Pirateria online, in Italia meno accessi a contenuti pirata rispetto alla media europea

Pirateria online, in Italia meno accessi a contenuti pirata rispetto alla media europea

Secondo uno studio dell'EUIPO, i cittadini europei accedono a contenuti illegali online dieci volte al mese, mentre in Italia la media è leggermente inferiore. L'analisi mostra che i contenuti più piratati provengono da IPTV e mette in luce fattori socio-economici che influenzano il fenomeno

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Web
 

Un nuovo studio dell'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) rivela che i cittadini europei accedono a contenuti illegali online in media dieci volte al mese. Questo dato, rimasto costante rispetto all'anno precedente, evidenzia quale sia la cultura del consumo digitale e fa riflettere sull'impatto della pirateria sul mercato dei contenuti: la ricerca mostra come la pirateria non sia solo un problema legato alla disponibilità di contenuti legali, ma anche a fattori socio-economici che influenzano il comportamento degli utenti.

Pirateria Online

Il rapporto dell'EUIPO, intitolato "Online Copyright Infringement in the European Union: Films, Music, Publications, Software e TV, 2017-2023", analizza le abitudini di consumo degli utenti di internet di età compresa tra 15 e 74 anni. Tra i risultati più significativi, emerge che la metà degli accessi a contenuti piratati riguarda contenuti trasmessi via IPTV, con una media di cinque accessi mensili per utente. L'Italia si distingue come il Paese con il minor numero di accessi a contenuti illegali, seguita da Germania e Romania, dati che suggeriscono non solo una crescente consapevolezza, ma anche una possibile maggiore disponibilità di offerte legali nel mercato italiano.

Le tendenze della pirateria online, nell'ultimo studio dell'EUIPO

La pirateria online si manifesta, comunque, in diverse forme e modalità. Lo studio evidenzia un aumento del 10% delle visite a siti web pirata per servizi IPTV nel 2023. Gli utenti tendono a utilizzare principalmente lo streaming per accedere ai contenuti illegali, il che rappresenta una tendenza preoccupante, e anche la pirateria musicale ha visto un leggero incremento, mentre è rimasta stabile la pirateria sulle pubblicazioni. Al contrario, un dato sorprendente è legato alla pirateria cinematografica, che ha registrato una diminuzione.

Fattori economici e sociali giocano un ruolo cruciale nel determinare i tassi di pirateria: la disuguaglianza di reddito e la disoccupazione giovanile sono stati identificati come elementi chiave che contribuiscono all'aumento del fenomeno. Al contrario, un PIL pro capite più elevato è associato a tassi di pirateria inferiori, fattore che suggerisce come le politiche economiche e sociali possano avere un impatto significativo sulla riduzione della pirateria online. João Negrão, Direttore esecutivo dell'EUIPO, ha sottolineato proprio l'importanza di affrontare le cause profonde della pirateria: la mancanza di accesso a contenuti legali a prezzi accessibili è uno dei motivi principali che spingono gli utenti verso soluzioni illegali, evidenziando la necessità di sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze legali ed etiche della pirateria.

Le tecniche utilizzate dai pirati per diffondere contenuti non autorizzati diventano sempre più avanzate, seguendo diverse evoluzioni tecnologiche: aumentano i servizi di abbonamento illegali, così come gli stream aperti di contenuti in diretta, entrambi associati a sistemi per eludere i controlli. Le istituzioni europee stanno intensificando gli sforzi per combattere questo fenomeno attraverso regolamenti e iniziative di sensibilizzazione: per affrontare la pirateria degli eventi in diretta, ad esempio, la Commissione europea ha adottato raccomandazioni specifiche per creare una rete di autorità nazionali dedicate alla lotta contro questo crimine.

Il rapporto dell'EUIPO mette anche in luce l'importanza della conoscenza delle offerte legali disponibili per ridurre i tassi di pirateria. Strumenti come Agorateka aiutano gli utenti a trovare opzioni legali per accedere ai contenuti desiderati, contribuendo così a combattere la diffusione della pirateria online.

