topic ufficiale squadre di serie C...

[Everyman]

...dato che molta gente snobba (E di brutto) il campionato di serie C, ho deciso di aprire un topic per tutte quelle squadre che per un motivo o per l'altro vengono dimenticate.

Milan? Pfui...
Juve? Bleah...
Inter? Tsk...

La squadra piu' forte del mondo e' il

PADOVA




Ora in serie C2, vittima di un complotto organizzato dalle tre grandi (dette anche le tre meretrici) dato che il Padova associazione calcio ha sfoderato fior fior di campioni.
Esempi?

Albertini
Del Piero
Franceschini

Sono solo 3 nomi di un'interminabile lista.

Amici, se avete qualcosa da dire riguardo la vostra squadra di serie C dite pure tutto al cacciatore di talenti everyman (segnalai, in tempi non sospetti, un giocatore come Inzaghi quando era in certe squadrette tipo piacenza...tanto per fare un esempio )

Saluti a tutti,a belli e brutti

[Ser21]

Forza LUCCHESE LA NORD E' CON TE ALE ALE ALE ALE FORZA LUCCHESE ALE ALE!

[Everyman]

Originariamente inviato da Ser21
Forza LUCCHESE LA NORD E' CON TE ALE ALE ALE ALE FORZA LUCCHESE ALE ALE!

Lucchese???
Pfui

Che attaccanti ha questa squadretta???

[Ser21]

Originariamente inviato da Everyman
Lucchese???
Pfui

Che attaccanti ha questa squadretta???

boh e chi la segue solo che ho i nonni e amici da quelle parti

[Everyman]

Originariamente inviato da Ser21
boh e chi la segue solo che ho i nonni e amici da quelle parti

vergognaaaaaaaaaaaaaaa

[Ser21]

Originariamente inviato da Everyman
vergognaaaaaaaaaaaaaaa

[badedas]

Originariamente inviato da Ser21
boh e chi la segue solo che ho i nonni e amici da quelle parti

Conosci almeno i colori?

[Ser21]

Originariamente inviato da badedas
Conosci almeno i colori?

gia,meglio quelli del pisa,lo so,nessuno è perfetto

[ninja750]

Forza Ivrea!!! C2 sesti (!) a tre punti dalla prima (!!!!) classifica serratissima !!

[recoil]

forza Como

[Nemini]

Forza Carrarese!! :unz:

mmm forse dovrei anche dire forza massese... ma.... GIAMMAAAAAAAAAAI!!

[badedas]

Originariamente inviato da recoil
forza Como

Ma ha un anno più dell'inter!

Una volta eravamo gemellati, poi, come spesso avviene, è caduto tutto.

Ma non posso dimenticare l'ultimo Milan - Como: la squadra era già retrocessa ma i tifosi hanno avuto il coraggio di esporre uno striscione con la scritta "VINCEREMO IL TRICOLOR" con tanto di scudetto disegnato con il n° 1!

[recoil]

Originariamente inviato da badedas
Ma non posso dimenticare l'ultimo Milan - Como: la squadra era già retrocessa ma i tifosi hanno avuto il coraggio di esporre uno striscione con la scritta "VINCEREMO IL TRICOLOR" con tanto di scudetto disegnato con il n° 1!

non sono mai stato a Como a vedere una partita con il Milan o la Juve ma mi dicono che in quei frangenti la minoranza, sugli spalti, è proprio quella dei tifosi del Como
è pieno di "infiltrati" insomma

se ci sarà ancora un Milan Como, come spero, andrò a vederlo sicuramente. con la maglia bianconera

[torgianf]

[lucio68]

Fondato nel 1906.
Nel 1944, lo Spezia, giocando con la formazione dei vigili del fuoco, vince il torneo di alta Italia (il campionato ridotto a causa della guerra) battendo in finale il Torino (il Grande Torino) all'Arena di Milano, dopo aver sconfitto squadre come il Bologna e il Venezia. Il titolo se non sbaglio è stato riconosciuto qualche anno fa dopo decenni di dispute.

Alcuni giocatori passati allo Spezia:
Albertosi, Barbuti, Spalletti, Bordin, Buso, Zaccardo.
Adesso viaggia a metà classifica, a pochi punti dalla zona play-off, nel girone A della C1.

[badedas]

Originariamente inviato da lucio68
Il titolo se non sbaglio è stato riconosciuto qualche anno fa dopo decenni di dispute.

Perchè non fai qualche ricerchina?

[Dona*]

Forza Spal!!!
Peccato solo per i colori sociali....

Originariamente inviato da lucio68
Albertosi, Barbuti, Spalletti,Alessandro Bordin, Buso, Zaccardo.

Azz!!

[Nemini]

Originariamente inviato da Dona*
Forza Spal!!!
Peccato solo per i colori sociali....



Azz!!

Chissà quanti anni ha ora 'IL' Bordin

[lucio68]

Originariamente inviato da badedas
Perchè non fai qualche ricerchina?

Detto... fatto!

