Black Shark 2 recensione: ottimo smartphone gaming 'economico', ma non per tutti

Black Shark 2 recensione: ottimo smartphone gaming 'economico', ma non per tutti

A chi serve davvero uno smartphone gaming? Probabilmente ai più giovani e a chi non riesce proprio a giocare sfruttando il touch di uno smartphone. Su Black Shark 2 ci sono diverse componenti tipiche di questa categoria di prodotto: hardware top di gamma, buon display, accessori da acquistare separatamente e, ovviamente, anche i LED. Il tutto contornato da un prezzo di listino più che onesto

di pubblicato il nel canale Telefonia
Xiaomi
 

Recensione Black Shark 2

Gli smartphone da gioco, gaming per usare un inglesismo tanto in voga in questo periodo, rappresentano in questo periodo storico la categoria di dispositivi mobile più controversa. Appartiene proprio a questa categoria il nuovo Black Shark 2, smartphone di fascia altissima con caratteristiche al top e prezzo tutto sommato abbastanza interessante. Si può inserire tranquillamente anche nella categoria dei "padelloni": lo schermo è da 6,39", e nella fattispecie è un AMOLED a risoluzione Full HD+ (2340x1080 pixel) con densità di pixel di 403 PPI e copertura DCI-P3 dichiarata del 100%. Sopra e sotto lo schermo troviamo due cornici che portano le dimensioni a essere davvero importanti: 163,6 x 75 x 8,8 mm per 205 grammi di peso.

Sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 855 a 7-nm con otto core di cui uno alla frequenza massima di 2,84GHz, per uno smartphone che è disponibile in diverse varianti: con 6 o 8GB di RAM e 128GB di spazio di archiviazione; con 8 o 12GB di RAM con 256GB di spazio di archiviazione. Nessuna delle varianti supporta la capacità di espansione dello storage, e in Italia ne sono arrivate al momento solamente due: quella con 8GB di RAM e 128GB di storage, oppure la top di gamma da 12GB di RAM e 256GB di memoria interna. Interessante notare come l'hardware integrato su Black Shark 2 sia sormontato da una lastra metallica come soluzione per la dissipazione del calore generato dalle componenti, per un sistema che viene definito a liquido dall'azienda cinese.

Ma chi è Black Shark? Il team di progettazione del device si dice indipendente, ma il 46% delle azioni della compagnia appartiene a Xiaomi. Il celebre produttore di dispositivi elettronici non partecipa alla produzione e allo sviluppo dei dispositivi Black Shark, almeno in base ai comunicati ufficiali, con quest'ultima che utilizza linee di produzione, marchi, canali di vendita, strategie di marketing e attività di ricerca e sviluppo completamente separati. E, in effetti, di Xiaomi su questo Black Shark 2 non c'è molto: non c'è ad esempio la MIUI proprietaria a favore di una personalizzazione marginale della versione stock di Android (9.0 Pie è preinstallato), e l'estetica non ricorda minimamente nessuno dei prodotti del celebre brand cinese.

Indice dell'articolo

Abbiamo poi due fotocamere al posteriore: la prima con il celeberrimo sensore Sony da 48MP, grande mezzo pollice e abbinato qui a un obiettivo f/1.8 con lunghezza focale grandangolare; mentre il modulo secondario usa un sensore di dimensioni più piccole da 12MP congiunto a un obiettivo con fattore d'ingrandimento 2x e apertura f/2.2. Lo smartphone può realizzare video in 4K Ultra HD a 30 fps, mentre in slow-motion si può spingere a un massimo di 240fps alla risoluzione HD. Da un dispositivo ci saremmo aspettati qualcosina di più estremo su questo fronte. Sulla parte anteriore abbiamo invece una fotocamera da 20MP con obiettivo f/2.0.

