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#181 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Se poi vogliamo considerare qualche sasso termodinamicamente importante,vabbè, fate voi, è aperto, ma sfido qualsiasi scienziato a considerare la portata di ferro delle meteoriti come rilevante ai fini energetici |
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#182 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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La fonte è rinnovabile quindi, ma l'energia in sè è sempre difficile recuperarla e "rinnovarla". Ultima modifica di lowenz : 13-05-2008 alle 21:57. |
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#183 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח -
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#184 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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dove mettiamo le scorie, a cominciare da quelle che abbiamo prodotto dall'86 quali sono i costi reali del nucleare, smaltimenti e aumento della materia prima compreso dove troviamo la copertura finanziaria ecc ecc |
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#185 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Firenze-Parigi
Messaggi: 442
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Vabbè, forse è che non ho seguito bene la vostra discussione.
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#186 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Guarda che spostare energia non è come spostare un bit (mi scusino gli informatici per l'accostamento incongruo). Ogni volta che la sposti ne perdi parecchia. Come detto è ridicolo pensare di adattare lo stile di vita all'energia disponibile (invece che il contrario) ed i limiti di quel sistema sono tutti quì. E' impensabile che (ad esempio) intere zone siano senza elettricità perchè la copertura nuvolosa ha messo ko le centrali solari di tutta una zona. Ed ovviamente è controproducente trasportare energia (sempre per esempio) dal nord italia (magari dove è prodotta a gas) al sud (che in questo caso è al buio) perchè ne perderesti una quantità enorme per il trasporto. Del resto un uso massiccio del solare o dell'eolico DEVE comportare una riduzione della strutturazione della produzione fissa (gas o petrolio o nucleare o altro) altrimenti non serve a nulla. Quindi và da sè che in caso di impossibilità di buona parte del sistema rinnovabile il resto della rete non avrebbe le risorse per compensare (o le avrebbe a costo di sprechi enormi spostando energia da una parte all'altra della penisola). Come qualcuno ha già detto più di uno studio limita a percentuali intorno al 15-20% la percentuale di energia da rinnovabili non continue (fonti diverse da geotermico, idroelettrico etc) proprio perchè la loro eventuale assenza o bassa erogazione non potrebbe essere compensata dal resto della rete
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#187 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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E che c'entra la situazione economico-societaria della società concessionaria con la scelta del piano energetico nazionale ? Mi sembra che tu ne stia facendo solo una questione economica quando non è per nulla così. L'energia è considerata da OGNI paese un' infrastruttura critica e la sua produzione e distribuzione è giustamente considerata strategica. Il concessionario, in questo caso l'enel, (che sia pubblico o privato non importa) prende dallo stato la concessione di costruire una centrale "X", di tipo"K", nel posto "Y" e di vendere l'energia (anzi di darla al distributore che poi la vende ai singoli) ma non ha piena decisione di cosa fare e dove farla....e ci mancherebbe Se fosse come dici (tutto il potere decisionale al privato che costruisce ciò che ritiene più conveniente) a che servirebbe il piano nazionale energetico che OGNI governo serio studia e mette in atto ? Lo farebbe il privato no ? E non avrebbero nemmeno voce in capitolo i politici visto che la scelta sarebbe solo privata e basata sulla convenienza economica Del resto, basandoci solo sulla convenienza economica per il privato, si dovrebbe bruciare solo carbone che è attualmente (e lo sarà ancora per moooolto tempo) la fonte che ha costi irrisori e investimenti tutto sommato limitati. Sulla scelta del piano energetico intervengono invece anche altre considerazioni di tipo politico, strategico, geopolitico, economico etc... Insomma non è così facile ed immediato come mi sembra che la pensi
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#188 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
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questo sfugge a molti, ovvero che le fonti "cattive" di energia costano poco. E questo ha i suoi vantagi evidenti anche per i consumatori. Visto che sei esperto, sulle tecniche per immagazzinare la CO2 (ad esempio in pozzi esauriti) che ne pensi? Leggevo che in Inghilterra è iniziata la costruzione della prima centrale a carbone con sistema di immagazzinamento che dovrebbe entrare a regime in un paio d'anni. che rischi ci sono stoccano co2 in profondità? Ed è qualcosa di fattibile su scala industriale? |