13 Commenti
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R@nda28 Novembre 2024, 12:40 #1
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AlPaBo28 Novembre 2024, 13:36 #2
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
la mancanza di accesso a contenuti legali a prezzi accessibili è uno dei motivi principali che spingono gli utenti verso soluzioni illegali, evidenziando la necessità di sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze legali ed etiche della pirateria.


Ma pensa un po': a me sembrava che la conseguenza logica di questa frase avrebbe dovuto essere "permettere l'accesso a contenuti legali a prezzi accessibili"
Cfranco28 Novembre 2024, 13:52 #3
Originariamente inviato da: AlPaBo
Ma pensa un po': a me sembrava che la conseguenza logica di questa frase avrebbe dovuto essere "permettere l'accesso a contenuti legali a prezzi accessibili"


eh si adesso pretendi pure di non pagare tutto a peso d' oro
Non lo sai che i poveri detentori dei diritti fanno fatica a pagare la benzina dell' aereo privato del suocero ?
bubba9928 Novembre 2024, 14:18 #4
non conoscevo il portale europeo e per curiosità sono andato a vedere e per l'Italia eiste un sito, che riporta il logo di confindustria e alla sezione download dei giochi, sono presenti greenmangaming, EA, Ubisoft, Amazon e qualche altro ma non Steam o Epic... non li conoscono

Considerando che dovrebbe servire per portare a conoscenza, dei consumatori italiani, di servizi legali, beh direi che è un tantino incompleto.
Giuss28 Novembre 2024, 15:41 #5
Originariamente inviato da: AlPaBo
Ma pensa un po': a me sembrava che la conseguenza logica di questa frase avrebbe dovuto essere "permettere l'accesso a contenuti legali a prezzi accessibili"


No tu devi capire le "conseguenze etiche" e pagare tutti i vari abbonamenti che aumentano continuamente senza motivo e senza controlli, con aggiunta anche di interruzioni pubblicitarie
R@nda28 Novembre 2024, 16:32 #6
Originariamente inviato da: Giuss
No tu devi capire le "conseguenze etiche" e pagare tutti i vari abbonamenti che aumentano continuamente senza motivo e senza controlli, con aggiunta anche di interruzioni pubblicitarie


Però è lagale, loro sono quelli buoni.
Ok.
Io invece sono quello che paga e quando una cosa non mi sta più bene che si tengano tutto, non voglio più niente.
Questo non vuol dire che pirato, non prendo più niente, si tengano tutta quanta la loro roba e ciaone.
zbear28 Novembre 2024, 18:38 #7
Ringraziamo il governicchio itaGliano. E' stato "lui" a convincere gli italiani a usare app con vpn e VPN. In questo modo gli EVENTUALI accessi non sono tracciati come dall'Italia .... LOL
Podz29 Novembre 2024, 00:09 #8
Ma qualche anno fa non era emerso che fossimo i primi in Europa per contenuti piratati?
rattopazzo29 Novembre 2024, 07:11 #9
Originariamente inviato da: Podz
Ma qualche anno fa non era emerso che fossimo i primi in Europa per contenuti piratati?


In effetti, noi siamo quelli delle cassette piene di giochi pirata del commodore 64 vendute "legalmente" in edicola
risulta difficile pensare che da pecora nera siamo diventati i più virtuosi d'Europa o forse come dice zbear poco più sopra è tutto merito delle VPN...
anche perchè non si capisce come mai noi Italiani che abbiamo il tasso di disoccupazione tra i più alti e gli stipendi tra i più bassi d'Europa potremmo avere maggiore disponibilità di denaro per usufruire legalmente dei contenuti digitali.
Insert coin29 Novembre 2024, 07:40 #10
Originariamente inviato da: Podz
Ma qualche anno fa non era emerso che fossimo i primi in Europa per contenuti piratati?


È la solita tendenza degli italiani di parlare male di loro stessi e di vedere il paradiso oltre frontiera, vivo in Spagna e qui la pirateria è diffusissima in tutte le sue forme, quanto alle IPTV basta interrogare il signor Google per scoprire una caterva di siti che vendono "flussi" illegali in tutte le lingue immaginabili, francesi, inglesi, tedeschi, olandesi, portoghesi, spagnoli per l'appunto e tante altre...

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