Ci sono poi alcune funzionalità legate al gaming, come ad esempio una sorta di interfaccia gestita dall'Intelligenza Artificiale che simula i tasti di un joypad, o la presenza di un display con tempo di risposta al tocco da 43,5 millisecondi, o ancora un motore di vibrazione che può produrre feedback personalizzati. Lo smartphone fa inoltre uso di una Smart Antenna che ottimizza le trasmissioni Wi-Fi e il sensore d'impronte è frontale, incorporato sotto al vetro del display. Sul fronte delle tecnologie di connettività presenti abbiamo 4G LTE Cat. 18, con capacità di download da massimo 1.200Mbps, Wi-Fi ac dual-band, Bluetooth 5.0, NFC e non manca il supporto al Dual-SIM, installabili entrambi nel formato Nano-SIM.

Quello che manca, invece, è il connettore audio da 3,5mm, mentre per la ricarica della batteria da 4.000 mAh si può fare affidamento al connettore USB Type-C e alla ricarica rapida che con l'adattatore in dotazione raggiunge i 27Wh.

Black Shark 2 - Specifiche tecniche


Black Shark 2
OS (al lancio)
Android 9.0 Pie
Processore
Qualcomm Snapdragon 855 a 7-nm
1 x Kryo 485 @ 2,84 GHz
3 x Kryo 485 @ 2,41 GHz
4 x Kryo 485 @ 1,78 GHz
Memorie
6 - 8 - 12 GB di RAM
128 - 256 GB Non espandibile
Display
6,39" AMOLED (19.5:9)
2340x1080 px (403 PPI)
DCI-P3 - Always-on
Fotocamere

Retro:
Wide: 48 MP f/1.8 PDAF
Zoom 2x: 12 MP f/2.2

Video Ultra HD @ 30 fps
Slow-mo 720p @ 240 fps

Fronte:
20 MP f/2.0

Extra

4G LTE Cat. 18 (1.200 Mbps)
Wi-Fi ac 2.4-5GHz
Bluetooth 5.0
NFC
Dual SIM (Nano)
Sensore d'impronte sotto-vetro

Porte
USB Type-C
NO Audio 3.5 mm
Batteria
4.000 mAh
Ricarica rapida 27W

Dimensioni
163,6 x 75 x 8,8 mm
Peso
205 grammi

Black Shark 2: dotazioni, prezzi e disponibilità

Black Shark 2 può essere acquistato sul sito ufficiale nei colori Shadow Black e Frozen Silver (quest'ultimo solo con 12GB + 256GB per quanto riguarda il comparto memorie. Qui di seguito riportiamo il prezzo delle diverse versioni:

  • Black Shark 2 - 8 + 128 GB: 549 €
  • Black Shark 2 - 12 + 256 GB: 649 €

Nella confezione originale troviamo un adattatore di corrente, un cavo, e una custodia in silicone morbida, semi trasparente e oscurata. Una dotazione scarna ma giustificabile se si considera il prezzo di listino dello smartphone in relazione alle sue caratteristiche tecniche. Manca il jack audio da 3,5mm nello smartphone, e nella dotazione non è presente un adattatore da 3.5mm a USB Type-C. Per aggiungere le cuffie gaming Black Shark Gaming Earphones, disponibili sul sito ufficiale, è necessario spendere 19,90€ in più. L'utente più esigente può anche comprare il Black Shark 2 Pro Kit (89,90€) che aggiunge due piccoli pad per migliorare l'esperienza di gioco.

Software ed esperienza d'uso

Black Shark 2 è uno smartphone pesante, inutile dire il contrario: i suoi 205 grammi si sentono durante l'uso quotidiano e con la custodia morbida in dotazione, che non è proprio sottilissima e leggera, la situazione non può che peggiorare. Il dispositivo usa un sensore sotto-vetro per l'autenticazione dell'utente, una soluzione che è abbastanza veloce e comoda in tutte le circostanze. Lo smartphone si sblocca dal suo stato di idle in pochi istanti: i sensori d'impronte tradizionali sono un ancora un po' più veloci, tuttavia è da apprezzare lo spirito innovativo di Xiaomi, che ha implementato questo tipo di sensore su tutti i suoi smartphone top di gamma (e non solo).

