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Old 28-04-2010, 09:11   #1
havanaclub83
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[DEFAULT GRECIA] EUROZONA: Una folle partita a poker

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IL COMMENTO
Una folle partita a poker
di MASSIMO GIANNINI

Nel martedì nero dei mercati si consuma una partita di poker mortale tra gli Stati e i mercati. C'è una posta in gioco, ed è decisiva: è la sopravvivenza dell'euro, che tra le macerie del Partenone rischia di crollare sotto i colpi della speculazione. C'è un giocatore, ed è risolutivo: è la Germania, che con una strategia nazionalistica rischia di accelerare la fine dell'Unione monetaria.

Sembra un'altra "tempesta perfetta", quella che si sta abbattendo sulla Grecia e sull'Europa, sulle Borse e sui bond. Evidentemente non sbagliava il Financial Times, quando all'inizio di febbraio aveva avvertito il mondo: attenzione, gli hedge funds hanno pronti in canna 8-10 miliardi di dollari di posizioni a breve, pronte da usare per la scommessa sul collasso debitorio dell'eurozona. L'attacco è partito. E l'effetto-domino non solo è possibile, ma diventa probabile. Questo bagno di sangue costato 160 miliardi di euro ci insegna due lezioni fondamentali.

La prima lezione. I mercati puntano qualcosa, lassù in cielo. Come sempre gli sciocchi guardano il dito e non vedono la luna. Il dito è la Grecia. Un Paese ormai al default. L'ulteriore downgrading del suo debito trasforma i titoli di Atene in "spazzatura". Il governo Papandreou non ha più scampo, precipitato com'è nella micidiale "spirale mercatista". L'indebitamento viaggia verso il 15% del Pil. Il rendimento sui bond a due anni richiesto come "premio di rischio" sfonda il tetto del 13%. Secondo le banche d'investimento americane, è il più alto al mondo sul titoli a breve termine. Più di quello dei titoli dell'Argentina (8%) e del Venezuela (11%). In queste condizioni, più la Grecia cerca risorse sul mercato, più stringe il cappio intorno al collo della sua finanza pubblica. Più cerca di salvarsi, più finisce per soffocarsi. Era tutto previsto. E chi oggi finge di piangere, versa lacrime di coccodrillo.


Ma nella logica spietata degli speculatori Atene è un falso obiettivo. Quello vero, cioè la luna che non stiamo vedendo, è immensamente più grande. Si chiama euro. Nel piatto, al tavolo verde in cui si combattono gli stati e i mercati, c'è l'Unione monetaria. Questo dice l'offensiva già partita contro il Portogallo. Un Paese che segue lo stesso, inevitabile destino della Grecia. Il rating del suo debito è già stato declassato. Il rendimento dei suoi titoli decennali è già schizzato oltre il 5%, e il premio di rischio richiesto dai mercati ha fatto impennare lo spread sui titoli tedeschi fin quasi ai 70 punti base. È vero che il governo di Lisbona conta su un deficit pari "solo" al 9,4% e su un debito "limitato" al 77% del Pil. Ma è anche vero che sconta una crescita nulla e una competitività bassissima. In altre parole: il Portogallo è la prossima vittima sacrificale.

Ma fin qui saremmo al default di due economie periferiche dell'eurozona. Il disastro può cominciare subito dopo. Tragedia greca, fado portoghese, e in sequenza dramma mediterrraneo. Nella lista nera degli speculatori sono già iscritti Spagna e Italia. Le prime tensioni all'asta dei Bot di ieri sono un campanello d'allarme molto preciso. Ma qui il quadro cambia radicalmente. "Pigs" o non "Pigs", stiamo parlando della terza e della quarta economia di Eurolandia. Paesi considerati "too big to fail", cioè troppo grandi per fallire perché "too big to bail out", cioè troppo grandi per essere aiutati. Ma è chiaro che, se e quando toccherà a Madrid e a Roma, saremmo già a discutere di un altro mondo e di un'altra Europa. Uno spazio politico ed economico, cioè, nel quale l'euro come è stato fondato nel '98 e come lo abbiamo conosciuto in questi dieci anni non esisterà già più. È questa la luna, che la speculazione ha preso di mira. I mercati stanno scommettendo sul collasso dell'Unione monetaria. E la notizia è che stanno vincendo.

