TomTom Runner Cardio: il cuore sul polso

TomTom Runner Cardio: il cuore sul polso

La gamma di sportwatch dell'olandese TomTom si arricchisce dei modelli Cardio, dotati di sensore cardiaco ottico integrato. Non cambiano le funzionalità rispetto agli altri modelli della famiglia ma è ora possibile tracciare con precisione l'andamento del proprio battito cardiaco durante gli allenamenti senza dover indossare una tradizionale fascia cardiaca da petto

di pubblicato il nel canale Wearables
TomTom
 
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19 Commenti
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_Marshall_24 Luglio 2014, 08:27 #11
Originariamente inviato da: superds
Intendevo che per me è sufficiente controllare al momento le pulsazioni, solitamente non sento il bisogno di verificare il mio andamento in un secondo momento, o al limite lo ricordo.


Per me invece è proprio il vantaggio di controllare l'andamento in un secondo momento che fa diventare utile un cardiofrequezimetro.
Il cuore ha meccanismi di difesa tali per cui è impossibile farsi del male.
Se tiri in salita come un matto, con o senza cardiofrequenzimetro ti fermi da solo perché scoppi.
Quindi se lo usi con il solo scopo di non farti del male non serve a nulla, un cuore sano non ha alcun problema a farti correre al massimo delle tue possibilità.
Serve per monitorare la qualità del tuo allenamento dopo e non durante.
Paolo Corsini24 Luglio 2014, 09:26 #12
Originariamente inviato da: _Marshall_
Per me invece è proprio il vantaggio di controllare l'andamento in un secondo momento che fa diventare utile un cardiofrequezimetro.
Il cuore ha meccanismi di difesa tali per cui è impossibile farsi del male.
Se tiri in salita come un matto, con o senza cardiofrequenzimetro ti fermi da solo perché scoppi.
Quindi se lo usi con il solo scopo di non farti del male non serve a nulla, un cuore sano non ha alcun problema a farti correre al massimo delle tue possibilità.
Serve per monitorare la qualità del tuo allenamento dopo e non durante.

Non avrei saputo dirlo in modo più chiaro
Aggiungo che sulla precisione di cardiofrequensimetri base da poche decine di Euro avrei sulla carta qualche dubbio, soprattutto se ho interesse a verificare quale sia effettivamente la frequenza cardiaca alla quale lavoro durante un'attività
Sste24 Luglio 2014, 13:43 #13
Per me è fondamentale anche la lettura istantanea del cardio, mica si corre sempre al limite del proprio fisico, ci si regola a seconda dell'obiettivo prefissato.
A maggior ragione è utile per l'analisi post allenamento.
Paolo Corsini24 Luglio 2014, 14:23 #14
Originariamente inviato da: Sste
Per me è fondamentale anche la lettura istantanea del cardio, mica si corre sempre al limite del proprio fisico, ci si regola a seconda dell'obiettivo prefissato.
A maggior ragione è utile per l'analisi post allenamento.

La lettura istantanea la ha comunque con gli sportwatch; in ogni caso conta sia la lettura del momento sia in generale come si comporta il nostro cuore sotto sforzo.
Ad esempio è molto importante, per valutare lo stato di condizione, capire quanto rapidamente le pulsazioni scendono passando da uno stato di sforzo molto elevato (esempio: durante una ripetuta sui 1.000 metri) alla fase di riposo (esempio: 2 minuti di corsetta leggera). Questo lo piuoi anche vedere sul momento ma ex post è molto più evidente, e si può soprattutto confrontare l'andamento ottenuto in un giorno con il comportamento tenuto in precedenza su un'attività simile così da valutare la crescita (o la perdita) di condizione.
DOCXP24 Luglio 2014, 18:34 #15
Paolo complimenti per la recensione, curata come al solito.

Alla fine, considerando che l'accuratezza di questo sistema non si discosta molto dalla classica fascia cardio, se domani la Garmin facesse un 620 dotato di questo sistema, tu la abbandoneresti la fascia?

