AMD Athlon II X3 435: triple core economici

AMD Athlon II X3 435: triple core economici

Con il debutto delle cpu Athlon II X3 AMD completa la propria offerta di processori nel segmento di fascia medio bassa del mercato. Le prestazioni velocistiche sono molto valide, bilanciate da prezzi estremamente contenuti e dai benefici con applicazioni multithreading dell'architettura triple core

di pubblicato il nel canale Processori
AMD
 

Overclocking

Abbiamo condotto alcuni test di overclock con il sample di processore Athlon II X3 435 a nostra disposizione, utilizzando la scheda madre Asus M4A79T Deluxe (chipset AMD 790FX, Socket AM3) e una release di bios non aggiornata all'ultima disponibile. Abilitando da bios la funzionalità ACC (Advanced Clock Calibration) abbiamo scoperto come il processore a nostra disposizione non fosse basato su core propus, nella versione triple core indicata con il nome in codice di rana, ma quello deneb adottato per i processori AMD della serie Phenom II.

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L'utilizzo della funzionalità ACC (Advanced Clock Calibration), in abbinamento a specifiche release di bios, permette con alcune schede madri di abilitare sia eventuali core integrati nel die e non attivi, sia la cache L3 qualora presente. E' questo il caso del processore da noi utilizzato: l'utility CPU-Z evidenzia chiaramente come siano 4 i core a disposizione e come la cache L3 da 6 Mbytes sia stata tutta abilitata. Nelle pagine precedenti abbiamo spiegato quali siano le differenze esistenti tra le varie versioni di die che AMD ha sviluppato per i propri processori costruiti con tecnologia produttiva a 45 nanometri.

Non solo non è detto che un processore Athon II X3 acquistato sul mercato sia in realtà basato su core deneb, ma non è altrettanto detto che qualora lo sia possa supportare l'attivazione del quarto core e della cache L3 mantenendo funzionamento stabile anche a pieno carico. Dal punto di vista di un utente appassionato il nostro sample di processore è indubbiamente uno di quelli più fortunati, ma non può rappresentare la norma come del resto neppure una eccezione casuale.

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Con la cpu in nostro possesso è stato possibile non solo abilitare il quarto core e la cache L3, ma anche incrementare la frequenza di clock finale; il moltiplicatore di frequenza bloccato verso l'alto ha costretto ad utilizzare la sola frequenza di bus. Abbiamo mantenuto funzionamento stabile sino alla frequenza di 3.552 MHz, senza necessità di intervenire ad incrementare la tensione di alimentazione del processore e utilizzando un dissipatore di calore di elevata superficie, in abbinamento ad una ventola da 10 cm di diametro.

 
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