Via lo smartphone, si balla! La discoteca italiana 'antisocial' che vieta foto e video
Il Casa Mia Club di Genova introduce il divieto di usare gli smartphone in pista il sabato sera: niente foto né video per riscoprire il gusto di vivere la serata senza la distrazione dei social. Un esperimento insolito per invertire la tendenza a condividere ogni momento sul web.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 17 Ottobre 2023, alle 17:13 nel canale WebA Genova una discoteca storica ha deciso di provare un esperimento insolito: vietare l'utilizzo di smartphone durante le serate in pista da ballo. La novità è partita sabato 7 ottobre, dove il Casa Mia Club introdurrà il divieto di scattare fotografie e registrare video all'interno del locale il sabato sera.
L'idea, definita come una "piccola rivoluzione anti-selfie e anti-social", nasce dalla volontà di far riscoprire ai frequentatori il gusto di vivere la serata senza la costante distrazione dei social network. "Vogliamo che i nostri clienti vivano l'evento senza distrazioni digitali, in un'epoca in cui contare di più la quantità di follower che la qualità delle esperienze" sembrano i gestori.
Non si tratta di un divieto assoluto: i cellulari potranno essere introdotti, ma non utilizzati per scattare o registrare. L'obiettivo è invertire la tendenza di vivere la discoteca come un contenitore di esperienze da immortalare e condividere via social, piuttosto che come un'occasione di divertimento genuino e di socialità reale.
Nonostante qualche critica preventiva via social su una presunta limitazione delle libertà personali, il Casa Mia Club va avanti nell'iniziativa, convinto che i frequentatori apprezzeranno col tempo questa soluzione. Del resto, per chi proprio non può resistere al richiamo dello smartphone, nelle altre vendite del locale o durante gli altri giorni della settimana non vi saranno limitazioni all'uso dei dispositivi.
La discoteca punta a intercettare una nascente voglia di "disintossicarsi" dalla vita digitale, in particolare tra gli over 30 che ricordano ancora com'era il clubbing prima della diffusione degli smartphone. I più giovani sono i "nativi digitali", per loro rinunciare al cellulare anche per poche ore può sembrare avventuroso. Ma forse, viene da pensare, riscopriranno proprio grazie a questa novità il gusto di vivere il presente senza filtri.
24 Commenti
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Per una volta concordo, via !
Aggiungo...neanche le droghe son più quelle di una volta.
p.s. tu invece ti sei dato da fare quella sera ? Un po' bisogna anche insegnargli ai "giovani" !
l'ultima generazione ? no. i millenials assolutamente. gli zoomers sono un pò ritardati, la generazione alpha se ne frega.
poi riguardo la discoteca il problema nasce nel 2000-2010 quando è finita completamente la Tendenza, i millenials hanno messo su famiglia ( o pancia ), Giovanardi ha disintegrato il sistema italiano facendo retate incredibili che hanno messo in ginocchio tutto il movimento del nord ovest, proprio tutto con locali famosi trasformati in ristoranti..
poi coloro che oggi hanno 30-35 anni che snobbavano la disco hanno cominciato a riempirsi la bocca di quella roba anglosassone tipo dubstep, uk garage house, glitch e roba varia che non avendo un flow stabile non è ballabile, ci sono milioni di video di club con gente in piedi che sta li ferma, prima ancora che esplodesse sta moda di riprendere col telefono tutto..
chi voleva fare ballare si è spostato negli stadi per evitare le retate ( tutto vero ), lì c'è gente che riprende ovvio, ma quando c'è casino il telefono te lo fanno volare 100mt per aria quindi è tutto più genuino !! il covid ha ridotto notevolmente la scena oggi, ma c'è ripresa.
Aggiungo...neanche le droghe son più quelle di una volta.
p.s. tu invece ti sei dato da fare quella sera ? Un po' bisogna anche insegnargli ai "giovani" !
miracolo che per una volta siamo d'accordo!
Purtroppo io ho la morosa, con cui convivo, ed è gelosissima e anche se avessi potuto concludere quella sera c'era mio nipote e il rischio che spifferasse tutto (non alla mia morosa) ma ai suoi amici era alto (e poi comunque sarebbe venuto a saperlo mio fratello e con alte probabilità anche la mia morosa). Ma anche se sono impegnato rimango un estimatore della bellezza femminile di prim'ordine. Solo femmine al cento x cento eh, non tutte quelle mode woke di oggi tipo trans operate e robe varie, mi fanno senso.
Ma negli anni 80 e 90 rimorchiavo come se non ci fosse un domani. Io praticamente sono cresciuto a pane, acqua e discoteche, si andava con gli amici sulla riviera romagnola o ligure, si andava in versilia. E a quell'epoca le donne erano anche meno schizzinose, a loro piaceva essere rimorchiate, non erano delle santarelline come oggi. Questi sono tempi duri per i maschietti di 20 anni, ecco perché poi sono quasi tutti insicuri e con mille problemi anche psicologici, le donne sono diventate molto forti oggi. Anche i social e le app di dating come tinder hanno peggiorato la situazione per i maschietti perché hanno dato potere enorme alle donne di scegliere e hanno aumentato la competizione. Quando era solo dal vivo era più semplice.
Vabè, qui ci sarebbe da fare tutto un discorso sociologico e non mi dilungo
poi riguardo la discoteca il problema nasce nel 2000-2010 quando è finita completamente la Tendenza, i millenials hanno messo su famiglia ( o pancia ), Giovanardi ha disintegrato il sistema italiano facendo retate incredibili che hanno messo in ginocchio tutto il movimento del nord ovest, proprio tutto con locali famosi trasformati in ristoranti..
poi gli scemotti autistoidi che oggi hanno 30-35 anni che snobbavano la disco hanno cominciato a riempirsi la bocca di quella merda anglosassone tipo dubstep, uk garage house, glitch e merda varia che non avendo un flow stabile non è ballabile, ci sono milioni di video di club con gente in piedi che sta li ferma, prima ancora che esplodesse sta moda di riprendere col telefono tutto..
chi voleva fare ballare si è spostato negli stadi per evitare le retate ( tutto vero ), lì c'è gente che riprende ovvio, ma quando c'è casino il telefono te lo fanno volare 100mt per aria quindi è tutto più genuino !! il covid ha ridotto notevolmente la scena oggi, ma c'è ripresa.
si ma infatti qui al nord le disoteche fino a quegli anni erano sacre. C'era lo studio zeta, non so se ne hai mai sentito parlare. E poi vabé nella riviera ligure, il covo, e poi si andava a Milano anche al tunnel club, al pergola tribe. Poi i mostri sacri in romagna, il cocoricò, il peter pan, il pascià mamma mia quanta gnocca c'era! Da uscir matti. E poi c'era la Italodance 80 e 90 che tutta Europa ci invidiava! I tedeschi impazzivano per la nostra Italodance (e le tedesche impazzivano per noi maschi Italiani in discoteca e poi in spiaggia tutta la notte )
Se si ballasse e trombasse di più sarebbe di certo un mondo migliore. Stavo vedendo un video di un evento moderno, dove al culmine dell'esibizione del dj non vedevi più una folla di gente ma una serie di mani alzate a riprendere con un telefono.
Ben vengano iniziative del genere, alle quali aggiungerei di dotare ristoranti e locali di muri che integrino una gabbia di Faraday, ed una sola linea fissa per le emergenze.
A dire il vero pensavo non esistessero più discoteche... dalle mie parti (Trento) sono belle che sparite....
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