Grazie alla sua stazza e alle due piccole strisce LED integrate sui due lati, oltre che al logo posteriore, il nuovo device di Black Shark è comunque un dispositivo appariscente e sicuramente molto facile da riconoscere. Nelle impostazioni c'è la voce Light Settings, non localizzata ancora in italiano, e che consente di personalizzare ogni minima caratteristica. La schermata non è intuitiva come quella di altri smartphone gaming, come ASUS ROG Phone o Razer Phone 2, tuttavia consente di personalizzare in maniera certosina il comportamento dei LED, quando devono accendersi, quale effetto riprodurre e se usare uno o più colori nella loro routine.

Sulla parte frontale Black Shark 2 non è tutto schermo, ma ha delle piccole cornici sopra e sotto. Si tratta di una caratteristica che si nota solo relativamente durante l'uso. Fra le caratteristiche peculiari di questo smartphone c'è l'uso di un chip DPS personalizzato per la gestione dell'hardware durante i carichi più pesanti (come i giochi) che, abbinato all'uso di un sistema di dissipazione anch'esso custom, dovrebbe garantire prestazioni migliori nel corso del lungo periodo. Abbiamo anche la Ludicrous Mode, per massimizzare il frame rate nei giochi, e un display capace di rilevare input a 240Hz, e un tempo di risposta di 43,5ms. Durante le sessioni di gioco i LED possono rimanere accesi con effetti anch'essi personalizzabili.

Black Shark 2 fa inoltre uso di due speaker stereo particolarmente potenti, entrambi a orientamento frontale, con tecnologia di IA che rileva il tipo di app eseguita per offrire la migliore equalizzazione e ottimizzazione possibile in ogni particolare scenario. La Game Dock, infine, assiste i giocatori a gestire qualsiasi impostazione di gioco (e non) durante i gameplay: attivare opzioni dedicate, silenziare le notifiche, e monitorare l'hardware e le risorse del sistema con una dashboard interattiva che mostra tutti i dati utili in tempo reale, fra cui il frame rate e le temperature delle componenti interne.

C'è infine un selettore a due vie sulla parte destra del dispositivo, che serve ad accedere allo Skark Space. Si tratta di una piattaforma super-ottimizzata in cui scaricare, eseguire e gestire tutti i giochi e le periferiche. L'uso del selettore hardware è una modalità d'accesso esclusiva, e obbliga inoltre la chiusura di tutte le app in background e dei servizi che durante le sessioni di gioco più impegnative possono essere considerati totalmente inutili. Impostando invece il selettore verso il basso si attiva l'ambiente tradizionale, molto simile ad Android stock e un po' trascurato nelle personalizzazioni. Sia ben chiaro, le personalizzazioni possibili sono tantissime, tuttavia l'azienda non si è molto sprecata in termini di cura grafica e stilistica.

Analisi tecnica

Black Shark 2 utilizza il processore Qualcomm Snapdragon 855, il più potente fra quelli proposti dall'azienda americana: abbiamo un core a frequenza più alta, alti tre core a frequenza leggermente inferiore e infine quattro core a bassa frequenza per ottimizzare il consumo energetico quando non serve grande forza computazionale. Tutti i core sono sviluppati da Qualcomm, con l'architettura che prende il nome di Kryo 485. La compagnia utilizza diverse tecnologie per spremere al massimo le caratteristiche del SoC, soprattutto durante l'uso prolungato, tuttavia l'hardware lo conosciamo e le prestazioni massime possibili non sono così diverse rispetto ai device non gaming.

Il SoC viene abbinato a 8 o 12 GB di RAM, e a 128 o 256 GB di storage. Tutte le versioni sono estremamente interessanti, soprattutto al prezzo a cui sono state posizionate. Anche la GPU è sviluppata in proprio da Qualcomm ed è la stessa che troviamo sugli SD855 integrati sugli smartphone tradizionali: abbiamo una Adreno 640, che dovrebbe garantire sulla carta il 20% di prestazioni in più con i giochi più pesanti in circolazione rispetto alle tecnologie di scorsa generazione. Lato prestazioni siamo ai vertici della categoria, con risultati in linea rispetto a quelli di OnePlus 7 Pro e ASUS Zenfone 6.

