Gigaset G-tag, un gadget per sbadati

Un marcatore Bluetooth delle dimensioni di un portachiavi permette di velocizzare la ricerca di oggetti dimenticati grazie all'abbinamento con lo smartphone e un'app dedicata
di Andrea Bai pubblicato il 04 Novembre 2015 nel canale TelefoniaGigaset
Marcatore Bluetooth per trovare gli oggetti persi
Stiamo uscendo di casa, e come al solito siamo di corsa. Chiudiamo la porta dietro di noi, cacciamo le chiavi di casa in tasca (o nella borsetta) e cerchiamo al contempo le chiavi dell'automobile. Una selva di improperi più o meno ripetibili tradiscono la nostra distrazione: le abbiamo lasciate dentro casa. E via: riapri, corri qua e là, rovista e metti a soqquadro tutto per trovare quanto dimenticato.
Quanto accaduto testimonia una realtà: spesso perdiamo tempo a cercare qualcosa. Ma quanto tempo? Da una ricerca condotta dalla società assicurativa Esure emerge che in media si spendono 15 minuti al giorno alla ricerca di oggetti smarriti e che chiavi, occhiali, portafogli e telefoni (guardacaso gli oggetti di uso più comune) sono in testa alla classifica.
E' partendo da queste considerazioni che Gigaset, società tedesca da qualche anno attiva nel mercato dei telefoni fissi e cordless e che recentemente in occasione dell'IFA di Berlino ha deciso di fare il proprio ingresso nel mercato degli smartphone, ha pensato e realizzato un piccolo accessorio come G-tag che può essere apposto ai nostri oggetti (le dimensioni sono quelle di un comunissimo portachiavi) e aiutarci a ritrovarli velocemente.
Gigaset G-tag è un marcatore Bluetooth per facilitare il ritrovamento di oggetti
Di cosa si tratta? Gigaset G-tag è un marcatore Bluetooth, cioè un dispositivo provvisto di modulo Bluetooth 4.0 BLE che emette costantemente un segnale che può essere agganciato ad uno smartphone e da qui utilizzato per stimare approssimativamente (in ambienti chiusi) il posizionamento del tag. G-tag viene infatti utilizzato con l'omonima App, su iOS e Android. L'app ha lo scopo di abbinare G-tag e telefono, inviare notifiche quando un G-tag esce dalla portata di collegamento, tenere traccia di tutti i G-tag collegati (se ne possono infatti usare più di uno, per tracciare più oggetti), organizzarli in gruppi e stabilire una posizione GPS come "Casa" per limitare il numero di notifiche quando vi si trova al suo interno.
L'app si occupa inoltre di registrare la posizione GPS del telefono quando il G-tag è in portata: si tratta di una funzionalità utile che può essere usata, per esempio, per ritrovare l'automobile parcheggiata in una città di cui non conosciamo le strade. Lasciando il G-tag in macchina e registrando automaticamente la posizione GPS, sarà sufficiente in un secondo momento seguire le indicazioni sulla mappa dello smartphone per ritrovare il nostro veicolo.
Le dimensioni di 37 x 37 x 9,2 millimetri ed il peso di 12 grammi, assieme ad un foro situato in un angolo, permettono a G-tag di Gigaset di essere collocato pressoché ovunque, sia attaccandolo ad un mazzo di chiavi, sia inserendolo in un astuccio, portafoglio, zaino o custodia di qualsivoglia genere.



Il packaging
In una confezione molto piccola e compatta, G-tag appare come una tessera quadrata con un foro in un angolo. Numerosi i colori disponibili: oltre al nero, anche bianco, arancione, rosso e verde. In commercio si trovano confezioni da 1, 3 e 5 pezzi che sono vendute rispettivamente al prezzo di € 19,99, € 49,99 ed € 79,99. Le dimensioni del tag sono di 37 x 37 x 9,2 millimetri ed il peso è di 12 grammi: all'interno si trova un trasmettitore Bluetooth 4.0 BLE con un raggio d'azione fino a 30m.
Batteria sostituibile
E' interessante osservare che rispetto ad altri dispositivi simili presenti in commercio, G-tag è dotato di una comune pila "a pastiglia" CR2032 da 3V che è sostituibile dall'utente rimuovendo le tre viti torx che mantengono chiuso il piccolo chassis.
L'installazione
Sul retro della confezione e sul retro del dispositivo si trova un QRCode che permette, inquadrandolo con la fotocamera del telefono, di accedere velocemente ad Apple App Store o a Google Play Store e scaricare gratuitamente l'app Gigaset G-tag. Dopo aver installato l'app è necessario registrarsi presso il sito Gigaset e confermare la registrazione cliccando sul link che verrà recapitato nella casella e-mail. A questo punto si può iniziare ad usare l'app con l'utente appena creato.
