Vision Discovery Edition: ecco il primo visore MR di vivo

Vision Discovery Edition: ecco il primo visore MR di vivo

vivo celebra il 30° anniversario presentando Vision Discovery Edition, il suo primo visore per la Mixed Reality. Leggerezza, schermi 8K, Snapdragon XR2+ Gen 2 e nuova strategia di imaging con ZEISS segnano l'inizio di un nuovo capitolo.

di pubblicata il , alle 16:16 nel canale Telefonia
Vivo
 

Nel corso del “vivo Vision Launch Event & Imaging Grand Ceremony”, il marchio cinese vivo ha celebrato i suoi 30 anni di storia e, per l'occasione, ha alzato il sipario su quello che rappresenta un vero spartiacque nella sua strategia tecnologica: il Vision Discovery Edition , il primo visore per la Mixed Reality (MR) sviluppato da un produttore cinese di smartphone.

Un debutto che non solo sancisce l'ingresso ufficiale di vivo nel mercato emergente del computing spaziale e delle tecnologie immersive , ma che testimonianza anche come il brand intende proiettarsi nei prossimi decenni ben oltre lo smartphone, rafforzando la propria posizione a livello globale.

Un visore leggero e pensato per l'uso quotidiano

Il lavoro su Vision Discovery Edition è durato quattro anni ed è frutto di ricerche approfondite nell'ambito dell'ergonomia e dell'interazione uomo-macchina. Il dispositivo pesa appena 398 grammi – il 26% in meno rispetto alla media del settore – ed è spesso soli 40 mm, con un'altezza di 83 mm. Misure che si traducono in un dispositivo leggero e più semplice da indossare anche per lunghe sessioni.

Per migliorare la vestibilità, vivo ha previsto diverse regolazioni: quattro misure di fascia per la luce e otto opzioni di imbottitura, così da adattarsi facilmente a utenti diversi. L'idea di fondo è chiara: non un gadget da laboratorio, ma un dispositivo pronto da usare nella vita quotidiana.

“Oggi ci troviamo a Chang ‘an, dove è iniziato il sogno di vivo. Ma non siamo qui per celebrare i successi del passato, bensì per testimoniare il cammino che abbiamo percorso in trent’anni di dedizione e perseveranza. Un cammino appassionato, alimentato dalla tecnologia, ma profondamente radicato nell’umanità. Una storia di collaborazione per il raggiungimento di vantaggi condivisi. Ma soprattutto, un percorso che mette al primo posto gli utenti e il miglioramento dei nostri prodotti! Il nostro obiettivo è quello di “illuminare la bellezza con la tecnologia” e il nostro traguardo è raggiungere ogni utente. Quanto durerà questo cammino? Ci impegniamo a intraprendere un viaggio lungo un secolo, per creare un'azienda che duri nel tempo!” ha dichiarato Hu Baishan, Executive Vice President & COO di vivo e President di vivo Central Research Institute. 

OriginOS Vision e interazioni naturali

Alla base del nuovo visore c'è OriginOS Vision , il sistema operativo sviluppato da vivo per garantire un'interazione intuitiva. Invece di affidarsi a controller esterni, Vision Discovery Edition sfrutta il gesto tracking avanzato e eye tracking ad alta precisione (1,5°) , con la possibilità di riconoscere i movimenti delle mani e delle dita fino a 26 gradi di libertà .

Gli schermi dual Micro-OLED offrono una risoluzione binoculare nativa 8K , con copertura colore DCI-P3 al 94% e una fedeltà cromatica di livello cinematografico, grazie a una calibrazione fine che riduce le discrepanze visive tra i due occhi. L'obiettivo è chiaro: eliminare la sensazione innaturale che molti visori MR/VR ancora oggi trasmettono.

Qualcomm Snapdragon XR2+ Gen 2: potenza per il computing spaziale

Il cuore del visore è l'ultima piattaforma Qualcomm Snapdragon XR2+ Gen 2 , che assicura prestazioni fino a 2,5 volte superiori sulla GPU e un incremento di 8x nei carichi AI rispetto alla generazione precedente.

Un esempio: la modalità “cinema virtuale” permette di generare uno schermo virtuale da 36 metri , con l'idea di sostituire un proiettore o una sala cinematografica. Non meno interessante la possibilità di assistere a eventi sportivi o e-sport scegliendo più angolazioni o sfruttando la modalità split-screen.

Imaging al centro: nuove frontiere con ZEISS e tecnologie proprietarie

Parallelamente alla novità MR, vivo ha aggiornato la sua strategia di imaging , un pilastro storico del marchio. La nuova visione definita “scenario-based” punta a un ecosistema capace di coprire non solo la fotografia mobile, ma anche applicazioni sanitarie, sicurezza dei contenuti e collaborazioni inter-device.

In questo contesto si rafforza la partnership con ZEISS , che entra in una nuova fase dopo cinque anni di collaborazione. Oltre alle ottiche, ora si parla di un'integrazione più profonda tra filosofia di prodotto e ricerca tecnologica.

Sul fronte hardware, vivo ha introdotto un nuovo sensore 200MP HP9 sviluppato con Samsung e il Blueprint x Sony LYT-828 , supportato dagli algoritmi AI proprietari come Photo Enhance e dai chip dedicati VS1 e V3+. Ciò consente miglioramenti tangibili nello zoom elevato, nella fotografia notturna e chiaramente nei ritratti.

"La collaborazione tra vivo e ZEISS è profonda e di ampio respiro, e va oltre le soluzioni hardware o software. Entrambi i partner sono attivamente impegnati in un processo di apprendimento continuo e perseguono l'obiettivo comune di rispondere alle esigenze e alle richieste dei consumatori e della comunità globale dell'imaging, innovando costantemente nel campo dell'ottica per smartphone per garantire fotografia e videografia all'avanguardia. Non vediamo l'ora di approfondire e ampliare la nostra collaborazione per consentire un uso intuitivo e creativo delle tecnologie di imaging mobile da parte di milioni di consumatori in tutto il mondo", ha dichiarato André Kutz, responsabile di ZEISS Photonics & Optics. 

1 Commenti
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carloUba22 Agosto 2025, 19:49 #1
Se usabile su PC senza troppi scazzi ok.
Altrimenti fa la fine del visore Apple.

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