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#1 |
Bannato
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Nuova legge: stop ai cellulari nelle scuole (era ora!)
Le norme che proibivano l'uso dei cellulari durante le lezioni esistevano
già ma da ora nessun istituto potrà comportarsi diversamente Fioroni: "Telefonini spenti a scuola" Altrimenti scattano le sanzioni La normativa frena anche l'uso dei videofonini in aula motivo di scandalo nei mesi scorsi Sanzioni anche sanzioni sul bullismo fino all'esclusione dalla maturità ROMA - I telefonini dovranno rimanere rigorosamente spenti in classe durante le ore di lezione. Per i trasgressori scatteranno sanzioni disciplinari. Compresa quella del ritiro temporaneo del cellulare durante le lezioni e la restituzione, se necessario, in presenza dei genitori. Le norme per vietare l'uso dei cellulari a scuola esistevano già, ma con le linee emanate oggi dal Ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ora nessuna scuola potrà più esimersi dall'inserire nel suo regolamento lo stop ai telefonini e le relative sanzioni per gli indisciplinati. Il ministro ha inoltre chiarito che il divieto riguarda allo stesso modo anche gli insegnanti. Niente più messaggini durante le lezioni e niente più, sperano al ministero, immagini con i videofonini motivo di scandalo nei mesi scorsi. "Le linee di indirizzo - ha spiegato il ministro - scaturiscono dalla necessità di rendere cogente nel più breve tempo possibile il divieto dell'uso del telefonino nelle classi e la possibilità da parte dei docenti di ritirarli fino al termine delle lezioni. Il divieto dell'uso del cellulare durante le lezioni - ha ricordato il ministro - è già normato, ma ora diventa cogente da subito". Per gli Istituti che non avessero già provveduto a inserire il divieto d'uso dei cellulari durante le attività didattiche, il Ministero metterà a disposizione sul suo sito alcuni esempi di regolamenti. Fioroni ha ribadito ancora una volta che, invece, il divieto di accesso a scuola dei telefoni cellulari "va regolamentato per legge". Sono state inoltre ipotizzate una serie di modifiche allo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998, con l'intento di intervenire anche in materia di "bullismo". In caso di fenomeni particolarmente gravi, infatti, di "violenza" e "bullismo" si potrebbero stabilire una serie di sanzioni più rigorose. Come la non ammissione allo scrutinio finale o all'esame di Stato nei casi particolarmente gravi. Inoltre la 'sospensione' , in caso di necessità, potrà superare i 15 giorni, e gli studenti ribelli potranno essere puniti obbligandoli a svolgere una sorta di servizio sociale (pulitura aule, piccole manutenzioni, svolgimento di attività di volontariato, ecc.). Inoltre si potrebbe - dice il ministro - stabilire "un patto sociale di corresponsabilità" tra famiglie e istituti. Ciascuna scuola potrebbe cioè richiedere alle famiglie di sottoscrivere al momento dell'iscrizione, o comunque all'inizio dell'anno, un accordo che conterrà una definizione condivisa di diritti e doveri tra famiglie e scuola. Con questo strumento le famiglie si assumono l'impegno - ha spiegato Fioroni - di rispondere direttamente dell'operato dei propri figli nel caso in cui, ad esempio, gli stessi arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, più in generale, violino i doveri sanciti dal regolamento di istituto e subiscano, di conseguenza, l'applicazione di una sanzione anche di carattere pecuniario. Fioroni si è anche soffermato sulla responsabilità deontologica e professionale di presidi, professori e personale scolastico ricordando che il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni sussiste in tutti gli spazi scolastici ed esige la tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni e, in particolare, di episodi di violenza. Un dovere la cui inosservanza - ha fatto notare il ministro - è materia di valutazione disciplinare. E non tarda ad arrivare il plauso e l'appoggio da parte dei dirigenti scolastici. "Condividiamo e apprezziamo lo spirito dell'intervento - dichiara Giorgio Rembado, presidente dell'associazione nazionale presidi (Anp). C'era bisogno di ricondurre l'attenzione di tutti sul problema del rispetto delle regole". In termini di sanzioni, i presidi accolgono con favore la loro modifica per gli episodi di violenza più gravi. "Era opportuno rimettere mano allo Statuto degli studenti e delle studentesse - dice Rembado - visti gli episodi degli scorsi mesi era inevitabile modificare le sanzioni disciplinari". Piace, poi, il patto di corresponsabilità che le famiglie dovranno sottoscrivere all'atto di iscrizione dei figli a scuola. "Finora - spiega Rembado - era solo implicito: era opportuno, invece, richiamare l'attenzione delle famiglie sul significato della scuola e sul fatto che quando si sceglie un istituto bisogna rispettarne le regole" fonte: Repubblica |
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#2 |
Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: casalecchio di reno
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Era ora
![]() In ogni caso, già vedo orde di genitori pronti a menare le mani in divesa del povero figlioetto defraudato della dignità ![]()
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Mi chiedete perchè non posso prendere sul serio questa Europa? Perchè il grado di sviluppo e maturità dei cocomeri va determinato in modo congruo e l'indice rifrattometrico della polpa, misurato al centro della polpa, nella sezione massima normale dell'asse deve essere uguale o superiore all'8° brix. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 1334
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Mah secondo me il cellulare acceso in classe non è un tutto questo grande problema: io l'ho sempre tenuto acceso però silenzioso, così potevo inviare e ricevere sms senza problemi. Se non disturbo la lezione credo che quel che faccio io siano solo affari miei: se voglio seguire la lezione bene, se no sono fatti miei. Lo scopo del provvedimento infatti è un altro: impedire che situazioni di degrado molto diffuse nelle scuole giungano all'attenzione dell'opinione pubblica senza il filtro dei giornalisti. Un famoso proverbio dice: occhio che non vede cuore che non duole. I problemi in Italia non si risolvono, si nascondono alla meno peggio.
