Netflix: si dimette il CEO Reed Hastings ma gli abbonati crescono! Via la condivisione delle password gratis

Netflix: si dimette il CEO Reed Hastings ma gli abbonati crescono! Via la condivisione delle password gratis

Secondo i dati diramati dall'azienda di streaming Netflix ci sarebbe un aumento degli abbonati da quando l'azienda avrebbe inserito a catalogo il piano base con la pubblicità. È quanto emerge dall'ultimo report del colosso che perde però il suo co-CEO Reed Hastings che si dimette divenendo Presidente. Intanto è sempre più vicina la fine della condivisione delle password gratis.

di pubblicata il , alle 09:36 nel canale Web
Netflix
 

Il nuovo piano di abbonamento più economico e supportato dalla pubblicità di Netflix potrebbe aver dato al gigante dello streaming un boost non indifferente nell'acquisizione di nuovi abbonati. Netflix riporta i risultati degli utili del quarto trimestre 2022 e da qui si evince facilmente come la performance del nuovo piano più economico a pagamento con l'inserimento della pubblicità debuttato all'inizio di novembre in 12 mercati, tra cui l'Italia, risulti una netta vittoria.

Netflix: l'abbonamento con la pubblicità è davvero un successo?

Rapporti precedenti suggerivano come il pacchetto ''Basic With Ads'' non fosse partito a dovere e non avesse fatto aggiungere nuovi abbonati alla piattaforma. Ma i nuovi dati dell'ultimo Q4 indicano invece che questo tipo di abbonamento funziona e al momento è stato un successo: Netflix ha visto il suo tasso di abbonamento giornaliero più alto negli Stati Uniti dall'inizio della pandemia nell'aprile 2020 proprio grazie all'introduzione del suo piano supportato dalla pubblicità, almeno secondo uno studio rilasciato giovedì dalla società di ricerca Ampere Analysis. Nello specifico, secondo i dati, i volumi medi giornalieri di registrazione di nuovi abbonati sono aumentati del 58% dal 3 al 5 novembre rispetto ai tre giorni precedenti il ​​lancio.

Dal lancio di quest'ultimo piano di abbonamento, l'8% dei clienti che si sono iscritti a Netflix lo hanno scelto. Di questi, tre su quattro sono nuove iscrizioni, per lo più ex clienti che si iscrivono di nuovo (64%) mentre il resto (36%) rappresenta proprio nuovi arrivi. Tra gli abbonati Netflix che hanno effettuato il downgrade al livello pubblicitario, il 67% proveniva dal livello Basic, il 21% dal piano Standard e il 12% dal livello Premium.

Il piano ''Basic with Ads'' di Netflix "è riuscito a conquistare gli abbonati Netflix più sensibili al prezzo che in precedenza avevano abbandonato la piattaforma", ha affermato l'analista di Ampere, Mayssa Jamil. Piuttosto che rappresentare un rischio di cannibalizzazione degli altri pacchetti principali senza pubblicità, il piano più economico, che ricordiamo costa 5,49€ al mese e permette di vedere non proprio tutto il catalogo e con l'aggiunta di 4/5 minuti di pubblicità ogni ora, "aiuterà la fidelizzazione dei clienti a lungo termine", sempre secondo l'analista. 

Nel riportare i guadagni del terzo trimestre, Netflix non ha fornito indicazioni sul numero di abbonati previsti proprio per questo nuovo piano con Ads, ma la società ha dichiarato agli investitori che Netflix Basic With Ads non rappresenterebbe un contributo "materiale" ai guadagni del quarto trimestre. I dirigenti però si aspettano che il pacchetto supportato da pubblicità sia neutrale o positivo in termini di entrate per abbonato rispetto agli altri piani senza pubblicità. Dopo le perdite di abbonati che abbiamo visto l'anno scorso, qualsiasi numero di utenti mantenuti o che ritornano nell'ecosistema è una vittoria significativa per Netflix, anche se pagano di meno ed è palese che man mano che il prodotto supportato dalla pubblicità matura, le entrate generate da quegli utenti probabilmente supereranno nel tempo quelle degli utenti senza pubblicità.

Al Variety Entertainment Summit al CES all'inizio di questo mese, il presidente della pubblicità di Netflix Jeremi Gorman ha dichiarato che la società è "soddisfatta della crescita che si sta realizzando proprio con Basic With Ads" dal suo lancio. Purtroppo anche in quell'occasione non sono stati rivelati i numeri degli abbonati, ma le facce decisamente più distese della dirigenza forse fanno intravedere che effettivamente il boost degli abbonati dato da questa nuova strategia è effettivo e sta funzionando. E sappiate che complessivamente, Netflix prevede un guadagno netto di 4,5 milioni di abbonati a livello globale nel quarto trimestre. 