Qualche stralcio

Durante l’intervallo dell’incontro Italia – Olanda valevole per gli Europei e disputato ad Amsterdam il 29 Giugno 2000 (conclusosi ai rigori e vinto dagli Azzurri grazie alle portentose parate di Toldo), il pubblico televisivo ha visto sventolare in tribuna un tricolore con la scritta “Spezia Campione”.
Sì, aveva letto giusto. Proprio in quei giorni stava prendendo piede la richiesta per assegnare alla Spezia, o meglio ai Vigili del fuoco della Spezia, lo scudetto del 1944.
Nel 2002 la richiesta venne accolta dalla Federazione e così anche la città dell’Arsenale si potè fregiare dello scudetto tricolore.

Anche La Spezia era stata vittima dei bombardamenti, l’inflazione saliva del 300%, il mercato nero era all’ordine del giorno, il coprifuoco inevitabilmente scoccava alle 21,30.
Ma nel Golfo dei Poeti si pensava anche al calcio, sebbene lo stadio “Picco” fosse inagibile e gli “aquilotti” dovessero allenarsi nella lontana Rapallo.
La squadra si era rinforzata con Castigliano, poi ceduto al Torino, e con Carapallese, dirottato in seguito al Milan.
Soprattutto arrivò come allenatore Ottavio Barbieri, mitica bandiera del Genoa campione.
L’8 settembre 1942 impose nel nord d’Italia una scelta drammatica: o si stava con i Fascisti di Salò, o si diventava partigiani prendendo le strade della montagna.
All’ing. Luigi Gandino, comandante dei Vigili del fuoco di La Spezia, venne un’idea geniale: arruolare nel corpo come volontari – eccome se ce n’era bisogno! – i giocatori della squadra della squadra cittadina.
Per i giovani atleti, fra camicie nere e fazzoletti rossi, le pompe per spegnere l’acqua era la scelta di gran lunga più sicura. E così la squadra potè partecipare a un breve ma tormentato torneo fra squadre dell’Alta Italia.
Gli spezzini viaggiavano su un’autobotte adattata a mezzo di fortuna dove si poteva anche nascondere generi di prima necessità, come il sale ligure da scambiare con i salami emiliani. Gli “aquilotti” si riposavano nelle caserme dei loro colleghi e potevano pranzare anche con cipolle, fagioli e polenta. Giocavano un calcio maschio e potente.
Sconfissero il Bologna di Biavati e anche – nella partita decisiva – il Grande Torino rinforzato da Silvio Piola. Fu quello contro i Granata un incontro davvero epico, giocato in un caldissimo pomeriggio di luglio con le maglie bianche sporche e consunte, con tanto di girocollo e le maniche lunghe. Del resto gli “aquilotti” possedevano solo quella divisa per tutto il torneo.
Segnò Angelici per i Vigili del fuoco. 2 a 1 al riposo. Il Torino, allenato da Vittorio Pozzo, giocò un secondo tempo d’assalto, ma gli spezzini, con Wando Persia schierato da Barbieri come libero (per la prima volta in Italia!), si opposero agli attacchi granata. Un pericoloso tiro di Valentino Mazzola si stampò sulla traversa all’ultimo minuto.