E qui sta la seconda lezione. I mercati stanno vincendo perché gli stati stanno sbandando. E un Paese, soprattutto, sta sbandando più degli altri. L'asse franco-tedesco che ha guidato l'Europa nei momenti cruciali è crollato. Lo spirito di Maastricht, pur con i suoi parametri "stupidi" o intelligenti che fossero, unì a suo tempo Kohl e Mitterrand mentre oggi divide la Merkel dal resto del Continente. Il tracollo greco, con gli euro-deliri innescati dal piano di aiuti male e forse mai digerito dai tedeschi, sta disvelando l'altra faccia della Germania. Una nazione ripiegata su se stessa e guidata dal suo esclusivo interesse nazionale. Nella tempesta perfetta di questi mesi la posizione tedesca è "coerente ma sbagliata", come ha scritto a metà marzo Wolfgang Munchau. Per ragioni costituzionali, prima ancora che per opzioni politiche, punta alla stabilità dei prezzi e alla disciplina di bilancio. Dunque non vuole sentir parlare di aiuti. L'86% dei tedeschi è contrario al prestito da 8,4 miliardi di euro alla Grecia che competerebbe alle casse federali secondo l'accordo firmato all'eurogruppo due domeniche fa.

Al contrario di quanto accadde nei momenti più belli della storia tedesca degli ultimi due decenni (dalla riunificazione Est-Ovest in poi) la Germania di oggi affronta le sue responsabilità verso l'Europa con un approccio egoistico e unilaterale. Il paradosso di queste settimane di crisi sulla Grecia e sui mercati è che ogni decisione comune è stata condizionata dal governo di Berlino non in base all'enormità della posta in gioco, l'unione monetaria come fattore di stabilità internazionale, ma a una scadenza elettorale come fattore di stabilità interna: il voto in Nord Reno-Westfalia del 9 maggio prossimo. Persino il vertice europeo convocato d'urgenza ieri, in pre-default della Grecia e in pieno collasso dei mercati finanziari, è stato posposto a questo appuntamento tutto "domestico". Il governo Merkel, spostato a destra dai liberali di Guido Westerwelle, non può e non vuol dare alla sua opinione pubblica l'impressione di cedere ai soliti "latinos", cioè i Paesi lassisti e irresoluti del Club Med.

In realtà, questa volta, la vera irresponsabilità non abita nelle cancellerie dei "Pigs", ma piuttosto nella cancelliera di Berlino. Con il suo atteggiamento da "europeista riluttante", la Germania ha fornito armi formidabili alla speculazione arrembante. Come insegnano le disastrose esperienze dei primi Anni '90, gli Stati nazionali hanno una sola possibilità di resistere alle aggressioni dei mercati finanziari: agire con una sola testa e un solo braccio, e costruire un muro granitico intorno alla propria economia e alla propria valuta. Quando questo non accede, come successe poco meno di vent'anni fa alla sterlina e alla lira, si fa la fine degli oriazi e dei curiazi (per ripetere un'efficace definizione dell'epoca di Carlo Azeglio Ciampi). È quello che rischia di ripetersi anche oggi. Se Eurolandia non è in grado di darsi regole uguali e condivise per la disciplina dei conti pubblici, la stabilità dei prezzi, la competitività dell'economia, allora l'euro alla lunga non può reggere.
Gli speculatori di tutto il mondo lo capiscono, e per questo azzannano come una muta di cani gli esemplari più deboli del branco. I governanti e i cittadini tedeschi lo temono, e per questo sembrano già proiettati su un'idea "altra" dell'eurozona. Non più un'Unione allargata a 16 Paesi, con una moneta unica che non può contenere né esprimere la forza di nazioni sovrane troppo diverse tra loro. Ma un'Unione ristretta solo a quei Paesi che accettano norme comuni sul rigore contabile e il controllo dell'inflazione. In questo scenario non avremmo più una moneta unica, ma due. Un euro di serie A per i Paesi del Nord a maggiore virtù fiscale, e un euro di serie B per i Paesi del Sud a minor tenuta finanziaria. Inutile dire dove finirebbe l'Italia, a sua volta spaccata tra una ricca Padania e un depresso Mezzogiorno. Economisti tedeschi e banchieri anglosassoni come Taylor Martin lo hanno teorizzato apertamente, trovando addirittura un nome alle due nuove valute: il "neuro" e il "sudo". Sembra un gioco, ma non lo è affatto. I governi d'Europa non l'hanno capito. Continuano a scherzare sotto il vulcano.
m.gianninirepubblica.it
Link: http://www.repubblica.it/economia/20...poker-3668168/

