nForce 500: i nuovi chipset NVIDIA

In contemporanea con il debutto dei processori Socket AM2 di AMD, NVIDIA ha presentato una nuova serie di piattaforme chipset raccolte sotto il nome di nForce 500. La soluzione nForce 590 SLI, proposta top di gamma, introduce nuove funzionalità accessorie per gli utenti più appassionati
di Paolo Corsini pubblicato il 30 Maggio 2006 nel canale Schede Madri e chipsetNVIDIAAMD
Memoria SLI
NVIDIA e Corsair hanno sviluppato congiuntamente la tecnologia EPP, Enhanced Performance Profiles, che mira a rendere disponibili degli utenti timings di accesso particolarmente spinti delle proprie memorie, nel momento in cui queste sono utilizzate in particolari piattaforme certificate.
Le memorie EPP utilizzano parte della circuiteria dei chip SPD, Serial Presence Detect, i piccoli chip che indicano alla scheda madre quali siano i timings di default programmati per il modulo memoria. Parte di questa circuiteria non viene utilizzata dalle specifiche JEDEC, ed è proprio servendosi di questa che la tecnologia EPP opera.
Alcuni dei parametri che vengono indicati con la tecnologia EPP alla scheda madre sono alla base di qualsiasi overclock spinto: ad esempio, citiamo il voltaggio di alimentazione e il command rate. Questi non sono tipicamente gestiti attraverso le impostazioni di default JEDEC, in quanto queste definiscono i soli parametri base di un modulo memoria e non anche quelli avanzati. La tecnologia EPP mira quindi a rendere questi parametri, indispensabili per il raggiungimento di elevate frequenze di funzionamento della memoria senza impatti negativi sulle prestazioni velocistiche, configurabili automaticamente dal sistema
Requisito alla base di questo un chipset nForce 590 SLI, un bios che sia programmato in modo da identificare correttamente la presenza di memoria con tecnologia EPP e ovviamente l'utilizzo di tale memoria.
Una configurazione di questo tipo può quindi operare con impostazioni di default, oppure attraverso una selezione da bios la scheda madre può forzare il funzionamento della memoria su specifiche più elevate di quelle JEDEC, abbinando timings avanzati e controllo del voltaggio di alimentazione così da mantenere in ogni caso il funzionamento stabile del sistema.
Ovviamente, rimane sempre accessibile la configurazione manuale delle memorie: i timings di accesso restano liberamente accessibili da bios, ovviamente a seconda di quelle che sono le opzioni rese disponibili dal bios della scheda madre utilizzata.
NVIDIA ha scelto il nome di marketing di Memoria SLI per indicare il supporto alla tecnologia EPP all'interno delle configurazioni nForce 590 SLI; la tecnologia SLI non ha ovviamente nulla a che vedere con questa particolare famiglia di memorie, ma NVIDIA ha optato in ogni caso per questo nome volendo sfruttare tutto il lavoro in termini di marketing e promozione che in questi anni ha svolto per le certificazioni SLI di prodotti sviluppati da propri partner.
Il bios delle schede madri basate su chipset nForce 590 SLI riconosce automaticamente la presenza di memorie SLI-Ready, permettendo di intervenire su un apposito parametro del bios chiamato "SLI-Ready Memory".
La memoria SLI-Ready è di default del tipo DDR2-800, ma stando alle nuove specifiche
EPP può operare con timings adatti anche con frequenze ben superiori a quella di 800 MHz.
In alcuni casi l'utilizzo di frequenze più elevate per la memoria implica il ricorso ad
un overclock del processore: l'incremento della frequenza di bus, in abbinamento al
moltiplicatore di frequenza selezionato dal sistema, può infatti sia generare un aumento
della frequenza di funzionamento della memoria che di quella del processore.
L'overclock conseguente potrebbe non essere tollerato dalla cpu, causando o
malfunzionamento del sistema oppure ancora mancato avvio del PC e necessità di resettare
il bios alle impostazioni di default. Per questo motivo il pannelo SLI-Ready Memory
permette di definire il margine d'incremento massimo, in percentuale, che il processore
può supprotare nel caso in cui l'abilitazione della tecnologia SLI-Memory, e quindi
l'impostazione di una superiore frequenza di clock della memoria, porti anche ad un
incremento della frequenza di clock del processore.
Da bios è inoltre disponibile l'utility NVMEM, che analizza in modo dettagliato la stabilità operativa della memoria senza la necessità di avviare il sistema operativo. Il funzionamento di questo tool è per molti versi simile a quello di Memtest, utility che può essere avviata da CD-Rom o Floppy di boot ma che in alcune schede madri DFI è stata implementata direttamente nel bios.
Per poter garantire più elevati margini di successo in overclock è ovviamente necessario avere a disposizione una elevata flessibilità in termini di voltaggi di alimentazione, non solo di processore e memoria ma anche del chipset. Questo è messo a disposizione da NVIDIA nelle schede madri nForce 590 SLI direttamente da bios, come testimoniato dalla schermata qui sopra riprodotta, oltre che da sistema operativo attraverso l'utility nTune 5.0.