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Old 14-05-2008, 16:07   #1
DioBrando
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[Python] Il resoconto della PyCon2008

Dopo aver passato un piacevole weekend in quel di Firenze e metabolizzato il tutto, mi accingo a scrivere una sorta di piccolo resoconto della manifestazione

Come potete vedere sul sito ufficiale, il programma di quest'anno prevedeva 3 giornate invece che le due della passata edizione, con la prima dedicata sostanzialmente ad una sorta di "introduzione" e il "welcome" dato con tutti gli onori del caso dall'assessore de Siervo in una location quantomai azzeccata come il Palazzo della Signoria (o Palazzo Vecchio) e più precisamente il Salone dei '500.
In seguito vi è stata una sorta di "keynote" di Richard Stallman, che ha illustrato gli obiettivi della Free Software Foundation e ripercorrendo gli eventi che hanno portato a dedicarvi il suo tempo e la sua vita da almeno 25 anni a questa parte.
In serata, i partecipanti all'evento hanno potuto saggiare la propria abilità culinaria di fronte ad una abbondante cena a base di Fiorentina ( e non solo)

Sabato 10 maggio e Domenica 11 giugno invece si sono svolti i talk, il vero perno di tutta la manifestazione.
Quest'anno, grazie anche ai suggerimenti dei partecipanti della scorsa edizione, si è deciso di aggiungere una terza traccia parallela, maggiormente incentrata alla sperimentazione pratica di Python e delle tecnologie affini e dedicata ad un pubblico piuttosto neofita del linguaggio.
Le altre due sono rimaste le stesse "Scoprire Python" e "Diffondere Python", caratterizzate da un maggior tecnicismo per quanto riguarda la seconda, nonchè contrassegnate in modo differente dal punto di vista cromatico (vedere il programma per capire quel che intendo ).

I talk sono stati in generale molto interessanti.
Per quel che riguarda lo sviluppo di applicazioni Web, ho apprezzato i 2 su Django (un framework che conoscevo solo per sentito dire) e quelli sul binomio Plone-Zope (che invece tuttora utilizzo).
C'è stata la possibilità, finalmente, di vedere live un utilizzo di IronPython da parte di uno degli sviluppatori di ResolverOne (ad oggi la più grande applicazione scritta con l'implementazione NET di Python) e di poter vedere una panoramica dei "Python-derivati" come Cobra e Boo e lo stesso IronPython, sotto il giudizio di un utilizzatore storico come Federico di Gregorio.
Raymond Hettinger ha poi affrontato due delle tematiche più attuali e calde come il passaggio da Python 2.6 e Python 3.0 (e la "presunta" rottura di compatibilità), nonchè l'impatto prestazionale dell'uso di certe strutture dati piuttosto che altre.
Infine, quello che a mio avviso è stato, forse, il più interessante in assoluto, l'intervento di Brian Fitzpatrick, che ha, con un piglio piuttosto umoristico (Monty Python, non per niente ), esposto quali siano i problemi legati alla mancanza di comunicazione e differenza in aspettative ed obiettivi tra customer/utente e sviluppatore (quel che in HCI si definiscono più in generale gulf of execution e gulf of evaluation)


Complessivamente credo si possa definirlo come un piccolo successo. L'anno scorso i partecipanti furono 200, seppur non fosse stato dato molto risalto nemmeno nei media addetti ai lavori (a parte qualche menzione qui e là sul web), con una + che discreta organizzazione logistica nonostante fosse la prima edizione e le incognite nascoste nella "prima volta" e inesperienza sono sempre dietro l'angolo.
Quest'anno, la partecipazione ha avuto un incremento di oltre il 60%, che se paragonato alla manifestazione ufficiale europea (600 persone per EuroPython) dà veramente da pensare.
Al di là dell'interesse crescente verso questo linguaggio, come testimoniano vari indicatori di rating ma anche l'adozione da parte di sempre più aziende, quale che sia il segmento e la fascia di mercato a cui si rivolgono, penso che il vero punto di forza sia il fatto che non si parla solo di Python, ma vengono toccati temi cari a qualsiasi sviluppatore quale che sia il proprio bagaglio di esperienza o tecnologie/strumenti/linguaggi utilizzati (una breve panoramica l'ho data sopra, ma vi invito ancora una volta a leggere il programma casomai foste interessati ad approfondire).

Due altri motivi di successo e che hanno potuto attrarre nuovi spettatori sono a mio avviso i seguenti:
- la capacità di portare in Italia personalità di spicco internazionali (tra i quali spiccano Raymond Hettinger, nome di vecchio corso dell'Open Source e membro del core team di Python e Brian Fitzpatrick, non nuovo per gli utilizzatori di Subversion), che spero possa crescere nelle prossime edizioni
- la sessione di job recruitment in cui aziende di tutta Italia ed internazionali (Google, Skype, Redomino...) possono confrontarsi con l'offerta a volte sommersa di sviluppatori, magari skillati, ma non sufficientemente "visibili".

