuale e comunque la certificazione C2 si fa per macchine non
reteconnesse) e permette all'administrator di un'altra macchina di
accedervi, anche se è di un'altro dominio... La cosa che sconcerta è
che sono passa dieci anni che si dice che comportamenti di default di
questo tipo per dei S.O. è pericoloso. Ah, quanta intelligenza si
sacrifica sull'altare dell'intelligenza.

Domandina semistronzetta:

Supponiamo che tu abbia una qualche decina di file in un albero di
directory, mettiamo ASP.

Supponiamo che per un motivo qualsiasi si debba eseguire la stessa
modifica in tutti i file che contengono una certa stringa.

Come agiresti senza shell, magari con WinCommander ?

(Ovvio che ho una soluzione shell. Anzi più di una. Non c'è mai un
solo modo per fare le cose )
saint è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-08-2003, 20:47   #27
Marisel
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Quote:
Originariamente inviato da cdimauro
Mah. Mi lasciano allibito certe cose: con tutto il tempo che ha perso avrebbe potuto comprare una nuova stampante...
Forse chi ha fatto questa "pazzia" è un hacker, nel senso vero del termine.
Io lo ammiro, sarebbe stato facile andare a comprare un'altra stampante; invece lui ha scelto la strada + difficile e grazie a lui altri possono utilizzare e condividere la stampante sotto linux.
Se ci fosse più gente che fa queste cose......
Marisel è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-08-2003, 20:57   #28
Ikitt_Claw
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Quote:
Originariamente inviato da cdimauro
Un commento così insignificante da te non me lo sarei mai aspettato.
E cosa ti aspettavi da uno GNUlebano?

Quote:
Mi hai deluso.
E` da tempo che ti leggo: reciproco.
Ikitt_Claw è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-08-2003, 08:28   #29
cdimauro
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Città: Germania
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Quote:
originariamente inviato da saint
Vediamo un po' di rispondere a cdimauro.
Ti ringrazio per le interessanti informazioni che mi ha fornito.

Quote:
C'è poco da fare. Come fa giustamente notare Eric Raymond nel suo
saggio "La cattedrale ed il bazar", Linuxha dalla sua una quantità
tale di sviluppatori che la probabilità che nessuno riesca a risolvere
un dato bug è veramente bassissima.
Il problema non è tanto di non riuscire o meno a risolvere un bug: una volta trovato, dovrebbe essere semplicemente una questione di tempo per un buon programmatore...

Quote:
Nessun S.O. commerciale gode di
questo vantaggio. Ecco perché ci si attende che i produttori di
computer (che poi sono gli stessi che distribuiscono gli Unix
commerciali) supportino Linux. Elevata qualità del prodotto,
standardizzazione (cosa che nello Unix originale si era persa proprio
con le versioni proprietarie), ampia conoscienza. Ottimo per piazzare
del buon hardware.
Mah, francamente non vedo ancora nessuna standardizzazione (API) nella scrittura di applicazioni grafiche, e non c'è neppure un'interfaccia unica (anche qui API) per l'installazione del s.o. e delle applicazioni. In questo campo sono necessari dei passi avanti, per rendere più usabile Linux a livello desktop.

Quote:
Discorso analogo per le distribuzioni. NON vendono il software (o
quasi, ci sono "piccole" porzioni di software proprietario). Vendono
il supporto, la consulenza. Non spariranno mai (per lo meno perché
rimane Debian) così come non sparirà mai il software libero perché
quando il mantaineri tizio smette di curare un programma ecco che per
una qualche ragione spunta fuori caio che ha bisogno di quel programma
con qualcosa di più o di aggiornato o di diverso.

