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#21 |
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Iscritto dal: Mar 2003
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e tu pensi con tutta sincerità e ingenuità che un mafioso del genere, nel kgb fino al giorno prima e che fa ammazzare chi la pensa diversamente, sia stato regolarmente eletto?
sarò diffidente, ma io credo solo alle elezioni nei paesi veramente democratici, non in quelli dove se starnutisci in modo non gradito al presidente finisci cadavere con del polonio in corpo ![]() e.. sul fatto che sia amato.. immagino allo stesso modo che sia amato, secondo sondaggi, il presidente della corea del nord ![]() |
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#22 |
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Iscritto dal: Aug 2004
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vai tranquillo: lui è amato e noi gli stiamo sul c++.
e appena potranno ...
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#23 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
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l'altro giorno è ricominciato Overland.. questa volta hanno attraversato la siberia. Devo dire che faceva una certa tristezza vedere come è messa la russia e suoi abitanti.
se in quelle condizioni sono contenti di chi li governa provo davvero pena per loro ![]() |
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#24 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
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è il clima giusto per la coltivazione della patata
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#26 |
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#27 |
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"Polo Nord presto libero dai ghiacci"
National Geographic: «Forse cambiamento radicale già entro quest'estate» http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm...zione=Ambiente ROMA Il riscaldamento del pianeta potrebbe essere così veloce che già da quest’anno si rischia di avere il Polo Nord completamente libero dai ghiacci. L’allarme arriva dal National Geographic che sta seguendo, insieme ad un gruppo di ricercatori canadesi a bordo di un rompighiaccio una missione scientifica al Polo Nord. Proprio le osservazioni dirette fatte dagli scienziati sul campo avrebbero indotto a previsioni allarmanti. Il sottilissimo strato di ghiaccio stagionale che circonda il Polo Nord geografico potrebbe sciogliersi nei prossimi mesi. La previsione non contraddice i recenti modelli che prevedono lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico fra il 2013 e il 2030. Tuttavia lo scioglimento del sottile strato di ghiaccio stagionale è considerato dai ricercatori come il campanello di allarme sulla portata e la rapidità dei cambiamenti indotti dalle trasformazioni del clima. L’ipotesi si basa su osservazioni dirette e su immagini da satellite che mostrano come l’area che circonda il Polo Nord geografico è composta da un sottile strato di ghiaccio stagionale, che si forma cioè ogni anno in inverno. Un ghiaccio di questo tipo, ha osservato David Barber, dell’università di Manitoba, tende a sciogliersi più facilmente durante l’estate rispetto allo strato di ghiaccio più spesso e denso che si accumula nell’arco di anni. Vale a dire che «il ghiaccio in prossimità del Polo Nord è più incline a sciogliersi e che, di conseguenza, c’è un’alta probabilità di vedere un Polo Nord libero dai ghiacci», ha osservato anche in una e-mail inviata alla rivista il climatologo Sheldon Drobot, dell’università del Colorado. Ma ci sono anche alte probabilità he il sottile strato di ghiaccio, spinto in direzione del Canada dalla rotazione terrestre, potrebbe anche superare indenne l’estate. "Un’autostrada emersa dai ghiacci" http://www.rtsi.ch/trasm/falo/welcome.cfm?idc=22035 Bellissimo documentario sullo scioglimento del polo e del passaggio a nord ovest che mette in comunicazione atlantico e pacifico e che attrae l'interesse dei trasporti navali. Questa cosa mi fa pensare: i paesi o le compagnie che intendono sfruttare il petrolio o i trasporti via nave grazie allo scongelamento del passaggio a nordovest, quale interesse avranno verso la riduzione dell'effetto serra a cui corrisponderebbe una diminuzione della temperatura che ricongelerebbe di nuovo il passaggio? Non vado a pensare (anche se il sospetto viene, dopo aver visto giustificare guerre con falsi rapporti sul nemico...) che abbiano fatto apposta finora a riscaldare il pianeta per quel fine, ma anche fosse casuale il punto è: accetteranno di tornare indietro? O è proprio per raggiungere questo obiettivo (addirittura forse più vicino) che rimandano l'applicazione dei protocolli di Kyoto al 2050? In tal caso navigheremmo in pessime acque perchè non saremmo solamente di fronte a generiche difficoltà tecnologico-produttive di alcuni paesi nel ridurre le emissioni, come solitamente si pensa e si spera risolvibile in tempo con le fonti alternative o il nucleare, ma al contrario taluni interessi avrebbero addirittura una ragione specifica di mantenere e controllare intenzionalmente il surriscaldamento globale. Le compagnie di trasporti, vista l'enormità del business in gioco nel mondo globalizzato con spostamento della produzione di massa in altri continenti in via di sviluppo, oggi in Asia domani in Africa, che porta a costruire ogni sorta di tratta di terra e di mare, treni, ponti, porti, aeroporti, basti pensare che ogni anno si smantellano ben 700 grosse navi da carico per lo più in paesi poveri, accetteranno mai un politica ambientale conservativa che comporti il rischio di ricongelamento del passaggio a nordovest, una volta che avranno iniziato a trarne un ingente risparmio o profitto? Spero di sbagliarmi di grosso e che non andrà così in nessun modo e per nessun motivo.