In questo caso anche la quota di Netflix dei primi 50 titoli in streaming su un numero selezionato di servizi monitorati da Nielsen ha mostrato "un notevole aumento sequenziale" a novembre e dicembre. Inoltre, i download dell'app mobile di Netflix sono diminuiti solo del 12% nel quarto trimestre a livello globale su base annua, suggerendo che la società potrebbe superare la previsione di crescita secondaria di 4,5 milioni, "ottenendo un modesto calo su base annua del tasso di abbandono", almeno secondo Swinburne. Morgan Stanley ha alzato il suo obiettivo di prezzo a 12 mesi sulle azioni di Netflix da $275 a $300.

Risultati positivi ma il co-CEO si dimette e diventa Presidente

L'annuncio dei risultati del quarto trimestre del 2022 hanno visto anche la notizia bomba delle dimissioni da co-CEO di Reed Hastings dopo ben 25 anni di gestione dell'azienda divenuta un colosso di streaming partendo da quella che era sua prima identità ossia noleggiare film. Reed Hastings ha nominato capo dei contenuti Ted Sarandos già co-CEO dal 2020 e proprio Sarados continuerà a ricoprire quel ruolo ma lo condividerà con l'altro co-CEO ossia Greg Peters, ex direttore operativo di Netflx. Altri cambiamenti di posizioni riguardano infine Bela Bajaria ora il chief content officer di Netflix e Scott Stuber nominato presidente di Netflix Film. 

Hastings esce da co-CEO della società il giorno in cui Netflix registra 223 milioni di abbonati paganti in tutto il mondo. La società è ora un attore importante nella creazione di contenuti, non solo nella distribuzione, e ha recentemente negoziato un debutto teatrale limitato per il film Glass Onion di Rian Johnson. Sta anche alimentando una buona attività per quanto riguarda i giochi sulla piattaforma con una crescita dei titoli per dispositivi mobili con un possibile ulteriore importante boost nel breve periodo. Un cambio di leadership che avviene a pochi mesi dal rilascio di Netflix del suo piano ''Basic With Ads" ma soprattutto nel momento in cui l'azienda ha intenzione di restringere ancora di più la condivisione delle password per gli account. Sono due azioni a cui Hastings ha sempre pubblicamente resistito ma quando i numeri degli abbonati sono calati non ha potuto fare altro che metterle in pratica. Queste le parole dell'ex co-CEO Hastings che come detto prenderà posizione nell'azienda come Presidente:

''A partire da oggi, Greg Peters passerà da COO a co-CEO di Ted. Io ricoprirò il ruolo di presidente esecutivo, un ruolo che spesso assumono i fondatori (Jeff Bezos, Bill Gates, ecc.) dopo aver passato il testimone del CEO ad altri. Ted, Greg e io lavoriamo a stretto contatto da ormai 15 anni. Come è comune nelle relazioni lunghe ed efficaci, abbiamo tutti imparato a tirare fuori il meglio l'uno dall'altro. Non vedo l'ora di lavorare con loro in questo nuovo ruolo per molti anni a venire.

Ted e Greg hanno sviluppato una grande fiducia e rispetto reciproco attraverso i loro successi e fallimenti collettivi. Inoltre, si potrà sempre fare affidamento su di loro per mettere al primo posto gli interessi di Netflix. Queste qualità, combinate con le loro competenze complementari, la profonda conoscenza dell'intrattenimento e della tecnologia e la comprovata esperienza in Netflix, creano un'opportunità unica per offrire una crescita più rapida e un maggiore successo a lungo termine con loro come co-CEO''.

In arrivo davvero la stretta sulla condivisione delle password gratis

L'era della condivisione gratis delle password di Netflix è pronta a volgere al termine. Netflix ha in programma di applicare le nuove regole di condivisione delle password "in modo più ampio" verso la fine del primo trimestre del 2023 e lo ha annunciato proprio oggi durante il suo rapporto sugli utili .

"Sebbene i nostri termini di utilizzo limitino l'uso di Netflix a una famiglia, riconosciamo che questo è un cambiamento per i membri che condividono il proprio account in modo più ampio", ha dichiarato l'azienda. "Man mano che implementeremo la condivisione a pagamento, gli abbonati in molti paesi avranno la possibilità di pagare un extra se desiderano condividere Netflix con persone con cui non vivono".

Una volta avviate le nuove regole sulla condivisione delle password, Netflix si aspetta una "reazione di annullamento" da parte di molti utenti in ogni mercato ma questo procedimento sanno che andrà a loro vantaggio a lungo termine perché comunque ci saranno persone che pagheranno per account aggiuntivi pur di mantenere attivo l'abbonamento ed è chiaro che tutto questo si tradurrà in "entrate complessive migliorate". L'azienda però decide di non fornire alcuna informazione sui prezzi e nemmeno una data specifica sul roll out delle nuove regole dichiarando solo un generico "più avanti nel Q1'23" e l'idea è quella di arrivare ad Aprile 2023 con questa dolorosa novità per gli utenti.

Il cambiamento lo sappiamo era nell'aria. Già da ottobre, il gigante dello streaming ha introdotto la possibilità per gli utenti di trasferire facilmente il proprio profilo, un modo per il servizio di incoraggiare chi utilizzava Netflix ad aprire il proprio account piuttosto che condividerlo scomodamente con un amico o un familiare. Non solo perché l'azienda ha anche lanciato un nuovo strumento che consente di gestire da remoto i dispositivi utilizzando il proprio account e di disconnettere amici o familiari indesiderati dallo stesso.

