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#21 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: 100 metri dal mare
Messaggi: 4855
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C'e' stato un magna magna generale nella sanita' ( sinistra destra banda bassotti ecc.. ) che adesso hanno paura di incolpare chi che sia per paura di essere buttati in mezzo al calderone, questo penso io..
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#23 |
Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Treviso
Messaggi: 192
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se non gli si tappa il buco le spese mediche chi le sostiene?
la cina comunista non di certo,l'america neppure.......quindi ![]()
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''Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso.'' ''Se tu vieni,per esempio,tutti i pomeriggi alle quattro,dalle tre io comincerò ad essere felice.'' |
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#24 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 1334
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Io dico una sola cosa: chi ha eletto gli incapaci che hanno creato questo buco? I laziali ovviamente: bene che ora paghino una tassa straordinaria per ripianare questo buco di bilancio... altro che solidarietà nazionale un par di palle.
Se i laziali pagassero una tassa straordinaria per ripianare il buco finanziario alle prossime elezioni sarebbero moooolto più attenti a chi eleggono. Specifico che la mia considerazione vale per tutte le regioni, quindi evitate i soliti commenti di razzismo ecc. |
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#25 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Treviso
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#26 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 1334
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No però il curriculum delle persone e le posizioni dei partiti cui appartengono sono di dominio pubblico. Basta interessarsi un pochino, niente di speciale: nessuno chiede al cittadino medio di diventare un novello 007, però non deve neanche fregarsene. Nel caso in questione i laziali hanno eletto una classe dirigente (che sia di destra o di sinistra è irrilevante) che ha creato un oggettivo danno economico alla regione: siccome i sono stati loro a mandare su la classe dirigente, è giusto che siano loro a pagare per i danni che questa ha fatto.
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#27 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Treviso
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bel discorso. allora tanto vale eliminare il lazio dalla cartina geografica a forza di bombardamenti.
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#28 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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#29 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: Nella bassa: BO - FE
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per prima cosa il buco va ripagato con chi lo ha creato.
sequestro di tutti i suoiu averi. TUTTI. Poi si passa a chi ne ha tratto beneficio. sicuramente un 33% di buco lo sani. a quel punto boh :/
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Concluso con: Boso - Fallen Angel - tcianca - sycret_area - carver - serbring - emax81 - Cluk Si chiude una porta.. si apre un portone |
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#30 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: 100 metri dal mare
Messaggi: 4855
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Se facessero come dici te, a sto punto tutti i politici sarebbero una massa di barboni
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#31 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 1334
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![]() La stragrande maggioranza dei politici sono su per farsi i comodacci loro, è innegabile, ma comunque non sono tutti così e comunque lo sono in misura parecchio variabile. |
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#32 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: lodi-crema-milano.
Messaggi: 12334
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non è che ci si offende, è che se lo dici ti danno del razzista, luogocomunista
![]() proprio della sett. scorsa l'intervista a pecoraro scanio in cui il solerte difensore dell'ambiente sosteneva che secondo lui nulla è dovuto alla lombardia per la costruzione della pedemontana e della brebemi. inoltre, sono in discussione anche per la loro semplice esistenza in quanto secondo egli "non servono". E IO PAGO.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! |