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#28 |
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Iscritto dal: Dec 2002
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#29 | |
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I russi amano Putin perchè capace di riportare la loro nazione ai fasti del passato e snobbano Gorbacev. Non importa se quest'ultimo sia uno dei loro esponenti politici più lungimiranti, egli ha distrutto quella glorisa superpotenza che era un tempo la Russia ed i cittadini non lo hanno mai perdonato. Gli omicidi politici, la corruzione, gli intrighi di palazzo, fanno oramai parte della mentalità russa dove vince il più forte ed il secondo posto non esiste. Magari le elezioni saranno state un pò truccate ed i sondaggi gonfiati per schicciare ogni momento di opposizione sul nascere, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che Putin goda comunque di un favore popolare molto grande.
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#30 | |
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http://www.repubblica.it/2008/06/sez...isola.html?rss Scioglimento record della calotta polare: aperti i passaggi di Nord Ovest e di Nord Est Lo provano le foto dei satelliti. Studiosi: oceano senza ghiacci d'estate entro il 2030 L'Artico può essere circumnavigato è la prima volta in 125mila anni ![]() Un'immagine di pochi giorni fa, con il Passaggio Nord Ovest quasi completamente libero dai ghiacci LONDRA - Per la prima volta a memoria d'uomo sarà possibile cirumnavigare l'intero Polo Nord. Foto satellitari scattate due giorni fa mostrano, scrive oggi l'Independent, che lo scioglimento dei ghiacci verificatosi la settimana scorsa ha finalmente aperto contemporaneamente sia il favoleggiato Passaggio a Nord-Ovest che il passaggio a Nord-Est. A dimostrarlo sono immagini scattate da satelliti Nasa. Il Passaggio Nord Ovest, nel territorio canadese, si è aperto nello scorso fine settimana, mentre l'ultima lingua di ghiaccio che ostruiva il Mare di Laptev, in Siberia, si è disciolta qualche giorno dopo. È un evento clamoroso che, se da un lato corona il sogno secolare di generazioni di esploratori, navigatori e viaggiatori, dall'altro rappresenta un preoccupante segnale dell'accelerarsi del processo del riscaldamento globale. Sul breve periodo, naturalmente, la novità dovrebbe portare soltanto vantaggi alle varie compagnie di navigazione che per la prima volta nella storia potranno tagliare migliaia di miglia marine lungo le rotte tra il nord del Canada e la Russia. Negli scorsi decenni, in varie occasioni si è verificata la situazione dell'apertura dell'uno o dell'altro passaggio ma mai, come in questi giorni, era accaduto che entrambe le due misteriose porte dell'artico si dischiudessero simultaneamente. E' questo solo l'ultimo segnale della crisi dell'intero ecosistema artico. Solo pochi giorni fa, il National snow and ice data center (NSIDC) statunitense ha informato che quest'anno l'estensione globale del ghiaccio artico è prossima a battere il record record negativo, dello scorso anno, di 4,14 milioni di chilometri quadrati: un valore inferiore di oltre un milione di metri cubi al record precedente, fissato nell'estate 2005. In due anni, i ghiacci del Polo Nord si sono ritirati per un'estensione grande quattro volte l'Italia. Quattro settimane fa, i turisti sono stati fatti evacuare dal Parco Nazionale Auyuittung, nell'Isola di Baffin, la grande isola del Nunavut canadese situata a occidente della Groenlandia, a causa dello scioglimento dei ghiacci: "Auyuittung", in