Ora la Grecia, la prossima sarà al 95% il Portogallo.

Che si può fare per risolvere il problema?

Da quanto ho capito negli ambienti finanziari europei ci sono essenzialmente 2 scuole di pensiero:

  1. C...zi loro, lasciamoli fallire e sbattiamoli fuori dall'euro. I rami secchi si tagliano
  2. Aiutiamoli con prestiti massicci che ci dovranno restituire con gli interessi, ammesso che l'euro regga, la speculazione cessi e altri paesi più grossi non facciano la loro fine


L'unione europea è destinata a fallire miseramente?
havanaclub83 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-04-2010, 09:16   #2
mixkey
 
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Link: http://www.repubblica.it/economia/20...poker-3668168/

Ora la Grecia, la prossima sarà al 95% il Portogallo.

Che si può fare per risolvere il problema?

Da quanto ho capito negli ambienti finanziari europei ci sono essenzialmente 2 scuole di pensiero:

  1. C...zi loro, lasciamoli fallire e sbattiamoli fuori dall'euro. I rami secchi si tagliano
  2. Aiutiamoli con prestiti massicci che ci dovranno restituire con gli interessi, ammesso che l'euro regga, la speculazione cessi e altri paesi più grossi non facciano la loro fine


L'unione europea è destinata a fallire miseramente?
Caso 1 - L'Unione Europea non ha ragione di esistere.

Caso 2 - L'Unione Europea non ha ragione di esistere.
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Old 28-04-2010, 09:18   #3
Jammed_Death
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la cosa dei prestiti massicci non mi è mai piaciuta...c'è mezzo mondo in debito con l'altra metà e si vive di ricatti e pressioni...
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...continuate a morire finchè non viene giorno...
...forse solo uno che si erge con la spada infranta dalla più profonda disperazione...
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Old 28-04-2010, 09:22   #4
trallallero
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Sta fallendo un paese che conta meno di una coppia a poker e andava lasciato fallire.
Vabbè essere socialisti, ma mica scemi.
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Old 28-04-2010, 09:24   #5
mixkey
 
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Originariamente inviato da trallallero Guarda i messaggi
Sta fallendo un paese che conta meno di una coppia a poker e andava lasciato fallire.
Vabbè essere socialisti, ma mica scemi.
Un paese era un tempo, adesso e' un membro dell'UE.
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Old 28-04-2010, 09:30   #6
SuperTux
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Ma non potrebbe esistere una situazione tipo

"ok, ti diamo xxx mld di euro di prestito se lo stato (oggi la grecia, domani chissà)viene commissionato per 8-10-12 (?) mesi dal funzionario YYY nominato dall'unione europea e che deve rendere conto all'UE stessa, in quanto i funzionari dello stato interessato non sono stati in grado di gestire la situazione"?
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RAIPERUNANOTTE 25 marzo 2010; TUTTI IN PIEDI 17 giugno 2011: IO C'ERO
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Old 28-04-2010, 09:32   #7
havanaclub83
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Sta fallendo un paese che conta meno di una coppia a poker e andava lasciato fallire.
Vabbè essere socialisti, ma mica scemi.
Mi sembra di ricordare (da lettore assiduo del forum) che lei attualmente si sia trasferito in Germania per motivi di lavoro.

