RapidShare: filtri da applicare per l'upload di file
RapidShare affronta momenti importanti in Germania, paese in cui, se venisse confermato un verdetto, il servizio dovrebbe controllare i file condivisi dai propri utenti
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 19 Marzo 2012, alle 09:28 nel canale WebL'ondata di avvenimenti che hanno colpito il mondo del file sharing non sembra arrestarsi e, settimana dopo settimana, riserva qualcosa di nuovo. E oggi arriva il turno di RapidShare, uno dei servizi di file sharing più conosciuti di sempre. Al momento però i guai per il noto sito riguardano solo la Germania, paese in cui una corte regionale ha deciso che RapidShare debba filtrare in modo proattivo i file che gli utenti decidono di condividere su tale servizio.
La corte avrebbe così confermato tre separati verdetti provenienti da corti meno importanti, che sarebbero giunte a tali decisioni dopo cause portate avanti da publisher di libri e musica. Al momento non è però chiaro se RapidShare deciderà di andare in appello.
Il motivo del contendere è, come appare chiaro, sempre lo stesso: alcuni membri di RapidShare utilizzano il servizio per diffondere materiale protetto dal diritto d'autore. RapidShare ha, nel corso del tempo, attivato importanti misure nel tentativo di contrastare questo problema, evidentemente però questi sforzi non sono risultati sufficienti. Ecco allora che la corte regionale di Amburgo ha confermato il verdetto di altre tre corti, secondo cui il file-hoster in questione non avrebbo fatto alcuno sforzo per prevenire l'upload di materiale protetto dal diritto d'autore sui propri server.
I casi portati avanti dalle corti tedesche coinvolgono in modo diretto migliaia di titoli e sono state iniziate dai gruppi GEMA e De Gruyter, gruppo che si occupa di far valere il diritto d'autore, il primo, e un famoso editore, il secondo. La corte regionale di Amburgo ha così sentenziato che RapidShare deve monitorare i contenuti inviati dai propri utenti, al fine di garantire che non sia presente alcun file protetto dal contenuto d'autore che venga diffuso illegalmente. Al momento non è stata ancora pubblicato il verdetto finale. L'industria della carta stampata, in Germania ha già esultato considerando il verdetto una importante vittoria.
Ad invitare alla calma è invece Daniel Raimer, portavoce per RapidShare: secondo quanto riportato, infatti è bene attendere il verdetto scritto dalla corte per poter valutare la gravità della decisione. Una eventuale conferma di quanto deciso fino ad ora sarebbe inoltre in diretto contrasto con quanto deciso nel corso del mese di febbraio dalla corte di giustizia Europea, per la quale il controllo dei file non sarebbe possibile per normative sulla privacy.










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7 Commenti
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se metti un file chiamato avatar .rar te lo bannano , se lo metti filmino delle vacanze ai caraibi. rar no. poi se il rar contiene avatar lo stesso come fanno a saperlo?
certo però ...... se il filmino delle vacanze ai caraibi l oscarica mezzo mondo un sospettino ci ptrebbe essere
ps: a me il fatto che megaupload non ci sia piu mi scoccia perche se dovevo inviare a amici file di grosse dimensioni ( anche le foto del mio matrimonio) usavo appunto mu. adesso cosa uso?
i filtri
tra file splittati, password sui file ecc.... la vedo difficile la strada.Quindi se carichi il filmino delle tue vacanze, questo verrà visualizzato per vedere se lo è davvero, idem gli altri file.
Onestamente non so dirvi altro in maniera più approfondita, perchè in effetti come si fa a controllare un file splittato, con criptazione a 1024bit e password xD???
Io che detto francamente carico solo materiale legale su questi servizi mi da enormemente fastidio che si infili il naso nei miei documenti privati. Ho già delle rogne con Megaupload che non mi permettono di recuperare la roba che ho messo li sopra. Capisco il loro punto di vista, MA NON SI PUO' ANDARE A PESCA CON I CANNONI!!!
E per inciso, questa dei filtri è una cagata pazzesca, finirà che escluderanno gli IP tedeschi e i tedeschi useranno altri siti di hosting, o andranno su proxy esteri.
Much ado about nothing...
Come è stato già detto, i modi per passarsi comunque i files ci sono e sono difficilmente controllabili; inoltre uno si mette d'accordo con gli amici e ognuno scarica qualcosa di diverso e poi ci si scambia tutto su hdd esterni.
Questo è il futuro: i film si pagano al cinema, dove l'esperienza non è paragonabile con la visione casalinga, oppure con la pubblicità in tv (media che oramai è condannato all'oblìo) oppure si scaricano dalla rete gratis.
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