Mark Shuttleworth non è più CEO di Canonical

Mark Shuttleworth passa a incarichi meno manageriale e più operativi. Il nuovo CEO è Jane Silber
di Fabio Boneschi pubblicata il 18 Dicembre 2009, alle 15:44 nel canale Sistemi OperativiMark Shuttleworth non è più CEO di Canonical, la società che sta alle spalle del ben noto progetto Ubuntu Linux. L'annuncio è stato fatto in modo ufficiale dall'interessato e nel messaggio vengono anche delineate le future mansioni di Shuttleworth, leader della community Ubuntu.
Il ruolo di CEO in Canonical sarà ricoperto da Jane Silber, attuale Chief Operating Officer e in Canonical dal 2004. Inoltre Silber commenta in modo positivo la separazione di ruoli tra CEO della società e leader della community di Ubuntu. Mark Shuttleworth non si allontana da Canonical e da Ubuntu, anzi: alla base di questa scelta strategica vi sarebbe la volontà di riavvicinarsi al mondo dello sviluppo, alla divulgazione dei nuovi progetti, delle opportunità cloud.
"I will focus on my passions of product design and development. I want Ubuntu to succeed as the open platform of choice for almost all use types whether on netbook, notebook, desktop, server, embedded device or wherever people compute.
Jane Silber continuerà il lavoro svolto da Shuttleworth e non è previsto nessun cambio di strategia. Il passaggio di consegne avverrà entro tre mesi il tutto, stando alle dichiarazioni degli interessati, nel segno della continuità e della linearità.
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer me, il paragone Seven-Karmic
gli ha fatto venire il mal di pancia,
e ha scelto di defilarsi
credo sia dovuto essenzialmente al fatto che si era decisamente stancato di dovre sedare le diatribe dei forking, e ci abbia messo una persona piu' granitica.
essere solo presidente o essere presidente e CEO non credo che gli cambi qualcosa in canonical, mentre nella comuniti potrebbe apportare grandi miglioramenti.
canonical fa' soldi grazie all'uso del suo server, su cui da' assistenza a pagamento, non grazie all'uso della versione desktop, che serve pero' apeetrare il mercato (e la mente degli utilizzatori; se nessuno lo conosce ha poco da guadagnare, perche' pochi lo usranno professionalmente nel futuro).
anche se c'è scritto chiaramente nella news che non ci saranno cambiamenti di strategie... ma se così fosse per noi utenti finali questo cambiamento è ininfluente
Dal suo blog ufficiale:
non mi risulta infatti che sia mai stato uno sviluppatore. Lui ci mette soldi, idee e crea opportunità (gli accordi con dell e Google ad esempio), il resto lo fanno i suoi 300 dipendenti e la comunità.
Il passaggio a KDE è impossibile, la situazione migliorerà (già ora kubuntu karmic è considerata da molti la miglior distro kde4) ma non penso che nel breve periodo (a meno che con gnome3 non saltino fuori ca$$@£€ assurde) gnome resterà il DE predefinito.
LOL che buffonata
http://www.tuxradar.com/content/get...de-linux-distro
e ti ricordo il progetto Timelord.
seguendo planetKDE ho letto però da più parti di come kubuntu sia apprezzata perchè è la distro più vicina ad essere il 'kde4 classico'. Opensuse con i suoi menu, i pannelli ecc è sempre abbastanza lontana dalla visione che il progetto KDE ha del sistema operativo.
Inoltre nel link che tu stesso hai postato kubuntu si è posizionata al 2o posto, davanti a mandriva e tutte le distro 'storiche' KDE. Vuole dire che tanto male non è.
http://www.tuxradar.com/content/get...de-linux-distro
e ti ricordo il progetto Timelord.
insomma...buffonata no..ma si tratta di piccolezze
Imho chi scegle una distro in base a certe cose è un UTOTNTO DI LINUX
(ps non uso ubuntu ma ma debian)
Da quello che ho letto in giro kubuntu è stata praticamente riposizionata come progetto secondario, al pari di xfce e delle altre. L'unica ufficiale è ubuntu, quindi gnome.
un anno fa diceva esattamente il contrario:
"Non penso che sarà possibile fare molti soldi, o comunque anche un minimo, vendendo per l'ambito desktop" (fonte http://www.tomshw.it/news.php?newsid=15879 )
C'è stata una rivoluzione nell'ultimo anno o qualcuno ha preso come si suol dire "fischi per fiaschi" ?
Il business di linux si fa con gli accordi post-vendita, e quindi non con i desktop dove nessuno vuole pagare per assistenza tecnica, ma con server e "ufficio".
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