Matrox Parhelia

Surround Gaming, elevata qualità d'immagine, 3 monitor, Fragmented Anti Aliasing 16x, filtraggio anisotropico: tutto questo analizzato e misurato nella recensione della nuova scheda video Matrox. Un prodotto estremamente innovativo, ma non solo per videogiocatori.
di Paolo Corsini pubblicato il 11 Luglio 2002 nel canale Schede VideoLa scheda
Le dimensioni complessive della Matrox Parhelia sono abbastanza ridotte, come chiaramente osservabile dall'immagine: il PCB ha uno sviluppo in larghezza pari a quello di una scheda video basata su chip nVidia GeForce 4 Ti4200, quindi tale da non creare problemi di montaggio anche in case di ridotte dimensioni complessive.
La disposizione dei componenti è differente da quella di altre schede video: il chip video è posto al centro, sormontato da un dissipatore di calore con ventola di generose dimensioni, mentre la memoria è posta attorno al chip, sia ai lati che nella parte superiore, con un layout piuttosto originale. Questa scelta ha permesso di avere piste di segnale da memoria a memory controller tutte della stessa lunghezza. La circuiteria di alimentazione è posta sul lato destro della scheda, mentre su quello sinistro si trovano i due connettori di uscita DVI, per collegare tutte le periferiche di output.
Nella parte posteriore della scheda non sono stati montati componenti principali ma si evidenziano chiaramente le predisposizioni per i chip memoria supplementari. La scheda Parhelia provata in queste pagine ha dotazione di memoria di 128 Mbytes ma nei prossimi mesi Matrox rilascerà nuove versioni, rispettivamente con 64 e 256 Mbytes di memoria video. Le tracce presenti nella parte posteriore del PCB servono proprio per ospitare i moduli memoria DDR nella configurazione da 256 Mbytes.
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I chip memoria DDR hanno tempo d'accesso di 3.3ns, per una frequenza massima teorica di 300 Mhz. La loro frequenza operativa è pari a 275 Mhz, con quindi ancora un margine di incremento rispetto al valore di default. Il package utilizzato è quello BGA, soluzione pressoché obbligata data l'elevata frequenza di clock alla quale operano. |
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Una volta rimosso il dissipatore di calore si nota una soluzione originale: Matrox ha scelto di coprire la propria GPU con una placca in alluminio, così da migliorare la dissipazione termica e allo stesso tempo proteggere la GPU. Interessante notare come le dimensioni complessive del chip video siano ben superiori a quelle di altre soluzioni recenti, ma questo del resto è giustificato sia dalla notevole complessità del progetto (80 milioni di transistor) sia dal processo produttivo a 0.15 micron utilizzato.
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Una delle particolarità della scheda Parhelia è quella di vantare soluzioni di connessione estremamente originali. In dotazione con la scheda sono forniti un adattatore da DVI a VGA, per collegare al connettore video master un tradizionale monitor analogico; oltre a questo troviamo un cavo DVI in ingresso e dual VGA in uscita, per collegare 2 monitor VGA al connettore secondario e poter quindi pilotare un massimo di tre monitor con connessione VGA. Il terzo cavo è un adattatore VGA in ingresso, che termina con due connettori di uscita video in composito e S-Video, per poter collegare la scheda ad un televisore. In dotazione con la scheda viene fornito un manuale dell'utente estremamente chiaro, che mostra come utilizzare i cavi in dotazione a seconda del numero di monitor collegati.