DDR400 vs DDR466 e DDR500

La diffusione di piattaforme Springdale e Canterwood ha portato al proliferare di moduli memoria dalle specifiche sempre più elevate. Ma andare oltre le DDR400 porta realmente benefici? Analizzate le ultime proposte Corsair in materia
di Paolo Corsini pubblicato il 06 Agosto 2003 nel canale MemorieCorsair
Introduzione
Con l'introduzione dei nuovi processori Intel Pentium 4 dotati del supporto alla frequenza di bus Quad Pumped di 800 Mhz, il mercato è stato letteralmente invaso da un gran numero di moduli memoria DDR400. Grazie ai nuovi chipset Intel delle famiglie 865 e 875, meglio noti con i nomi in codice di Springdale e Canterwood, molti produttori hanno presentato moduli memoria specificamente pensati per operare a frequenze di lavoro fortemente fuori specifica. La buona tolleranza dei nuovi chipset Intel ad operare a frequenze superiori a quelle di default e la cronica ricerca degli appassionati di ottenere prestazioni superiori dal proprio sistema stanno decretando il successo di moduli PC3700 e PC4000, che come il nome facilmente lascia intuire vengono certificati dal produttore per operare a frequenze fortemente fuori specifica rispetto allo standard PC3200 delle memorie DDR400.
Utilizzare memorie PC3700 oppure PC4000 non è però automaticamente indice di superiori prestazioni velocistiche; una frequenza di lavoro superiore della memoria DDR, infatti, può essere pienamente sfruttata solo se abbinata ad una superiore ampiezza del bus di sistema, ottenuta forzandone la frequenza di lavoro ad un valore più elevato. Detto in altro modo, non ha senso forzare la memoria ad operare a 500 Mhz se quest'ultima è letteralmente strozzata da un bus di sistema di soli 533 Mhz di clock.
La tabella seguente riporta in dettaglio le bandwidth massime teoriche delle varie piattaforme Pentium 4 a seconda della frequenza di bus e del tipo di memoria utilizzato:
Controller memoria |
Bandwidth max teorica |
Freq. bus sistema |
Bandwidth max teorica |
Bandwidth massima teorica utilizzata |
DDR266 | 2,1 GB/sec | 400 Mhz | 3,2 GB/sec | 2,1 GB/sec |
DDR333 | 2,7 GB/sec | 533 Mhz | 4,2 GB/sec | 2,7 GB/sec |
DDR400 | 3,2 GB/sec | 800 Mhz | 6,4 GB/sec | 3,2 GB/sec |
Dual DDR266 | 4,2 GB/sec | 400 Mhz | 3,2 GB/sec | 3,2 GB/sec |
Dual DDR333 | 5,4 GB/sec | 533 Mhz | 4,2 GB/sec | 4,2 GB/sec |
Dual DDR400 | 6,4 GB/sec | 800 Mhz | 6,4 GB/sec | 6,4 GB/sec |
Dual DDR466 | 7,5 GB/sec | 933 Mhz | 7,5 GB/sec | 6,4 GB/sec |
Dual DDR500 | 8 GB/sec | 1000 Mhz | 8 GB/sec | 8 GB/sec |
Per sfruttare appieno la bandwidth delle memorie DDR466 (PC3700) e DDR500 (PC4000) è necessario forzare il funzionamento sincrono della memoria con il bus di sistema. Ma la bandwidth da sola non è unica responsabile delle prestazioni velocistiche: a questa bisogna aggiungere la latenza di accesso dei moduli memoria, che sarà tanto più elevata quanto maggiore è la frequenza di lavoro così da massimizzare la stabilità operativa. Per questo motivo i moduli DDR400 più performanti hanno latenza CAS pari a 2, mentre quelli DDR466 e DDR500 vengono impostati con latenza CAS pari a 3 e in alcuni casi anche pari a 2,5.
Qual è il miglior bilanciamento tra frequenza di lavoro della memoria DDR, frequenza di bus di sistema e latenza di accesso della memoria? Scopo di questo articolo è proprio il cercare di rispondere a questa domanda.