Phenom II X6: cpu desktop a 6 core anche da AMD

Compatibili con le piattaforme socket AM3 e socket AM2+ già presenti sul mercato, i nuovi processori Phenom II X6 di AMD si propongono come valide alternative ai processori Intel Core i7 in quegli scenari d'uso nei quali le applicazioni beneficiano della presenza di più core
di Paolo Corsini pubblicato il 27 Aprile 2010 nel canale ProcessoriIntelAMD
Turbo Core all'opera
A differenza della tecnologia Turbo Boost di Intel, Turbo Core entra in funzione sono in ben specifici scenari di utilizzo, cioè quando almeno 3 dei core a disposizione di un processore a 6 core sono in idle. E' quindi difficile poter valutare appieno quale sia il margine d'incremento prestazionale che questa tecnologia mette a disposizione, in quanto è possibile che nel corso dell'esecuzione dell'applicazione il sistema vada ad occupare più di 3 core contemporaneamente vanificando i benefici dell'overclock automatico.
Per meglio analizzare il comportamento di questa tecnologia abbiamo quindi selezionato un'applicazione, 3ds Max 2010, associandola solo a 3 dei 6 core a disposizione attraverso task manager. Di conseguenza il rendering è stato eseguito solo con 3 core a disposizione, ottenendo ovviamente prestazioni inferiori a quelle del sistema con tutti e 6 i core associati all'applicazione ma permettendoci di capire sino a che punto Turbo Core permetta di fornire un diretto incremento prestazionale.
La scena utilizzata è la stessa che ritroveremo nell'analisi prestazionale del processore in seguito, quella contenuta nel benchmark MaxScaline; il rendering è stato eseguito alla risoluzione di 640x480 pixel solo sul primo frame.
rendering su 3 core | tempo | clock Phenom II X6 1090T |
Turbo Core off | 262 secondi | 3,2 GHz |
Turbo Core on | 250 secondi | sino a 3,6 GHz |
L'utilizzo di Turbo Core ha permesso di ottenere una diminuzione del tempo di rendering della scena pari a 12 secondi, corrispondenti a circa il 4,6%; la variazione da 3,2 GHz a 3,6 GHz implica un aumento della frequenza del 12,5%. Dobbiamo considerare, analizzando questi valori, due elementi: da un lato che Turbo Core effettivamente entra in funzione, e dall'altro che l'incremento prestazionale non è pari all'incremento percentuale della frequenza di clock in quanto i 3,6 GHz sono un valore massimo raggiungibile dalla cpu ma che non è detto venga toccato sempre e costantemente. Inoltre la scalabilità prestazionale di questa specifica applicazione potrebbe non essere lineare al variare della frequenza di clock, come del resto molto spesso accade.
La più recente versione dell'utility AMD Overdrive permette di intervenire sui margini di intervento della tecnologia Turbo Mode in modo piuttosto dettagliato, spingendosi facilmente oltre le specifiche di default impostate da AMD nei processori Phenom II X6. E' possibile variare il moltiplicatore di frequenza massimo selezionato dalla tecnologia Turbo Core, oltre alla tensione di alimentazione del processore; il primo menu a tendina dall'alto permette anche di selezionare il numero di core che sono influenzati da questa tecnologia, incrementando dai 3 di default sino ad un massimo di 5 oppure scegliendo di limitarli a 1 solo sino a disabilitare del tutto l'intervento della tecnologia.
In questa schermata è possibile osservare una implementazione pratica di come AMD Overdrive permetta di intervenire sul livello di funzionamento di Turbo Core. Il moltiplicatore massimo è stato fissato in 20x, mentre sono 5 i core che possono venir sfruttati con questa tecnologia. Il benchmark Cinebench 11.5 è stato mandato in esecuzione, associandolo come affinità a 5 dei 6 core presenti nel processore; a conferma di questo la barra del task manager che vede una percentuale di occupazione del processore pari all'84%, con 5 dei 6 core al 100% e l'ultimo in idle.
Il tool di monitoring riporta per i 5 core frequenze di clock prossime a 4 GHz, lasciando l'ultimo core ai 3,2 GHz di default; questa schermata non ha mai indicato la frequenza di clock di 800 MHz per i core i idle nel momento in cui Turbo Core entra in funzione, a differenza di quanto indicato da AMD nella spiegazione del funzionamento di questa tecnologia. Non sappiamo se questo dipenda dalla modalità di misurazione del software o se in effetti il processore resti in idle a 800 MHz di clock.
Alla luce di queste opzioni abbiamo provato a rieseguire gli stessi test di prima, portando quale limite superiore della tecnologia Turbo Core le frequenze di clock di 3,8 GHz e 4 GHz, ottenendo i seguenti risultati:
rendering su 3 core | tempo | clock Phenom II X6 1090T | Incremento |
Turbo Core off | 262 secondi | 3,2 GHz | - |
Turbo Core on | 250 secondi | sino a 3,6 GHz | 4,6% |
Turbo Core on | 242 secondi | sino a 3,8 GHz | 7,63% |
Turbo Core on | 236 secondi | sino a 4 GHz | 9,9% |
Quello evidenziato in questa pagina è uno scenario d'uso teorico, in quanto prevede di bloccare un rendering su solo 3 dei 6 core a disposizione così da poter meglio vedere l'impatto della tecnologia Turbo Core. Utilizzando le impostazioni di default 3ds Max 2010 utilizza tutti i core a disposizione portandoli alla frequenza di clock di default di 3,2 GHz, completando il rendering della scena in 153 secondi.