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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
Messaggi: 11726
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Il regno delle Due Sicilie era pieno di soldi , ma guidato da un re imbelle e con una classe dirigente corrotta che si è fatta comprare con 30 denari ( o meglio ... sterline )
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14058
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cmq non conosco monarchi poveri. ![]() Almeno un centinaio di maiali li ha anche il più pezzente capo tribù della foresta ![]() Qualcuno ha nostalgia del regno delle due sicilie?
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We are the flame and darkness fears us ! |
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#23 |
Member
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
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#24 | |
Member
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
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#25 | |
Member
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
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#26 | |
Member
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
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#27 |
Member
Iscritto dal: Feb 2008
Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
Messaggi: 470
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Ma poi questi 1000 siamo sicuri che erano solo 1000?
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Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale? |
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#28 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#29 |
Member
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
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In Sicilia la "conquista" fu organizzata dagli albanesi (di allora eh!).
Cfr il libro del Petrotta. |
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#30 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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![]() C'è qualcosa che stride ![]() |
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#31 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#32 | |
Member
Iscritto dal: Oct 2006
Città: T.A. (NA)
Messaggi: 187
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#33 |
Member
Iscritto dal: Apr 2001
Messaggi: 23
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Signori, stiamo uscendo un po fuori dalle righe.
non dimentichiamo che al termine della campagna per l' unità d' Italia l' 80 % di tutto il PIL del neonato regno era ereditato da quello delle due sicilie. Giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando vi allego un po di dati relativi al regno di Napoli (tutti documentati e ufficiali), tanto per farvi capire il perche lo stato sabaudo cercasse tanto di annettere il regno borbonico: 1° Paese industrializzato d'Italia (circa 1.600.000 addetti su circa 3.130.000 complessivi: 51% degli addetti totali con il 35% di abitanti - 1861) [cfr: Censimento del Regno d'Italia, 1861] Maggior complesso industriale metalmeccanico d'Italia: Pietrarsa, Mongiana e Ferdinandea. Maggior industria navalmeccanica d'Italia: Napoli e Castellammare Prima flotta mercantile d'Italia (2a in Europa dopo l'inglese) Prima nave a vapore dell'Europa continentale, Ferdinando I, realizzato nel cantiere di Stanislao Filosa al Ponte di Vigliena, presso Napoli, varato il 27 settembre 1818 Primo Transatlantico a vapore d'Italia ("Sicilia", 1854) Primo Codice Marittimo Italiano (il Codice De Jorio, redatto nel 1781 per il regio governo da Michele De Jorio, giurista di Procida) Terza flotta militare d'Europa (dopo UK e F) Prima istituzione del sistema pensionistico in Italia (con ritenute del 2% sugli stipendi) Primo statuto socialista del mondo (seterie di San Leucio) Più alta percentuale d'Italia di medici per abitante Primo ponte sospeso in ferro d'Italia più basso tasso di mortalità infantile d'Italia Prime Legislazioni in Italia contro la tratta degli schiavi e contro il vassallaggio dei contadini Minor pressione fiscale di tutti gli Stati Italiani Prima ferrovia e prima stazione in Italia Prima galleria ferroviaria del mondo Primo telegrafo sottomarino dell'Europa continentale Teatro San Carlo (1° al mondo, costruito in soli 270 giorni) primo esempio di vincolo di salvaguardia di un monumento: Teatro di Taormina, 1745 1745: primo esempio di vincolo ambientale per la tutela e la conservazione dei boschi del Carpineto e del Castagno dei Cento Cavalli, Sicilia Primo Stato Italiano per ricchezza (al momento dell'annessione le Due Sicilie avevano più del doppio in oro di tutti gli altri Stati della penisola uniti assieme: 445,2 milioni su 670 in totale) Rendita di Stato quotata nella Borsa di Parigi al 120% Per ora penso possa bastare, ....magari se a qualcuno interessa posso cercare di illustrarvi il fenomeno del brigantaggio. P.S. Ricordatevi che la storia la scrivono sempre i vincitori ! Ciao |
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#34 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Londra (Torino)
Messaggi: 3692
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E cosi' tanto "fighi" e sono bastati 1000 improvvisati per conquistarli?
![]() Comunque hanno inventato anche mafia e assenteismo. Il saldo torna negativo.
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Se pensi che il tuo codice sia troppo complesso da capire senza commenti, e' segno che molto probabilmente il tuo codice e' semplicemente mal scritto. E se pensi di avere bisogno di un nuovo commento, significa che ti manca almeno un test. |
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#35 |
Member
Iscritto dal: Jan 2010
Messaggi: 109
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Lo stavamo aspettando quel post...
