Toshiba Satellite S2800 600

Recensione del NoteBook Toshiba S2800 600 della serie Satellite. Modello al top della gamma caratterizzato da CPU Intel Pentium III Mobile da 1 GHz, 256 MB di RAM, chip video nVidia GeForce 2 GO, HD da 30 GB e TFT da 15".
di Paolo Corsini pubblicato il 10 Settembre 2001 nel canale PortatiliNVIDIAToshibaIntelGeForceSatellite
Intel SpeedStep e utility Toshiba
Il processore utilizzato nel Toshiba S2800 600 è un Pentium III Mobile da 1GHz; questo processore è dotato della tecnologia Intel SpeedStep, che consente un minor riscaldamento e consumo in termini di batterie. La tecnologia Intel SpeedStep consente di far funzionare il processore a due frequenze, quando il portatile è connesso alla rete elettrica (1GHz con tensione al core di 1.7V)
o quando funziona da batteria (700MHz con tensione al core di 1.35V).
La commutazione tra le due frequenze di clock può essere impostata in automatico, o meno, agendo sul pannello di controllo/risparmio energetico.
Questa tecnologia consente un notevole risparmio energetico
e garantisce una considerevole autonomia di funzionamento da batteria, ma confrontata con
la soluzione gemella di AMD, chiamata PowerNow, è molto meno modulare. PowerNow infatti
effettua variazioni alla frequenza di clock e tensione core utilizzando 32 step e nel
passaggio da uno all'altro, valuta le prestazioni richieste al computer dall'utente, le
risorse disponibili e altri parametri, con una variazione di clock un pò più ponderata
rispetto a SpeedStep dove l'unica discriminante è la sorgente di alimentazione del
NoteBook.
Dai dati forniti dal costruttore, si rileva che il NoteBook consuma 24,8W a 1GHz e 11W a
700MHz; ciò è sinonimo di grandi quantità di calore da dissipare (al di là dei dati di
targa, sin dal primo utilizzo ci si accorge subito di quanto calore venga prodotto).
Le funzionalità di risparmio energetico del Toshiba Satellite S2800 600 non si limitano, tuttavia, alla sola tecnologia SpeedStep di Intel: Toshiba, infatti, permette di configurare il risparmio energetico attraverso un'apposita utility proprietaria, che agisce su 5 parametri base con 4 livelli d'intervento ciascuno. La più interessante è quella per il processore di sistema: impostando la velocità più alta il clock è pari, con alimentazione da batterie, ai 700 MHz della modalità SpeedStep; selezionando altre soglie di intervento, invece, la frequenza di bus si riduce da 100 MHz a 75 MHz, 50 MHz oppure 25 MHz a seconda del livello d'intervento, ottenendo una frequenza di lavoro finale di, rispettivamente, 525 MHz, 350 MHz e 175 MHz.
Questa soluzione, specifica di Toshiba, sfrutta la possibilità di impostare manualmente la frequenza di lavoro del generatore di clock montato sulla scheda madre; riducendo la frequenza di bus la frequenza di clock della cpu viene ridotta in proporzione, diminuendo le prestazioni complessive ma aumentando la durata delle batterie. Dal pannello riprodotto qui sopra, inoltre, si nota chiaramente come siano diversi i parametri che possono essere modificati per aumentare la durata delle batterie; inoltre, è possibile selezionare manualmente differenti livello d'intervento delle funzionalità di risparmio energetico a seconda della durata residua delle batterie.