Spam: disagio inarrestabile

La posta indesiderata continua a riempire le caselle di posta elettronica. Poche le soluzioni a medio termine
di Fabio Boneschi pubblicata il 07 Dicembre 2006, alle 14:45 nel canale SicurezzaIl fenomeno dello spam, la tanto odiata posta indesiderata che riempie le caselle email di tutti gli utenti, acquista dimensioni sempre maggiori e la preoccupazione degli addetti ai lavori cresce. Le misure anti-spam oggi disponibili purtroppo non permettono ancora un'efficace risoluzione del problema, infatti, il filtraggio è basato su definition list che necessitano aggiornamenti e un eccessivo inasprimento delle protezione potrebbe rivelarsi controproducente.
Se per certi versi una casella di posta piena di email-spazzatura può considerarsi una seccatura e perdita di tempo,il vero timore degli utenti è piuttosto quello di non ricevere email lecite poichè erroneamente cancellate dal sistema anti-spam. Il giusto compromesso è di difficile individuazione e anche sistemi più evoluti che prevedono ad esempio il controllo di whyte-list o di verifica dell'autenticità del mittente trovano al momento scarsa adozione.
TechReort riporta alcuni dati preoccupanti distribuiti da Ironport, società specializzata in soluzioni antispam. Bill Gates nel 2003 dichiarò che entro il 2006 il problema della posta-spazzatura sarebbe stato risolto anche se nel periodo successivo a tale dichiarazione ci fu effettivamente un notevole calo del fenomeno; tale flesso era imputabile a un ottimizzato funzionamento dei filtri antispam.
Questa situazione apparentemente positiva si è presto trasformata in un fenomeno dai contorni decisamente drammatici: lo spam si è trasformato al fine di eludere le metodologie di protezione disponibili. I messaggi indesiderati ad esempio al posto di contenere testo hanno iniziato ad essere costituiti da immagini contenenti testo. In tal modo i filtri che si occupano di analizzare il contenuto delle email non potevano certo individuare quanto veniva scritto nei file immagine; le tecnologie di protezione si sono però evolute e ad oggi, sempre secondo Ironpart, alcuni strumenti integrano dei rilevatori OCR capaci quindi di individuare anche lo spam contenuto in tali documenti.
Purtroppo anche questi sistemi non stanno dando i risultati sperati anche perchè il fenomeno dello spam è strettamente legato al mondo del malware. Ad oggi infatti i messaggi indesiderati vengo spesso diffusi da macchine infette definite "zombie" che, all'insaputa del proprietario, inviano gran quantità di messaggi sfruttando le risorse del pc stesso con ricadute quindi anche economiche non trascurabili.
Il vicepresidente di Ironprt, Patrick Peterson, si è dichiarato decisamente pessimista perchè tutti gli strumenti ad oggi disponibili per fronteggiare il fenomeno si sono rivelati fino ad oggi inefficaci, infatti, le caselle di posta ricevono vere e proprie ondate di messaggi indesiderati e i server sono chiamati a svolgere un lavoro extra.
85 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe mi fanno pagare 5 centesimi per ogni e-mail che invio, la cifra a pagare alla fine del mese sarà ridicola, ma sarò libero di ogni spam. Per che la mia casella non accettarà nessun e-mail senza questo "francobollo". Allora per le aziende che inviano migliaia di e-mail spam il business non sarà più rentabile.
IMHO, magari mi sbaglio...
non so, sono scettico che questa sia la soluzione, se il pc viene infettato e comincia a spedire mail a pagamento, di chi è la colpa? dell'utente? del sistema operativo? dell'antivirus?
La posta indesiderata continua a riempire le caselle di posta elettronica. Poche le soluzioni a medio termine
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non sono daccordo....
Gia pago 40€€ per internet, poi devo pagare 5 cent ogni e-mail...
Bill è gia troppo ricco
Sinceramente non mi sembra sto gran problema, in due minuti si cancella lo spam arrivato e buonanotte.
basta proteggersi adeguatamente
Finché non si trova il modo di ridisegnare tutta l'architettura dell'invio della posta elettronica (compito piuttosto facile) e di applicarla su scala mondiale (e qui si ride), lo spam sarà solo in aumento.
L'alternativa sarebbe una legislatura draconiana nei confronti delle società di spam, ma non credo sarebbe efficace (peraltro dovrebbe essere applicata in tutti i paesi del mondo), oltre al fatto che per poterla creare, soprattutto definendo il confine oltre il quale si delinea una società spammer, ci vorrebbero parecchi anni.
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