RIP Six Strikes, il sistema USA per combattere la pirateria in sei passaggi

RIP Six Strikes, il sistema USA per combattere la pirateria in sei passaggi

Il sistema anti-pirateria definito "Six Strikes" voluto da associazioni e operatori americane è stato abbandonato dopo aver ottenuto risultati sostanzialmente nulli

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Web
 

Uno dei sistemi anti-pirateria attivi negli Stati Uniti è caduto in disuso dopo quattro anni dal suo debutto. Noto con il nome di "Six Strikes", era stato voluto dagli operatori telefonici americani più importanti insieme alla Motion Picture Association of America (MPAA), la Recording Industry Association of America (RIAA) e la Casa Bianca. L'obiettivo era creare il Copyright Alert System, un sistema di avviso di violazione di copyright con approccio di tipo "educativo" per dissuadere l'utente dal consultare contenuti protetti da diritti d'autore durante la navigazione sul web.

In origine si temeva che il sistema avrebbe imposto il taglio della linea agli utenti che abusavano di contenuti illeciti, tuttavia questo non è mai successo e adesso il "Six Strikes" è ufficialmente morto senza aver portato molti benefici. Internet, non è di certo un segreto, è ogni giorno luogo di consultazione di innumerevoli contenuti protetti da diritto d'autore e la pirateria imperversa senza troppi problemi. Il programma, conosciuto anche come CAS, cercava di combattere l'arrembante pirateria online in sei passaggi differenti, per questo il nomignolo Six Strikes.

Gli abbonati ad internet ricevevano due notifiche dagli ISP con finalità "educative", in cui venivano informati che i loro account erano stati utilizzati per la consultazione di contenuti protetti da copyright. Alla terza e la quarta notifica l'utente era costretto a rispondere ammettendo di essere consapevole del reato, ma con l'arrivo della quinta e della sesta notifica l'ISP avrebbe potuto interrompere la connessione internet o ridurre la velocità di trasferimento dei dati. Il detentore del diritto d'autore avrebbe infine potuto scegliere se citare in giudizio l'utente o meno.

Il CAS ha fallito per numerosi motivi e la stessa MPAA ne ha evidenziato i punti deboli: "I trasgressori recidivi sono quelli che guidano la pirateria via P2P", ha dichiarato Steven Fabrizio, executive vice president and global general counsel per la MPAA. "Infatti circa 981 milioni di film e show TV sono stati scaricati negli USA lo scorso anno utilizzando il P2P. Il programma non era impostato per affrontare il problema dei recidivi 'hard-core', che devono essere gestiti dagli stessi ISP attraverso le politiche apposite come previsto dal Digital Millennium Copyright Act".

Il sistema anti-pirateria, che prevedeva anche sessioni didattiche nelle scuole, è stato abbandonato definitivamente con la seguente nota, che traduciamo liberamente in italiano:

"Dopo quattro anni di educazione e coinvolgimento dei consumatori, il Copyright Alert System concluderà il suo lavoro. Il programma ha dimostrato che un reale progresso è possibile quando i creatori di contenuti, gli innovatori di internet e i rappresentanti dei consumatori si uniscono in un processo collaborativo e di comune consenso. Il CAS è riuscito a educare molte persone sulla disponibilità dei contenuti legali e dei problemi associati alla violazione delle regole online. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato sodo per sviluppare questo programma rendendolo un successo, fra cui i membri presenti e passati del nostro consiglio consultivo. Anche se questo particolare programma è alla fine, le parti continuano a sostenere gli sforzi di volontariato e di cooperazione per affrontare questi problemi".

1 Commenti
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globi01 Febbraio 2017, 00:00 #1
Normale che é nato morto, chi la avrebbe pagata la gestione di questo macchinoso sistema e dei controlli?

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