Come ho avuto modo di dire altrove ed anche ad alcuni colleghi, ho sinceramente apprezzato al di là dell'impegno profuso da parte dello staff nell'organizzare la manifestazione, anche la capacità di saper ascoltare e prendere nota dei numerosi feedback che erano stati dati nell'edizione 2007.
Anche grazie a questi, è stato possibile spostare l'evento in una zona più centrale di Firenze (praticamente tutto quanto orbitava nei dintorni del Duomo), non solo facilmente accessibile e riconoscibile ma indubitalmente attrattiva per chi non conoscesse bene la città e volesse apprezzarla al di fuori del contesto di PyCon (io ho la fortuna di esserci nato e di conoscerla abbastanza bene, ma fa sempre piacere tornarci...e spero anche che rimanga questa la sede ).
Abbiamo apprezzato in tanti inoltre tutto il contorno ed il supporto dato dall'hotel sia per la realizzazione dei talk, che quest'anno si avvalevano di un sistema di traduzione simultanea, per favorire ospiti e pubblico stranieri, ma anche per quanto riguarda cibo (ottimo davvero), assistenza (hostess cortesi e di più che bella presenza ) e servizi accessori (wi-fi, "libreria O'Reilly" ad hoc con sconti del 25% su svariate pubblicazioni).

Dato che l'organizzazione è una società no-profit, il tutto (non riporto la cifra ma è considerevole) è stato possibile ovviamente grazie anche agli sponsor, che però quest'anno sono stati decisamente più numerosi rispetto all'anno scorso, dimostrando anche da parte loro un crescente interesse verso Python e verso la comunità italiana.

Ovviamente si può migliorare.
Personalmente mi piacerebbe che la partecipazione di speaker stranieri fosse ancora superiore nelle prossime edizioni e che la strutturazione dei talk, seppur avvenga sempre in modo parallelo, permettesse la creazione di un proprio percorso "didattico"; in modo tale per esempio che se io voglio conoscere ed imparare ad usare una determinata tecnologia o tool lo possa fare senza compromettere l'interesse verso altre sessioni contemporanee.


L'evento è stato molto gradevole anche perchè ha permesso ai partecipanti di incontrarsi finalmente live dopo aver scambiato idee opinioni magari per anni ma attraverso lo schermo (ciao Cesare ) e fare quattro chiacchere, magari davanti ad una buona birra, in un contesto di turisti/e, arte e quant'altro (W la PyBirra ).


Che altro dire...il materiale della conferenza (slide e webcast) sarà scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale (e immagino che per i video si utilizzerà sempre il network torrent come avvenne per la passata edizione), per cui chi fosse interessato e ne volesse fruire, faccia pure ma portando pazienza perchè ci vorrà un po' di tempo


Chiunque fosse presente, scriva la sua, augurandomi che per il prossimo anno, partecipiate ancora pù numerosi, perchè l'iniziativa merita secondo me, a prescindere dal proprio odio-amore per Python e perchè il costo della partecipazione, rispetto a quanto fornito e quanto si vede in giro, (io ho pagato 35 Euro, buffet, wifi ecc. inclusi) è davvero minimo.

Saluti


P.S.: su prog.it vi è una recensione più approfondita, divisa in 6 parti, che verrà pubblicata nei prossimi giorni.
Se posso metterò i link direttamente qui altrimenti...Gughel è vostro amico

Ultima modifica di DioBrando : 14-05-2008 alle 16:11.
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Old 14-05-2008, 17:03   #2
cdimauro
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Concordo in toto. Anche se di Python s'è visto poco, s'è parlato di tanta roba interessante che, comunque, vi gravita attorno e che mi ha permesso di prender visione di alcune interessanti realtà che conoscevo poco o per nulla.

Perché è vero che il linguaggio è molto importante, ma anche la "cassetta degli attrezzi" lo è, se non di più alcune volte.

Illuminanti sono stati i talk di Bajo (su debug & resource-leak), Hettinger (overview di Python 3.0, ma soprattutto gli "internals" degli oggetti più usati), Fitzpatrick, e Coni (su PyPy, che promette molto bene).

Speriamo che la location rimanga la stessa anche per gli anni successivi (magari adoperando sale più grandi), e che arrivi altra gente "di spessore", come lo è stato quest'anno (la qualità del talk è stata mediamente molto elevata). Ovviamente sentir parlare Guido sarebbe un must.

Bellissima esperienza, non c'è che dire. Alla prossima, Jacopo.
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Old 14-05-2008, 18:09   #3
DioBrando
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Concordo in toto. Anche se di Python s'è visto poco, s'è parlato di tanta roba interessante che, comunque, vi gravita attorno e che mi ha permesso di prender visione di alcune interessanti realtà che conoscevo poco o per nulla.

