AMD Radeon R9 290: la seconda scheda che viene dalle Hawaii

AMD Radeon R9 290: la seconda scheda che viene dalle Hawaii

Al debutto la seconda scheda video AMD basata su chip video Hawaii: Radeon R9 290 punta su un leggero contenimento delle prestazioni velocistiche della GPU abbinando questo ad un prezzo che è ancora più aggressivo di quanto non fosse quello della sorella maggiore Radeon R9 290X.

di pubblicato il nel canale Schede Video
AMDRadeon
 

Clock e temperatura con Alien Vs Predator

Dopo aver analizzato il comportamento delle schede con Furmark, a testimoniare un caso limite in termini di consumi, passiamo ad un test più pratico con il benchmark del gioco Alien Vs Predator impostato alla risoluzione di 2560x1440 pixel con anti aliasing 2x. La scena di test è stata eseguita in loop 5 volte, nuovamente eseguendo misurazioni della temperatura della GPU, della sua frequenza di clock e della velocità di rotazione della ventola. Oltre a questo abbiamo anche riportato i risultati delle 5 sessioni di benchmark, così da valutare in che misura le prestazioni velocistiche tendano a cambiare con l'intervento del sistema di hardware monitoring a mantenere sotto controllo la temperatura della GPU.

Radeon R9 290

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Il bios di Radeon R9 290 è programmato in modo tale da forzare la ventola ad una velocità di rotazione massima del 47%: toccati i 95° di temperatura con questa velocità il sistema di hardware monitoring interviene abbassando la frequenza di clock della GPU ma questo non avviene mai nel corso del test con Alien vs Predator in quanto la temperatura della GPU tocca quale picco i 91 gradi.

Radeon R9 290X - bios standard

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Radeon R9 290X in abbinamento a bios standard mostra un rapido aumento della temperatura che raggiunge dopo circa 2 minuti di benchmarking la soglia di 95° con ventola al 40% del massimo. Da questo ne deriva un costante intervento sulla frequenza di clock della GPU, che scende nell'intervallo tra 850 MHz e 900 MHz variando in questo range ogni istante.

Radeon R9 290X -  bios uber

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I grafici della scheda Radeon R9 290X con impostazione del bios uber sono molto chiari: la frequenza di clock della GPU rimane invariata mentre la temperatura sale oltre i 90 gradi centigradi rimanendo però un poco distante dai 95° di massimo. La ventola aumenta la velocità di rotazione senza tuttavia raggiungere la soglia del 55% preimpostata di default.

GeForce GTX 780

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Con GeForce GTX 780 osserviamo come la frequenza di clock della GPU tenda a variare durante l'esecuzione delle 5 sessioni in loop del benchmark: si parte da un valore di 1.000 MHz scendendo sino all'intervallo compreso tra 900 MHz e 950 MHz, stando quindi sempre sopra sia la frequenza di clock di default di 863 MHz sia quella boost di 900 MHz. La temperatura del chip video tocca rapidamente gli 80 gradi centigradi e tende a stabilizzarsi su questo valore, con la velocità di rotazione della ventola che supera di poco il 50% restando di fatto invariata.

GeForce GTX Titan

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Passando alla scheda GeForce GTX Titan notiamo come la frequenza di clock parta con un valore di poco inferiore a 1 GHz, molto elevato considerando gli 837 MHz di default per la GPU di questa scheda, passando quindi rapidamente su valori prima attorno ai 900 MHz e quindi stabilizzandosi attorno agli 850 MHz. La risultante è quindi un calo delle prestazioni velocistiche di picco ma una frequenza di clock della GPU che tende a rimanere quanto più possibile vicina agli 873 MHz del boost clock certificato da NVIDIA. La temperatura sale sino a 78 gradi centigradi, per stabilizzarsi su questo dato in corrispondenza di una velocità di rotazione della ventola che è del 54% come massimo.

Vediamo ora in che misura le variazioni nelle frequenze di clock della GPU influenzino i risultati ottenuti nelle 5 sessioni di benchmarking in loop

CPU

Radeon R9 290X Uber Radeon R9 290X Radeon R9 290 GeForce GTX Titan GeForce GTX 780
loop 1 87,3 fps 87,1 fps 83 fps 65,8 fps 63,6 fps
loop 2 87 fps 83,2 fps 83,1 fps 64,5 fps 62,3 fps
loop 3 87 fps 82,1 fps 83 fps 63,7 fps 62,4 fps
loop 4 87 fps 82,4 fps 83 fps 63,4 fps 62,2 fps
loop 5 87,2 fps 82,2 fps 83,3 fps 63,2 fps 62,6 fps

Notiamo come tutte le schede mostrino dei margini di variabilità tra le varie sessioni del benchmark, comportamento che è del resto atteso in considerazione dell'andamento della frequenza di clock così come riportato nei grafici precedenti. Un lieve margine di oscillazione tra una sessione di test e la successiva è insito nel margine di errore proprio di ogni benchmark e pertanto non deve preoccupare, mentre una variazione più consistente è segnale di come la scheda non sia capace di mantenere un livello prestazionale stabile all'aumentare della temperatura della GPU in quanto la frequenza di clock della GPU viene costantemente cambiata.

Mettendo a confronto il valore più elevato in frames al secondo medi ottenuto nelle 5 rilevazioni con quello più basso possiamo rilevate quale sia il margine di variazione dei frames in questo test:

  • Radeon R9 290X Uber: -0,34%
  • Radeon R9 290X: -5,74%
  • Radeon R9 290: -0,36%
  • GeForce GTX Titan: -3,95%
  • GeForce GTX 780: - 2,20%

Con l'impostazione del bios uber la scheda Radeon R9 290X registra variazioni molto contenute, mentre più consistente la variazione con bios standard che blocca la velocità massima della ventola al 40% e quindi costringe la GPU ad un taglio nella frequenza di funzionamento. Per Radeon R290 la velocità di rotazione massima della ventola del 47% implica un mantenimento della frequenza di clock della GPU sempre sui 947 MHz di default: per questo motivo le prestazioni non cambiano con il seguire delle ripetizioni in loop del benchmark. Variazioni da segnalare, benché nel complesso contenute, anche per le due schede video NVIDIA GeForce GTX che in ogni caso mantengono il clock della GPU sempre sopra l'impostazione di default definita da NVIDIA.

 
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