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#1 |
Senior Member
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[Schiavismo] Tre euro l'ora per rischiare la vita
http://www.repubblica.it/2007/04/sez...-cantieri.html
A UN CERTO punto mi assale l'angoscia dell'infortunio, e non mi mollerà più. Paura di finire schiacciato sotto un blocco di tavole di ferro, quelle imbracate da una corda consunta che dal cortile vedo piombare giù dal settimo piano del ponteggio, e se perdi l'attimo, o ti distrai, o se una di quelle lastre che devi afferrare prima che tocchino terra si ribella alla morsa del moschettone, rimani sotto. Il terrore di venire travolto da una betoniera. Stritolato da un cavo d'acciaio. Che le braccia cedano, o semplicemente di scivolare dall'impalcatura dove mi fanno arrampicare anche se sono nuovo del mestiere. Anche se calzo dei banali scarponi da montagna. Niente a che vedere con quelli antinfortunio, obbligatori. Non indosso nemmeno il casco. Un caporale, un calabrese duro e silenzioso, mi dice di tenerlo a portata di mano: "Magari arriva qualche ispettore, ma stai tranquillo, non ti guarda nemmeno". Lascio riposare il guscio in cima a una pila di assi di legno. Dovrò caricarle su un camion, assieme a quintali di altro materiale. Da buon manovale bado solo a lavorare, a guadagnarmi, in nero, i miei 3 o 4 euro l'ora. Per dieci ore fanno 30-40 euro. Pagamento dopo 50 giorni. La prima settimana di prova, spesso, è gratis. Inizi in cantiere alle sette dal mattino, finisci, sfatto, alle cinque, sei del pomeriggio. Un massacro. Niente documenti, sicurezza zero. Alla fine del mese devi pure pagare la mazzetta: 300 euro al caporale che ti ha dato lavoro. Per mantenere il posto. A Milano, in una settimana da operaio abusivo, caporali e capomastri conoscono a malapena il mio nome. In un caso solo perché me lo chiede un collega marocchino. Sulla trentina, magro, sdentato, quasi sempre alterato dall'alcol. Amil è uno dei pochi che in sette giorni si prenderà il disturbo di farmi coraggio. "Non è il massimo, ma è sempre meglio che rubare o spacciare", biascica in un italiano incerto mentre a bordo di un furgone raggiungiamo un cantiere alla periferia di Novara. Ne ho conosciuti tanti come Amil. Schiavi. Con loro ho condiviso e subìto il ricatto dei caporali. Gente spietata che nei cantieri della Lombardia spreme migliaia di braccia. In barba a ogni regola e a ogni diritto. A Milano e provincia, dei 120 mila operai edili (il 42,3 per cento sono immigrati stranieri, nel 2000 erano solo il 7,1), 60 mila sono in nero: la metà. Tutti gestiti dai caporali. È manodopera fantasma, soprattutto straniera e clandestina. Ricattabile. Chi non è in regola col permesso di soggiorno, si deve accontentare. Fa cose da bestia, che gli italiani rifiutano. Sono albanesi, egiziani, marocchini, romeni, tunisini. E sudamericani. Italiani pochi: stanno quasi sempre in cima alla piramide. Impresari. O, appunto, mercanti di braccia. Ti reclutano all'alba e ti scaricano nei cantieri dove rischi la vita per pochi spiccioli, e se ti fai male ti lasciano lì in strada. Mai visto, mai conosciuto. Nemmeno al pronto soccorso puoi andare. Altrimenti metti nei guai chi ti ha assunto. E perdi il posto. "Tra il manovale e il caporale c'è un rapporto esclusivo. Tu devi parlare solo con lui, non fare domande sul dove e il come e per conto di quale impresa dovrai lavorare - spiega Marco Di Girolamo, della Fillea, il sindacato edile della Cgil - a fine mese gli devi dare la mazzetta, da 200 a 300 euro. La consegna del denaro avviene a cielo aperto. Oppure, in base all'accordo tra ditte e caporalato, il pizzo è trattenuto alla fonte: fai 250 ore, e te ne pagano solo 200". Il mercato degli uomini inizia quando il sole sta ancora sotto la linea dell'orizzonte. Alle 5 del mattino siamo già tutti qui, in piazzale Lotto. Schiavi e padroni. Chi cerca lavoro nero, e chi lo offre. I primi sciamano sul prato, aspettano seduti sulle panchine, sotto le pensiline degli autobus. I volti stropicciati dal sonno, zainetti e sporte di plastica con dentro il rancio: pane egiziano, formaggi cremosi da spalmare, riso, kebab in scatola, bibite dolciastre, molto gassate, birra, bocconi di carne speziata. Gli scarponi induriti dalla calce, i camicioni larghi di lana, gli invisibili dell'edilizia attendono l'arrivo dei caporali. Piazzale Lotto è uno dei luoghi dove tutte le mattine all'alba si svolge la contrattazione per una giornata di lavoro in cantiere. Le altre filiali sono piazzale Corvetto, piazzale Maciacchini, piazzale Loreto, le fermate della metropolitana di Bisceglie, Famagosta, Inganni. La stazione Centrale, quella