Ripeto, il saggio di Raymond è illuminante sul perché e come il
software open source ha successo e sopravvive.
Non è così facile come sembra. Innazitutto se fallisce un'azienda che sviluppa una particolare distribuzione di Linux, tutti i clienti che si erano affidati a lei si trovano momentaneamente col culo per terra, e non è certo una bella cosa. Bisogna aspettare che qualcuno si decida a prendere in mano il progetto. Poi bisogna sperare che l'aggiornamento del s.o. non sia lento, mentre prima c'era uno staff che aveva tutto l'interesse a portarlo avanti celermente, perché venivano pagati per farlo e dal loro lavoro dipendeva il loro stipendio. Non ultimo, chi si occupa del progetto non può certo mettersi ad offrire il supporto tecnico e la consulenza ai clienti della defunta società.

Non è certamente un bello scenario che si prospetta a chi decide di abbracciare una distro "commerciale" per gestire la propria azienda. Non sono cose che capitano dall'oggi al domani, sicuramente, ma bisogna metterle in conto quando si decide di fare un passo di questa portata.

Quote:
Niente è come avere una buona shell.
Non mi trovi d'accordo: dipende sempre da quello che ci devi fare. Alcune cose le puoi fare meglio/velocemente con una shell, altre con la GUI.

Quote:
La shell di Unix (e quindi di
Linux) è estremamente potente e ti permette di fare tutto quello che
puoi fare con una GUI e tante cose che con una GUI non puoi fare.
Indubbiamente. Se c'è una cosa in cui l'ambiente Unix è "forte" è la consolidata filosofia di funzionamento/utilizzo della shell. Ma ripeto: non è sempre comodo utilizzarla. E poi ci sono anche cose che con una shell non puoi fare, tipo "navigare" e lavorare dentro un archivio compresso, ad esempio.

Quote:
Ci sono rimasti i miei colleghi non unix-native della produttività che
ho tirato fuori con quei tool. Ripeto, anche sotto Win32, anche se
cygwin sotto Win32 è lenta.
Non metto in dubbio le qualità e i vantaggi della shell, ma attualmente mi trovo ad essere più produttivo con una "shell grafica" come Windows Commander. Magari utilizziamo semplicemente i computer in modo diverso, per cui si verificano queste differenze sostanziali...

Quote:
(Nota di colore: mia moglie ha appena
avuto in omaggio da Sysadmin una coppia di CD di Redmond con tutta una
serie di tool per dare finalmente anche agli amministratori Windows la
potenza della command line di Unix - per non parlare poi dei
programmi GNU e della GNU GPL che trovi sugli NT Resource Kit)
Una buona cosa. E' sempre meglio avere un s.o. completo in tutto: mai affidarsi completamente ad una sola tipologia di utilizzo/programmi.

Quote:
X11 mi piace perché puoi avere varie finestre a caratteri, più di 8
, e vedere molte righe di codice insieme.
?!? Perché, con Windows non puoi fare la stessa cosa?

Quote:
Opera sia mia moglie sia io lo abbiamo abbandonato. Mozilla ci da
tutto, ha una migliore gestione degli scripting e poi c'è la versione
Firebird che si preannuncia una figata (via Mail e News che non si
usano mai e fanno solo peso).
De gustibus: io trovo Opera molto veloce e meno avido di risorse. Poi mi sono abituato anche agli shortcut che mette a disposizione e al pop-up killer (l'hanno integrato in Mozilla?)

Quote:
Oh, quanto al comando smbmount.

Avevo bisogno di dare un'occhiata a dei sorgenti di un'altro progetto
sul computer di una mia collega. Ho sfruttato il fatto che per default
una macchina "su tecnologia NT" esporta le partizioni dei dischi
(anche se non lo chiedi esplicitamente, e se la togli la volta dopo
ricompare - magari è spiegato come togliere la cosa su un costosissimo
manuale e comunque la certificazione C2 si fa per macchine non
reteconnesse) e permette all'administrator di un'altra macchina di
accedervi, anche se è di un'altro dominio... La cosa che sconcerta è
che sono passa dieci anni che si dice che comportamenti di default di
questo tipo per dei S.O. è pericoloso. Ah, quanta intelligenza si
sacrifica sull'altare dell'intelligenza.
Adesso è tutto più chiaro. Beh, non è certo una bella cosa. Non è bello neppure poter accedere ai dati di una partizione NTFS senza utenza e password, come facciamo nell'azienda quando effettuiamo il recupero dei dati dell'hd di un cliente, ma per il nostro lavoro è molto comodo.

