Comparativa Waterblock - Luglio 2002
Presentiamo in questo articolo un'interessante comparativa tra diversi dispositivi di raffreddamento a liquido. Saranno eseguite due diverse fasi di testing per simulare una situazione di utilizzo normale e una situazione di utilizzo sotto regime di overclocking
di Paolo Romita pubblicato il 09 Luglio 2002 nel canale ProcessoriWaterFresh 1.36 e Waterfire 1.1
WaterFire
1.1
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WaterFresh
1.36
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I due waterblocks waterfresh 1.36 e waterfire 1.1, distribuiti dal sito wbhouse.com, sono nuovamente due soluzioni artigianali molto conosciute almeno in Italia e che rappresentano, come nei casi precedenti, l'evoluzione e l'ottimizzazione di numerosi modelli precedenti.
La costruzione dei due pezzi coperchio e corpo è realizzata interamente in rame, ma per la prima volta compare un nuovo fattore: successivamente alla saldatura, l'intero waterblock viene sottoposto ad una verniciatura, blu per il waterfresh e rossa per il waterfire, in modo da evitare i problemi di ossidazione a cui andrebbe incontro un normale pezzo di rame dopo qualche giorno.
Particolare
della congiunzione
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Da premiare è ancora una volta la qualità costruttiva molto elevata: è possibile evincere ciò dalla lappatura a specchio della base. Riguardo la costruzione interna non sono fornite molte informazioni, bensì ci è consentito solamente sapere che si tratta di una soluzione a canalina.
Particolare
della lappatura del WaterFire
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Particolare
della lappatura del WaterFresh
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La soluzione invece adottata per i raccordi è ancora quella di modelli a filettatura gas compatibili con tubatura dal diametro interno di 8mm.
Particolare
dei connettori del WaterFire
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Particolare
dei connettori del WaterFresh
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Per quanto riguarda gli agganci la soluzione scelta è quella di sfruttare i 4 fori presenti intorno al socket della scheda madre: per far ciò il corpo del dissipatore è stato esteso in modo da far passare 4 perni plastici e serrare il waterblock alla scheda madre: soluzioni simili sono estremamente sicure specie se si considera l'elevato peso che simili blocchi di rame possono avere, c'è comunque da dire che soluzioni che sfruttano i dentini del socket si rivelano maggiormente facili e veloci da utilizzare.
Si ringrazia il sito WbHouse.it per aver fornito l'esemplare in prova.