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#33 | |
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Iscritto dal: Aug 2006
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#34 | |
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Iscritto dal: Mar 2001
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#35 | |
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Asus x750jb i7 4700 hq+samsung ssd 830-Logitech Performance Mx-Ps3 80Gb-viera tx l42et5e|| Un centinaio di trattative sempre ok sul mercatino ![]() |
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#36 |
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Sanità, governo sigla piano per deficit Regione Lazio
mercoledì, 28 febbraio 2007 4.01 Versione per stampa ROMA (Reuters) - Il governo ha siglato oggi con la Regione Lazio l'accordo sul piano di rientro del deficit sanitario della regione. Il piano di rientro "è un progetto ambizioso, che punta a trasformare una delle regioni in cui ci sono maggiori difficoltà in un caso esemplare", ha detto il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa in una conferenza stampa con il ministro della Salute Livia Turco e il presidente della Regione Piero Marrazzo. "Per ogni fattore di spesa critico il piano prevede obiettivi di contenimento e azioni concrete, con il conseguente dettaglio dell'impatto finanziario, che dovranno conseguire un risparmio di circa 2 miliardi di euro", spiega una nota del Tesoro. Lo Stato contribuirà in modo diretto al ripianamento di parte del debito. Padoa-Schioppa ha detto che il prossimo Consiglio dei ministri approverà il decreto legge che stanzia 3 miliardi alle regioni con i conti più in disordine. Marcello Degni, responsabile del servizio studi Sviluppo Lazio, ha confermato che alla Regione Lazio andranno 2,3 miliardi sui 3 complessivi, come anticipato da alcune fonti. Le misure che la Regione è tenuta a adottare prevedono la riorganizzazione della rete ospedaliera, la riduzione della spesa farmaceutica, il contenimento della spesa per il personale e l'incremento delle aliquote fiscali Irap e dell'addizionale Irpef. SALTA MUTUO CDP, CABINA DI REGIA PER APPLICAZIONE PIANO Il debito della Regione Lazio ammonta a 11,2 miliardi. Di questi, 1,8 riguardano rate del 2005 e del 2006 che sono già state pagate. La cifra rimanente, pari a 9,4 miliardi di euro, è composta da 5,8 miliardi di debito già emerso ai tempi della presidenza di Francesco Storace, più altri 3,7 miliardi circa di debito emerso successivamente. Un tecnico della regione ha spiegato che i 5,8 miliardi saranno coperti con minori trasferimenti per 310 milioni l'anno a partire dal 2008 e per i successivi 30 anni. Non è stato possibile avere un commento in proposito dal Tesoro. In un primo tempo, per la copertura dei 5,8 miliardi si era ipotizzato di ricorrere a un mutuo della Cassa depositi e prestiti. Quanto ai 3,7 miliardi, 2,3 saranno finanziati con le risorse del decreto legge che sarà approvato dal prossimo consiglio dei ministri. Per i restanti 1,4 miliardi circa, lo Stato si è impegnato a sbloccare alcuni fondi congelati già riconosciuti alla Regione. "Questo piano è una assunzione di responsabilità nei confronti di cittadini e istituzioni. Non sarà facile, ma non possiamo sbagliare, sarebbe un delitto politico e istituzionale", ha detto Marrazzo. Il presidente ha spiegato che una cabina di regia -- composta dagli assessori alla Sanità e al Bilancio della Regione, più un tecnico del ministero dell'Economia e uno della Conferenza Stato-Regioni -- farà verifiche continue sull'applicazione del piano. Il monitoraggio partirà il prossimo 15 aprile. PER DEFICIT 2006 SWAP SU DUE BOND REGIONE IN CIRCOLAZIONE Per coprire una parte del disavanzo sanitario 2006, pari a 473 milioni, la Regione allestirà un'operazione di swap sui due bond in essere con la quale saranno raccolti 160 milioni. Un tecnico precisa che lo swap non porterà ad allungare la vita del debito. I restanti 313 milioni sul totale di 473 saranno finanziati per 250 milioni da maggiori entrate, mentre 63 milioni verranno decurtati dal fondo di bilancio per le nuove obbligazioni. ---- http://www.ilbisturi.it/story_3670.html 28 FEB - “Con il piano rientro deficit cambia il futuro regione” ha affermato oggi il Governatore del Lazio, Piero Marrazzo, in occasione dal varo del Piano di rientro del deficit sanitario al ministero della Salute. “Ristrutturazione del debito e riduzione della spesa marceranno di pari passo” ha spiegato