Benchmark

Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

Display

Black Shark 2 è decisamente interessante anche sul fronte del display, non tanto per quanto riguarda la qualità del pannello, ma soprattutto per quel che invece concerne le caratteristiche gaming. L'azienda ha scelto un pannello AMOLED da 6,39" con supporto all'HDR, abbinandolo a un DSP indipendente capace di realizzare la conversione da SDR a HDR in tempo reale, a implementare tecnologie di compensazione del moto, il tutto abbinato alla capacità di leggere l'impronta fino a 240 volte al secondo. Quest'ultima caratteristica si nota nello scrolling quando scorriamo lentamente il dito sulla schermata: in questi casi l'animazione è decisamente fluida (anche se bloccata a 60fps per via del refresh rate di 60Hz del pannello). E si dovrebbe notare anche nei giochi, ma non siamo "skilled" a tal punto da poter ammettere di aver notato differenze.

Andando all'analisi tecnica vera e propria del pannello ci troviamo di fronte a una unità caratterizzata da una luminanza massima di 474cd/m². A giudicare dal grafico sembra quasi una soluzione insoddisfacente, ma la realtà dei fatti è diversa: Zenfone 6, con i suoi 330cd/m² rappresenta a nostro avviso la sufficienza stentata mentre Black Shark 2 ottiene la sufficienza piena. I display degli altri smartphone di pari generazione (includendo Xiaomi Mi 9) sono decisamente più luminosi, ma questo non vuol dire che il device gaming di Xiaomi sia da buttare. Sotto la luce del sole si vede meno chiaramente, ma comunque è difficile trovarsi in circostanze in cui diventa impossibile da utilizzare.


Black Shark 2 - Cinema


Black Shark 2 - Normale

È invece molto buono il triangolo di gamut che abbiamo misurato su questo dispositivo. Al solito ci sono due modalità: una si chiama Cinema e fa fede allo standard DCI-P3, coprendo il triangolo di gamut in maniera ottimale e su alcune tonalità superandolo pure; l'altra si chiama Normale, fa riferimento allo standard sRGB e anche in questo caso c'è una copertura ottimale. La fedeltà cromatica è buona, e il punto di bianco è in entrambi i casi decisamente corretto: anche in modalità Cinema (dove altri smartphone mostrano una tendenza marcata verso il blu) la precisione del bianco è encomiabile.


Black Shark 2 - Cinema


Black Shark 2 - Normale

Insomma, in definitiva quello di Black Shark 2 è un buon pannello: non luminosissimo ma capace di riprodurre i colori in maniera corretta e con la giusta saturazione (esagerando un po' solo nel verde). Il gamma medio è di 2.5 in entrambe le modalità, quindi leggermente più alto rispetto al riferimento: questa componente fa sì che le alte luci siano leggermente più chiare e le ombre leggermente più scure, elemento che offre immagini che sono un po' più contrastate rispetto ai riferimenti.

Autonomia

Con una batteria da 4.000 mAh e un display da quasi 6,5" non ci aspettiamo che Black Shark 2 sia un campione in termini di autonomia operativa, eppure nei nostri test il device gaming di Xiaomi è riuscito a raggiungere la parte più alta della classifica.

  • Batteria: 4000 mAh
  • Ricarica rapida 27 W

In navigazione Wi-Fi, effettuata impostando una luminanza di 200cd/m² ed eseguendo uno script automatizzato, lo smartphone è riuscito a resistere 830 minuti (quasi 14 ore), ponendosi come una delle migliori soluzioni della sua fascia di mercato.

Fotocamera

Black Shark 2 ha una soluzione abbastanza convenzionale per le fotocamere posteriori: sensore da 48MP Sony come modulo principale, e sensore da 12MP con zoom 2x per quanto riguarda quello secondario. Può registrare video in 4K a 30 fps e per quanto riguarda lo slow-motion si raggiungono i 240fps in HD. La fotocamera frontale è invece da 20MP. Di seguito alcuni scatti eseguiti con il dispositivo.

