Qimonda: importante ristrutturazione all'orizzonte

Il produttore di memorie avvia un programma di ristrutturazione delle proprie attività, che prevede tra le altre cose la cessione a Micron delle quote di partecipazione in Inotera
di Andrea Bai pubblicata il 13 Ottobre 2008, alle 15:40 nel canale MemorieQimonda AG ha annunciato nel corso della giornata odierna l'avvio di un programma di ristrutturazione e di riduzione dei costi che prevederà tra le misure più importanti la cessione a Micron delle quote di partecipazione in Inotera, joint venture costituita assieme a Nanya Technology
Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale, Micron acquisirà di fatto il controllo del 35,6% di Inotera, attualmente detenuto da Qimonda, versando a quest'ultima 296 milioni di Euro. Metà del dovuto sarà versato prima dell'avvio dell'approvazione da parte degli organismi di controllo, mentre il restante 50% verrà saldato al termine delle procedure. Come risultato della transazione Qimonda stima di dover registrare perdite per circa 300 milioni, un sacrificio necessario dal momento che una volta entrato a regime il nuovo corso nel terzo trimestre del prossimo anno, l'azioenda dovrebbe poter risparmiare circa 450 milioni all'anno.
Kin Wah Loh, CEO di Qimonda AG, ha dichiarato: "Qimonda ha attentamente riconsiderato il proprio modello di business nel corso degli ultimi mesi. La situazione attuale nel mercato delle memorie DRAM ci hanno portato a ridefinire le nostre modalità di operazione. Per questo Qimonda sta portando avanti un piano di riposizionamento della compagnia che ci permetterà di concentrarci meglio sui nostri obiettivi. Il nostro scopo è quello di concentrare gli sforzi su segmenti di mercato selezionati dove vi sia la possibilità di sfruttare al meglio le nostre tecnologie".
Tra le altre misure che Qimonda adotterà per riorganizzare le proprie operazioni vi sarà il passaggio alle tecnologie produttive di wafer a 300mm per tutti gli stabilimenti. Per questo motivo a partire da gennaio 2009 sarà avviata la progressiva riduzione della produzione a 200mm nella fabbrica statunitense di Richmond, che porterà la compagnia a sospendere completamente la produzione a 200mm. Entro marzo 2009 verrà inoltre sospesa la produzione di moduli presso lo stabilimento tedesco di Dresda. Tagli anche alle spese amministrative e di ricerca e sviluppo nelle sedi di Monaco, Dresda e Raleigh. Tutte le misure avranno come effetto il taglio di circa 3000 posti di lavoro.
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