Marrazzo. E a questo duplice intervento si affianca un piano di riorganizzazione che coinvolgerà: contabilità, controllo dei costi di gestione e controllo sui Policlinici universitari, provvedimenti sulla farmaceutica e riorganizzazione della rete ospedaliera. Un’operazione non solo di ridimensionamento ha precisato il Governatore: “Aumenteremo la Sanità attraverso i presidi sul territorio”. Riparte da tre firme in calce al Piano di rientro del deficit, la sanità della Regione Lazio. Il governatore Piero Marrazzo, i ministri della Salute e dell’Economia Livia Turco e Tommaso Padoa Schioppa, hanno sottoscritto oggi al ministero di Lungotevere Ripa il documento approvato a metà febbraio dalla Giunta regionale, che consentirà alla sanità laziale di riequilibrare i conti in profondo rosso. Un deficit da ben 10 miliardi di euro. Il via libera al Piano salva-deficit costituisce uno dei passi fondamentali stabiliti dall’Accordo sottoscritto negli scorsi mesi tra Stato e le Regioni in forte disavanzo e finalizzato proprio a ricostituire il loro equilibrio economico-finanziario. E quello del Lazio fa quindi da apri pista ai Piani delle altre cinque Regioni con i conti in bilico: per l’Abruzzo la firma, come ha annunciato il Governatore Ottaviano Del Turco, è prevista per il prossimo 2 marzo, per Liguria, Campania dovrebbe essere prossima. Sarà invece successiva la sottoscrizione degli accordi per il Molise e la Sicilia. “Ristrutturazione del debito e riduzione della spesa marceranno di pari passo” ha spiegato Pietro Marrazzo. E a questo duplice intervento si affianca un piano di riorganizzazione che coinvolgerà: contabilità, controllo dei costi di gestione e controllo sui Policlinici universitari, provvedimenti sulla farmaceutica e riorganizzazione della rete ospedaliera. Un’operazione non solo di ridimensionamento ha precisato il Governatore: “aumenteremo la Sanità attraverso i presidi sul territorio”. Questa la tabella di marcia per il rientro del deficit che si aggira intorno ai 10 mld di euro: a partire dal 2008 ci sarà un’operazione di ristrutturazione pari a 5,8 mld di euro, spalmata nell’arco di 30 anni. E per questo la Regione ha già messo in cantiere una rata di 310 mln di euro l’anno. Il resto del debito sarà ammortizzato con una serie di risorse anche statali. “Abbiamo svolto con gli assessori Nieri e Battaglia un lavoro di squadra insieme allo staff dei due ministeri - ha detto Marrazzo - questo Piano è un’assunzione di responsabilità per una sanità migliore, più equa e per ripensare in modo più razionale le risorse per i bisogni dei cittadini”. Non sarà facile applicare questo Piano, ha chiarito Marrazzo, ma “ho avuto la fiducia di due ministri, del governo e soprattutto quella dei cittadini. Non la tradiremo. Non siamo più in condizioni di sbagliare sarebbe un delitto politico ed istituzionale” Comunque, un segnale che si sta procedendo per la strada giusta arriverà il prossimo 15 aprile quando una cabina di regia, composta dagli assessori regionali alla sanità e al Bilancio Augusto Battaglia, e Luigi Nieri, da tecnici dell’Economia, della Salute e della Conferenza Stato-Regioni, fornirà la prima verifica sull’esito dell’applicazione del piano di rientro dal deficit sanitario”. In questo percorso di riequilibrio dei conti la regione Lazio non marcerà da sola. Ci sarà, infatti, ha annunciato Marrazzo un partenariato con la “virtuosa” Emilia Romagna, che trasferirà know-how su diversi aspetti previsti dal piano, come la contabilità, la spesa farmaceutica, il controllo della gestione, la riorganizzazione della rete ospedaliera, l’appropriatezza delle cure. “Con l’accordo sottoscritto oggi - ha precisato il ministro della Salute Livia Turco - rappresenta una tappa importante del ‘nuovo governo’ della sanità -, nel rispetto delle reciproche autonomie e responsabilità, abbiamo individuato modalità innovative di gestione delle crisi economiche, finanziarie e strutturali nei comparti sanitari. Una rinnovata collaborazione tra Governo nazionale e Regioni perchè la tutela della salute, l’efficienza dei servizi sanitari, la qualità e la sicurezza delle cure sono responsabilità del ‘sistema Paese’ nel suo complesso, e non solo dei suoi singoli livelli istituzionali”. Il ministro della Salute Livia Turco ha inoltre particolarmente apprezzato la presenza del ministro dell’Economia. “È un segno di sensibilità istituzionale con rilievo simbolico - ha commentato - che arriva dopo anni durante i quali in molti avevano indicato il progressivo spostamento del baricentro sulle grandi decisioni nel settore, dal ministero della Salute