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#189 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Quì non si parla di problemi "minori" bensì di vere e proprie riduzioni della qualità di vita che ovviamente non sono accettabili nè proponibili. Tu saresti disposto ad aspettare un sms per effettuare un'azione banalissima come lavare i panni ? Io no e penso proprio di no anche per te....se mi rispondi sì sei tra quella estrema minoranza che sarebbe disposta a sacrificare il suo stile di vita in nome del mantra del rinnovabile. fortunatamente stragrande la maggioranza della popolazione non sarebbe disposta ad accettarlo nel rispetto del principio "tu non vedrai nella mia casa mai una luce accesa dove non c'è nessuno ma nemmeno una luce spenta dove c'è gente" Quindi l'energia alla società và garantita. La socità non deve sprecarla, ovvio, ma và garantita nella misura in cui serve (e non nella misura in cui è "strettamente indispensabile"). Continuare a basarti su quella puntata di Report dove si mostrano piccole comunità di eco-estremisti (non ho altri aggettivi seri) dove per paura del dopo cernobyl (?) hanno deciso di rinunciare a tutta l'energia di rete (?) non ti rende onore. Pensare di trasformare nazioni su quel modello è, non solo, utopico ma nemmeno auspicabile visto che ogni cittadino poi dovrebbe accollarsi pure la responsabilità di parte della produzione, gestione etc. della sua parte di rete elettrica. P.S. Il "tracollo" della società attuale lo si sente dire dall'inizio degli anni '80 e lo stiamo ancora aspettando Agire con prudenza è giusto, pensare di fare del catastrofismo del genere è inutile e poco saggio
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#190 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
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Non puoi fermare le industrie, i treni, le metropolitane, le banche dati, gli impianti di aerazione, gli ascensori (che può sembrare stupido, ma immaginatevi un blackout in una zona piena d'uffici di giorno, sarbbero migliaia di persone bloccate) |
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#191 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Per "solare termico" ovviamente intendevo quello, non al riscaldatore dell'acqua calda montato sul tetto, chiedo scusa per la mancata precisazione dovuta al "gergo". Tutti i miei post finora sono da leggersi in quel senso, cercherò di essere più preciso in futuro Dopo la precisazione doverosa rispondo: Il solare termodinamico di Rubbia ha i limiti che ho citato. Fatto salvo che sono comunque ancora a livello di "centrali sperimentali" quindi la tecnologia è ancora immatura per la scala industriale e ulteriori evoluzioni sono possibili. Per la produzione notturna ci sono i (grossi) limiti che ho citato ai quali aggiungo un altro: per la produzione di energia in scala industriale c'è la necessità di una standardizzazione degli impianti. Ancora questa standardizzazione non c'è per il semplice fatto che lo stesso impianto di solare termodinamico calibrato in sicilia non può essere "riprodotto" tale e quale in Danimarca a causa delle differenti condizioni meteo generali e di insolazione media. Infatti il dimensionamento dell'impianto e la formulazione del fluido salino buone per una certa condizione sono "specifici".
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#192 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Allora rimpiangeresti l'sms Quote:
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Si sta parlando di prudenza e un minimo di anticipo del problema, niente catastrofismo.
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...Grazie caro Lolek! |
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#193 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Non è proprio il mio campo comunque dico quel che sò: L'idea è da un pò che circola, sulla carta pare buona e, se sono arrivati a costruire degli impianti, vuol dire che almeno in teoria funziona. Di tipologie ne esistono diverse ma il succo è che si tenta di catturare la CO2 ed intrappolarla nel terreno in posti geologicamente e morfologicamente favorevoli (pozzi petroliferi esauriti, alcuni tipi di miniere, rocce porose etc). Rischi particolari non ce ne sono (la CO2 è inerte, non esplosiva etc), l'unico che mi viene in mente è un evento disastroso che comporti la liberazione istantanea di quella immagazzinata. Evento che si dovrebbe evitare con l'accurata scelta del sito e con tecniche particolari. Siamo ancora a livello di impianti sperimentali quindi anche quì la tecnologie può evolvere sicuramente parecchio. A livello legislativo non nè sò molto ma riterrei giusto che impianti come questo siano esentati dal pagamento delle quote di emissioni di CO2 del protocollo di kyoto (e non mi stupirei se il motore di questa convenienza fosse proprio questo: il carbone è così conveniente che potrebbe essere meno costoso un impianto pilota di questo tipo rispetto alle quote)
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#194 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: NAPOLI
Messaggi: 4292
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ho letto tutto d'un fiato la discussione e faccio le mie considerazioni (ovviemente imho): è troppo tardi per il nucleare.