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#37 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Messaggi: 2150
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e certo! non lo sapevi che Ferdinando II e' stato il primo capocosca?
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#38 |
Member
Iscritto dal: Apr 2001
Messaggi: 23
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Be non è tanto vero che erano solo 1000, tieni presente che la spedizione fu architettata giusto sei mesi dopo che lo stato borbonico aveva rimandato in svizzera due reggimenti di guardie (tieni presente che all' epoca era prassi comune pagare mercenari per rinfoltire gli eserciti).
Comunque per farti capire di che numeri stiamo parlando ti allego la cronistoria delle battaglie intercorse ed i numeri delle controparti: CALATAFIMI I Mille, affiancati da 500 "picciotti", ebbero un primo scontro nella battaglia di Calatafimi il 15 maggio, contro circa 4.000 soldati borbonici. In un primo momento sembrava che le forze garibaldine fossero destinate alla sconfitta, tanto che Nino Bixio suggerì a Garibaldi la ritirata. Il generale, pare, rispose con le celebri parole: « Bixio, qui si fa l'Italia o si muore! » le forze napoletane avevano già preso anche le insegne garibaldine, che indietreggiavano e stavano per disperdersi; ma poi improvvisamente le truppe napoletane si ritirarono, sottraendosi al conflitto. Una probabile spiegazione dell'improvviso ritiro delle truppe napoletane sta nella Fede di Credito di 14.000 Ducati che il Generale Francesco Landi, comandante di quei reparti, presentò all'incasso qualche tempo dopo. Durante il mese di giugno, ai garibaldini si aggregarono altri volontari siciliani e provenienti da altre parti d'Italia, inquadrandosi in quello che poi fu chiamato esercito meridionale. Battaglia di Milazzo La battaglia di Milazzo fu molto diversa da quella sostenuta a Calatafimi. Per la prima volta i garibaldini si misuravano con una formazione borbonica guidata da un comandante fermamente intenzionato a battersi e all'altezza della situazione. Le forze borboniche, inviate da Messina a difendere la fortezza di Milazzo e la sua piccola guarnigione, erano composte da tre battaglioni di Cacciatori a piedi, uno squadrone di Cacciatori a cavallo ed una batteria di artiglieria da montagna, per un totale di 3.400 uomini, guidati dall'abile colonnello Ferdinando Beneventano del Bosco. In questa occasione, però, anche lo schieramento garibaldino era temibile, forte delle 8.000 carabine a canna rigata e delle 400.000 cartucce inviate dal Piemonte. Inoltre, i garibaldini potevano contare sulla supremazia numerica. Mentre forze borboniche attendevano lo sbarco garibaldino a Reggio, il 19 agosto Garibaldi prescelse un tragitto alquanto più lungo e sbarcò sulla spiaggia ionica di Melito Porto Salvo, in Calabria. Garibaldi disponeva, ormai, di circa ventimila volontari. BATTAGLIA DEL VOLTURNO La battaglia principale si svolse il 1º ottobre 1860 a sud del fiumeIl re Francesco II abbandonò Napoli per portare l'esercito fra la fortezza di Gaeta e quella di Capua, con al centro il fiume Volturno. Furono impegnati circa 24.000 garibaldini, costituenti l'esercito meridionale, contro circa 25.000 borbonici. L'impresa dei Mille si può considerare terminata con l' incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II del 26 ottobre 1860 a Teano. Il 6 novembre Garibaldi schierò in riga, davanti alla Reggia di Caserta, 14 mila uomini, 39 artiglierie e 300 cavalli. Per ora è tutto Ciao |
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#39 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: prov. di Alessandria
Messaggi: 5187
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3d ciclico.
Innanzitutto è vero che il Piemonte utilizzo i fondi borbonici per ritirarsi su finanziariamente ed è vero che in alcuni campi il Regno pareva essere ben organizzato. Detto questo la potenza industriale era scarsa, il numero degli addetti non conta niente, conta che queste industrie sopravvivevano solo grazie alla politica protezionistica (e infatti come si trovò la concorrenza europea andò a bagno). La flotta era la terza europea come numero.....in realtà era in condizioni di pessima manutenzione e pessimo addestramento dai sottoufficiali in giu (da Storia Militare del Risorgimento di Pieri). Per l'esercito vale più o meno lo stesso discorso aggiungendo però che i reparti napoletani avrebbero ributtato in mare i garibaldini (infatti per loro ci vollero le truppe Savoiarde, che avevano si le pezze al culo e probabilmente per invidia lo spaccarono ai Borbonici)...furono quelli siciliani a rifiutare il combattimento (d'altronde le rivolte erano frequentissime in sicilia...strano dato che tutti stavano bene ed erano tutti Briatore in quel regno), permettendo la creazione della testa di ponte e soprattutto un movimento popolare che, basato su aspettative di democrazia e promozione sociale (che in realtà non sarebbero mai state mantenute) provocò l'onda che distrusse il regno.
