Recensione NVIDIA Shield Tablet: il massimo delle prestazioni su mobile

Recensione NVIDIA Shield Tablet: il massimo delle prestazioni su mobile

Dopo il fallimentare primo Shield, NVIDIA ci riprova con una soluzione che strizza ancor più l'occhiolino all'universo tablet. E c'è un'altra importantissima differenza: lo Shield Tablet, infatti, è il primo dispositivo che può vantare il potentissimo processore Tegra K1.

di , , pubblicato il nel canale Tablet
NVIDIATegra
 

Tegra K1, e non solo...

Da un paio di anni a questa parte, come sa bene chi segue le vicende del mondo dei videogiochi, NVIDIA sta cercando si sfondare nell'universo del mobile gaming. La sua strategia è ovviamente incentrata sull'evoluzione della tecnologia Tegra, con la quale intende offrire prestazioni molto vicine a quelle del mondo desktop anche su mobile. Ma naturalmente l'ostacolo delle prestazioni non è l'unico da superare, visto che in un contesto gaming è molto più importante offrire al pubblico delle esperienze coinvolgenti dal punto di vista dell'immersione e dell'interfacciamento.

NVIDIA Shield Tablet

Il primo Shield, fondamentalmente, è stato un fallimento. Basare il successo di un sistema del genere, avveniristico in quanto a piattaforma hardware, sull'ecosistema Android è infatti pericoloso. Se NVIDIA da una parte vuole appunto offrire esperienze di gioco coinvolgenti e con una grafica molto dettagliata sul piano poligonale, dall'altra si scontra con una filosofia di base, quella del mondo Android, non proprio aderente con questi presupposti. I giochi Android, infatti, sono pensati per essere incredibilmente immediati e fruibili tramite il touchscreen di cui sono dotati i terminali con il sistema operativo Google.

Adattare i giochi esistenti a un sistema di interfacciamento incentrato sul gamepad, quindi, non è immediato. NVIDIA ha pensato a un software, un Gamepad Mapper, che automaticamente possa adattare i controlli touch all'interfacciamento tramite gamepad. Ma non ha ottenuto risultati strabilianti, perché questa soluzione si è rivelata un forte compromesso. In soldoni, è necessario che i sistemi di input dei giochi già esistenti vengano rifatti e ottimizzati per il gamepad.

Questa ragione è alla base dell'insuccesso del primo Shield, per il quale NVIDIA non ha mai voluto comunicare esattamente i dati di vendita. Introdotto nel Nord America nel 2013, inoltre, il sistema non è mai arrivato in Italia, segno della mancanza di interesse verso un prodotto che, se lo riprendi tra le mani oggi, si mostra anacronistico anche nelle forme e per il display insufficiente che oltretutto richiedeva faticose operazioni con le mani per scavalcare la parte di gamepad ed essere raggiunto.

Con Shield Tablet cambiano molte cose. Innanzitutto, NVIDIA ha rivisto i suoi strumenti di adattabilità dei sistemi di interfacciamento e fornisce adesso uno Shield Hub in cui i giocatori possono trovare dei titoli assolutamente interessanti e completamente giocabili tramite gamepad. Tra questi troviamo delle perle come Walking Dead, Portal e Half-Life 2, capaci di offrire tantissime ore di divertimento su Shield Tablet. Inoltre, è proprio la potenza di Tegra K1 che rende decisamente interessante il nuovo dispositivo NVIDIA.

NVIDIA Shield Tablet

Come vedremo nelle pagine successive tramite i benchmark, Shield Tablet risulta il doppio più performante rispetto a qualsiasi altro dispositivo presente sul mercato, e questo vale anche per applicazioni differenti da quelle puramente gaming. NVIDIA lo vende separatamente al gamepad, a un prezzo oltretutto decisamente competitivo: tutto questo, insomma, rende Shield Tablet particolarmente indicato per un pubblico eterogeneo, che prima di ogni cosa si aspetta reattività e altissime prestazioni dal proprio dispositivo portatile.

Insomma, Shield Tablet si rivela dopo i nostri test un prodotto interessante anche se usato separatamente dal gamepad, con prestazioni strabilianti, una buona autonomia e un ottimo display. Rimane, invece, una soluzione di compromesso se lo si guarda dal punto di vista gaming.

Come accadeva con il primo Shield, infatti, non aspettatevi di poter scaricare qualsiasi gioco Android e iniziare subito a giocare con il gamepad. Solo pochi titoli sono ben adattati a questa forma di interfacciamento, anche perché alla base sono appunto studiati per sfruttare al meglio il touchscreen. Il discorso cambia per quei titoli, invece, fortemente ottimizzati da NVIDIA per lo Shield Tablet, ma che ovviamente sono una minoranza rispetto a tutto il catalogo Android.

Affronteremo nel dettaglio ciascuno di questi punti nel corso della recensione che potete continuare a leggere sfogliando pagina.

 
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