Dal punto di vista sicurezza, è chiaro che è una bella cosa...

Quote:
Domandina semistronzetta:

Supponiamo che tu abbia una qualche decina di file in un albero di
directory, mettiamo ASP.

Supponiamo che per un motivo qualsiasi si debba eseguire la stessa
modifica in tutti i file che contengono una certa stringa.

Come agiresti senza shell, magari con WinCommander ?

(Ovvio che ho una soluzione shell. Anzi più di una. Non c'è mai un
solo modo per fare le cose )
Infatti.

Con Windows Commander sarei costretto ad effettuare una ricerca, e una volta avuta la lista dei file che contengono quella stringa, dovrei selezionarli ed applicare la modifica.

Con la shell penso che sia molto facile, ma adesso prova un po' tu a pensare di fare lo stesso lavoro, ma supponendo che i file si trovino dentro degli archivi compressi...

Oppure immagina di voler realizzare una compilation di canzoni da masterizzare poi, e di doverle scegliere dalla tua cartella MP3 che contiene qualche migliaio di file. E se un tuo amico ti passa un elenco di immagini di dolce fanciulle perché sa che le collezioni, ma poi le devi spostare nella giusta cartalla? O hai la necessità di sincronizzare il contenuto di due cartelle, con la possibilità di confrontare i file che sono diversi e decidere se copiare (e in quale direzione) dei file? Ecc. ecc.

Esempi in cui è più facile utilizzare una GUI che una shell ce ne sono, ma non è questo il punto. Non stiamo cercando di legittimare uno strumento e deligittimare l'altro! Come ho già detto, uso spesso la GUI, ma quando serve anche la shell: per te si verifica l'esatto opposto, a quanto ho potuto capire, ma queste differenze non fanno che confermare che è necessario utilizzare gli strumenti che in un certo contesto permettono di portare a termine un'operazione nella maniera più efficiente/veloce possibile.

De gustibus.
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Old 23-08-2003, 08:30   #30
cdimauro
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originariamente inviato da Marisel
Forse chi ha fatto questa "pazzia" è un hacker, nel senso vero del termine.
Io lo ammiro, sarebbe stato facile andare a comprare un'altra stampante; invece lui ha scelto la strada + difficile e grazie a lui altri possono utilizzare e condividere la stampante sotto linux.
Se ci fosse più gente che fa queste cose......
Non metto in dubbio la pregevolezza e l'utilità del lavoro effettuato, ma evidentemente è una persona che ha abbastanza tempo da spendere per queste cose. Beato lui. Io ho tanti progetti che vorrei portare avanti e non trovo mai una briciola di tempo neppure per leggere un volumetto di tutti i fumetti che da tre anni a questa parte compro senza neppure sfogliarli...
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Old 23-08-2003, 08:30   #31
cdimauro
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originariamente inviato da Ikitt_Claw
E cosa ti aspettavi da uno GNUlebano?
Sei stato contagiato anche tu da questo pericoloso virus, a quanto vedo...

Quote:
E` da tempo che ti leggo: reciproco.
Certo, certo. Potevi avere almeno la buona educazione di farmelo sapere prima, invece di continuare a trascinare fino ad ora la tua ipocrita farsa: mi sarei risparmiato quei chilometrici messaggi che ti ho scritto. Per quanto mi riguarda sono sempre stato molto schietto con tutti quelli con cui ho avuto a che fare: mi spiace di non trovare gente abbastanza matura e intellettualmente onesta che si comporti allo stesso modo...