E la cronaca del torneo

Nell'autunno del 1943 il paese è nel pieno della guerra. L'Italia è divisa in due dalla famosa Linea Gotica. A nord di essa le truppe di occupazione naziste e i loro alleati fascisti che combattono contro l'irriducibile resistenza partigiana, a sud le truppe alleate che faticosamente tentano di risalire la penisola.
Questo antefatto storico è importante, perchè permette di capire meglio cosa significava giocare a calcio nel bel mezzo della temperie bellica.
Le squadre meridionali erano pressochè impossibilitate a recarsi oltre la Linea Gotica, ma in tutto il paese erano molto difficili gli spostamenti, sia per i bombardamenti che per la costante interruzione delle linee di comunicazione. Per questo la Federazione decide di suddividere il campionato in undici raggruppamenti secondo un criterio geografico. Ai nastri di partenza vi sono solo squadre del Nord e del Centro Italia.
Lo Spezia viene inserito nel girone D, quello emiliano, assieme alle formazioni di Parma, Bussetto, Fidenza e Suzzara. L'anno precedente gli aquilotti avevano terminato al sesto posto il campionato cadetto, a sole otto lunghezze dal Brescia, promosso in Serie A assieme al Modena.
In panchina sedeva Ottavio Barbieri, inventore del mezzo sistema, una sintesi dei due moduli di gioco in voga allora. In squadra ci sono giocatori importanti: gli attaccanti Costa e Costanzo, il difensore Persia, Eusebio Castigliano consacratosi poi nel Grande Torino, il giovane mediano Carlo Scarpato, e Riccardo Carapellese, che in seguito militò nel Torino, nel Genoa, nel Milan con diverse presenze in nazionale.
Ma in quel difficile 1943 non è facile costruire una squadra. Ben altre sono le priorità e le preoccupazioni in quei tragici momenti. Lo stesso presidente Perioli è catturato dai nazisti e imprigionato in un lager da cui non farà più ritorno. Pur in mezzo alla barbarie la società è decisa comunque ad iscrivere la squadra al campionato. Per aggirare le difficoltà logistiche ed organizzative viene attuato uno stratagemma che risulterà decisivo: cede i propri giocatori in prestito ai Vigili del Fuoco di Spezia. La mossa si rivela quanto mai azzeccata. Tramite quella copertura gli aquilotti possono disporre di documenti che permettono loro di muoversi con una certa disinvoltura. Nonostante ciò molti giocatori non riescono a rispondere alla chiamata di Barbieri, tra cui alcuni pezzi da novanta quali Costa, Costanzo e Carapellese. L'allenatore non si perde d'animo e, grazie anche alla fattiva collaborazione dell'ingegner Gandino, comandante dei Vigili del Fuoco, riesce ad acquisire giocatori del calibro di Gramaglia dal Napoli, Angelini e Tori dal Livorno (che l'anno precedente aveva perso per un solo punto lo scudetto), Viani e Tavoletti dal Genoa.
La squadra spezzina riesce a vincere agevolmente il proprio raggruppamento e passare al girone B di semifinale, dove regola con agilità le compagini del Carpi, del Suzzara e del Modena.
A questo punto i Vigili del Fuoco vengono inclusi in un ulteriore raggruppamento dalla cui vincitrice uscirà la partecipante al girone finale. Montecatini e Lucchese sono costrette a rinunciare, per cui agli spezzini non resta da affrontare che il Bologna in una doppia sfida che potrebbe spalancare le porte della finale.
La formazione felsinea non si discosta di molto dalla squadra protagonista dell'ultimo campionato di serie A, tra cui il campione del mondo Biavati, famoso per il suo famoso doppio passo. L'11 giugno 1944 è in programma la prima sfida in terra bolognese. Nonostante i ripetuti attacchi i rossoblù non riescono ad avere ragione del mezzo sistema spezzino; anzi, sono proprio i liguri, ad undici minuti dalla fine, a colpire in contropiede con una percussione di Rostagno. Giocatori e tifosi di casa lamentano un fuorigioco. L'arbitro non si lascia convincere e convalida il gol dello Spezia. Sugli spalti scoppia la bagarre; i giocatori costretti a fuggire mentre la partita viene sospesa. Logico quindi il 2-0 a tavolino a favore dei Pompieri. I bolognesi, per protesta, rinunciano a presentarsi in terra ligure per il ritorno. I Vigili del Fuoco sono quindi in finale, assieme al Venezia e al Torino, rinforzato pure da Silvio Piola ed allenato, per esigenze belliche, da Vittorio Pozzo.
Dopo un trasferimento a dir poco avventuroso su dei camion trasportanti mobili, il 9 luglio i Vigili del Fuoco affrontano a Milano il Venezia. Il mezzo sistema di Barbieri confonde i lagunari, costretti a rincorrere la rete di Tori. Il pareggio viene accolto in casa spezzina come una mezza vittoria. La Gazzetta dello Sport così commenta la prova dei liguri: "dello Spezia si è avuta una vera rivelazione, per la sanità del tocco di palla, per l'organizzazione del gioco, per l'accentuata tendenza all'azione in profondità". Domenica 16 luglio è in programma all'Arena di Milano il match contro il grande Torino. Le speranze per i ragazzi di Barbieri sono pressochè nulle. L'avvio del match sembra confermare quanto cronisti e semplici appassionati avevano previsto. Il Torino è assoluto padrone del campo, lo Spezia rannicchiato nella propria metacampo. Ma al 17° Angelini riesce a incunearsi nella difesa granata, e poco fuori dall'area con un tiro angolato beffa Griffanti. Lo Spezia in vantaggio!
Logica la reazione dei campioni d'Italia, ma la difesa e la bravura del portiere Bani riescono a respingere gli assalti torinisti. Almeno sino alla mezz'ora, quando Piola risolve una mischia riportando il match in parità.
Tutti si aspettano che la squadra allenata da Vittorio Pozzo dilaghi. Invece gli spezzini non perdono la testa, continuando la stessa tattica accorta, senza per questo rinunciare a ficcanti e pungenti contropiedi. Anzi, sono i Vigili a sfiorare il raddoppio: Costa colpisce un legno, mentre Tori impegna severamente il portiere Griffanti.
Allo scadere della prima frazione di gioco l'ennesimo veloce contrattacco ligure si concretizza nel vantaggio, realizzato da Angelini su centro di Cassano.
Nella ripresa l'arrembaggio granata non produce frutti, e l'unico brivido per il portiere spezzino Bani giunge solo al 90°, quando un assolo di Valentino Mazzola si spegne sulla traversa.
L'arbitro fischia la fine.
Da non credere! Lo Spezia ha sconfitto l'imbattibile squadrone granata, ed è ad un passo dal sogno. Bisogna attendere l'esito del match tra Venezia e Torino in programma il 20 luglio; il Toro ritrova il piglio che lo contraddistingue, travolgendo i lagunari per 5 a 2.

20 luglio 1944: lo Spezia campione d'Italia 1944!!

[lucio68]

Originariamente inviato da Nemini
Chissà quanti anni ha ora 'IL' Bordin

Alessandro non saprei, ma Roberto è del 10 gennaio 65, quindi ha 40 anni suonati