I suoi colleghi tedeschi come la vedono questa situazione? Prevale l'opinione che la Grecia debba arrangiarsi? La pensano esattamente come Lei?

Grazie 1000
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Old 28-04-2010, 09:33   #8
jarry
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Il punto chiave del discorso è il futuro che ci aspetta, perdurando nei membri divisioni, egoismi e opposte politiche. E l'Italia ha tutto da perdere dato che dopo la Grecia e il Portogallo toccherà alla Spagna e a noi:

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Non più un'Unione allargata a 16 Paesi, con una moneta unica che non può contenere né esprimere la forza di nazioni sovrane troppo diverse tra loro. Ma un'Unione ristretta solo a quei Paesi che accettano norme comuni sul rigore contabile e il controllo dell'inflazione. In questo scenario non avremmo più una moneta unica, ma due. Un euro di serie A per i Paesi del Nord a maggiore virtù fiscale, e un euro di serie B per i Paesi del Sud a minor tenuta finanziaria. Inutile dire dove finirebbe l'Italia, a sua volta spaccata tra una ricca Padania e un depresso Mezzogiorno. Economisti tedeschi e banchieri anglosassoni come Taylor Martin lo hanno teorizzato apertamente, trovando addirittura un nome alle due nuove valute: il "neuro" e il "sudo". Sembra un gioco, ma non lo è affatto. I governi d'Europa non l'hanno capito. Continuano a scherzare sotto il vulcano.
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La patafisica non si occupa delle regole ma delle eccezioni (Dottor Faustroll)
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Old 28-04-2010, 09:33   #9
guyver
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Ma non potrebbe esistere una situazione tipo

"ok, ti diamo xxx mld di euro di prestito se lo stato (oggi la grecia, domani chissà)viene commissionato per 8-10-12 (?) mesi dal funzionario YYY nominato dall'unione europea e che deve rendere conto all'UE stessa, in quanto i funzionari dello stato interessato non sono stati in grado di gestire la situazione"?
già sarebbe un idea...
UE non ti fa fallire dandoti un prestito... ma per il tempo necessario il paese viene commissionato dalla UE che ne decide la politica monetaria e il resto...
guyver è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-04-2010, 09:34   #10
columbia83
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Originariamente inviato da mixkey Guarda i messaggi
Un paese era un tempo, adesso e' un membro dell'UE.
Mi viene una riflessione su Ue, Euro, Lira.

Diciamo pure che l'Italia se non avesse fatto parte dell'Euro, dopo i vari scandali finanziari, molto probabilmente avrebbe finito col fare la fine che sta facendo la Grecia.
Perché? Perché gli speculatori devono scommettere su chi tagliare la testa.

Ti dico solo che stamattina mi è arrivata una newsletter che praticamente guida a puntare sulla debolezza dell'Euro.
Cosa sarebbe rimasto dell'Italia nel momento in cui gli speculatori avessero puntato sulla debolezza della Lira all'indomani degli scandali Parmalat e Cirio?
__________________
Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto?
columbia83 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-04-2010, 09:36   #11
mixkey
 
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Originariamente inviato da columbia83 Guarda i messaggi
Diciamo pure che l'Italia se non avesse fatto parte dell'Euro, dopo i vari scandali finanziari, molto probabilmente avrebbe finito col fare la fine che sta facendo la Grecia.
Perché? Perché gli speculatori devono scommettere su chi tagliare la testa.

Ti dico solo che stamattina mi è arrivata una newsletter che praticamente guida a puntare sulla debolezza dell'Euro.
Cosa sarebbe rimasto dell'Italia nel momento in cui gli speculatori avessero puntato sulla debolezza della Lira all'indomani degli scandali Parmalat e Cirio?
La Grecia ci sta insegnando che se non hai un'economia solida si finisce col culo per terra anche essendo in UE.
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Old 28-04-2010, 09:39   #12
dave4mame
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Sta fallendo un paese che conta meno di una coppia a poker e andava lasciato fallire.
Vabbè essere socialisti, ma mica scemi.
prima bisognerebbe dare un occhio per capire chi ha in mano il loro debito...
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Old 28-04-2010, 09:44   #13
trallallero
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Mi sembra di ricordare (da lettore assiduo del forum) che lei attualmente si sia trasferito in Germania per motivi di lavoro.