Per curiosità: in qualche occasione ti avrei deluso? Giusto per capire da quanto tempo va avanti questa storia...
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Old 25-08-2003, 13:08   #32
saint
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Ancora per cidimauro

(Mi scuso per il doppio post precedente, rogne con il proxy Microsoft
con autenticazione per il quale sono costretto a passare...)

Allora, vedo che certe cose vanno fatte conoscere meglio.

Cominciamo con la caccia ai bug.

E' cosa assodata che chi sviluppa il programma "SA" come il programma
si comporta e sopratutto agisce come l'utente ideale per il programma.

I bug più fetidi sono quelli che si hanno quando il comportamento
dell'utente non è quello ideale, e psicologicamente il programmatore
tende a non avere quell'atteggiamento (principalmente perché i test
non sono divertenti come la creazione di nuovo codice o uscire per una
pizza+birra). Una persona che non ha lavotato sul codice e ne ignora
la logica è usualmente più portata a percorrere vie diverse da quella
ideale (che peraltro ignora). Infine ci sono le esperienze fatte dalla
gente, che variano da persona a persona.

Non tutti sanno ad esempio che una cosa come questa è pericolosa:

int this_has_a_bug()
{
char buf[100];
gets(buf);
return strcmp("SI",buf) == 0
}

ed è un esempio banale di un bug che non sai quante e quante volte ho
visto.

Standard per la grafica.

Uno standard di base, paragonabile ad usare Windows senza le MFC o
altro, esiste ed è X11 (la battura era dovuta al fatto che X11 lo uso
principalmente per lanciare terminali virtuali ed editor con in numero
maggiore alle usuali 8 console che ha Linux. Ma se la memoria è poca
mi accontento di 8 console ).

A livello commerciale lo standard esiste da una decina d'anni e si
chiama Motif. Questo standard, essendo non-libero, ha scarsa
diffusione nel software libero dove lesstif ha più lo scopo di
permettere una ricompilazione libera di sorgenti che sarebbero liberi
se non usassero Motif.

Ora come ora si stanno imponendo due librerie di alto livello, Gtk e
QT, la prima è la base su cui è stato creato Gnome e la seconda è la
base di KDE. Ambedue esistono anche per Windows, la prima è un port
che forse ha bisogno di qualche rodaggio, la seconda è nata come
multipiattaforma ma non è libera sotto Windows.

Non c'è, è vero, un solo meccanismo per la gestione dell'installazione.
(ma salvo la famiglia 9x non ho visto tanta coerenza in casa MS). Ma
ci sono già due standard de facto almeno per le applicazioni, RPM di
Red Hat e apt & soci di Debian. Quanto ad installare il sistema, le
mosse sono sempre quelle, per quanto cambi l'interfaccia. Knoppix
automatizza tutto al massimo, forse anche troppo per un utente
evoluto.

Quanto alla distribuzione dei programmi. Ho almeno un esempio in cui
una installazione creata coi tool standard di M$ fallisce nel creare
un ambiente adatto all'esecuzione di un programma -quello di cui ti
parlavo- e vari casi in cui per garantire che gli utenti non avessero
noie si è dovuto generare un pack di distribuzione per versione di
Windows.

Scomparsa delle aziende che preparano una distribuzione:

Falso problema. Mi spiego. Le aziende che curano una distribuzione
raccolgono software preesistente e al più contribuiscono, salvo rari
casi (caldera di SCO) con parti libere.

Nel momento che la distribuzione XY scompare l'utente ha a sua
disposizione il know how di terzi. Una persona che ha usato
professionalmente la distribuzione Pinco Panco per anni sicuramente è
in grado di mettere le mani su UllaBagulla e quindi è in grado di dare
consulenza. Se poi la distribuzione usa pacchettizzazioni standard c'è
una buona probabilità (diciamo 99.99%) che le distribuzioni di
UllaBagulla vadano anche sulla Pinco Panco (i problemi possono
dipendere eventualmente dalle versioni delle librerie runtime presenti
- che peraltro vengono individuati).