E sappiamo come Netflix abbia già messo in pratica le nuove regole in alcuni paesi e abbia già dunque testato vari metodi per reprimere la condivisione delle password. Ci sono esempi in Sud America ma anche richieste di pagamento extra per utente in Cile, Costa Rica e Perù. Un metodo che comunque non sembrava aver portato un grande vantaggio a Netflix almeno secondo quanto riferito a maggio da un rapporto che ha rivelato l'abbandono da parte di molti abbonati a cui non sono piaciute queste nuove regole arrivate anche un po' troppo a sorpresa.

La società ha affermato che si limiterà ad "un approccio ponderato per monetizzare la condivisione degli account" all'inizio del 2023, espandendosi oltre, con segnali che indicano un approccio meno punitivo di quanto si pensasse. È comunque ancora presto per capire effettivamente quanto peseranno le due nuove iniziative di Netflix nella crescita dell'azienda. E per le previsioni a livello finanziario sappiate che con la gestione di Netflix che non fornisce più indicazioni sugli abbonati, Wall Street si concentrerà sulle indicazioni che riguarderanno le entrate e gli utili per il primo trimestre 2023. In questo caso gli analisti prevedono entrate per 8,15 miliardi di dollari (+3,6% su base annua) e utili per azione di 2,97 dollari (-16%) per il primo trimestre del 2023, secondo i dati di Refinitiv.

9 Commenti
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shez20 Gennaio 2023, 10:00 #1

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Mah....meritiamo l'estinzione. Piuttosto di avere pubblicità per pagare di meno; rimango tranquillamente senza abbonamento.
Hackman20 Gennaio 2023, 11:35 #2
La perdita di utenti dipende da quanto ammonta il sovraprezzo da pagare per la condivisione.
Se sono pochi euro ad dispositivo penso ne perderanno pochi.
SpyroTSK20 Gennaio 2023, 12:00 #3
Originariamente inviato da: Hackman
La perdita di utenti dipende da quanto ammonta il sovraprezzo da pagare per la condivisione.
Se sono pochi euro ad dispositivo penso ne perderanno pochi.


Anche no, io devo essere libero di usarlo dove ca...o voglio.
A casa, alla casa al mare, in montagna ecc indipendentemente da dove mi trovo e dove abito.

Se netflix mi sconnettesse l'account che dopo 1 mese che il dispositivo non guarda più la Netflix, pazienza.
Ma se ora accedo alla TV di Casa mia e poi mi vede che mi collego dalla casa al mare e mi chiede di nuovo la verifica scollegandomi TUTTI i dispositivi di casa, anche no.
Hackman20 Gennaio 2023, 12:59 #4
Anche io la penso come te, devo essere libero di usarlo dove voglio.
Ovvio che se inziano a chiedermi ogni 3x2 la verifica perchè vedono che mi collego da luoghi diversi in Italia e anche da fuori Italia, chiudo l'account.

Io mio discorso era per la condivisione tra amici, in questo caso dipende da quanto è il sovraprezzo e da quanto uno è disposto a spendere.
Tante persone lo hanno solo perchè spendono 5€ al mese.
megamitch20 Gennaio 2023, 13:00 #5
secondo me chi lo usa in modo lecito non ha nulla da preoccuparsi, non credo siano fessi e masochisti in Netflix.

Chi "abusava" delle condizioni contrattuali potrebbe avere dei problemi a continare a farlo.
mrk-cj9422 Gennaio 2023, 22:20 #6
Originariamente inviato da: megamitch
secondo me chi lo usa in modo lecito non ha nulla da preoccuparsi, non credo siano fessi e masochisti in Netflix.

Chi "abusava" delle condizioni contrattuali potrebbe avere dei problemi a continare a farlo.


ma secondo te se io mi collego a casa mia e contemporaneamente mio padre a casa sua, netflix non chiede la verifica?
megamitch22 Gennaio 2023, 23:22 #7
Originariamente inviato da: mrk-cj94
ma secondo te se io mi collego a casa mia e contemporaneamente mio padre a casa sua, netflix non chiede la verifica?


Non ne ho idea. Se avete due case distinte però non siete lo stesso nucleo familiare (o forse si dice domestico?). Contatta il servizio clienti e fatti spiegare direi
Gellison23 Gennaio 2023, 07:38 #8
Originariamente inviato da: Hackman
La perdita di utenti dipende da quanto ammonta il sovraprezzo da pagare per la condivisione.
Se sono pochi euro ad dispositivo penso ne perderanno pochi.


non è solo una questione di soldi...che siano pochi o tanti,,,
Simonex8423 Gennaio 2023, 09:56 #9
Ma la condivisione della password quando dovrebbe smettere di funzionare? Perchè io sto continuando ad usare Netflix di mia cognata, mentre lei usa il mio Disney+ senza alcun impedimento

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