Nuovi standard per le memorie SD, ecco una guida riassuntiva

Le schede memoria SD, siano esse in formato standard oppure micro, sono contraddistinte da sigle che le rendono molto diverse una dall'altra a livello prestazionale e anche di prezzo. Ecco una piccola guida riassuntiva, in virtù del rilascio da parte della SD Association di un nuovo standard di velocità, contrassegnato dalla lettera V
di Alessandro Bordin pubblicato il 29 Febbraio 2016 nel canale MemorieGli standard: Classi di velocità
Dopo aver chiarito l'esistenza di due formati, passiamo ora ad analizzare le sigle che li contraddistinguono. Basta osservare con attenzione qualsiasi scheda per capire fin dall'inizio alcune cose abbastanza importanti.
Sono due le macro-tipologie diffuse, ovvero SDHC e SDXC, che per esteso corrispondono a Secure Digital High Capacity e Secure Digital eXtended Capacity. Praticamente sparite le memorie SD "normali", in quanto avevano come standard il limite di massimo di 2GB di capienza, superato da un pezzo. Oggi quindi in commercio troviamo SDHC, con una capienza da 4GB a 32GB, oppure le più capienti e spesso veloci SDXC, che partono da 64GB e arrivano fino al limite teorico, non ancora raggiunto nel momento della stesura di questo articolo, di ben 2TB.
E' importante sapere questa cosa? Oggi meno di qualche tempo fa, ma se si possiedono apparecchi elettronici con qualche anno sulle spalle, potrebbero non essere compatibili con il formato SDXC. E' bene sempre controllare prima dell'acquisto, altrimenti si rischia di non poter utilizzare la nuova scheda perché non riconosciuta. Con dispositivi recenti il problema non si pone, poiché tutto ormai è compatibile anche con lo standard SDXC.
Classi di velocità
Come vedremo in questa pagina, le cose sono apparentemente semplici ma nella pratica un po' più complicate, a causa della sovrapposizione avvenuta nel tempo di nomenclature aggiuntive. Non solo: alcuni produttori scelgono di indicarle tutte, altri solo quelle più recenti. Diciamo subito che le schede memoria SD sono indicate sempre con le relative classi di velocità. Per molto tempo, e anche ora, si può trovare il simbolo che vedete in tabella che prevede una C (un cerchio quasi completo) con al suo interno un numero. Questa indicazione ci fornisce il dato relativo alla velocità di scrittura MINIMA, espresso in MB al secondo.
Una scheda memoria di qualche anno fa, per esempio, magari molto economica, poteva essere una classe 6, ovvero con un transfer rate minimo in scrittura di 6MB/s. Occorre quindi prestare attenzione in base all'uso che si vorrà fare della scheda, ma lo vedremo nelle conclusioni.