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Addio Pierpo, motociclista. Se il cameriere di un locale per me è un idiota, non conosce le regole del locale, tratta bene solo i suoi leccaculo ma va bene al proprietario...cambio locale. |
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#40 |
Member
Iscritto dal: Apr 2001
Messaggi: 23
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Non dimentichiamoci che proprio in sicilia i garibaldini al comando di Brixio sedarono nel sangue i malumori che i contadini nutrivano nei confronti degli invasori (è vero che inizialmente si allearono con i savoiardi, ma non appena annusarono le vere intenzioni incominciarono le sommosse)
ECCIDIO DI BRONTE In Bronte, il 1° agosto vi fu il primo esempio di come agivano i "liberatori" piemontesi. A Bronte esisteva la Ducea di Nelson, una specie di feudo di 25.000 ettari concesso da Ferdinando I all’ammiraglio Nelson, come ricompensa per gli aiuti forniti al Reame nel 1799. Alle notizie delle avanzate garibaldine, i contadini insorsero contro i padroni delle terre, aizzati dai settari che, dovendo sollevare comunque dei tumulti, promettevano loro le terre secondo i proclami garibaldini. Essi insorsero il 2 agosto, commettendo violenze nei confronti dei notabili, saccheggiando e bruciandone le case. Furono uccisi una decina di "galantuomini". Cosicché il 4 agosto furono inviati a Bronte ottanta uomini della guardia nazionale, comandati dal questore Gaetano de Angelis, i quali però fraternizzarono con gli insorti, addirittura consentendo che venissero uccisi nella località detta Scialandro altri quattro "galantuomini". Garibaldi fu immediatamente sollecitato, con numerosi dispacci, dal console inglese che gli intimava di far rispettare la proprietà britannica della Ducea, e anche perché erano iniziate delle rivolte simili a Linguaglossa, Randazzo, Centuripe e Castiglione, confinanti con le proprietà inglesi. Fu cosí che per non danneggiare gli inglesi, Garibaldi preoccupatissimo inviò il 6 agosto sei compagnie di soldati piemontesi e due battaglioni cacciatori, l’Etna e l’Alpi, al comando di Nino Bixio. Queste orde circondarono il paese, ma poiché i rivoltosi erano già scappati, Bixio fece arrestare l’avvocato Nicolò Lombardo, ritenendolo arbitrariamente il capo dei rivoltosi e poi facendolo passare anche per reazionario borbonico, mentre invece era stato l’unico che aveva cercato di pacificare gli animi di tutti. Lo stesso giorno, 6 agosto, Bixio emise un decreto con il quale intimava la consegna di tutte le armi, l’esautorazione delle autorità comunali, la condanna a morte dei responsabili delle rivolte e una tassa di guerra per ogni ora trascorsa fino alla "pacificazione" della cittadina. Bixio si rivelò in questa vicenda un feroce assassino. Per terrorizzare ulteriormente i cittadini, uccise personalmente a sangue freddo un notabile che stava protestando per i suoi metodi. Nei giorni successivi raccolse piú di 350 tipi di armi e incriminò altre quattro persone, tra le quali un insano di mente. Il giorno 9 vi fu un processo farsa che condannò a morte i cinque imprigionati, che erano del tutto innocenti e che fece fucilare spietatamente il giorno successivo. Per ammonizione, all'uso piemontese, i cadaveri furono lasciati esposti al pubblico insepolti. Bixio ripartí il giorno dopo portando con sé un centinaio di prigionieri presi indiscriminatamente tra gli abitanti. La Sicilia, nel frattempo, venne posta praticamente in stato d'assedio dalla flotta piemontese, con l’aiuto delle navi francesi ed inglesi, che effettuarono un blocco dei porti e delle coste, causando il crollo dei commerci marittimi e di ogni altra attività produttiva dell’isola. Giusto per farti capire cosa pensasse Garibaldi della spedizione ti allego una frase che scrisse da Caprera in una sua lettera: "Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò, non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio" |
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