Stampanti InkJet

In questa guida sono state analizzate le due tecnologie che caratterizzano le attuali InkJet, cioè le tecnologie Bubble Jet e Piezoelettrica; per ognuna di esse si sono curati tutti gli aspetti legati sia alla velocità che alla qualità di stampa senza tralasciare una analisi dei costi, cioè la vera e propria nota dolente per questa tipologia di periferiche
di Luca Ruiu pubblicato il 04 Gennaio 2001 nel canale PerifericheMateriali di consumo e costi
Parliamo ora dei materiali di consumo che
per la tecnologia a getto sono costituiti dai ricambi di inchiostro e dalla carta di
stampa.
L'evoluzione tecnologica delle stampanti consente, oggi come oggi, di poter ottenere dei
discreti risultati anche con l'uso di carta comune, quella normalmente venduta in risme da
500 fogli ed idonea per stampanti laser, fotocopiatrici e così via; i migliori risultati
per stampe di testo, o testo + immagini, sono comunque ottenibili con le carte speciali
per InkJet; è ovvio che queste hanno un costo maggiore dato che 100 fogli di carta
speciale bianca possono costare dalle 20000 lire in su, mentre una risma da 500 fogli
standard costa in genere sulle 5000 lire; il tutto è funzione del tipo di documento che
si vuole realizzare e dall'importanza dello stesso. In commercio abbiamo diversi formati
di carta per le stampanti a getto, tutti dai costi elevati ed utilizzati per svariati
impieghi, per citarne alcuni:
- carte speciali per risoluzioni da 360 a 720 dpi per stampe testo, o stampe testo + immagini
- carte speciali autoadesive
- carte fotografiche per biglietti da visita
- carta speciale a rotoli per realizzare striscioni
- carta speciale fotografica in differenti formati
- lucidi per proiezioni da utilizzare con lavagne luminose e così via.
Il costo elevato di questi supporti è
dovuto al fatto che sono realizzati con particolari materiali che garantiscono una
limitata diffusione dell'inchiostro in fase di essiccazione, una maggiore resa cromatica
sulle stampe a colori, la possibilità di poter ottenere testi ed immagini molto meglio
definiti rispetto alla carta comune e così via; vi posso assicurare che la differenza
qualitativa tra stampe realizzate su carta comune o speciale è, a seconda del campo di
impiego, sensibile.
Altri materiali di consumo sono rappresentati dalle cartucce di inchiostro il cui prezzo
non è certo basso; questo è comunque variabile da casa a casa e a seconda che si faccia
riferimento ad inchiostro nero oppure a colori. La variazione dei prezzi in parte è
giustificata dal quantitativo di inchiostro presente, e quindi dal numero di pagine che
teoricamente possono essere stampate, e dalla tecnologia di stampa adottata; è ovvio che
una cartuccia che rende disponibile, oltre all'inchiostro, la testina di stampa avrà, in
media, un costo maggiore rispetto a quelle che rendono disponibile solo ed unicamente
l'inchiostro. Il costo di questi supporti è solo in parte giustificato dalla qualità
degli stessi, e l'impressione che emerge è quella che le case produttrici di stampanti
finalizzino il loro guadagno più sui materiali di consumo che non sulle stampanti
vendute; se osservate le stampanti in commercio e la loro qualità ed analizzate il prezzo
delle stesse, vi accorgerete che a volte cambiando due o al massimo tre cartucce di
inchiostro andiamo a spendere cifre comparabili al costo della stampante. Di recente ho
letto un articolo che riportava i fatturati di HP
(Hewlett Packard) e dal quale emergeva chiaramente come nel settore delle InkJet i
maggiori entroiti erano dovuti più alla vendita dei materiali di consumo che non delle
periferiche di stampa; di questo se ne sono accorti anche tutti quei produttori di
materiali di consumo cosiddetti "compatibili" e quindi non dello stessa marca
della stampante, ma di caratteristiche compatibili con quest'ultime e dal costo nettamente
inferiore.
Il costo delle cartucce originali a seconda della marca, del tipo d'inchiostro, del
quantitativo dello stesso e così via può partire dalle 45.000 lire per cartucce senza
testina, o dalle 50.000/60.000 lire per le cartucce con testina incorporata, mentre i
prezzi più alti possono raggiungere e superare le 100.000 lire anche per il solo
inchiostro nero, in genere più economico rispetto al colore.