TomTom Runner Cardio: il cuore sul polso

La gamma di sportwatch dell'olandese TomTom si arricchisce dei modelli Cardio, dotati di sensore cardiaco ottico integrato. Non cambiano le funzionalità rispetto agli altri modelli della famiglia ma è ora possibile tracciare con precisione l'andamento del proprio battito cardiaco durante gli allenamenti senza dover indossare una tradizionale fascia cardiaca da petto
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Luglio 2014 nel canale WearablesTomTom
La gamma TomTom Cardio
Alcune settimane fa abbiamo analizzato, con questo articolo, lo sportwatch TomTom Multi-Sport. Si tratta, assieme al modello TomTom Runner, del primo sportwatch con il noto brand legato al mondo dei navigatori satellitari a venir presentato sul mercato ma non in assoluto del primo tentativo di quest'azienda nel settore dei dispositivi da polso pensati per gli sportivi appassionati. Negli anni scorsi è infatti stato presentato sul mercato Nike+ SportWatch GPS Powered by TomTom, uno sportwatch per appassionati di podismo che è stato venduto con brand Nike ma che è basato su tecnologia sviluppata da TomTom.
Il successo di mercato della prima serie di sportwatch TomTom, modelli Runner e Multi-Sport rispettivamente per la corsa e per il triatleta (corsa, nuoto e ciclismo), è stato per molti versi inaspettato. L'azienda olandese si è detta stupita dei dati di vendita di questi prodotti che hanno raccolto l'interesse di chi è appassionato di attività all'aria aperta ma è alla ricerca di uno sportwatch dall'approccio semplice e non eccessivamente tecnico. Se dovessimo sintetizzare le principali qualità di questi due sportwatch punteremmo proprio sulla semplicità d'uso, ferma restando la possibilità di analizzare finito l'allenamento i dati registrati in modo molto dettagliato sfruttando per questo uno dei tanti servizi online compatibili (Strava su tutti, al momento il più completo servizio web per runner e ciclisti).
TomTom ha una tradizione ben nota nel settore della navigazione satellitare e il know how raccolto in questi anni è stato messo a servizio di questi sportwatch: i dati rilevati sono sempre molto precisi e soprattutto a stupire è la stabilità con la quale la velocità istantanea viene rilevata, dato che tende a non oscillare in rapidi intervalli così come invece accade con alcuni prodotti concorrenti. Gli sportwatch TomTom non sono però per tutti: pensati per un pubblico appassionato che ricerca uno sportwatch per registrare in semplicità ma con accuratezza le proprie sessioni, mancano di alcune funzionalità avanzate che hanno fatto il successo di altri modelli più costosi, specialistici e completi. Basti ad esempio leggere la nostra recensione di Garmin Forerunner 620, quello che al momento attuale è a nostro avviso il più completo sportwatch di fascia alta dedicato alla corsa, per capire come il livello di flessibilità nella configurazione e il numero di informazioni ottenibili possa essere superiore a quanto fornito da TomTom.
Un prodotto di questo tipo è pertanto pensato per un target molto ampio di utenti, potendosi adattare a differenti esigenze. Che possa essere o meno il prodotto ideale per uno specifico podista dipende principalmente dal numero di informazioni che si vogliono visualizzare durante la sessione di allenamento. Chi scrive tende ad utilizzare 4 dati in contemporanea sul proprio sportwatch in allenamento. Ma non ho avuto particolari problemi, con un minimo di adattamento, con i 3 dati mostrati quale massimo dagli sportwatch TomTom.
A inizio Aprile 2014 TomTom ha annunciato due nuovi sportwatch identici per aspetto esterno ai modelli già in commercio, ma caratterizzati da una significativa innovazione. Parliamo dei modelli TomTom Runner Cardio e TomTo Multi-Sport Cardio, con nomi che spiegano chiaramente quale sia la caratteristica aggiuntiva. TomTom ha leggermente modificato lo chassis dei propri sportwatch inserendo nella parte posteriore un sensore di battito cardiaco di tipo ottico, sviluppato da Mio e che è già stato utilizzato per altri prodotti sportivi come Adidas Smart Run. Questa caratteristica si affianca al supporto a fasce cardio in standard Bluetooth Smart integrato nei precedenti modelli, permettendo all'utente di rilevare il proprio battito cardiaco alternativamente con una fascia tradizionale oppure con il sensore ottico.
Quest'ultimo funziona a condizione che sia presente un contatto diretto con la pelle del braccio, con alcuni piccoli accorgimenti. Il primo è che lo sportwatch deve essere ben fissato al polso e non lasciato con cinturino morbido: in questo modo si impedisce che la luce ambiente possa in qualche modo entrare a contatto con il sensore e in questo modo falsare le misurazioni. Il secondo è che lo sportwatch non sia montato proprio all'altezza del polso ma alcuni centimetri più indietro verso il gomito, così da evitare che il sensore possa essere appoggiato sull'articolazione e che questo nuovamente falsi le misurazioni.
Se si ha un polso particolarmente sottile sarà necessario stringere molto lo sportwatch per fare in modo che il sensore ottico operi in modo corretto. Non deve pertanto stupire vedere a fine allenamento la trama del cinturino impressa sulla propria pelle così come ben visibile nell'immagine: questo non porta alcun tipo di dolore o fastidio, soprattutto durante la corsa, mentre le prime volte può dare l'impressione di essere fastidiosa nel momento in cui si fissa l'orologio e si attende di iniziare l'attività.
L'ingombro complessivo dello sportwatch è identico a quello dei modelli non cardio; cambia il cinturino che ha una finitura più pronunciata ai lati dello chassis dello sportwatch proprio per evitare che la luce ambiente possa entrare a contatto direttamente con il sensore durante l'uso, mentre il sistema di fissaggio termina con alcuni pin che vanno ad inserirsi direttamente nel cinturino così da non farlo muovere durante l'uso.
Non cambia neppure l'interfaccia d'uso, che è identica a quella dei modelli non Cardio: rimandiamo pertanto alla nostra analisi del modello TomTom Multi-Sport per una carrellata delle funzionalità implementate. L'unica eccezione è rappresentata dal menu di configurazione del segnale cardiaco, dal quale è possibile abilitare la funzione di monitoraggio e specificare se verrà utilizzato il sensore integrato o una fascia esterna.