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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1365
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Quote:
Non ci posso credere, ci dev'essere qualcosa sotto. Forse lo faranno super professore in qualche prestigiosa facolta', o magari rettore. Non posso credere che uno cosi' molli la presa. |
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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Quote:
Semplicemente si sta costruendo un credito per le successive elezioni europee dell'anno prossimo. ![]()
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#23 |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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#24 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Messaggi: 869
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Dal blog di Grillo:
In morte del fratello Clemente 1(*) Un dì, s'io 2(*) non andrò sempre fuggendo di partito in partito, me vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de' tuoi gentil anni caduto. La Madre 3(*) or sol suo dì tardo traendo parla di me col tuo cenere muto 4(*), ma io deluse a voi le palme tendo e sol da lunge i tetti di Ceppaloni 5(*) saluto. Sento gli avversi numi 6(*), e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch'io nel tuo porto quiete. Questo di tanti voti oggi ti resta! Gentil Clemente, almen le ossa 7(*) rendi allora al petto degli italiani mesti. Testo liberamente tratto da: "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo. 1(*) L’autore, con sottile eufemismo, si riferisce alla morte politica dello statista italiano Clemente Mastella (Ceppaloni 5 febbraio 1947, vivente) 2(*) La poesia è attribuita al famoso compagno di merende Pierferdinando Casini (“Ferdy”) che ha condiviso le battaglie politiche di Clemente Mastella (“Clem”) per decenni 3(*) Il significato da attribuire alla “Madre” è fonte di discussione per gli studiosi. Se molti la riferiscono a Silvio Berlusconi, alcuni propendono a una allusione a donna di facili costumi 4(*) “Cenere muto” è il soprannome del Governatore Antonio Bassolino. La cenere infatti non parla e neppure Bassolino ha mai detto nulla ai giudici sul disastro ambientale in Campania 5(*) Città natale di Mastella di cui è sindaco a vita. E’ rimasta celebre la fiaccolata dei suoi abitanti a sostegno della moglie Sandra Lonardo costretta agli arresti domiciliari perché accusata di concussione 6(*) Gli “avversi numi” sono le percentuali di voto previste per il suo partito di ricatto e di governo, detto UDEUR. Infatti, nel 2008, per la prima volta un partito italiano registra intenzioni di voto negative. Fa perdere tra il 10 e il 12% dei voti a chi se lo prende 7(*) “Le ossa” sono in realtà i popolari torroncini natalizi autoprodotti da Mastella con i soldi del finanziamento pubblico al suo partito. Tutti gli italiani ne vorrebbero un etto.
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Messaggi: 869
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Quote:
Dal mattino: http://www.ilmattino.it/mattino/view...&type=STANDARD ...E poco prima delle 19 annuncia la resa definitiva: non si candiderà alle prossime politiche perché «sconfitto da quella costante e manipolata disinformazione con la pubblica opinione determinata da una scientifica operazione di linciaggio morale contro di me». Il leader del Campanile, così, dopo 32 anni e nove legislature, rinuncia anche se ammette che il suo «è solo un arrivederci». Prima, però, Mastella avrebbe chiuso un patto di ferro con Silvio Berlusconi per far inserire, in buona posizione, quattro suoi fedelissimi nelle liste del Pdl: il capogruppo del partito a Montecitorio Mauro Fabris, il responsabile economico Francesco Borgomeo, il deputato (e cognato) Pasquale Giuditta e Angelo Chiorazzo, vicepresidente della Cascina, la cooperativa di ristorazione vicina a Comunione e Liberazione. Un riconoscimento a chi non l’ha abbandonato sulla nave del partito mentre infuriava la tempesta. A differenza di Paolo Del Mese, Tommaso Barbato e Antonio Satta. Compagni di partito che Mastella credeva sodali e che invece l’hanno lasciato solo nel momento più duro da quando fondò il partito dieci anni fa («Fa schifo chi ha abbandonato Mastella dopo aver utilizzato i suoi servigi», commentava ieri Pier ferdinando Casini). E anche per dare un segnale a loro, ieri, ha tenuto a chiudere il patto con il Cavaliere prima di arrendersi definitivamente. Segnali erano già arrivati: lui stesso, da qualche giorno, ripeteva che «dopo più di trent’anni uno si può prendere anche una pausa». Una decisione sofferta perché ieri pomeriggio al telefono diceva comunque di «lavorare sulle liste». Più che a quelle dell’Udeur, lavorava, però, all’accordo con il Cavaliere. Già proprio il leader del Pdl che prima lo lodava per aver fatto cadere Prodi (ventilando un’intesa) e poi lo lasciava solo al suo destino. Ufficialmente causa sondaggi che gli avrebbero fatto perdere tra otto e dieci punti se l’avesse imbarcato anche se a opporsi erano stati An e Lega. Il padre padrone del Campanile, comunque, ha cercato di tenere la rotta e portare la nave lontano dalle secche. Dissolte, però, eventuali ipotesi d’alleanza con Pezzotta («Clemente ha oscillato un po’ troppo», ripeteva ieri l’ex sindacalista) e Lombardo dell’Mpa, Mastella si è reso conto che alle prossime politiche rischiava di finire malissimo anche in Campania dove l’Udc ha candidato Ciriaco De Mita, vero custode della cassaforte dei voti centristi. «Sconfitto, prima ancora di essere probabilmente sconfitto sul campo, rinuncio», dice ieri prima di spiegare che «ho retto fino a quando ho potuto sapendo di avere subito ingiustizie clamorose e ben cosciente della mia onestà e innocenza. Spero ora di essere più libero e di ritrovare finalmente una serenità che con violenza e ad arte mi è stata tolta». Insomma a questo giro passa per poter tornare quanto prima. ![]() Dite la verità credevate di esservene liberati. ![]()
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