ASUS Zenfone 2, con 4GB di RAM sfida la fascia alta a metà prezzo

Il nuovo Zenfone 2 è fra i primi smartphone ad integrare 4 gigabyte di RAM e ad un prezzo di listino di 349€ si pone l'ambizioso obiettivo di sfidare sul fronte tecnico i top di gamma più blasonati. Con un prezzo di listino di circa la metà rispetto a questi ultimi, ASUS offre performance paragonabili ai dispositivi più potenti in circolazione, anche se è dovuta scendere a compromessi che non tutti potrebbero tollerare.
di Nino Grasso pubblicato il 12 Giugno 2015 nel canale TelefoniaASUSZenfone
Analisi GPU: PowerVR Rogue G6430
Sul fronte GPU, ASUS ha deciso di integrare una soluzione dedicata, ovvero una PowerVR serie Rogue G6430 di Imagination Technologies. Si tratta di una variante a quattro cluster con architettura Rogue ottimizzata per le performance. Non è, comunque, hardware di ultimo pelo, dal momento che è la stessa GPU che Apple integrava all'interno del suo A7 di iPhone 5s . Una soluzione non nuovissima, ma che sulla carta dovrebbe dare qualche soddisfazione, anche se maggiormente vessata che sul melafonino per via della risoluzione nativa più alta supportata da Zenfone 2 (1920x1080).
Di seguito riportiamo i grafici dei test effettuati con i tre phablet, paragonandoli con i dispositivi di attuale generazione più significativi.
3D Mark è una delle suite grafiche più importanti sia su ambienti desktop che su smartphone e tablet. Abbiamo eseguito i test con la suite Unlimited, la più pesante sul piano grafico, nonché la più versatile e adatta per i dispositivi di fascia alta. Si compone principalmente di tre test principali, due prettamente grafici ed uno in cui vengono operati anche calcoli fisici avanzati. Anche in questo caso Zenfone 2 sfodera prestazioni molto interessanti, soprattutto per i risultati ottenuti nel test relativo ai calcoli fisici. Qui, lo smartphone di ASUS riesce ad ottenere il valore più elevato nella nostra comparativa, ma nei test più puramente grafici è più lento se corrisposto alle soluzioni top di gamma di attuale generazione.
GFXBench è un'altra celebre suite di benchmark che va a testare soprattutto il sottosistema grafico, ma non solo. Nei grafici vi mostriamo i test più rappresentativi del pacchetto, Manhattan e T-Rex HD, in cui il primo risulta notevolmente più pesante. I test vengono affrontati a risoluzione Full HD (off-screen) e a risoluzione nativa del dispositivo (on-screen). Con un aiuto solo relativo da parte della CPU, Zenfone 2 mostra evidenti limiti sul fronte delle pure performance grafiche. Intendiamoci, la potenza della GPU Rogue integrata è più che sufficiente per gestire gran parte dei giochi disponibili su Android, tuttavia in questa specifica area Zenfone 2 ha qualche limite in più rispetto al versante CPU.
Basemark OS II è un test all-in-one che analizza su una base puramente scientifica le prestazioni complessive di un determinato smartphone, con calcoli in single e multi-core, grafici e, soprattutto, dello storage. In questo specifico benchmark, Zenfone 2 si piazza nella metà bassa della classifica, fronteggiando da vicino le soluzioni della precedente generazione. A suo agio nel rendering del test Web, lo smartphone ASUS si trova in deciso svantaggio rispetto alla concorrenza per quanto riguarda i test System e Graphics.
Come GFX Bench, Benchmark X sonda le performance grafiche su ambienti di complessità diversa, uno in "high quality", l'altro in "medium quality". La scelta di implementare una GPU non proprio nuovissima si fa pagare in termini di performance, con Zenfone 2 che occupa l'ultima posizione della classifica di Basemark X, distanziandosi in maniera netta rispetto alle prime posizioni. Lo smartphone ASUS costa una frazione rispetto alle soluzioni più performanti, tuttavia se sul fronte CPU le differenze erano sostanzialmente trascurabili, su quello della GPU il margine è più ampio e decisamente evidente.
In definitiva, però, le performance di ASUS Zenfone 2 sono encomiabili, con il processore Intel Atom Z3580 che si mostra decisamente valido e la GPU PowerVR integrata che comunque fa il suo dovere. Non fa faville, è vero, ma nemmeno delude se corrisposta alle soluzioni della concorrenza proposte ad un prezzo sensibilmente più elevato. Ma come si pagherà il tutto sul fronte dell'autonomia operativa su singola carica? La risposta nella pagina successiva.