a quello dell’Economia”. Le misure di contenimento e di riequilibrio della spesa sanitaria fanno parte di un progetto più ambizioso, ha spiegato il minsitro Padoa Schioppa: “Quello di trasformare la Regione dove ci sono criticità maggiori in un caso esemplare. E questo è un fatto di straordinaria importanza”. E questa firma, ha aggiunto “è importante per non solo per il Lazio, in quanto rappresenta una forma di autogoverno, ma per il sistema dei conti pubblici in generale”. Il ministro ha ricordato anche che “nel welfarestate la sanità occupa un posto fondamentale come entità e qualità della spesa”. “Sulla sanità, purtroppo si sentono solo cattive notizie – ha rimarcato il ministro - mentre le notizie buone sono moltissime perché il Ssn è un sistema che funziona. È anche il tema centrale del nascente federalismo italiano. La gestione è responsabilità dei governi locali ma è anche il campo di azione del riordino dei conti pubblici”. Ed è proprio nella sanità che il Governo ha dimostrato di aver ingranato la quinta impegnandosi fin dai primi giorni di attività. “Abbiamo fissato un piano pluriennale con le Regioni e, a breve, ci proponiamo di fare altrettanto con le autonomie locali”. Padoa Schioppa ha riconosciuto che per la sanità italiana “servono risorse aggiuntive”, ma nelle attuali condizioni “l’unico modo per reperire risorse aggiuntive è spendere meglio” Comunque il prossimo Consiglio dei Ministri approverà il provvedimento che stanzia 3 miliardi di euro per coadiuvare i piani di rientro delle sei Regioni in deficit sanitario Il Piano della Regione Lazio è stato costruito come un vero e proprio programma di ristrutturazione industriale che incide sui fattori di spesa e assistenziali critici (superamento dello standard dei posti letto e del tasso di ospedalizzazione, i consumi farmaceutici, la spesa del personale, il superamento del numero e del valore delle prestazioni acquistate da strutture private , il controllo dell’appropriatezza delle prescrizioni mediche, qualificazione dei servizi territoriali, ecc.). Per ogni fattore di spesa critico il Piano prevede obiettivi di contenimento e azioni concrete, con il conseguente dettaglio dell’impatto finanziario, che dovranno conseguire un risparmio di circa 2 miliardi di euro. In particolare, tra le misure da adottare, il Piano contempla: - riorganizzazione della rete ospedaliera (riduzione dei posti letto nel triennio); - immediata adozione e determinazione dei budget degli erogatori di servizi privati, con l’attivazione di procedure di programmazione e monitoraggio; - contenimento del sistema tariffario, riconducendo le tariffe regionali superiori entro i limiti del DM 12.09.2006; - riduzione della spesa farmaceutica, anche attraverso la distribuzione diretta da parte della Regione di alcuni farmaci; - contenimento della spesa per il personale; - incremento delle aliquote fiscali Irap e addizionale Irpef. Relativamente al debito cumulato fino al 31 dicembre 2005, si prevede un contributo dello Stato diretto, subordinato alla realizzazione del Piano e alla approvazione di un apposito provvedimento legislativo che sarà adottato dal prossimo Consiglio dei Ministri
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Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) |
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#37 | |
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#38 |
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Edit - Errore nei calcoli finanziari precedenti.
Se i dati riportati sono veritieri i 5,8 mln in 30 anni saranno dati ad un tasso del 3,25% che mi pare accettabile. Resta il problema della restante parte che rimane sulla fiscalità generale
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"Non importa quanto numerose sono le anse di un fiume, al termine del giusto scorrere ogni acqua arriva al suo mare" "Se cerchi una mano disposta ad aiutarti la trovi alla fine del tuo braccio" (Anonimo) Ultima modifica di [A+R]MaVro : 10-03-2007 alle 21:11. |
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#39 | |
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![]() si usa il 66% del buco di chi lo ha creato ![]()
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Nintendo WIII 4d Turbo Intercooler - Sestium X 666 99,312 GHz - 6.984 Ram Σ(9999) MHz - HDD SATA 97e^(10) bytes 93³ rpm - ATI biberon X900z ∞Mb - Win Eight SP (1 > yours) 16 Valve |
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#40 | |
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![]() Coiaopzopaza
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