di Sesto Marelli. Per essere qui alle 5 centinaia di uomini scendono dal letto anche due ore prima. Sono giovani immigrati che l'inedia spinge a elemosinare un lavoro massacrante. Il contratto nazionale di categoria prevede 173 ore al mese, 8 ore al giorno per 5 giorni settimanali. I caporali te ne fanno fare in media 250, sabato compreso. Tutelato da niente e da nessuno. Inserirsi nella filiera del caporalato non è difficile: bastano una modesta prova di recitazione, un paio di scarponi, jeans sdruciti, giubbotto e un cappellino con visiera. Ecco i primi gruppetti intorno all'edicola di piazzale Lotto. "Cerco lavoro, a chi posso chiedere?" Mi dirottano prima su un egiziano, poi su un marocchino, un albanese, infine un ucraino. Italiani, a quest'ora, neanche l'ombra. Arrivano più tardi, al volante di mezzi di ogni tipo. Utilitarie, station wagon, pick-up, monovolume. Vecchi e nuovi furgoni. L'unico sveglio è l'autista. "Fino a un mese fa facevo il magazziniere, poi la ditta ha chiuso. Chi è il capo?": mi faccio coraggio fendendo un cerchio umano a due passi dalla fermata della 91. "Intanto vai da quello là con il giaccone nero". È un calabrese, sulla quarantina. Viene da Buccinasco. Lancia Ypsilon sporca di fango. "Da dove vieni?". "Bergamo. Però vivo qui, a Bonola". "Che cosa fai?" "Magazziniere, qualche trasloco, ma adesso sono fermo". "Edilizia, mai?" "Mai". "Oggi ti va bene, ho uno malato che è rimasto a casa. Però ti dico subito... Lavorare duro senza fare storie, la paga è di 3,50 euro all'ora, finiamo alle cinque, e se succede qualcosa, affari tuoi". Il contratto si chiude con una pacca sulle spalle. Un'ora dopo siamo a Monza. Lo scheletro ponteggiato di una palazzina. Salvatore ci scarica lì. Sta incollato al telefonino. Controlla. "Un lavoratore regolare per l'impresa ha un costo di 22 euro l'ora. La metà rimane tra l'impresa appaltatrice e quella subappaltante. La parte restante la intasca il caporale - spiega ancora Di Girolamo - La quantità di evasione fiscale contributiva ammonta a 6 miliardi di euro all'anno". Una bella fetta di Finanziaria. Nel cantiere monzese ci sono nove operai: cinque noi (due soli in regola), quattro di un'altra squadra. Mentre all'ultimo piano un giovanissimo muratore albanese getta il calcestruzzo nelle casseforme e un collega marocchino lo assesta con un pestello, io ne trasporto dell'altro. Prima con una carriola, poi in secchi stracolmi, facendo acrobazie tra i correnti del ponteggio. Un piano è sprovvisto di parapiedi. Mancano anche le "mantovane", le barriere anti caduta sassi. Una pioggerella sottile ha reso scivolose le pedane d'acciaio e il rischio di cadere nel vuoto è altissimo. "Veloce! Veloce!", grida il caposquadra. Esige il minimo (per lui) rendimento. Che a me sembra l'impossibile. Alle 17, esausto, chiedo a Salvatore se per favore può anticiparmi la paga giornaliera. Lui temporeggia. Si capisce che la richiesta è inusuale. Eppure sono solo 35 euro, per dieci ore di lavoro. "Soldi? Fra 50 giorni - mi gela - nell'edilizia funziona così, bellooo!". In Italia il settore edile dà lavoro a 1 milione e 200 mila operai. 600 mila sono regolari o mezzi regolari (in "grigio": su 250 ore mensili solo 80 vengono messe in busta paga); gli altri 600 mila sono in nero. Provo rabbia. Lo sfruttamento lo senti prima nella mente, poi nei muscoli. Vorresti scappare. Prima di scivolare da un'impalcatura e spaccarti la testa. Secondo le stime ufficiali Inail nel 2006 nei cantieri italiani sono morti 258 operai (la Lombardia conserva il triste primato con 46 vittime), il 35 per cento in più rispetto al 2005. Gli infortuni sono stati 98 mila. Ma il sommerso è enorme. I manovali clandestini, i "fantasmi", si fanno quasi sempre male in silenzio. Persino quando perdono la vita. Ogni giorno della settimana, con il caporale prendo appuntamento per il giorno dopo. E puntualmente lo disattendo. Ricevo telefonate da altri a cui ho lasciato un numero di cellulare. "Allora ci vediamo domani alle 6 a Famagosta". "Porta guanti e tenaglia, alle 6.15 in piazzale Loreto". Lavoro ce n'è. Il secondo e il terzo giorno sono sotto un egiziano. Ponteggi. Cantiere tra Milano e Pavia. Freddo cane. Un collega tunisino, Aziz, è appena guarito dopo un ferita alla testa. "Mi hanno detto che se andavo in ospedale non dovevo farmi più vedere". Arriviamo in autobus in corso Lodi. Ci aspetta la monovolume del capo. Rashid, un marcantonio del Cairo. "Ti dò 3 euro, 4 se sei svelto.... " è la prima cosa che dice. Fino a qualche anno fa il caporalato edile era appannaggio esclusivo degli italiani. Oggi è diverso. Egiziani, albanesi, romeni stanno riproducendo tale e quale