AMD Radeon RX 590: il ritorno di Polaris

Sapphire NITRO+ Radeon RX 590 8GD5 Special Edition e XFX Radeon RX 590 Fatboy sono le due schede Radeon RX 590 al debutto sul mercato, basate su GPU AMD Polaris 30. L'architettura non cambia rispetto ai modelli RX 580 ma il passaggio ai 12 nanometri permette di ottenere frequenze di clock più elevate per maggiori prestazioni senza cambiarne il posizionamento di mercato.
di Paolo Corsini pubblicato il 15 Novembre 2018 nel canale Schede VideoRadeonAMDSapphireXFX
Consumi, rumorosità e temperature
Passiamo ora ad analizzare alcuni degli aspetti importanti nella valutazione di una scheda video: temperatura, rumorosità e consumi. Partiamo dal consumo, rilevato come sempre a monte dell'alimentatore: i watt indicati non sono quindi quelli delle sole GPU ma si riferiscono al complesso del sistema.
Le due schede Radeon RX 590 evidenziano un livello di consumo che è leggermente superiore a quello della scheda Radeon RX 580 inserita come riferimento. Il comportamento è atteso, in quanto AMD ha bilanciato le migliorie in termini di efficienza ottenute nel passaggio a tecnologia produttiva a 12 nanometri della GPU Polaris 30 con un aumento delle frequenze di clock. A questo aggiungiamo il fatto che le due schede Sapphire e XFX sono overcloccate di serie, mantenendo di fatto sempre fisso il valore di frequenza di clock massima durante l'esecuzione di applicazioni 3D.
Le schede Sapphire e XFX con GPU Radeon RX 590 sono caratterizzate da sistemi di raffreddamento decisamente importanti quanto a dimensioni, con ventole che vengono azionate solo quando la GPU viene chiamata in causa da applicazioni 3D. A pieno carico la scheda XFX fa registrare una rumorosità più contenuta rispetto alla proposta Sapphire, con una differenza che è però nel complesso contenuta. Il diametro delle ventole è tale da generare un rumore più spostato verso le frequenze più basse dello spettro sonoro, tale da essere meno fastidioso; a prescindere il rumore generato è comunque tale da non creare problemi durante il gaming.
Grazie all'utility GPU-Z possiamo analizzare il comportamento della frequenza di clock delle schede NVIDIA della famiglia Turing durante l'esecuzione di una applicazione 3D. Il grafico, ottenuto con i dati rilevati durante l'esecuzione del benchmark di Hitman alla risoluzione 4K, permette di evidenziare come la logica interna della GPU permetta di mantenere la frequenza di clock su valori quanto più elevati possibili.
Il comportamento delle due schede è pressoché speculare, con frequenze di clock che vengono mantenute stabilmente durante tutta l'esecuzione del test con variazioni di fatto ininfluenti nel complesso. Di seguito i valori medi registrati dalle due schede con applicazione 3D in esecuzione:
- Sapphire Radeon RX 590 Nitro+: clock medio sotto stress 1.554 MHz
- XFX Radeon RX 590 Fatboy: clock medio sotto stress 1.577 MHz
Questi dati vanno confrontati con i valori di default, pari a 1.560 MHz quale massimo per la scheda Sapphire e a 1.580 MHz per la proposta XFX.
La rumorosità di funzionamento più contenuta e la frequenza di clock massima leggermente superiore portano la scheda XFX a registrare valori di temperatura della GPU che sono complessivamente più alti di quelli della scheda Sapphire. L'andamento è speculare, con temperature che si mantengono a pieno carico sotto la soglia di 80° e che per questo motivo non destano alcun tipo di preoccupazione ai fini della stabilità di funzionamento.
Configurazione di test - metodologia di analisi
I test sono stati condotti alle risoluzioni video di 1920x1080 pixel, 2.560x1.440 pixel e 3.840x2.160 pixel, cercando sempre di utilizzare impostazioni qualitative molto spinte. Di seguito le schede video che sono state inserite all'interno di questo confronto:
- NVIDIA GeForce RTX 2080Ti (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce RTX 2080 (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce RTX 2070 (MSI Armor)
- NVIDIA GeForce GTX 1080Ti (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce GTX 1080 (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce GTX 1070 (MSI Gaming-X)
- NVIDIA GeForce GTX 1060 (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce GTX 1060 3G (Zotac)
- AMD Radeon RX Vega 64 (reference board)
- AMD Radeon RX Vega 56 (reference board)
- AMD Radeon RX 590 (Sapphire NITRO+)
- AMD Radeon RX 590 (XFX Fatboy)
- AMD Radeon RX 580 (MSI Gaming-X)
- AMD Radeon RX 570 (ASUS ROG Strix)
- AMD Radeon RX 480 (reference board)
Il sistema utilizzato nei test vede processore Intel Core i7-8700K, 16 Gbytes di memoria di sistema DDR4-2400 e scheda madre con chipset Intel Z370.
- Sistema operativo: Windows 10 Pro inglese
- SSD: Samsung 960 EVO 512GB
- Driver video NVIDIA GeForce 399.24 WHQL (Pascal)
- Driver video NVIDIA GeForce 411.51 WHQL (Turing)
- Driver video NVIDIA GeForce 416.33 WHQL (Turing)
- Driver video AMD Radeon Software Adrenalin Edition 18.11.1
- Driver video AMD Radeon RX 590 Press Drivers - 11.6.18
- Alimentatore: CoolerMaster Silent Pro Gold 1200 Watt
- Scheda madre: MSI Z370 Tomahawk
- Memoria: 2x8Gbytes DDR4-2400 (15-15-15-36 2T)
Di seguito i titoli inseriti nel confronto
- Hitman
impostazioni Extra e Ultra; rilevazione test GPU - Deus Ex Mankind Divided
impostazioni qualitative al massimo, DX12 - Middle Earth: Shadows of Mordor
qualità ultra - Rise of the Tomb Raider
grafica molto alta, DX12 - Far Cry 5
qualità Ultra - Tom Clancy's The Division
qualità ultra, DX12 - Ashes of the Singularity: Escalation
qualità estrema, DX12 - F1 2017
qualità altissima - Crysis 3
qualità massima, SMAA medio - Battlefield 1
qualità ultra, DX11 - Shadow of Tomb Raider
qualità massima, DX12