Nuovo record di densità per i dischi olografici

InPhase ha annunciato un nuovo record di capienza per unità di superficie per i propri dischi olografici, la cui commercializzazione sembra ogni giorno più vicina, pur rimanendo una tecnologia inizialmente per pochi
di Alessandro Bordin pubblicata il 28 Marzo 2006, alle 17:41 nel canale StorageE' di questi giorni la notizia riguardante un nuovo record raggiunto dai dischi olografici, relativo alla densità per unità di superficie di dati immagazzinabili. Hardware Upgrade ha già avuto modo di parlare dei dischi olografici, che sfruttano una tencologia di scrittura e lettura su disco ottico in grado di spostare molto in avanti il limite di capienza delle tecnologie attualmente utilizzate.
InPhase Technologies, azienda nata nel 2000 da un accordo fra Lucent e Bell Labs, si è sempre posta come obiettivo quello di investire per il futuro del settore ottico, specializzandosi nella ricerca sui dischi olografici.
E' infatti tale azienda ad annunciare il raggiungimento di una capienza di ben 515 Gbit per pollice quadro, superiore a qualsiasi valore ottenuto anche con le moderne tecnologie Perpendicular Recording applicate ai dischi rigidi magnetici di recente generazione. Se da una parte tale tecnologia ha permesso di superare i limiti dell'effetto superparamagnetico della Longitudinal Recording, è pur vero che anche la Perpendicular Recording sarà soggetta a limiti, seppur in un futuro non certo vicino.
La tecnologia di scrittura olografica applicata ai supporti ottici permetterà di superare i limiti dei supporti magnetici, anche se è difficile pensare a queste unità come a sostituti veri e propri degli attuali dischi rigidi. Le applicazioni reali saranno infatti inizialmente rivolte allo storage di massa a livello enterprise per centri dati e backup, che sfruttano attualmente tecnologie a nastro.
I primi prodotti che saranno presentati sul mercato saranno infatti dischi da 300 GB (quasi 8 volte la capienza di un supporto Blu-ray), contraddistinti però da un transfer rate abbastanza modesto se confrontato con quello degli attuali dischi rigidi: 20 MB al secondo circa. La roadmap in ogni caso parla di dischi da 800 GB e 1,6 TB ed un transfer rate massimo di 100 MB al secondo, valore decisamente più interessante di quello di prima generazione.
Ulteriori informazioni posso essere reperite direttamente sul sito ufficiale InPhase.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa chi li finanzia a questi? Possibile che non abbiano niente in bilancio dal 2000? Chi ha investito in questa società dev'essere decisamente lungimirante
le tecnologie offerte sono molto promettenti. Anche se bisogna ammettere che nel 2000 parlare di dischi di un terabyte faceva impressione, mentre adesso molto di meno.
Se i risultati sono quelli annunciati nel futuro verranno ripagati AMPIAMENTE del denaro investito dal 2000 ad oggi.
Non sparate sul BR (o sul HD-DVD), confrontandolo con questi dischi olografici, perché sia BR che HD-DVD sono annunciati per l'anno in corso. Per questo disco olografico c'è una data di commercializzazione? Non mi risulta. I dischi BR e HD-DVD escono perdenti dal confronto col disco olografico ma almeno *esistono*!
Posso sbagliarmi, ma direi che "Bell Labs" suona troppo simile a "Packard Bell" per essere
una semplice coincidenza...
L'unica applicazione che vedo al momento è unità di backup aziendali andando a sostituire i nastri magnetici
E gli OLED? A oggi dovevamo averli tutti a favore degli LCD, c'è gente che ha aspettato anni rifiutando gli LCD, credendo gli OLED li avrebbero resi obsoleti...
Questi dischi li userà mio figlio
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