Internet e anti-terrorismo: nuove misure all'orizzonte

I Paesi Membri della Comunità Europea discutono sull'armonizzazione delle norme in materia di anti-terrorismo, anche per l'ambito della rete
di Andrea Bai pubblicata il 22 Aprile 2008, alle 17:30 nel canale SoftwareNel corso dei giorni passati i rappresentanti dei 27 Stati Membri dell'Unione Europea hanno trovato un punto di convergenza per cercare di armonizzare le definizioni che ciascuno dei Paesi assegna agli atti di terrorismo perseguibili penalmente, estendendone l'applicazione a tre nuovi tipi di crimine: "pubblica provocazione a commettere un attacco terroristica, reclutamento di terroristi e indottrinamento al terrorismo".
Tra queste, è la definizione di "pubblica provocazione" ad essere al centro di dibattito dal momento che si estende, ovviamente, anche all'ambito della rete, comprendendo ad esempio contenuti in forma di incitamento alla violenza, di propaganda terroristica e di istruzioni per la realizzazione di ordigni esplosivi.
L'argomento è piuttosto delicato, dal momento che potrebbe sollevare il pericolo della limitazione della libertà di espressione. A tal proposito vengono citate le preoccupazioni espresse da un rappresentante britannico il quale ha sottolineato come l'arresto di alcuni manifestanti in occasione del passaggio della torcia olimpica a Londra siano stati condotti sotto il cappello di misure antiterroristiche. Il timore è rappresentato dal fatto che il nuovo inquadramento normativo possa dare spazio ai singoli Paesi di perseguire anche legittime opinioni politiche.
La nuova legislazione dovrebbe comunque impegnarsi a risolvere questi problemi, da un lato semplificando la possibilità, da parte delle autorità, di ottenere collaborazione dai fornitori di servizi internet per la prevenzione dei crimini e l'identificazione dei criminali, mentre dall'altro assicurare i diritti fondamentali della persona. La nuova legge dovrebbe inoltre poter risolvere quei problemi di applicazione nel caso in cui, ad esempio, una attività criminale venga condotta su un server e tramite un provider di servizi non appartenenti ad un paese della Comunità Europea.
Fonte: Arstechnica
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info-se parli di reporters sans frontieres (qui)
e' un'associazione internazionale fondata dai Francesi e che riceve dagli americani il 19% dei suoi fondi (quasi tutto il resto vien dall' Europa) ed infatti
li' gli usa stanno al 48 posto, molto sotto a stati semisocialisti quali Norvegia (1), Finlandia e Svezia (5) e pure all'Italia (38). Il fatto che Somalia, Iran, Irak
Cuba e Cina stiano tutti sotto il 150esimo posto non dipende dagli americani ma dalla realta'.
Tra l'altro qualcuno di voi ha messo in rete materiale per costruire bombe
o assoldare kamikaze? E' una liberta' di cui si puo' fare facilmente a meno
(come di quella di mettere su youtube i video dove si pestano gli handicappati
o dove si fanno i 200 all'ora in piena citta')...
o dove si fanno i 200 all'ora in piena citta')...
No, no, io *voglio* che continuino a metterli in linea, solo che ci debbano mettere i loro dati di rintracciamento collegati. Cosi si fa molto prima ad andare ad arrestarli..... eccheddiamine, quello si e' un servizio di pubblica utilita'...
-se parli di reporters sans frontieres (qui)
e' un'associazione internazionale fondata dai Francesi e che riceve dagli americani il 19% dei suoi fondi (quasi tutto il resto vien dall' Europa) ed infatti
li' gli usa stanno al 48 posto, molto sotto a stati semisocialisti quali Norvegia (1), Finlandia e Svezia (5) e pure all'Italia (38). Il fatto che Somalia, Iran, Irak
Cuba e Cina stiano tutti sotto il 150esimo posto non dipende dagli americani ma dalla realta'.
Tra l'altro qualcuno di voi ha messo in rete materiale per costruire bombe
o assoldare kamikaze? E' una liberta' di cui si puo' fare facilmente a meno
(come di quella di mettere su youtube i video dove si pestano gli handicappati
o dove si fanno i 200 all'ora in piena citta')...
no, mi riferivo ad una associazione americana (mi pare "la casa delle libertà", non è una battuta) fondata da un first-lady di quelle "importanti", scusa mi sfugge il nome, che ovviamente metteva tra i primi posti gli u.s.a.
Ma questo è ovviamente OT
io non ho mai reclutato kamikaze o postato come costruire bombe, tuttavia se scrivo "quelle teste di c...a andrebbero bastonate" durante uno sfogo di rabbia in un commento ad un post mio o di altri vorrei che non fosse usato per "togliermi di mezzo" solo perchè sono un comunista brutto e cattivo
non è il "reclutamento di terroristi e indottrinamento al terrorismo" a preoccuparmi, ma l'altra parte "pubblica provocazione a commettere un attacco terrorista", cos'è un attacco terrorista? se viene considerato tale anche il cercare di spegnere una fiaccola olimpica con un estintore allora lo è anche rispondere alle cariche della polizia durante una manifestazione antifascista? se la cosa rimane legata all'interpretazione vale come scusa per fare ciò che si vuole con gli avversarsi politici più ostici. così chi durante una manifestazione viene sentito gridare "andiamo!" indicando la polizia dopo una carica che ora si è schierata a protegge un gruppo di forza nuova diventa un "terrorista" e si becca 20 anni. magari il gruppo di forza [U]u[/U]ovaio che si autodefiniscono "fascisti" con una certa fierezza voleva sfilare nella piazza loggia di brescia, dove 30 anni fa i fascisti hanno ucciso diverse persone con una bomba durante una manifestazione operaia, tentativo di sfilare realmente accaduto qualche mese fa il giorno dell'anniversario della strage.
da quando in qua una persona che la pensa come te da credito a una fonte americana piu che a una piu autorevole come quella citata da devils? questione di comodo mi pare...
fine OT
cmq la liberta è lecita dove finisce quella dell'altro, liberta non significa fare quello che si vuole ma rispettare gli altri cittadini che come noi hanno questo diritto. per questo se necessario dovranno essere applicate nuove leggi che tutelino l'uso di strumenti come la rete che attualmente non sono ben regolamentati, il tutto ovviamente nel rispetto delle singole persone e della liberta di opinione, su questo non ci piove... ma da qui a fare discorsi da fantapolitica ce ne corre! buon senso jacopo, serve buon senso
il timore, giustificato, è invece insito nel come verranno applicate queste norme. e quindi nella procedura che porterà a determinare CHI è da essere considerato terrorista.
quando e se questo concetto diventerà troppo elastico e il termine terrorista verrà utilizzato con troppa leggerezza, ci sarà la possibilità che ne si abusi. con gravi conseguenze, probabilmente.
ma questo vale per qualsiasi norma. e di per sè queste norme non sono illiberali nè censorie. l'importante è che dopo l'entrata in vigore e il recepimento delle norme da parte dei vari ordinamenti, si creino mano a mano il maggior numero di precedenti (o sentenze) che escludano l'applicazione di tali norme quando il reato VERAMENTE non sussista, in modo che restino confinate nel campo d'applicazione per il quale sono state create.
cosa che spero proprio!
urca
hai capito benissimo lo spirito della cosa
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