Perché è vero che il linguaggio è molto importante, ma anche la "cassetta degli attrezzi" lo è, se non di più alcune volte.
La tua ultima frase in particolare la sottoscrivo in toto

Quote:
Illuminanti sono stati i talk di Bajo (su debug & resource-leak),
che purtroppo non ho visto ma mi rifarò col webcast)

Quote:
Hettinger (overview di Python 3.0, ma soprattutto gli "internals" degli oggetti più usati), Fitzpatrick, e Coni (su PyPy, che promette molto bene).
Sono stati molto interessanti perchè da una parte hanno fatto chiarezza (Python 3.0), dall'altra perchè trattano tematiche forse un po' troppo sottovalutate.
PyPy speriamo decolli.

Quote:
Speriamo che la location rimanga la stessa anche per gli anni successivi (magari adoperando sale più grandi), e che arrivi altra gente "di spessore", come lo è stato quest'anno (la qualità del talk è stata mediamente molto elevata). Ovviamente sentir parlare Guido sarebbe un must.

Bellissima esperienza, non c'è che dire. Alla prossima, Jacopo.
Guido Van Rossum (il creatore di Python, per i profani) era la guest star di cui si vociferava nel 2007 per il 2008.
Forse dopo i numeri di quest'anno, potrebbe essere davvero concreta la sua presenza.
Ci speriamo tutti


Un altro aspetto che mi piace davvero di queste conferenze è che il livello sì è alto (degli speaker e del pubblico...io abbassavo la media chiaramente ), ma le competenze sviluppate sono frutto soprattutto di un grosso bagaglio di esperienza acquisito sul campo e chi è ascolta è in grado di capire per davvero se tot tecnologia può essere utilizzata per i propri scopi o no, perchè chi parla la usa in situazioni in cui la produttività è l'obiettivo principale.
Tutte cose che mancano spesso nei poli accademici e che spiegano il perchè vi è una così grossa difficoltà per chi esce dall'università nel capire e nel sapere che cosa gli venga richiesto e in che modalità. (fatto patti saldi che la teoria e la forma mentis restano importanti)
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Old 14-05-2008, 18:29   #4
cdimauro
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Ed è deprimente, perché ricordo con molto piacere alcuni seminare che seguii molti anni fa all'università.

Un tempo era l'università la culla dell'innovazione e della divulgazione (mi sto riferendo, nello specifico, all'ultima parte di ciò che hai scritto), ma ormai c'è ben poco.

Per fortuna ci sono eventi come questo che permettono di "toccare con mano" la realtà e le problematiche comuni (e non).
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Old 15-05-2008, 08:51   #5
banryu79
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Un tempo era l'università la culla dell'innovazione e della divulgazione (mi sto riferendo, nello specifico, all'ultima parte di ciò che hai scritto), ma ormai c'è ben poco.

Per fortuna ci sono eventi come questo che permettono di "toccare con mano" la realtà e le problematiche comuni (e non).
OT
Sarebbe interessante se il mondo universitario integrasse l'insegnamento accademico con eventi/stimoli di questo tipo, quanto basta per dare un assaggio di realtà agli studenti.
Tra l'altro il costo di partecipazione non mi sembra proibitivo.
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Old 15-05-2008, 09:03   #6
cdimauro
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Se consideri i 2 pranzi e i 4 coffee break in cui ci siamo abbuffati come maiali, il costo è irrisorio.
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Old 15-05-2008, 11:28   #7
DioBrando
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Esatto, irrisorio (provate a vedere quanto costa un buffet in un hotel a 4 stelle in centro a Firenze )

Naturalmente questo vale per qualsiasi tipo di evento simile, non certo solo per la PyCon e per Python.
Il Roadshow di cui parlai qui un paio di mesi fa' è stato altrettanto illuminante seppur la prospettiva fosse diversa (Microsoft che presentava i propri prodotti); servirebbe anche un minimo di umiltà e accettazione del fatto che il mondo del lavoro per essere produttivo utilizza anche strumenti che sono rilasciati da grandi aziende.
Molto spesso invece "l'accademia" fa un muro contro muro idealizzando questioni che andrebbero viste da un punto di vista estremamente pragmatico.
Questa è la mia idea ovviamente...
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Old 15-05-2008, 11:43   #8
banryu79
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Molto spesso invece "l'accademia" fa un muro contro muro idealizzando questioni che andrebbero viste da un punto di vista estremamente pragmatico.
Questa è la mia idea ovviamente...
Sono d'accordo anche io: secondo me l'ambiente accademico ne trarrebbe vantaggio a scendere a compromessi con la realtà pragmatica nel momento in cui deve interfacciarsi con questa; può farlo senza per questo rinunciare alla "purezza teorica", tenendo sempre presenti i distinguo tra teoria e sua applicazione.
Credo che in questo modo potrebbero adirittura scaturire degli approfondimenti interessanti, della serie "abbiamo studiato questo ma nel processo di realizzazione viene fuori che l'applicazione diferisce dalla teoria in questo e quest'altro, vediamo un po' perchè è successo".

Ultima modifica di banryu79 : 15-05-2008 alle 11:47.
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