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#4 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: outside italy
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Mi sembra ideale. Io ci metterei dentro anche il controllo sull'abbigliamento. |
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#5 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: outside italy
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Se non ti interessa la lezione te ne stai a casina. Se vai a scuola segui. Rimpiango i tempi in cui se venivi sorpreso a farti "i fatti tuoi" ti beccavi una sacrosanta nota sul registro. Ma pensa te se uno in classe si deve mettere a messaggiare con gli amici ![]() P.S. facendoti gli affari tuoi di fatto disturbi lo svolgersi della lezione. |
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#6 | |
Member
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 195
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Cmq non usare il cellulare a lezione è sacrosanto, ma non deve essere una mossa ipocrita solo per nascondere gli episodi di bullismo presi con i videofonini. |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
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Già ai miei vecchi tempi, quei pochi che avevano il cell erano tenuti a tenerlo spento durante le lezioni.
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<<La Verità non richiede fede.>> |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
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#9 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: outside italy
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Altrimenti facciamoli giocare col gameboy, e poi magari gli facciamo arrivare cappuccio e brioche dal bar... ma nessuno più pensa che la scuola sia una cosa da prendere seriamente? |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
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La scuola spesso non viene presa più sul serio, perchè è anche la scuola stessa ad aver perso la sua serietà, siamo in una società lascista totale. Inoltre molti ragazzi vanno a scuola solo perchè costretti dai genitori, spesso facendo scuole che manco gli paicciono ma che devono seguire, tutti gli alunni che ho visto essere totalmente svogliati rientravano in questa categoria.
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
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#12 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
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Gli alunni sono svogliati perchè sono degli smidollati totali, con il cervello talmente atrofizzato da non riuscire ad essere reso interessato ad alcunchè se non alle cazzate modaiole del momento. Le persone si misurano a botte di gadgets e di quello che posseggono, non più per le proprie capacità. Questo contesto non è lassista: è una merda totale. Noi a scuola ci misuravamo coi voti, oggi si misurano col modello di cellulare. Evitiamo di dire che sono costretti ad andare in scuole che non gli piacciono: nessuna scuola gli piace. Altrimenti basterebbe cambiare istituto. Oggigiorno i genitori sono così permissivi che dubito sarebbe un problema. O hai sentito di qualcuno che dicesse "faccio lo scientifico perchè mi hanno obbligato i miei, io avrei preferito il linguistico"? (come è successo a me, per esempio) Non gli piace la scuola. Punto. Non gli piace la sola idea di doversi impegnare in qualcosa. Nessuno è ancora riuscito a far capire a queste nuove generazioni che la vita è un impegno, e che non ci saranno sempre mammuzza e babbuzzo a provvedere ai tuoi bisogni. Cominciamo a riprendere il controllo. Cominciamo a dare serietà alla scuola. Facciamo di tutto perchè si capisca che andare a scuola non significa solo sedersi su un banco per un tot di ore e fare la troietta nell'intervallo. Da qualche parte bisogna pur iniziare. Noto che il livello di tolleranza sale in maniera pericolosa. Provare a dire che a scuola si deve andar vestiti in maniera decorosi ormai sembra un gesto da fascisti, lesivo della libertà della persona. Beh, magari qualche libertà in meno lascerebbe il posto ad un po' di rispetto in più. |
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#13 | |
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#14 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
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Ci vorrebbe un corso parallelo per i genitori. Sentivo parlare il preside aggredito da due genitori, da Vespa: diceva che le famiglie chiedevano i sussidi per il materiale scolastico e poi mandavano a scuola il figlio con l'ultimo modello di cellulare. La scala dei valori si sta capovolgendo, temo. |
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#15 |
Senior Member
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#16 |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
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![]() Io sono il primo a detestare chi chiacchiera durante le lezioni, ascolta la musica nelle cuffie ad alto volume eccetera. Però se si fa i cavoli suoi facendo, che so, le parole crociate in silenzio sono affari suoi: a me interessa la lezione, non ciò che fanno gli altri. Se questi non mi arrecano disturbo non vedo perché dovrei vietare loro di fare le parole crociate. Poi il discorso "se non vuoi seguire le lezioni te ne vai a casina": se io non ti disturbo oggettivamente non vedo che cosa te ne importi di cosa faccio io... se poi sei una di quelle a cui dà fastidio tutto ciò che non rientra nei tuoi canoni di normalità, anche se non ti arreca nessun fastidio, è un problema tuo. |
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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p.s. ai miei tempi i prof. erano i primi ad alzarsi ed uscire dalla classe quando squillava il loro cellulare, anche interrompendo la lezione...dopo 2 minuti rientravano e pace, nessuno ha mai fatto drammi.
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EeePC 900 HD ![]() Ciao ~ZeRO sTrEsS~ http://img252.imageshack.us/my.php?i...67large8cq.jpg |
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#19 | |
Senior Member
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#20 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
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Ma dico, stiamo scherzando? uno studente che fa le parole crociate in classe? Ma sant'Iddio, dovrebbe finire fuori dall'aula a calci in culo così velocemente da non riuscire nemmeno a rendersi conto da dove sono arrivati. Conosci qualcosa che suona tipo "rispetto per l'insegnante/la scuola e il suo ruolo?" Quando ho saputo che mio figlio stava poco attento in classe l'ho minacciato. Gli ho detto che o cambiava andazzo, o avrei fatto di tutto per ottenere di presenziare alle lezioni. Sticazzi che uno si fa i fatti suoi. Te li fai a casa i fatti tuoi. Ma pensa te. |
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