Per i programmi singoli è la stessa musica. Se un tizio abbandona il
suo programma (perde interesse per il mantenimento) ed il programma è
utile sicuramente qualcuno raccoglierà la fiaccola. E' una cosa che si
basa sul numero di programmatori volonterosi presenti, che sono
dannatamente tanti.

SMB & NFS, lo sappiamo tutti è bucabile come la carta. Un mio amico
(uno che fece un paio di patch ad uno unix proprietario a colpi di
editor esadecimale - per la cronaca, correzione del valore del time to
live nello stack TCP/IP e permessi delle pty non assegnate) scrisse un
programmino chiamato crysen (crysen ravages your system exploiting
NFS), poi un secondo fece l'interfaccia sotto X ed un terzo la
versione industriale . Ma sono cose note ed arcinote.

Windows te lo vendono come sicuro - in realtà ci vuole tanto lavoro
quanto Unix.

Ah, soluzine canonica al problema stronzetto.

una forma 'canonica' (usa solo programmi standard) per sostituire
tutti DAQUESTOTESTO con AQUESTOTESTO nei file che nel nome hanno la
stringa FOO è (gettata lì, possibili errori di sintassi)

$for i in `find . -name \*FOO\*`
>do
> cp $i $i".bkp"
> sed -e s/DAQUESTOTESTO/AQUESTOTESTO/ < $i".bkp" > $i
>done

La macchina lavora da sola e ti dedichi ad altro.

Per cose più complesse lo script divente un po' più complesso. Di
solito io scrivo la parte di editing in Emacs-LISP, individuo i file
con find e li dò in pasto ad Emacs sfruttando gnudoit e gnuserver ,
ma è solo che mi diverto di più col LISP di Emacs .

Quanto agli archivi compressi non ho alcun problema ad esplorarli da
linea di comando. Nè con gli ZIP nè con i tar.gz .

Quanto poi agli archivi di immagini, ti racconto una cosina. Anni fa
un mio amico ed io ci divertivamo a ricuperare dalla rete immagini di
anime (quando ancora nessuno li cagava). Poi l'unico supporto
disponibile era il floppy da 1.44 (quando non ancora il 720). La prima
cosa che si faceva era convertire al volo le immagini in JPG 75%. Uno
shell script si occupava di tutto. Usavamo un programmino scritto da
noi (rigorosamente command line) solo per suddividere le immagini in
gruppi di dimensione totale data...

Altri miei amici scrissero un programmino che faceva il giro delle
directory leggibili sul cluster, cercava gif e jpg, creava una lista,
quindi per ogni immagine, se non era nella lista delle immagini già
confrontate, lanciava un visualizzatore molto leggero ed aggiornava la
lista delle già viste. Tutto in bash. E volendo potevi utilizzare più
macchine per lanciare da remoto il visualizzatore (ma qui c'è anche lo
zampino di X che per sua natura trasparente al network).

Non è che non usi la GUI. Sotto Windows -che mi tocca usare- mi capita
e non di rado. Ma spesso quando ho una finestra con la bash aperta
faccio prima a scrivere i comandi che a lasciare la tastiera, prendere
il trackball e poi tornare alla tastiera. Sotto Unix o Linux
rarissimamente uso il filemanager (testuale) integrato nel mio
editor. Ma raramente. E molta gente fa come me, non sono per nulla
speciale. Al più ho un'esperienza maggiore di altri, ma niente che
altri non possano acquisire.

Quanto alla stampante di cui il tizio fece il reverse engineering (la
720c di HP). Io la comperai quando uscì che ancora ero studente al
prezzo di circa EUR 300 attuali. La stampante era dichiarata per
Windows. E cosa non era per Windows o Internet Ready al momento ?

