Stop ai siti pirata in 30 minuti: pronto il robot anti-pezzotto dal 31 gennaio. Ecco cosa si rischia

Stop ai siti pirata in 30 minuti: pronto il robot anti-pezzotto dal 31 gennaio. Ecco cosa si rischia

Al via il 31 gennaio la piattaforma "Piracy Shield" che grazie a un sistema automatico consente di bloccare in 30 minuti i siti che trasmettono illegalmente eventi sportivi dal vivo, per contrastare il fenomeno della pirateria.

di pubblicata il , alle 15:00 nel canale Web
 
Forse finalmente ci siamo: il 31 gennaio 2024 partirà la piattaforma "Piracy Shield" per contrastare la pirateria delle trasmissioni sportive in diretta. Si tratta di una attesa svolta da tempo, visto che negli anni si sono succeduti vari tentativi senza successo di bloccare la diffusione illecita degli eventi live. In realtà la piattaforma sarebbe dovuta entrare in azione lo scorso week end con Juventus-Napoli, ma all'ultimo minuto la data è stata rimandata a fine gennaio.

La piattaforma entrerà in azione il 31 gennaio. Rimandato il lancio iniziale

La piattaforma funzionerà in maniera automatica grazie a un sistema "machine to machine": i titolari dei diritti televisivi, una volta ottenuto un provvedimento dell'autorità giudiziaria, potranno caricare le segnalazioni di violazione corredate di prova sulla piattaforma gestita da AGCOM. Questa verrà trasmessa immediatamente agli Internet Service Provider, che dovranno oscurare i siti segnalati entro 30 minuti bloccando gli indirizzi IP ei nomi a dominio.

Si tratta di uno strumento molto atteso dalla Lega Serie A e dagli operatori televisivi, che ogni anno perdono centinaia di milioni di euro a causa della pirateria, fenomeno che coinvolge circa 3 milioni di utenti. L'obiettivo è quello di intervenire tempestivamente, interrompendo sul nascere la diffusione fraudolenta degli eventi sportivi.

I soggetti coinvolti nella segnalazione e nel blocco dei contenuti illegali dovranno accreditarsi presso l'Autorità entro gennaio 2024. La piattaforma è il frutto di un lungo lavoro portato avanti al tavolo tecnico istituito da AGCOM con la collaborazione dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e della Guardia di Finanza.

Naturalmente chi effettua la segnalazione si assume la responsabilità della sua veridicità. Inoltre gli utenti colpiti dal blocco potranno presentare ricorso. Tuttavia, nelle more della sua definizione, la trasmissione illecita verrà comunque interrotta. Questa piattaforma automatica si aggiunge così alle norme già esistenti che puniscono non solo l'organizzazione della pirateria, ma anche il consumo da parte degli utenti.

Il Garante ha definito tutti i dettagli tecnici e operativi: ora la palla passa agli operatori di telecomunicazioni, che entro due mesi dovranno attivare i sistemi necessari a dare piena operatività allo "scudo anti-pezzotto".

148 Commenti
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gd350turbo11 Dicembre 2023, 15:07 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/s...hia_122539.html

Al via il 31 gennaio la piattaforma "Piracy Shield" che grazie a un sistema automatico consente di bloccare in 30 minuti i siti che trasmettono illegalmente eventi sportivi dal vivo, per contrastare il fenomeno della pirateria.

Click sul link per visualizzare la notizia.


E rifaccio la domanda:

Un tizio si mette con il cellulare a riprendere una partita di calcio dal suo sky regolarmente pagato, e la "stremma" live su youtube/facebook/instagram/quello che volete.

Chudono youtube/facebook/instagram/quello che volete ?

(p.s. io le partite non le guardo nemmeno se trasmesse da rai/mediaset in chiaro)
matteo_bz11 Dicembre 2023, 15:22 #2

VPN

E come faranno a bloccare i siti ai quali i furbi si collegano tramite un servizio VPN? in VPN un utente usa i dns forniti dal gestore del servizio, non quelli del provider.. non credo che riusciranno a bloccare nulla.
Paganetor11 Dicembre 2023, 15:22 #3
in effetti "bloccare" indirizzi IP è rischioso (figuriamoci piattaforme di condivisione come YouTube o FB...)

Ma poi come funziona se mi ci collego tramite VPN o altri sistemi simili?
Darkon11 Dicembre 2023, 15:28 #4
Originariamente inviato da: gd350turbo
E rifaccio la domanda:

Un tizio si mette con il cellulare a riprendere una partita di calcio dal suo sky regolarmente pagato, e la "stremma" live su youtube/facebook/instagram/quello che volete.

Chudono youtube/facebook/instagram/quello che volete ?

(p.s. io le partite non le guardo nemmeno se trasmesse da rai/mediaset in chiaro)


teoricamente dovrebbero bannare il singolo account del tizio, realisticamente son tutti annunci a cazzum per scoraggiare la gente da comprare roba pirata ma nella realtà se vuoi piratare in tempo zero troverai il modo di piratare.

Originariamente inviato da: matteo_bz
E come faranno a bloccare i siti ai quali i furbi si collegano tramite un servizio VPN? in VPN un utente usa i dns forniti dal gestore del servizio, non quelli del provider.. non credo che riusciranno a bloccare nulla.


Presumo, ma non ne sono certo che in questo caso si parli di ban IP e non di blocco DNS.

Detto ciò se usi una VPN estera possono farci ben poco.
baruk11 Dicembre 2023, 15:30 #6
La questione è più del semplice "blocco", che riescano a farlo o no. Il problema vero sono i costi assurdi delle piattaforme di visione dello sport, che oltretutto, come nel caso di DAZN, pur chiedendo discreti danari per il loro canali di calcio, infarciscono le partite di pubblicità. Se pensano, loro e gli altri, di deviare il flusso dei "pirati" sullo streaming a pagamento, mi sa che resteranno a bocca asciutta.
ellerix11 Dicembre 2023, 15:33 #8
Tutta questa cosa di dubbia legalità (si salta il passaggio dal giudice) per ottenere zero risultati con ogni probabilità, basta una VPN.
mah.
Titanox211 Dicembre 2023, 15:44 #9
come si danno da fare quando c'è di mezzo il pallone
gd350turbo11 Dicembre 2023, 15:49 #10
Originariamente inviato da: Titanox2
come si danno da fare quando c'è di mezzo il pallone


Bè è risaputo che il pallone in Italia comanda !

Vedi ad esempio che quando dazn si vedeva male, hanno fatto un interpellanza parlamentare !

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