Wikipedia oscurata per protesta contro Ue: ecco perché

La versione italiana di Wikipedia è in questo momento oscurata per protesta nei confronti dell'eventuale approvazione della direttiva sul copyright in sede di Parlamento Europeo
di Rosario Grasso pubblicata il 03 Luglio 2018, alle 09:41 nel canale WebWikipedia ritiene che il Parlamento Europeo non debba approvare la direttiva sul copyright quando si riunirà in seduta plenaria giovedì 5 luglio. "La comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell'enciclopedia", si legge in qualsiasi pagina di Wikipedia in italiano. "Vogliamo poter continuare a offrire un'enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l'attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall'abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l'estensione della libertà di panorama a tutta l'UE e la protezione del pubblico dominio".
Parliamo di una protesta contro l'iniziativa dell'Unione Europea che ha coinvolto più parti e ambienti della rete. Gli articoli contrastati sono l'11, ovvero la cosiddetta "link tax" e il 13, che attiene più in generale al copyright. In questo secondo caso, si prevede un controllo preventivo al fine di verificare che non vengano violati i diritti d'autore di un contenuto presente sulla rete. Attraverso un sistema automatizzato di controllo simile al content Id di Youtube, l'Unione Europea vuole evitare lo sciacallaggio dei contenuti originali e impedire di monetizzare a chi copia.
Dopo il GDPR e le sanzioni ai danni di Facebook, l'Ue prosegue sulla strada intrapresa per normare la rete, incontrando una serie di resistenze da parte di chi pensa, e in questo caso anche Wikipedia, che questo possa limitare la libertà di espressione su internet. Se la normativa venisse approvata dal Parlamento Europeo, le società che danno accesso ad una grande quantità di dati generati dagli utenti, come Wikipedia, dovrebbero adottare delle misure per verificare prima della pubblicazione tutti i contenuti caricati dagli utenti. "Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere", si legge nella pagina di Wikipedia prima segnalata.
Non meno controverso l'articolo 11: chiunque riporterà un link o uno snippet (estratto pubblicato dai motori di ricerca per anticipare il contenuto della pagina nelle SERP) dovrà ottenere un'autorizzazione da parte dell’editore del contenuto linkato e/o citato e dovrà pagare a quest’ultimo un compenso.
Si tratta di regole che potrebbero cambiare alle fondamenta il modo di usare internet così come concepito oggi, con impatti importanti sulla vita digitale degli utenti. Significativo il fatto che la Wikipedia italiana abbia avviato l'attività di protesta apparentemente non condivisa sulla versione in inglese di Wikipedia. L'Ue sembra intenzionata a proseguire nelle sue iniziative per proteggere sulla rete la privacy, l'autenticità delle notizie e il diritto al copyright, ma non tutti ritengono che lo stia facendo nel modo giusto.
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNé lo Stato né la UE si devono occupare di internet, la sua grandezza e libertà sta nella totale non regolamentazione.
Chi attacca Wikipedia è un ignorante.
E non serve aggiungere altro.Né lo Stato né la UE si devono occupare di internet, la sua grandezza e libertà sta nella totale non regolamentazione.
ogni cosa deve esser regolamentata, l'anarchia non va bene per nessuno, e questo è l'esempio lampante.
sono sempre stato contro wikipedia per il suo modo di "lavorare", avrei molto più gradito un enciclopedia a pagamento con fonti certificate (e obbligatorie) in modo da rispettare il lavoro di tutti i "giornalisti"/"ricercatori" che ci sono dietro.
l'opensource va benissimo, e DEVE essere portato avanti, ma gratis non sempre vuol dire giusto.
assolutamente no. sfruttare il lavoro altrui, anche senza fini di lucro, è sbagliato. Wikimedia non avrà ritorno economico, ma fa fuori la concorrenza.
Tra i "non tutti" ci sono:
[1]Molti tra i "Padri Fondatori" del Web come lo conosciamo sotto l'egida della EFF
[2] 57 associazioni europee impegnate nella difesa della libertà di espressione che, tra l'altro, fanno notare che l'articolo 13 andrebbe automaticamente in contraddizione con altre normative Europee
[3] Istituzioni universitarie e di ricerca
[4] Associazioni di piccoli editori digitali
Ci sarebbe anche un consistente tomo di 25 pagine elaborato da giuristi europei, su richiesta della Commissione Europea che ha formalizzato questo regolamento e che è, per stessa ammissione dei giuristi, rimasto lettera morta. Il classico: "ma cosa fai domande se poi non ti piacciono le risposte?".
Curiosamente, a favore c'è la nostrana SIAE, la cui modernità nella tutela dei Diritti d'Autore e profonda comprensione delle meccaniche moderne è, come sappiamo, indiscutibile.
Quindi sono d'accordo con la protesta di Wikipedia.
Al contrario, crea una concorrenza di base che dovrebbe spingere gli altri proporre prodotti di qualità più elevata se intendono farseli pagare.
Non mi pare che Wikipedia sfrutti il lavoro altrui, chi contribuisce lo fa di propria iniziativa investendo il proprio tempo in un progetto utile a tutti. Citare le fonti ovviamente non è copiare, altrimenti non esisterebbero neppure le altre enciclopedia e gli articoli scritti da professionisti.
Con regole giuste che non impediscano la libera circolazione della cultura, che preservino innovazione, competitività e libertà di espressione.
Le modifiche proposte non hanno senso.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".