il meccanismo dello sfruttamento. Da schiavi sono diventati padroni. Godono tutti di una sostanziale impunità. In Italia lo schiavismo sui cantieri non è (ancora) reato. Il 16 novembre scorso il Consiglio dei ministri ha presentato un disegno di legge, che ora dovrà essere discusso da Camera e Senato, che introduce il reato di caporalato. A giudicare dall'esito delle due giornate di cottimo a Rashid credo di non essergli sembrato troppo svelto. Non mi paga, se voglio continuare, lo farà, pure lui, tra cinquanta giorni. Eppure la mia parte l'ho fatta. Tre piani di ponteggio smontati. Tra cavalletti, tavole, botole, correnti di ogni foggia e dimensione, sono in tre, lassù, in cima all'edificio. Sgobbano come muli. Mi fanno scivolare giù la roba con corde e carrucole. A ritmo incessante. Il tempo di sganciare il materiale dall'imbracatura, impilarlo sul camion, e altro carico precipita dai piani alti. "Così non va", mi rimprovera il capo squadra, anche lui egiziano. Sa che sono un novizio. "Vai su, sgancia quei correnti e passali a lui". 17 anni, boliviano, le guance segnate dalla prima peluria. Niente casco, niente guanti. A quest'ora dovrebbe essere a scuola, invece è qui a giocarsi la vita per 40 euro. Non fiata, esegue. A mezzogiorno consumiamo un pranzo frugale dentro una baracca di lamiere. Riscaldata, per fortuna, da una stufa elettrica. Una bottiglia d'acqua passa di bocca in bocca. Poi ognuno addenta il suo rancio. "Un mese fa - racconta Aziz - mi è caduto un corrente del ponteggio sulla testa, sono sceso dal ponteggio tutto insanguinato. Ha visto anche la gente del palazzo. Adesso sto bene", sorride. Mezz'ora e siamo di nuovo con la schiena piegata sulle passatoie di ferro. Sono le quattro del pomeriggio, ho già la mente all'alba del giorno dopo. Altro sfruttatore, altro viaggio, altro sudore, altri soldi che non vedrò mai. Altri clandestini che si spaccano le braccia per ingrossare il conto corrente dei caporali e delle imprese lombarde che vogliono tutto, e subito. Calpesterò fango a Lissone, a Novara, infine in quella valle Seriana nella bergamasca dove un tempo l'edilizia era considerata un'eccellenza. Tutto sarà uguale al primo giorno di lavoro. Anzi peggio. L'edilizia, oggi, è diventata terra di predoni e di oppressi ridotti in cattività. A volte lasciati morire in silenzio. Come scrive Andrea Camilleri ne "La Vampa d'agosto". "... è caduto dall'impalcatura del terzo piano... Alla fine del lavoro non si è visto, perciò hanno pensato che se n'era già andato via. Ce ne siamo accorti il lunedì, quando il cantiere ha ripreso il lavoro... Forse, pinsò Montalbano, abbisognerebbe fari un gran monumento, come il Vittoriano a Roma dedicato al Milite Ignoto, in memoria dei lavoratori clandestini ignorati morti sul lavoro per un tozzo di pane". (11 aprile 2007) Razzismo, schiavismo, evasione delle tasse, ferie?, malattia?, sicurezza?, contratti nazionali di categoria usati come carta igienica, Nord o Sud che sia. ![]() Ultima modifica di GianoM : 11-04-2007 alle 08:40. |
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#2 |
Member
Iscritto dal: Jun 2006
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Siamo diventati il Quarto Mondo. Pessimismo e Fastidio
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"I don't want to start any blasfemous rumors but i think that god has a sick sense of humour and when I die I expect to find him laughing" (Dave Gahan) \ "Il problema non è la caduta: è l'atterraggio" (Mathieu Kassovitz) \ "I'm only happy when it rains, I'm only happy when it's complicated" (Shirley Manson) \ "Vorrei cullare il tuo dolore" (Irene Grandi) |
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#3 |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2000
Città: The city of wasting disease
Messaggi: 7389
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la cosa ancora più triste, secondo me, è che anche per lavori "in regola" ci sono di quelle paghe da fame... dove lavoravo prima, da apprendista, prendevo 5 euro lordi all'ora. però non rischiavo la vita
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Roma
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Che schifo e non dico altro per non farmi bannare
![]() spropositate, vorrei proprio sapere quanto è il ricavo medio dalla costruzione di un edificio di media grandezza ![]()
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Puffo Programmatore su Puffolandia Groups Il Software è come il Sesso, è meglio quando è Libero ![]() |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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ma dove GHEZZ sono INAIL, ISPESL, sindacato???