Black Shark 2, caratteristiche della fotocamera

  • Standard
    • Sensore da 48 MP
    • Obiettivo f/1.75 a sei lenti
    • Autofocus a rilevamento di fase
  • Zoom 2x
    • Sensore da 12 MP
    • Obiettivo f/2.2 a sei lenti
  • Video 4K Ultra HD @ 30 fps
  • Slow-motion HD @ 240 fps

Esempi di scatto

Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali


Modulo principale - 12MP


Zoom 2x - 12MP


Modulo principale - 12MP


Modulo principale - 12MP


Modulo principale - 12MP

Le foto di Black Shark 2 sono abbastanza riconoscibili, soprattutto quelle del modulo principale. Il sensore da 48MP di Sony è un po' scuro al buio, anche per via della mancanza della stabilizzazione ottica, anche se in questo caso Black Shark è riuscita a mantenere basso il rumore dopo la post-produzione del file grezzo. Sono piuttosto buoni gli scatti sotto la luce del sole, mentre il flash tende un po' alla sovraesposizione e sbilancia i colori verso le tonalità fredde. Nel complesso quella di Black Shark 2 è una buona fotocamera, rinvigorita da uno zoom ottico 2x che riesce ad aumentare la quantita di dettagli percepiti, soprattutto sotto la luce del sole.

Considerazioni finali

Black Shark 2 è uno smartphone decisamente solido, orientato al gaming ma affidabile anche nelle operazioni di tutti i giorni. Sul piano tecnico abbiamo la migliore piattaforma hardware del momento, diverse ottimizzazioni che di certo male non fanno, e componenti di buon livello: il display fa il suo dovere, la fotocamera è abbastanza affidabile e versatile in tutte le circostanze, anche nel punta e scatta, e la batteria da 4000mAh consegna un'autonomia abbastanza interessante, nella parte alta della nostra classifica. Il software, poi, non si abbandona agli estremismi tipici del settore gaming, ed è addirittura più sobrio anche della stessa MIUI standard di Xiaomi.

Il tutto al prezzo giusto: 549€ per uno smartphone di questo tipo, con possibilità di collegamento ad accessori dedicati per il videogioco e con tutti gli stilemi tipici della categoria (LED RGB inclusi), non sono una spesa certamente folle. Certo è, però, che Black Shark 2 è uno smartphone pesante e tozzo, con un rapporto schermo-cornici sfavorevole rispetto a tutte le proposte della concorrenza con cui si batte. E poi, c'è la domanda solita: a chi serve davvero uno smartphone gaming? Insomma, Black Shark 2 si rivolge ai patiti dei LED e a chi non riesce proprio a giocare sul touchscreen di uno smartphone, ma per tutti gli altri le alternative altrettanto valide ci sono e Xiaomi Mi 9 e ASUS Zenfone 6 sono a nostro avviso le più ovvie.

3 Commenti
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MaxFabio9302 Luglio 2019, 00:07 #1
Smartphone da gioco? Stiamo scendendo veramente in basso...
Haran Banjo02 Luglio 2019, 11:29 #2
Se fossi un giornalista mi rifiuterei di scrivere articoli su smartphone x gaming
mminniti04 Luglio 2019, 16:46 #3
ma non capisco perche' tanto sgomento.. non e' tanto differente quando uscirono i computer e poi furono usati anche per gioco.. vedi pubg mobile, gioco davvero ben riuscito.. poi non vedo perche' non creare dispositivi atti a migliorare alcuni aspetti del mobile gaming, ad esempio la dissipazione del calore (il mio cellulare scalda un fuoco su alcuni giochi).. poi son sempre prodotti di nicchia, che solo 1 su 10 comprera' per farne un uso "proprio". Ma in realta' pochi gia' usano il proprio smartphone al 100%

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