MakerBot Replicator Mini: stampa 3D alla portata di tutti

Sono principalmente gli ostacoli per entrare nel mondo della stampa 3D: il costo degli apparecchi e le conoscenze tecniche richieste. MakerBot con la sua entry level Replicator Mini punta ad abbattere la seconda di queste barriere
di Andrea Bai , Roberto Colombo pubblicato il 12 Gennaio 2015 nel canale PerifericheMakerBot
Un gradino d'ingresso per il mondo della stampa 3D
Ci sono due barriere d'ingresso al mondo della stampa 3D: il costo degli apparecchi e le conoscenze tecniche richieste. Se alcune proposte DIY presenti sul mercato sono ottime per abbattere la prima, MakerBot Replicator Mini si concentra invece interamente sulla seconda. Proposta a un prezzo di circa €1.600 non è certo alla portata di tutte le tasche, ma per contro permette di stampare il proprio primo oggetto 3D pochi minuti dopo l'estrazione della scatola, senza richiedere in prima istanza nessuna conoscenza tecnica del mondo della stampa a filamento fuso, connettendola direttamente al PC o Mac tramite cavo USB.
Come abbiamo visto nelle pagine precedenti il contraltare è una grande semplificazione del processo di stampa anche in alcuni parametri chiave, la cui modifica è a volte indispensabile per la buona riuscita di una stampa. L'intento di MakerBot con il suo modello Mini è certamente quello di creare una strada privilegiata di ingresso nel mondo della fabbricazione addittiva favorendo poi il passaggio a modelli con caratteristiche superiori per chi volesse poi proseguire il cammino intrapreso. Trattandosi di un mercato abbastanza nuovo c'è da considerare la buona tenuta dell'usato per cui l'investimento, in caso rivendita per passaggio a un modello superiore, conserva il suo valore.
Le dimensioni di MakerBot Replicator Mini sono pari a 31,0 x 29,5 x 38,1 cm, mentre il peso è di circa 8 kg: non la definiremmo una stampante da scrivania, ma cmq può trovare facilmente posto laddove si abbia a disposizione uno spazio di lavoro, senza richiedere di avere un tavolo ad essa dedicato, come invece avviene per i modelli più grandi. L'integrazione di una piccola fotocamera VGA per tenere sotto controllo da remoto i lavori e condividere foto dei propri progetti sul web è un particolare non essenziale, ma che va decisamente in direzione della soddisfazione piena del pubblico consumer.
Questo articolo è un primo contatto con la stampante 3D, ma anche con il mondo delle recensioni di questo tipo di apparecchi: nei commenti avete ampio spazio per dirci se e cosa vi piacerebbe conoscere di più di questo mondo e in quale direzione possiamo muoverci per fornirvi articoli che incontrino il vostro interesse.
30 Commenti
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10,0 L X 10,0 L X 12,5 H CM
1.250 CENTIMETRI CUBI
puo' produrre proprio oggettini e basta... Io ci ho sempre visto del potenziale nell'automotive per abbandonare resina e robacce varie nei componenti custom (pubblico esigente e disposto a pagare, tralasciando il buon gusto lol) ma finche' le dimensioni e il prezzo sono queste e' difficile
Mi piacerebbe avere anche delucidazioni riguardo la risoluzione di stampa.
in questo modo anche gli strati piu' fini vengono via.
VOLUME DI COSTRUZIONE
10,0 L X 10,0 L X 12,5 H CM
1.250 CENTIMETRI CUBI
puo' produrre proprio oggettini e basta... Io ci ho sempre visto del potenziale nell'automotive per abbandonare resina e robacce varie nei componenti custom (pubblico esigente e disposto a pagare, tralasciando il buon gusto lol) ma finche' le dimensioni e il prezzo sono queste e' difficile
Che ci faccia un privato è un mistero, ma ben vengano i suoi acquisti così si crea momento sulla tecnologia e progredisce (al momento mi pare veramente agli albori!).
Chissà, magari qualche signorina che ha esigenze particolari
Devo dire che è un campo che mi sta interessando e divertendo parecchio, si ricescono a fare cose carine.
Ovvio che non parliamo di modelli professionali, ma anche con la mia ho fatto oggetti perfettamente funzionali e con buona precisione.
Mi piacerebbe molto ad esempio proporre l'acquisto di macchine simili (ma di livello differente dalla makerbot) alla mia azienda a scopo autoproduzione di ricambi per impianti industriali, spesso ricambi costruiti ad hoc o ordinati dall'estero con costi e soprattutto tempi pazzeschi.
Questo permetterebbe davvero risparmi dell'ordine di milioni di euro, e quindi anche un investimento di qualche centinaia di migliaia potrebbe essere ammortizzato in tempi brevissimi.
Ma dovrei sapere che si riescono a stampare parti che reggano il confronto con quelle che andrebbero a sostituire.
Mi piacerebbe molto ad esempio proporre l'acquisto di macchine simili (ma di livello differente dalla makerbot) alla mia azienda a scopo autoproduzione di ricambi per impianti industriali, spesso ricambi costruiti ad hoc o ordinati dall'estero con costi e soprattutto tempi pazzeschi.
Questo permetterebbe davvero risparmi dell'ordine di milioni di euro, e quindi anche un investimento di qualche centinaia di migliaia potrebbe essere ammortizzato in tempi brevissimi.
Ma dovrei sapere che si riescono a stampare parti che reggano il confronto con quelle che andrebbero a sostituire.
Gia' alcune aziende le utilizzano per la produzione di alcuni particolari, sopratutto per protezioni o carterazioni, dove servono meno le caratteristiche meccaniche e magari e' piu' importante una buona qualita' estetica...
Per esempio, rispetto ad il classico carter di lamiera piegata, un carter stampato puo' avere una forma nettamente migliore e magari anche con il logo dell'azienda ricavato nel pezzo...
Piu' che altro mi dicevano che per quelle industriali bisogna valutare bene anche il costo orario visto i tempi lunghi per fare ogni pezzo.
è un mondo che mi affascina...
è un mondo appena nato, quindi prezzi e prestazioni sono quelli che sono, mi ricordo il primo masterizzatore per cd comprato, 1.600.000 lire per un philips 2x che sbagliava un cd su due !
Ora un masterizzatore dvd costa 15 euro !
Anche in questo campo, la tecnica progredirà !
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