I suoi colleghi tedeschi come la vedono questa situazione? Prevale l'opinione che la Grecia debba arrangiarsi? La pensano esattamente come Lei?

Grazie 1000
Mi spiace non poterLa aiutare ma non ne ho mai parlato con nessuno quì e mai ne ho sentito parlare, ho appreso della notizia da questo forum.
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Old 28-04-2010, 09:46   #14
girodiwino
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Mi pare di capire che l'unico membro contrario agli aiuti sia la germania che lo è per motivazioni criticabili sia nel merito (così facendo rischia anche lei sul lungo periodo di andare incontro a conseguenze negativa) che nelle giustificazioni reali della posizione (elettorali).

Il problema è che se cade la grecia e cade il portogallo l'UM finirà nel nulla e gli sforzi fatti finora per istituire e mantenere l'euro si dimostreranno nulli, ad intuito mi viene da pensare che 9 miliardi siano ben poca cosa.
Con la fine dell'euro finirebbe l'ue per come la conosciamo: tutte le leggi che mirano a tutelare le economie dell'area andrebbero a carte 48 perchè probabilmente verranno annullate anche le leggi di nuova generazione sui marchi, sulla concorrenza, sulla libera circolazione dei beni e dei lavoratori, sulla libertà di stabilimento etc.

Non possiamo trattare un membro UE come trattiamo un braccio in cancrena avanzata: perdere l'euro significa peggiorare di molto la situazione e in ogni caso non è che la grecia scompare dalle carte geografiche appena fallisce. Non siamo ancora usciti dalla crisi e pregiudicare l'unità economica dell'UE è un suicidio politico anche perché se i soldi non arrivano dalle mani di alleati arriveranno comunque da paesi che non lo sono. Cina e russia sopra tutti.



La grecia dovrebbe accettare, imho, un "commissariamento fiscale" da parte dell'UE che temporaneamente scolleghi l'erario da chi ha responsabilità politica che si manifesta in elezioni per far si di poter intervenire efficacemente (e ai greci costerà parecchio perchè evidentemente si sono scelti politici scadenti) per il risanamento delle finanze senza che una parte politica possa trarre vantaggio alle spalle di quella al governo per via di un momento critico che evidentemente ha contribuito a creare.
E' una soluzione estrema ma credo che sia l'unico modo per proteggerci salvandoli.



p.s. io ovviamente parlo per le competenze che ho, la parte tecnica la lascio agli economisti
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Old 28-04-2010, 09:52   #15
dave4mame
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Mi spiace non poterLa aiutare ma non ne ho mai parlato con nessuno quì e mai ne ho sentito parlare, ho appreso della notizia da questo forum.
toh... mi sa che l'uccello padulo è migrato in sassonia...
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Old 28-04-2010, 10:04   #16
trallallero
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OT: L'unica notizia recente di cui ho parlato è stata quella sui matrimoni; in pratica sono state riviste tutte le priorità e i doveri degli ex-mariti (un mio collega con questa legge ha smesso di finanziare la ex-moglie, per ex.).
E, dico, che culo !!! visto che sabato mi sposo
ma questo è veramente OT ...
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Old 28-04-2010, 10:06   #17
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il debito greco e' principalmente in mano alla Germania ? (nel senso di banche, investitori, ecc).
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Old 28-04-2010, 10:06   #18
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OT: L'unica notizia recente di cui ho parlato è stata quella sui matrimoni; in pratica sono state riviste tutte le priorità e i doveri degli ex-mariti (un mio collega con questa legge ha smesso di finanziare la ex-moglie, per ex.).
E, dico, che culo !!! visto che sabato mi sposo
ma questo è veramente OT ...
Auguri!!
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Old 28-04-2010, 10:11   #19
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Old 28-04-2010, 10:12   #20
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