In arrivo la batteria rivoluzionaria per smartwatch da sei mesi d'autonomia

Il CEO di Swatch ha rivelato al settimanale svizzero Handelszeitung che la sua società è al lavoro su una batteria a lunga durata che potrà essere applicata sia su indossabili che su automobili
di Nino Grasso pubblicata il 07 Maggio 2015, alle 17:21 nel canale WearablesMolti degli indossabili di oggi non riescono a superare la giornata in maniera agevole, e l'intera settimana su singola carica è sostanzialmente utopica sui modelli con display avanzati. Un problema serio per la diffusione dei vari singoli prodotti sul mercato di massa, come ha specificato Nick Hayek durante un'intervista al settimanale svizzero Handelszeitung. Ma la soluzione può essere alle porte.
Lo stesso CEO di Swatch interpellato dal settimanale ha infatti detto: "Chiunque riesca a portare sul mercato una batteria per smartwatch che non devi caricare per almeno sei mesi ha un serio vantaggio sui concorrenti. Stiamo lavorando intensamente su questo problema con il nostro gruppo di ricerca Belenos ed il produttore di batterie Renata."
Swatch Touch One Zero
Ha poi precisato: "Arriveremo sul mercato l'anno prossimo con una batteria rivoluzionaria installabile non solo negli orologi ma anche nelle automobili". Contattato da Reuters, un portavoce della società ha confermato quanto dichiarato dall'amministratore delegato di Swatch, che è nello specifico il più grande produttore di orologi al mondo in termini di volumi di vendita.
Swatch ha già annunciato alcuni smartwatch con una buona autonomia, ma parliamo di modelli fortemente specifici come ad esempio Touch Zero One, pensato soprattutto per i giocatori di volley. È chiaro che il settore sta aspettando una tecnologia come quella promessa da Hayek, ma sarà sufficiente per decretare il successo della categoria e, soprattutto, l'annuncio del CEO di Swatch sarà rispettato l'anno prossimo?
Ad oggi sussistono parecchi dubbi sulla categoria: da una parte Apple Watch che sembra aver riscosso un ottimo successo di pubblico iniziale, di contro Google ha fatto un mezzo fiasco con Android Wear. Si tratta di prodotti che hanno più senso per alcune nicchie di mercato (runner, amanti del fitness), ma ancora forse non pronti per il pubblico di massa.
L'autonomia è uno dei più grossi problemi, è vero, ma molti utenti si chiedono ancora cosa riesca a fare uno smartwatch meglio di altri prodotti sul mercato, e quali siano i reali vantaggi di averne uno al polso. Il tutto condito da prezzi di listino molto, forse troppo elevati rispetto agli orologi più tradizionali.
59 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOra non so' quanto potrà essere "miracolosa" la batteria che proporrà Swatch, ma anche si parlasse di un'autonomia di una settimana, non sarebbe poi così male, considerato che i tempi di ricarica attuali sono già nell'ordine dei 20-40 minuti.
Per me il discorso è soprattutto:
"Mi piace veramente un'accessorio così?"
"Sono disposto ad accettarne le attuali limitazioni, prima fra tutte, l'autonomia?"
Già avere note di particolari cose, potrebbe costituire qualcosa di sufficientemente interessante, come la possibilità di potere effettuare personalizzazioni varie dello schermo.
In fondo da quando i cellulari sono diventati enormi, erroneamente dal punto di vista della portabilità, nonostante il successo di mercato, la comodità di simili soluzioni, spesso e volentieri, usate come alternative all'orologio tradizionale, potrebbero stimolare un ritorno.
Poi, successivamente, se anche una minima parte di questo nuovo mercato, decidesse di affiancare un'orologio tradizionale, magari meccanico, sarebbe un vantaggio pure per i produttori tradizionali.
In altri termini, eliminando i limiti attuali, penso che gli unici a doversi preoccupare siano i produttori di orologi tradizionali al quarzo, fatto salvo le linee capaci di distinguersi, come i famosi Casio G-Shock, così come produttori di orologi professionali certificati per uso subacqueo, che hanno peculiarità che le mettono al riparo, da scosse di mercato dovute a smartwatch.
Verissimo. Sono state annunciate batterie di durata immensa, rivoluzionarie... poi invece niente di fatto. Abbiamo ora cellulari che sono "miracolati" se arrivano a fine giornata (e che una volta invece, con batterie al litio o ni-cd / ni-mh arrivavano "si e no" ad una settimana), Questa da 6 mesi avrà qualche trucchetto come gli orologi Citizen magari (pannelletto solare che ricarica un bel condensatore dentro l'orologio stesso). Io ho un Nokia 6600 che, chissà perchè, quando lo accendo la mattina segna 1 tacca, quando lo spengo la sera ne segna 3. E ci faccio anche il giorno dopo (comprese telefonate)
Poi però all'atto pratico sono notizie che restano tali.
Speriamo che sia la volta buona.
beh calcolate che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare
un conto è avere una base teorica
un conto è avere un dimostratore tecnologico funzionante
un conto è avere un prototipo funzionante
un conto è avere una preserie funzionante
un conto è avere una produzione di serie (si spera funzionante)
e per passare tra una fase e l'altra servono anni di lavoro
Ma per fortuna così en passant nell'articolo è stata tirata dentro l'ottima Apple contro il pessimo Google.
Hermes
Ma per fortuna così en passant nell'articolo è stata tirata dentro l'ottima Apple contro il pessimo Google.
Hermes
senza contare l'insinuazione che tutti quelli che hanno ordinato l'iwatch facciano parte di una nicchia di sportivi
beh, oddio... almeno 2 dei 3 (ferrari non li conosco) fanno parte della categoria "fuffa con marchio sbarluccicante stampato sopra
Gli sportivi, quelli veri, di questo orologio non se ne fanno un bel nulla di nulla.
Io non lo indosserei manco se me lo regalano.....
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