Arrivo a casa e ti scopro che HP ha fatto la stampante esclusivamente
per Windows. Ero tentatissimo di riportarla indietro. Poi trovai il
matto che aveva scritto il programmino che a partire da un formato
bitmap (generabile con Ghostscript) sparava fuori le sequenze per
pilotare la stampante. Mi permise di salvare la spesa di 300 EUR - che
per un laureando non sono pochi - e di stampare le tesi mia e di mia
moglie (allora fidanzata) in tutte le 4 copie indispensabili .

Grazie a quell'hacker che, come me, trovava più facile mettersi a fare
lo sniffing della parallela che trovare altri soldi il sottoscritto e
chissà quanta altra gente ha avuto a disposizione una stampante tutto
sommato buona. E sotto Linux condivisibile .

Per quello che spinge molta gente in questa strada ti rimando ancora
al primo saggio libro "The Cathedal and The Bazar" o alla versione on
line che si trova in

http://www.catb.org/~esr/writings/cathedral-bazaar/

May the source be with you!
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Old 25-08-2003, 13:09   #33
saint
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Per Ikitt_Claw:

Si dice Integralista GNUslamico, dai retta all'Imam . Non serve
attaccare per dimostrare che la nostra scelta è vincente. Basta usarla
e far serenamente vedere di quanto è superiore.
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Old 03-09-2003, 07:19   #34
cdimauro
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Quote:
originariamente inviato Saint
Cominciamo con la caccia ai bug.
[...]
D'accordo su tutta la linea.
Quote:
Non tutti sanno ad esempio che una cosa come questa è pericolosa:

int this_has_a_bug()
{
char buf[100];
gets(buf);
return strcmp("SI",buf) == 0
}

ed è un esempio banale di un bug che non sai quante e quante volte ho visto.
Ti riferisci alla mancanza del \0 alla fine del 'SI'?

Un altro bug particolarmente rognoso è il classico

int d;
scanf("%d", d);

Questo è uno dei motivi che mi fa preferire il Pascal come linguaggio di programmazione, rispetto al C...
Quote:
Standard per la grafica.
[...]
No, non mi riferivo soltanto alla presenza di standard definiti per la manipolazione di finestre, icone, menù, ecc. Il mio appunto riguarda principalmente la mancanza di una GUI omegenea e ben definita, che mi permetta di poter scrivere applicazioni grafiche in modo coerente. M'è capito lo scorso anno di non poter effettuare un banale copia & incolla in una finestra con una shell; prima ancora ho lavorato con un editor che mi permetteva di fare queste operazioni soltanto al suo interno, ecc.
Se scrivo un'applicazione e inserisco un controllo EditBox o Memo, ad esempio, mi aspetto che in maniera del tutto trasparente l'utente sia in grado di effettuare operazioni come quelle senza che io, programmaticamente, debba pensarci personalmente richiamando le apposite API.
Quote:
Non c'è, è vero, un solo meccanismo per la gestione dell'installazione. (ma salvo la famiglia 9x non ho visto tanta coerenza in casa MS). Ma ci sono già due standard de facto almeno per le applicazioni, RPM di Red Hat e apt & soci di Debian.
Potrebbero anche decidere di mettersi d'accordo e svilupparne uno soltanto, una buona volta...
Quote:
Quanto alla distribuzione dei programmi. Ho almeno un esempio in cui una installazione creata coi tool standard di M$ fallisce nel creare un ambiente adatto all'esecuzione di un programma -quello di cui ti parlavo- e vari casi in cui per garantire che gli utenti non avessero noie si è dovuto generare un pack di distribuzione per versione di Windows.
Si tratta comunque di bug, che alla fine possono essere corretti. Diversa è la questione relativa alla mancanza di uno standard consolidato...
Quote:
Scomparsa delle aziende che preparano una distribuzione:

Falso problema. Mi spiego. Le aziende che curano una distribuzione raccolgono software preesistente e al più contribuiscono, salvo rari casi (caldera di SCO) con parti libere.