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico ![]() |
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#6 |
Member
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Fogliano (GO)
Messaggi: 190
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Aspettiamo segnali dal Governo
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Città: verona
Messaggi: 1467
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guarda ... nella zona di Milano una impresa diciamo ONESTA di netto realizzato alla fine fa una discreta percentuale ... poi dipende da molte cose anche se eventuali danni anche gravi vanno poi fatti rientrare nel prezzo che paga l'acquirente finale ...
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Agrate B.za (MB)
Messaggi: 11542
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A preparare i fondi per il TFR!
![]() Anzi... ![]() Sono purtroppo famosi gli infortuni sul lavoro nel primo giorno di lavoro... ![]()
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#9 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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E' un casino, i controlli vengono fatti a macchia di leopardo ma i cantieri sono tanti ed il personale che controlla poco
Poi di solito la ditta se la cava con una multa, dovrebbero chiuderla ma poi ci sono persone che restano in strada, insomma a rimettterci sono sempre i poveracci. |
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#10 |
Messaggi: n/a
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Tranquillo che ci sguazza...anzi regolarizzare tutti gli immigrati per loro è un bene, MAGGIORI VOTI!
![]() L'italia è diventata un lembo D'africa Settentrionale...c'è poco da fare..e più andremo a vanti e più ci diventeremo! A sto punto sarebbe meglio chiedere l'annessione all'Africa e chiedere la scissione dall'Europa.. |
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Roma
Messaggi: 1654
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Puffo Programmatore su Puffolandia Groups Il Software è come il Sesso, è meglio quando è Libero ![]() |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Quote:
![]() ![]() ![]() Da un parte si chiede quasi lo "sparate a vista" a chi tenta l'immigrazione clandestina, dall'altra si approfitta in maniera vergognosa delle persone oneste, fomentando di fatto la criminalità come alternativa a questo schiavismo massacrante e senza prospettive. Vergognoso e autodistruttivo. Questo tipo di "imprenditoria" non fa crescere in nessun modo il paese, lo distrugge. Dobbiamo avere il coraggio IMHO di dire no a questa realtà, di mettere prima il senso di giustizia e poi l'egoismo personale.
__________________
...Grazie caro Lolek! |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 1299
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E' una realta' che impoverisce l'italia. E' una realta che esisteva negli anni 30, dove la paga ti veniva calcolata alla giornata e non c'era nessuna garanzia sul lavoro.
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![]() Referenti in Compravendite Ognuno sceglie le cause per cui combattere in base alla propria statura. |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: La Capitale
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EeePC 900 HD ![]() Ciao ~ZeRO sTrEsS~ http://img252.imageshack.us/my.php?i...67large8cq.jpg |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Messina
Messaggi: 9294
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3 euro a me li davano per 24 ore quando ero militare,me li dava il governo dopo avermi preso e messo li senza che io potessi dire perche e per come,tra l'altro facevo l'ausiliario nei vigili del fuoco quindi non proprio senza rischi.
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Trentino
Messaggi: 1084
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#17 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Svizzera
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
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...Grazie caro Lolek! |
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Trento, Pisa... ultimamente il mio studio...
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Ammonito.
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"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio) Il mio "TESSORO": SuperMicro 733TQ, SuperMicro X8DAI I5520, 2x Xeon Quad E5620 Westmere, 12x Kingston 4GB DDR3 1333MHz, 4x WD 1Tb 32MB 7.2krpm ![]() |
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#20 | |
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Città: Roma
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Il resto è conseguenza
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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