Inviato dal mio MotoA953 con Tapatalk 2
Sste24 Luglio 2014, 18:48 #16
Originariamente inviato da: Paolo Corsini
La lettura istantanea la ha comunque con gli sportwatch; in ogni caso conta sia la lettura del momento sia in generale come si comporta il nostro cuore sotto sforzo.
Ad esempio è molto importante, per valutare lo stato di condizione, capire quanto rapidamente le pulsazioni scendono passando da uno stato di sforzo molto elevato (esempio: durante una ripetuta sui 1.000 metri) alla fase di riposo (esempio: 2 minuti di corsetta leggera). Questo lo piuoi anche vedere sul momento ma ex post è molto più evidente, e si può soprattutto confrontare l'andamento ottenuto in un giorno con il comportamento tenuto in precedenza su un'attività simile così da valutare la crescita (o la perdita) di condizione.


D'accordo!
Io da quando ho preso la fascia cardio (44 &#8364 ho cambiato modo di correre, e i miglioramenti li ho visti in poche settimane.
Un plauso anche alle app che son state sviluppate per la corsa, sempre più ricche di funzioni.
Paolo Corsini24 Luglio 2014, 20:48 #17
Originariamente inviato da: DOCXP
...
Alla fine, considerando che l'accuratezza di questo sistema non si discosta molto dalla classica fascia cardio, se domani la Garmin facesse un 620 dotato di questo sistema, tu la abbandoneresti la fascia?


Ciao
la risposta è si, penso che questo diventerebbe il mio sportwatch d'uso quotidiano e userei la fascia solo con quelle condizioni climatiche che per abbigliamento richiesto mi impedirebbero di montare lo sportwatch direttamente a contatto della pelle
giuliop09 Agosto 2014, 00:49 #18
Originariamente inviato da: DOCXP
Paolo complimenti per la recensione, curata come al solito.

Alla fine, considerando che l'accuratezza di questo sistema non si discosta molto dalla classica fascia cardio, se domani la Garmin facesse un 620 dotato di questo sistema, tu la abbandoneresti la fascia?


Riesumo il thread per dire che non c'è bisogno di aspettare che Garmin faccia un orologio con questa tecnologia integrata, perché è possibile acquistare la fascia da polso con sensore ottico indipendente, che si chiama Mio LINK: http://www.mioglobal.com/Mio-LINK-H...ptID=1&RD=1
ed usa la stessa tecnologia (anzi, è corretto dire il contrario, perché è TomTom la licenziataria).

Forte della recensione su DC Rainmaker, che ne parlava decisamente bene, l'ho acquistato appena uscito per accoppiarlo al mio orologio Garmin, e devo dire che la precisione è identica, se non migliore, alla fascia toracica; anche se a me quest'ultima non ha mai dato un gran fastidio, è inutile dire che lo preferisco di gran lunga per comodità e indossabilità.

Confermo inoltre che il "problema" dell'indossarlo stretto è proprio dovuto alle dimensioni del polso di Paolo. Io ho un polso che non si può dire certo grande, eppure per me è sufficiente che sia ben aderente perché la rilevazione sia accurata; il Mio LINK non mi ha mai lasciato segni di alcun tipo (tantomeno i segni che si vedono in foto), proprio perché per me - come credo per la maggior parte delle persone - non è affatto necessario stringerla così tanto.

C'è inoltre da dire il Mio LINK può essere accoppiato a qualsiasi dispositivo ANT+ (per esempio tutti gli orologi Garmin o Suunto) o Bluetooth Smart (e quindi quasi qualsiasi smartphone di recente fabbricazione). Inoltre, in caso di guasto/upgrade/etc. permette di cambiare l'orologio, risparmiando sul costo dello stesso, che ovviamente sarebbe più alto se avesse il sensore integrato - come del resto è per questo TomTom.

Certo è "un oggetto in più" da portarsi dietro, ma per me non fa alcuna differenza: addirittura lo indosso sullo stesso polso del Garmin.

In definitiva, per 100 Euro, lo consiglio a tutti, specialmente se avete già un orologio sportivo che funziona bene.
giuliop09 Agosto 2014, 00:54 #19
Originariamente inviato da: Paolo Corsini
Ciao
la risposta è si, penso che questo diventerebbe il mio sportwatch d'uso quotidiano e userei la fascia solo con quelle condizioni climatiche che per abbigliamento richiesto mi impedirebbero di montare lo sportwatch direttamente a contatto della pelle


Ah, fra l'altro il Mio LINK risolve anche questo problema: Mio LINK a contatto con la pelle, orologio sopra la manica. Perfetto

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