L'abbinamento
Per abbinare il G-tag allo smartphone, che deve avere la funzionalità Bluetooth attiva, è anzitutto necessario rimuovere la linguetta di sicurezza per chiudere il circuito con la batteria interna. A questo punto G-tag si attiverà ed inizierà a trasmettere la propria presenza tramite il segnale Bluetooth. Cliccando sull'apposita voce nell'app, sarà sufficiente appoggiare il tag sul telefono e questo verrà automaticamente abbinato: potremo assegnare un nome e un'immagine al tag, così da poterlo identificare più facilmente, con un semplice sguardo, quando utilizziamo l'app.
La definizione della Home Zone
Potremo a questo punto scegliere di determinare un perimetro geografico, che sarà registrato tramite le funzionalità GPS dello smartphone, in maniera tale che all'interno di esso vengano limitate le notifiche G-tag. E' utile, per esempio, quando non vogliamo continuamente essere allertati di essere entrati o usciti dal raggio segnale del dispositivo. In realtà il perimetro geografico sembra essere piuttosto esteso, caratteristica che in alcune situazioni rende questa funzione poco utile.
La ricerca
Per trovare G-tag bisogna aprire l'app e cliccare sul tag che stiamo cercando: al centro dello schermo dello smartphone comparirà un'immagine raffigurante una sorta di bersaglio e un numero che da 0 a 10 indica l'intensità del segnale: più ci avviciniamo a G-tag, più il segnale sarà intenso. L'app non fornisce alcuna indicazione sulla distanza effettiva dal tag o sulla direzione da prendere, il processo di ricerca resta quindi sempre una attività da condurre "per prove ed errori", ma che viene comunque parzialmente guidata dall'avere un approssimativo riscontro dell'avvicinamento o allontanamento al G-tag.L'idea alla base di Gigaset G-tag è interessante, poiché permette nel concreto di velocizzare la ricerca di oggetti che si è dimenticato di prendere con sé o che non si ricorda dove sono stati riposti. La fase di ricerca assomiglia ad una versione digitale e moderna del gioco "acqua, acqua, fuochino, fuoco!" al quale tutti abbiamo giocato da piccoli. E' sicuramente molto utile la possibilità di sfruttare G-tag in combinazione con le funzionalità GPS del telefono, potendo quindi ritrovare ad esempio l'automobile in un'area geografica che non conosciamo. Altrettanto utile è anche la possibilità di raggruppare gli eventuali vari tag o di assegnar loro nomi e immagini differenti, per meglio identificarli ad una semplice occhiata alla schermata dell'app.
Buona idea, ma perfezionabile
Crediamo che il concetto base potrebbe essere perfezionato con l'aggiunta di qualche funzionalità e caratteristica più avanzata, alcune molto probabilmente implementabili via software con aggiornamenti dell'App (che Gigaset sembra comunque essere intenzionata a supportare attivamente) e una che richiederebbe invece una riprogettazione del dispositivo. Quest'ultima potrebbe essere, ad esempio, l'inserimento di un piccolo emettitore di segnale acustico che si possa attivare automaticamente o a comando e ci permetta, una volta giunti nelle vicinanze del tag che stiamo cercando, di individuarlo più facilmente e velocemente seguendone il segnale acustico.
Per quanto riguarda le funzionalità software sarebbe interessante se l'app potesse consentire di regolare l'intensità del segnale emesso dal G-tag così da renderlo più adatto all'uso in ambienti più contenuti. Del resto 30 metri di portata in alcuni ambienti interni non particolarmente grandi possono essere anche eccessivi: potrebbe in tal caso essere opportuno inserire modalità di trasmissione a differenti potenze così da poterle adeguare alle dimensioni degli ambienti interni.
Infine si potrebbe suggerire l'inserimento di una funzionalità che operi come una sorta di "post-it" digitale: collocando opportunamente il G-tag in casa, lontano dalla porta d'ingresso, sarebbe così possibile far comparire automaticamente sul display del telefono una sorta di elenco di cose da fare o da non dimenticare prima di uscire di casa.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonono arrivi tardi, arrivi tardissimo! questi oggetti sono in commercio da almeno 3 anni
questo è uno dei tanti e probabilmente ne arriveranno molti altri che sfrutteranno il BT LE di ultima generazione
Autonomia e prezzo
Dicono un anno di autonomia e 20 eurohttp://www.tech-boom.com/gigaset-la...d-lost-objects/
Grazie
http://www.microsoft.com/it-it/mobile/accessorio/ws-2/
Grazie
Per esempio Chipolo
https://chipolo.net/
Ma ti avverto... le recensioni NON sono lusinghiere verso di esso.
su amazon tedeschia sono abbastanza distribuite il che è male.
mi sembra un prodotto non riuscito troppo bene.
Come il Treasug tag
Praticamente hanno copiato il treasure tag di nokia. Solo che questo essendo ms farà successo, anche se fosse fatto peggio.Devi effettuare il login per poter commentare
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