Nel momento che la distribuzione XY scompare l'utente ha a sua disposizione il know how di terzi. Una persona che ha usato professionalmente la distribuzione Pinco Panco per anni sicuramente è in grado di mettere le mani su UllaBagulla e quindi è in grado di dare consulenza. Se poi la distribuzione usa pacchettizzazioni standard c'è
una buona probabilità (diciamo 99.99%) che le distribuzioni di UllaBagulla vadano anche sulla Pinco Panco (i problemi possono dipendere eventualmente dalle versioni delle librerie runtime presenti - che peraltro vengono individuati).

Per i programmi singoli è la stessa musica. Se un tizio abbandona il suo programma (perde interesse per il mantenimento) ed il programma è utile sicuramente qualcuno raccoglierà la fiaccola. E' una cosa che si basa sul numero di programmatori volonterosi presenti, che sono dannatamente tanti.
OK, ma prima che la situazione torni alla normalità per chi ha deciso di affidarsi ad una particolare distribuzione, cosa succede? E' anche questo che bisogna andare a considerare. Ripeto, non è che di punto in bianco si arriva a sostituire uno staff consolidato che fa quel lavoro da tempo. La consulenza arriverà trovando le persone giuste e competenti, ma nel frattempo? Stesso discorso per i programmi: non ci sono garanzie di tempi rapidi per un ritorno alla normalità.

Questo lo dico soltanto perché provo a mettermi nei panni di chi ha effettuato un investito e potrebbe rischiare di trovarsi in seria difficoltà nel caso citato. Non nego certamente che la situazione possa tornare alla normalità: la comunità open source è numerosa, come giustamente facevi notare...
Quote:
Windows te lo vendono come sicuro - in realtà ci vuole tanto lavoro quanto Unix.
Anche Linux lo spacciano come user friendly come Windows. In realtà ognuno porta acqua la proprio mulino...
Quote:
Ah, soluzine canonica al problema stronzetto.
[...]
La macchina lavora da sola e ti dedichi ad altro.
Indubbiamente una Buona Cosa, non c'è che dire.
Quote:
Quanto agli archivi compressi non ho alcun problema ad esplorarli da linea di comando. Nè con gli ZIP nè con i tar.gz .
Non penso che la gestione sia simile a quella che offre Windows Commander: prova a scaricarlo e guarda in che modo permette di manipolare archivi compressi e il loro contenuto come si trattasse di semplici cartelle/file. Puoi scaricarlo e provarlo per 30 giorni.
Quote:
Quanto poi agli archivi di immagini, ti racconto una cosina. Anni fa un mio amico ed io ci divertivamo a ricuperare dalla rete immagini di anime (quando ancora nessuno li cagava). Poi l'unico supporto disponibile era il floppy da 1.44 (quando non ancora il 720).
Lo sai che mi fai ricordare i vecchi tempi di quanto facevo lo stesso sulle workstation HP all'università? Parlo di qualcosa come 8-9 anni: utilizzavo ftp per colleggarmi su sunet.se e scaricavo decine di mega di immagini (già in JPEG) per poi copiarle sui floppy da 720KB e ricopiarle sul mio fedele Amiga...
Quote:
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E' inutile: abbiamo modi diversi di utilizzare il s.o., per cui è ovvio che abbiamo scelto gli strumenti che per noi sono più comodi. Per te la shell, per me le shell grafiche.
Quote:
Quanto alla stampante di cui il tizio fece il reverse engineering (la 720c di HP). Io la comperai quando uscì che ancora ero studente al prezzo di circa EUR 300 attuali. La stampante era dichiarata per Windows. E cosa non era per Windows o Internet Ready al momento ?

Arrivo a casa e ti scopro che HP ha fatto la stampante esclusivamente per Windows.
Vorrei capire: mancavano i driver per Linux? Non supportava le sequenze di escape Epson o IBM compatibili?
Quote:
Ero tentatissimo di riportarla indietro. Poi trovai il matto che aveva scritto il programmino che a partire da un formato bitmap (generabile con Ghostscript) sparava fuori le sequenze per pilotare la stampante. Mi permise di salvare la spesa di 300 EUR - che per un laureando non sono pochi - e di stampare le tesi mia e di mia moglie (allora fidanzata) in tutte le 4 copie indispensabili.