la maggior parte della gente si riempe la bocca senza pensare a tutti i problemi legati alla costruzione di nuovi impianti (mettere mano a quelli vecchi sarebbe forse più costoso che farne di nuovi). costi alti, una decina d'anni come minimo per costruirli e metterli in funzione e, la gestione delle scorie (e parlo da napoletano), il costo per la dismissione e lo smaltimento della centrale una volta chiusa. certo, non è detto che la cosa sia gestita "all'italiana" (in senso negativo), ma visti e considerati gli altri problemi, la soluzione nucleare la ritengo l'ultima spiaggia. discorso rinnovabili: impossibile basarsi solo su eolico e fotovoltaico (questo lo ritengo ovvio) ma un giusto mix mi pare più realistico. innanzi tutto le agevolazioni per impianti solari ed eolici ci vogliono: la gente è invogliata a produrre in maniera poco inquinante (costruire gli impianti inquina), invoglia le aziende a investire nel campo stimolando man mano la concorrenza (come per le cpu: se non ci fosse AMD, per quale motivo INTEL dovrebbe abbassare i prezzi visto che sarebbe la solo a produrre processori?) avviando un circolo vizioso che abbasserebbe i costi, aumenterebbe l'efficienza produttiva e diminuirebbe l'inquinamento (e quindi migliorando il modo dove viviamo). IL PIANETA NON LO SI SALVA GRATIS! è come se uno si lamenta che è grasso ma poi non va in palestra, continua a mangiare come un porco e usa l'auto anche per i tragitti di 100m... stesso discorso vale per i rifiuti: parlando con una ragazza lei mi fa' "perchè devo buttare io i sacchetti nei diversi contenitori per il riciclo? sono LORO che devono venire a prenderseli fino a casa..." frase pronunciata 5 minuti dopo aver ascoltato una conferenza di Giovanni Romano, Vice Sindaco di Mercato Sanseverino... mi son cadute braccia e mascelle... ![]() ma torniamo all'energia. bisogna costruire gli edifici in maniera ecocompatibile: esposizione ottimale al sole per ridurre il bisogno di illuminazione artificiale, uso di materiali e tecniche per ridurre la dispersione di calore, uso di impianti di cogenerazione (come quelli mostrati a report), teleriscaldamento ove possibile (come ogni impianto, anche il data center che ospita i server di Hardware Upgrade produce calore come scarto, lo si potrebbe raffreddare con acqua da distribuita alle case circostanti, giusto per fare un esempio), ridurre gli sprechi (spegnete la tv in vece di lasciarla in standby, staccare il caricatore del cellulare se non vi serve, e così via...), migliorare l'efficienza (spendeteli quegli EURO in più per un elettrodomestico di classe A o superiore scartando quelli di classe inferiore... inquinerete di meno e risparmierete sulla bolletta), compratevi un auto dai bassi consumi e non il SUV da 6L/Km (meglio sarebbe una a gas o, per chi non ha difficoltà per caricarla, una elettrica, oppure usate i mezzi pubblici, oppure mettetevi daccordo coi colleghi di lavoro per usare una sola auto...). ecco, mi sono dilungato e ho pure fatto tardi... mi dovete cornetto e cappuccino domattina p.s. e tenete conto che son stato breve, un discorso del genere a voce sarebbe stato ancor più sviluppato... per dirna una, non ho menzionato le pale eoliche ad asse verticale
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®Sirio http://darathor.free.fr/smileys/jongleup01.gif cerco Hd 2,5" >= 320GB EIDE - Ho trattato positivamente con un sacco di gente
Ultima modifica di sinadex : 16-05-2008 alle 01:56. |
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#195 |
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Junior Member
Iscritto dal: May 2008
Città: Roma
Messaggi: 2
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Direi che all'Italia non rimane che sfruttare la scienza!
Sapete che il sale da cucina immagazzina con il calore di fusione 300 kwh/m3 di energia termica a 800°C? Se la scienza trovasse il modo per isolarlo e scaldarlo col calore del sole la frittata è fatta se non sbaglio... |
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#196 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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La Nuova ondata di impianti nucleari deve affrontare costi elevati
Quote:
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...Grazie caro Lolek! |
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#197 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Brescia
Messaggi: 570
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Quote:
A questo punto conviene affidrasi alle centrali a carbone di nuove concezione per ridurrre i consumi di petrolio e gas:trovare il mix tra queste fonti che garantisca un risparmio, unito all'utilizzo delle fonti rinnovabili mi sembrerebbe una cosa giusta. Però anche in questo caso, non è una soluzione definitiva. Quello di cui c'è bisogno sono soluzioni che garantiscano produzioni di massa per lunghi periodi, e la soluzione che ho proposto non lo garantisce. |
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#198 | |
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Junior Member
Iscritto dal: May 2008
Città: Roma
Messaggi: 2
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Il procedimento è questo: il sole scalda il sale e questo, fondendo, accumula 300 kwh di calore per ogni m3 di sale fuso, ed è proprio questa energia termica quella che verrebbe utilizzata per produrre l'energia elettrica...
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L'Italia è destinata alle energie rinnovabili. Sviluppiamole... |
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#199 |
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Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Piacenza prov
Messaggi: 232
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Qualcuno è al corrente di quello che intanto sta facendo l'ENEL nei paesi est europei?
Fossi in voi darei un'occhiata http://www.europarl.europa.eu/sides/...IT&language=IT http://www.monicafrassoni.it/
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#200 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2006
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