Navigon MN5 e Qtek 9100: prova su strada

Breve test su strada di Navigon 5 installato sul piccolo Qtek 9100 nel ruolo di navigatore satellitare. Alla scoperta di una "strana coppia" composta da un software di navigazione collaudato e un Pocket PC Phone Edition molto particolare per dimensioni e caratteristiche hardware. La connessione Bluetooth offre una installazione rapida del kit
di Nicola Lozito pubblicato il 21 Giugno 2006 nel canale ProgrammiNavigon
Navigon MN5 - Parte 2
L'analisi statica del kit è stata seguita da una prova su strada che ovviamente è iniziata con l'impostazione del persorso che si dimostra semplice da impostare e flessibile al punto giusto.
La maschera di gestione dell'Itinerario
Nemmeno il tempo di annotare questo piacevole aspetto del software che inizia il calcolo del percorso. Quello scelto, standard per le prove di Hardware Upgrade, si articola su un percorso studiato ad-hoc in cui è possibile verificare molte delle qualità e delle funzioni dei programmi di navigazione, dal ricalcolo alla gestione di errori tipici sulle mappe, dai tratti cittadini a quelli misti e veloci.
Il Qtek 9100 con Navigon Mobile Navigator 5 purtroppo non conclude nemmeno il calcolo del percorso e, quando lentamente sembrava vicina la fine (circa l'80% del calcolo totale) ecco l'inaspettato blocco, che rende necessario il soft-reset. Non è il migliore inizio possibile, anche perché il problema si ripete. Prove su prove e al quinto tentativo l'Itinerario viene completato. In ritardo sulla tabella di marcia a causa degli spiacevoli imprevisti, c'è solo un attimo per controllare il tempo necessario al Qtek 9100 per completare il calcolo e mostrare l'itinerario completo sulla mappa (nell'immagine sotto): 2 minuti e 56 secondi.
Il momento della partenza con l'Itinerario preparato
Uno sguardo all'interfaccia per riconoscere i comandi fondamentali rivela una quantità di informazioni decisamente appropriata anche per gli utenti più esigenti: a causa del display piccolo però, le informazioni extra come altitudine e pendenza sono quasi invisibili di giorno, e il problema si attenua solo parzialmente impostando la retroilluminazione al massimo. In alto a destra c'è il comando per attivare o disattivare il pannello con le icone dei comandi per la visualizzazione in marcia: da queste si può scegliere per esempio la visuale, lo zoom (questo, incredibilmente, velocissimo nel refresh a video) e altro ancora.
Alcuni comandi non sono esenti da critiche e non tanto per le icone scelte, quanto per la logica di funzionamento: per esempio, toccando l'icona "3D" si abilita la visuale tridimensionale (particolarmente d'effetto) poi la stessa icona cambia aspetto, trasformandosi questa volta in "2D". Toccando cioè un'icona con lo stilo si abilita il comando o la funzione visibile in quel momento, ma la logica vorrebbe che l'icona indicasse lo stato attuale, almeno per la visualizzazione istantanea: facendo provare ad alcuni utenti poco esperti i comandi appena citati la loro impressione non è stata particolarmente positiva.
La disposizione dei molti dati è particolarmente azzeccata e per fortuna il contrasto del testo chiaro aiuta l'occhio dell'utente; in merito all'interfaccia, in generale, si segnala una certa lentezza d'uso e non risulta propriamente in tempo reale, bensì sempre con qualche secondo di ritardo. In altre parole bisogna toccare un comando e attendere, perché ripetendo il comando qualche volta si rischia di bloccare il palmare.
Nella prima parte del percorso di prova c'è il primo trabocchetto: il percorso infatti può avere due diverse strade che portano a uscire dal paese, una strada asfaltata e l'altra con vie di campagna. Impostando la modalità di viaggio veloce, purtroppo, Navigon ci porta direttamente tra i ciotoli. L'accaduto è imputabile anche alla cartografia Navteq, risultata al di sotto delle aspettative in più passaggi, e risulta grave che una strada di campagna presente da 10 anni in quella forma non sia ancora mappata, anche osservando che alcune mappe di prodotti concorrenti hanno dimostrato di "conoscerla".
Una volta fuori dal paese si apprezzano le funzionalità extra visibili, in particolare la pendenza, estremamente precisa; si rileva anche una fluidità inaspettata della grafica in 2 e 3 dimensioni, sorprendente considerando le premesse non rosee che il Qtek ha messo in mostra nelle fasi iniziali. L'autozoom, che tende di solito ad ammorbidire le curve, sembra ben calibrato ed è così facile riconoscere curve più pericolose sul tratto misto che separa i primi due paesi dell'Itinerario. Una piacevole sorpresa.
All'ingresso del secondo paese il solito rallentamenmto per lavori in corso: il software rileva che l'auto è ferma per qualche istante di troppo, segnala il ricalcolo del tragitto, e suggerisce nuove vie, senza chiedere conferma e costringendo i tester a proseguire per il vecchio tragitto, recuperando dopo qualche istante di smarrimento il vecchio percorso sull'Itinerario calcolato. Inimmaginabile cosa succederebbe nel traffico di una grande città con la voce che esce debolmente dagli altoparlanti in modo assillante di fronte al normale traffico dell'ora di punta. Per fortuna l'opzione mute, in questi casi, si raggiunge con due soli tocchi di stilo (uno sulla mappa e uno sull'icona che appare).
Non si può dire che le informazioni a video siano limitate
Manca un segnale audio o un esplicito riferimento al fatto che il percorso subisce variazioni e viene calcolato, ma quanto meno sullo schermo campeggia una scritta "New Route" abbastanza chiara. Precisa anche l'indicazione d'avvicinamento progressivo ai punti fondamentali del percorso, così come le indicazioni laterali sulle prossime svolte, anche in sequenza stretta. Su questi singoli argomenti siamo decisamente al top, nonostante i molti mesi di anzianità sulle spalle della versione 5 in prova. Ottima, infine, la sincronia tra la voce, gli eventi sulla mappa e l'effettiva posizione del veicolo.
L'inadeguatezza del Qtek traspare però negli scenari più "particolari", per esempio quando si viaggia a finestrino aperto: gli altoparlanti laterali, più dedicati al multimedia che GPS-oriented, sono di fatto tappati dal supporto quindi sentire qualcosa diventa arduo. Ad alta velocità il fenomeno si ripete anche con finestrini chiusi, tuttavia quando si viaggia sopra i 100 Km/h di solito si è su strade statali o comunque si hanno meno necessità di aiuto per le uscite o le svolte particolari, sicchè il problema si avverte meno. Fortunatamente il comando INFO visibile dopo che un'istruzione è stata pronunciata aiuta l'utente nella ripetizione del passaggio perso.
La disposizione portrait non è molto adatta ai display da 2.8": le cose migliorano se si orienta in modalità Landscape lo schermo ma in tal caso bastano due incroci in successione per far emergere le limitate possibilità offerte dal piccolo display. Una delle cose più riuscite, utile persino durante il test, è stata la funzione Diario di Bordo, che permette anche l'esportazione automatica dei dati su Excel. Particolarmente apprezzabile, infine, anche la visualizzazione in modalità notturna, tra le migliori in circolazione anche rispetto ai concorrenti.