Grazie a quell'hacker che, come me, trovava più facile mettersi a fare lo sniffing della parallela che trovare altri soldi il sottoscritto e chissà quanta altra gente ha avuto a disposizione una stampante tutto sommato buona. E sotto Linux condivisibile.
Sono d'accordo anch'io che quel tizio ha fatto un gran servigio alla comunità Linux, ma probabilmente il tempo che ha speso personalmente per andare a risolvere il problema è stato superiore al costo d'acquisto di una nuova stampante. Tutto qui.
Quote:
Per quello che spinge molta gente in questa strada ti rimando ancora al primo saggio libro "The Cathedal and The Bazar" o alla versione on line che si trova in

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Ho letto ben pochi libri nella mia vita, e difficilmente avrò il tempo di poterlo leggere. Magari se riesco finalmente a trovare il tempo per laurearmi una buona volta, potrò recuperare un po' di tempo da dedicare alla lettura (anche dei miei adoratti manga che continuo ad impilare senza neppure sfogliarli... )
Quote:
May the source be with you!
4ever...
Quote:
Si dice Integralista GNUslamico, dai retta all'Imam . Non serve attaccare per dimostrare che la nostra scelta è vincente. Basta usarla e far serenamente vedere di quanto è superiore.
Con la scoperta del cortisone si pensò che nel campo della medicina si fosse arrivati alla "medicina universale". Il tempo, però, smentì banalmente questo luogo comune dettato dall'euforia del momento.

Non esistono strumenti universali. L'utilizzo di ogni cosa è dettata dalla sua validità nel contesto specifico.
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Old 04-09-2003, 10:39   #35
eraclitus
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Iscritto dal: Sep 2000
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sto seguendo tutta la querelle su Torwalds vs Gates, anch'io mi trovo d'accordo con qualcuno nel dire che Linux al pubblico appare spesso come una bestia nera, data ormai l'indiscussa affermazione dei so MS: ma se tale affermazione c'è stata anche MS dovrà pur avere un qualche pregio...voglio dire non tutti i suoi so sono da buttare: in casa ho 4 pc, ognuno con un so diverso ( di cui 3 MS) e devo dire che ad es. Xp e 2000 sono dei buoni so per un uso desktop senza troppe pretese...


A proposito devo formattare la linux box (mandrake 9.1): che faccio, conservo la mandrake (che mi ha deluso: troppo una scimmiottatura di Winz) o metto un RedHat? Il pc lo uso solo per scaricare da Internet e per altri usi desktop (non cmq come server)...mi serve un distro veloce da configurare e gestire (e magari con un kde 3.1)

Ciauz
eraclitus è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-09-2003, 21:30   #36
cdimauro
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Quote:
Originariamente inviato da eraclitus
devo dire che ad es. Xp e 2000 sono dei buoni so per un uso desktop senza troppe pretese..
Mah. Ho usato i s.o. M$ a partire da Win95B, e devo dire che con il 2000 prima e con XP poi ho avuto AMPIE soddisfazioni, avendoli utilizzati anche per sviluppare del software: di schermi blu ne ho visti ben pochi.
Per quanto mi riguarda limitarne il campo di utilizzo al solo uso desktop, e per di più senza pretese, sminuisce notevolmente il loro valore...
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Old 08-09-2003, 21:44   #37
eraclitus
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non era mia intenzione sminuirne il valore, tutt'altro. I so MS di ultima generzione poi (mi riferisco spt a xp) mi hanno veramente stupito quanto a stabilità.
Il mio post era volutamente cauto, viste le opinioni (tutt'altro che benevole) sui so MS che girano nel forum...
eraclitus è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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