ATI Radeon 256 Preview

Preview sul chip video ATI Radeon 256
di Davide Cornacchini pubblicato il 02 Maggio 2000 nel canale Schede VideoATIRadeonAMD
Hyper Z
Per introdurre questa nuova tecnologia implementata nel chip in questione della società canadese, è necessario ritornare sul problema relativo alla bandwidth della memoria. Preso ormai come dato di fatto che la bandwidth nella scheda basata sul Radeon non sarà in sovrabbondanza, ma anzi a risoluzioni superiori di 1280x1024x32 limiterà le migliori prestazioni che teoricamente sarebbero raggiungibili grazie all'elevato Fill Rate, vi è da dire che lo Z-Buffer è uno dei fattori che impegnano una considerevole porzione di bandwidth. Si tratta innanzitutto della porzione di ram ove è conservata la posizione di un punto nello spazio 3D. Lo Z-buffer contiene le informazioni sulla profondità di un punto, ovvero sulla distanza rispetto all'osservatore; ogni valore dello Z-buffer è formato da un numero variabile di bit che ne determina la precisione, ad esempio, con uno Z-buffer a 16 bit ogni punto può avere 216 =65556 valori possibili di profondità. Uno Z-buffer a 32 bit quindi consente maggiore dettaglio e precisione ma produce una mole di dati decisamente più elevata, che va a sovraccaricare ulteriormente la bandwidth della ram, sulla quale già gravano i dati relativi alle textures.
Con l'Hyper Z, ATI intende appunto diminuire questa mole di dati, in modo da liberare bandwidth, che potrà esser quindi resa disponibile per svolgere più rapidamente le restanti operazioni. Questa tecnologia consiste in una particolare cache che effettua diversi tipi di compressione dei dati diretti allo Z-Buffer, e fa in modo che la maggior parte dei poligoni che non sono visibili all'osservatore (perché coperti da altri poligoni) vengano tralasciati nella fase di rendering, diminuendo abbastanza drasticamente la mole di dati da elaborare.
In una scena 3D infatti il numero di poligoni coperti da altri può essere discretamente alto, immaginate ad esempio una scena di uno sparatutto 3D nella quale siano presenti numerose colonne e casse appoggiate sul terreno; tutte le superfici/oggetti coperti da essi non verranno renderizzati, risulta quindi ben intuibile un notevole risparmio di inutili calcoli. Secondo quanto dichiarato da ATI, questo significa un incremento percentuale, a livello pratico, della bandwidth in media del 20%, raggiungendo quindi il valore di 8Gb/sec circa. Oltre a questo anche il Fill rate crescerebbe, (anche se in linea teorica rimane ovviamente invariato) sino a ben 1,5GTexel/sec. In base a questi dati, si può facilmente supporre che il Radeon sarà certamente superiore ai propri concorrenti dal punto di vista della bandwidth della ram, sia con Hyper Z che senza; infatti, anche in condizioni normali ha bandwidth complessiva di 128bit/8*400Mhz=6,4Gb/sec, in ogni caso superiore ai 5,3Gb/sec del GeForce 2 GTS e VooDoo5 5500.
Ciò permetterà molto probabilmente alla scheda ATI di avere ottime prestazioni a risoluzioni superiori di 1280x1024 con profondità di colore a 32bit, migliori anche delle schede GeForce2 che nonostante siano dotate di un Fill rate maggiore, saranno limitate in tali condizioni dalla bandwidth della ram. Teniamo comunque presente che il Radeon non supporta alcun tipo di compressione textures tranne il DXTC, mentre Nvidia potrà beneficiare dell'ottima tecnica di compressione S3TC, fattore in grado a sua volta di liberare una discreta quantità di bandwidth.