lingua inuit, significa "terra che non scioglie mai"... E' di pochi giorni fa la vicenda dei nove orsi polari rimasti senza habitat e visti nuotare in mare aperto, seguita a breve da un immenso crollo nel ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, in un'area che si riteneva ancora immune dagli effetti del global warming. Ma la simultanea apertura del Passaggio Nord Ovest, intorno al Canada, e del Passaggio Nord Est, intorno alla Russia, a costituire un vero e proprio choc. Non accadeva, secondo i climatologi, da almeno 125mila anni. Dall'inizio dell'ultima era glaciale erano rimasti entrambi bloccati: nel 2005 si era aperto solo il Passaggio Nord Est, l'estate seguente era accaduto il contrario. "I passaggi sono aperti, è un evento storico, ma con il quale dovremmo abituarci a convivere nei prossimi anni - ha confermato il professor Mark Serreze, uno specialista di mari ghiacciati del NSIDC, sottolineando però che le autorità marine dei Paesi interessati potrebbero essere riluttanti ad ammetterlo, per evitare di essere citate a giudizio dalle compagnie di navigazione, le cui imbarcazioni dovessero incontrare ghiaccio e subire danni". Gli armatori però sono tutt'altro che disinteressati. Il "Beluga Group" di Brema, ad esempio, ha già fatto sapere che manderà navi dalla Germania al Giappone via Passaggio Nord Est, con un taglio netto di 4000 miglia nautiche, quasi 7.500 km, rispetto alla rotta tradizionale. E il premier canadese Stephen Harper ha già fatto sapere che chiunque volesse attraversare il Passaggio Nord Ovest dovrebbe fare riferimento ad Ottawa: un punto di vista, questo, che non piace agli Usa, che considerano quella parte di Artico acque internazionali. I climatologi però rimarcano che simili dispute potrebbero essere irrilevanti, se il ghiaccio continuasse a sciogliersi al ritmo attuale. In tal caso, infatti, sarebbe possibile navigare direttamente attraverso il Polo Nord, completamente liberato dai ghiacci. Evento questo, che fino a poco tempo fa si riteneva possibile che dal 2070. Ora, però, molti studiosi indicano il 2030 come l'anno entro il quale l'Oceano Artico sarà completamente fluido in estate, mentre uno studio del professor Wieslaw Maslowski, della Naval Postgraduate School di Monterey, California, arriva a concludere che già dal 2013 il mare sarà completamente aperto da metà luglio a metà settembre. Il "punto di rottura", l'evento che ha ulteriormente accelerato il processo di scioglimento, è costituito dalla perdita-record di massa ghiacciata, dello scorso anno: le masse solide sono scese a un livello che non si attendeva fino al 2050, mandando all'aria tutti i calcoli prodotti fino a quel momento. Quest'anno è andata un po' meglio, l'inverno è stato più freddo, e per un po' è sembrato che i ghiacci potessero difendere meglio le loro posizioni. Ma in agosto lo scioglimento ha subito un'improvvisa accelerazione e la scorsa settimana la superficie globale dell'Artico ricoperto di bianco era già al di sotto del livello minimo del 2005. Secondo l'Agenzia spaziale europea (Esa), in qualche settimana anche il record del 2007 sarà battuto. Uno studio recente dell'Università dell'Alberta dimostra che lo spessore dei ghiacci artici si è assottigliato della metà in soli sei anni. Ed è un processo che alimenta se stesso, perché man mano che la superficie bianca viene rimpiazzata dal mare, la superficie di quest'ultimo, più scura, assorbe via via più calore, contribuendo a riscaldare l'oceano e a sciogliere altro ghiaccio. (31 agosto 2008)
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