Intel Ivy Bridge-E: i 6 core questa volta sono nativi

Per le future CPU top di gamma per sistemi desktop attese da Intel non cambierà il numero massimo di core, sempre pari a 6, ma il die sarà questa volta di tipo nativo a beneficio dell'overclock
di Paolo Corsini pubblicata il 12 Agosto 2013, alle 12:01 nel canale ProcessoriIntel
Nel corso dei prossimi mesi Intel presenterà i processori Ivy Bridge-E, proposte per sistemi desktop di fascia più alta destinati a prendere il posto dei modelli Sandy Bridge-E in abbinamento a schede madri socket 2011 LGA.
I processori Sandy Bridge-E sono stati proposti da Intel in versioni con 6 core quale massimo; le corrispondenti CPU per sistemi server appartenenti alla famiglia Xeon sono entrate in commercio anche in declinazione sino a 8 core. Da questo se ne ricava che il die utilizzato per le CPU Sandy Bridge-E è uno di tipo a 8 core, con 2 core disabilitati unitamente ad uno dei link QPI (QuickPath Interconnect).
Per le soluzioni Ivy Bridge-E la dinamica adottata da Intel, stando a quanto anticipato dal sito VR-Zone, sarà differente: avremo sempre versioni con architettura a 6 core ma il die sarà di tipo nativo. Le corrispondenti versioni per sistemi server della famiglia Xeon utilizzeranno invece 2 differenti versioni di die per ricavare le varie versioni che saranno rese disponibili sul mercato.
La prima avrà architettura a 6 core e sarà la stessa adottata dalle CPU Ivy Bridge-E: con questa verranno costruite le versioni di CPU Xeon con architettura a 6 oppure a 4 core. La seconda sarà invece a ben 12 core, con un quantitativo di cache L3 massimo pari a 30 Mbytes. In questo caso il die verrà utilizzato per la produzione delle CPU Xeon in versioni a 12, 10 oppure 8 core con quantitativi di cache L3 che scaleranno di conseguenza.
Per i processori Ivy Bridge-E, costruiti con tecnologia produttiva a 22 nanometri, l'utilizzo di un die a 6 core nativo di dimensioni più contenute rispetto a quelle dei corrispondenti modelli Sandy Bridge-E dovrebbe permettere di ottenere una più efficiente gestione dei consumi e quindi un miglior comportamento in termini di overclock. Questi processori integreranno un controller PCI Express di tipo 3.0, unitamente ad un controller memoria quad channel con frequenza massima certificata pari a 1.866 MHz ma che sulla carta dovrebbe permettere di ottenere margini di overclock più elevati rispetto a quanto ottenuto con le soluzioni Sandy Bridge-E.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò le versione doppiodie a 12 Core e Cache 30Mb sono decisamente interessanti.
Però le versione doppiodie a 12 Core e Cache 30Mb sono decisamente interessanti.
non per gli xeon ma l'articolo parla dei Ivy Bridge-E che sono nati per essere usati in overclock a dispetto delle versioni xeon che invece non lo supportano nemmeno.
Non versione a 12 Core è un die singolo da 12 core nativi non 2 die da 6 core collegati.
Non versione a 12 Core è un die singolo da 12 core nativi non 2 die da 6 core collegati.
Tutti gli IB-E nascono come Xeon... solo che a questo giro ci saranno solo i 6 core.
Probabilmente (sicuramente) a questo giro passo
io non cambiero, al massimo aggiungero un computer
I 6 core Intel mi fanno venire una SCIMMIA pazzesca
Ma in fondo al momento il 3770 mi basta,
devo assolutamente resistere fino alle DDR4,
sarà dura.
Semplicemente, il loro target non sei tu.
Io ci faccio calcolo scientifico,
e quelle meraviglie mi ispirano tantissimo.
costano il doppio dei precedenti socket 1155 e 1150
ma veramente rendono il doppio di potenza?
costano il doppio dei precedenti socket 1155 e 1150
ma veramente rendono il doppio di potenza?
se prendiamo un 3770K costa piu del doppio di un i3 di pari frequenza e rende veramente il doppio di potenza ?
la risposta è sempre NO, e l'unico modo per stare dentro al tuo ragionamento è comprare solo Celeron, perchè dopo, nessuna CPU avra un prezzo lineare al salire delle prestazioni.
fra un 3770K e un 3930K ci sono 190 euro di differenza, circa il 65% di costo in piu, a fronte di un guadagno di prestazioni in MT di circa il 40-50%, per uno che lo sfrutta è un'ottima soluzione.
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